Ciao Pietro! Ti sei guadagnato tutta la mia stima, ti ringrazio per spiegazione esauriente e ringrazio sia te che Daniele per l' inserimento delle immagini che mi hanno fatto più o meno comprendere il lato fisico del problema.
gandalff ha scritto:
La cavitazione è simile all'ebollizione ma, mentre nell'ebollizione la tensione di vapore salendo (a causa dell'aumento di temperatura) supera la pressione idrostatica creando bolle di vapore meccanicamente stabili, nella cavitazione è la pressione del liquido che scende improvvisamente al di sotto della tensione di vapore facendo creare una bolla che resiste fino a che è nella zona di bassa pressione idrostatica, ma che imploderà violentemente (molto violentemente) al risalire della pressione. L'implosione (non esplosione) della bolla genera un microgetto liquido ad elevata pressione ed elevata temperatura che è causa principale degli effetti meccanici della cavitazione.
L'onda che genera la cavitazione serve a creare le variazioni di pressione necessarie alla formazione delle bolle la dimensione delle quali è direttamente proporzionale alla lunghezza d'onda (e quindi inversamente proporzionale alla frequenza) quindi la frequenza dell'onda impiegata determina la dimensione delle bolle.
Se ho capito bene, la pressione idrostatica del liquido diminuisce, portando alla formazione di bollicine di vapore, giusto? E' come se io mettessi dell' acqua in totale assenza di pressione atmosferica anche se, nel caso degli ultrasuoni, è qualcosa che succede all' "interno" e non all' esterno a causare il particolare fenomeno. E' come se l' acqua fortemente polare con robustissimi legami ad idrogeno si comportasse invece come un liquido che a temperatura ambiente non riesce a restare liquido.
In pratica si formano delle bollicine di vapore acqueo all' interno dell' acqua in cui è stata abbassata la pressione idrostatica e, quando la pressione idrostatica del liquido intorno aumenta nuovamente, le bollicine vengono "schiacciate" e implodono, giusto?
Continuo comunque ad essere dubbioso sui devastanti danni che gli ultrasuoni potrebbero produrre. A me viene in mente la pressione di una cascata che, arrivando a monte, batte su un sasso levigandolo... quanto tempo ci vuole? Parecchio....
Quel che ho capito è che, per i nostri alimentatori, è meglio utilizzare frequenze molto elevate che producono bolle più piccole(quindi meno pericolose) e sicuramente anche più efficaci dal momento che gli alimentatori sono oggetti piccoli e la pulizia è sicuramente migliore a frequenze elevate.
I superdanni alla eliche navali non me li spiego a meno che l' aggressività di questi apparecchi non sia influenzata dal wattaggio(immagino proprio di si). Non penso infatti che una macchina che emette frequenze di 42 Khz e consuma 30 watt sia uguale ad una macchina che emette le stesse frequenze e assorbe 100 watt. Ho visto poi che alcune lavatrici ad ultrasuoni producono molte più bollicine rispetto alla mia. Probabilmente è il numero di bollicine che determinata l' aggressività del trattamento.
Ti faccio nuovamente i miei complimenti e penso che sarebbe bello produrre insieme, anche in collaborazione di chi usa da anni questi apparecchi sulle stilografiche, del materiale da inserire nel wiki.
Buona giornata a tutti!
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