Breve presentazione: AEG USR 5516 Pulitore ad ultrasuoni

Tecniche e consigli per l'uso, la manutenzione e la riparazione delle penne stilografiche.
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Phormula
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Messaggio da Phormula »

Ottima spiegazione, complimenti :)
gandalff ha scritto: 1. si tratta di una pulizia meccanica quindi se il materiale da pulire presenta micro cricche od indebolimenti strutturali localizzati, potrebbero esserci problemi (Una micro cricca sottoposta ad azione meccanica violenta tende ad evolversi in cricca ed in rottura). Comunque trattandosi di un'azione meccanica non leggera il materiale subisce uno stress;

2. la cavitazione amplifica gli effetti pulenti di eventuali saponi aggiunti (e questo può essere bene) ma amplifica anche la eventuale aggressività verso particolari materiali (questo è male). Quindi bisogna prestare particolare cura alla scelta delle sostanze pulenti da impiegare.
Esatto, anche se sembra innocua, è come dare tante (ma tante tante) piccole martellate al pezzo da pulire.
Molte plastiche sono sensibili ai saponi, che vengono assorbiti e si comportano come lubrificanti. Quando possibile, è meglio non usarli.

Concordo, non deve essere vista come una tecnica di pulizia di routine, se una penna viene usata e conservata come si deve non ne esiste la necessità, ma solo come una tecnica da usare una tantum in situazioni non risolvibili con un normale lavaggio.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
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gandalff
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Messaggio da gandalff »

@Stefano
Il fenomeno della cavitazione è molto sfruttato, nella sua componente acustica, in ambito militare. E' da li che viene la poca esperienza che ho.

@Daniela
Woland anche se non è proprio positivo mi piace!!!! A proposito, sai che a Mosca c'è una linea di tram che si chiama Annushka e che passa dove Berlioz fu decapitato? Indovina se l'ho mai preso..... :P
Per l'articolo non saprei.... come ho scritto sopra ho dovuto studiarmi la cavitazione nell'ambito dell'acustica subacquea, ma non ho esperienze nel campo delle pulitrici......

@Daniele
Le immagini valgono mille parole.... ne ho trovata una che illustra bene la differenza di effetti (e di potenziali danni) di bolle di differenti dimensioni:
Effetti di bolle di diverse dimensioni
Effetti di bolle di diverse dimensioni
Bolle.jpg (1.09 MiB) Visto 1774 volte
Ed ora un po' di terrorismo psicologico (della serie meglio aver paura che toccarne): effetti della cavitazione su un'elica navale
Effetti della cavitazione su elica navale
Effetti della cavitazione su elica navale
danno_da_cavitazione.jpg (15.13 KiB) Visto 1774 volte
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Messaggio da gbiotti »

Da profano ho trovato utile e comprensibile anche la spiegazione data su Wikipedia.

[OT]
Chissà se questo siluro russo a supercavitazione arriva al bersaglio "bello lucido" :-)
[/OT]

Saluti, Geraldo.
Geraldo
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Phormula
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Messaggio da Phormula »

Vero, oltre che danneggiare le eliche ed altri componenti, la cavitazione è l'incubo di chi comanda un sommergibile, perchè lo rende facilmente rivelabile dai sonar nemici.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
raffaele90

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Messaggio da raffaele90 »

Ciao Pietro! Ti sei guadagnato tutta la mia stima, ti ringrazio per spiegazione esauriente e ringrazio sia te che Daniele per l' inserimento delle immagini che mi hanno fatto più o meno comprendere il lato fisico del problema.
gandalff ha scritto: La cavitazione è simile all'ebollizione ma, mentre nell'ebollizione la tensione di vapore salendo (a causa dell'aumento di temperatura) supera la pressione idrostatica creando bolle di vapore meccanicamente stabili, nella cavitazione è la pressione del liquido che scende improvvisamente al di sotto della tensione di vapore facendo creare una bolla che resiste fino a che è nella zona di bassa pressione idrostatica, ma che imploderà violentemente (molto violentemente) al risalire della pressione. L'implosione (non esplosione) della bolla genera un microgetto liquido ad elevata pressione ed elevata temperatura che è causa principale degli effetti meccanici della cavitazione.
L'onda che genera la cavitazione serve a creare le variazioni di pressione necessarie alla formazione delle bolle la dimensione delle quali è direttamente proporzionale alla lunghezza d'onda (e quindi inversamente proporzionale alla frequenza) quindi la frequenza dell'onda impiegata determina la dimensione delle bolle.
Se ho capito bene, la pressione idrostatica del liquido diminuisce, portando alla formazione di bollicine di vapore, giusto? E' come se io mettessi dell' acqua in totale assenza di pressione atmosferica anche se, nel caso degli ultrasuoni, è qualcosa che succede all' "interno" e non all' esterno a causare il particolare fenomeno. E' come se l' acqua fortemente polare con robustissimi legami ad idrogeno si comportasse invece come un liquido che a temperatura ambiente non riesce a restare liquido.
In pratica si formano delle bollicine di vapore acqueo all' interno dell' acqua in cui è stata abbassata la pressione idrostatica e, quando la pressione idrostatica del liquido intorno aumenta nuovamente, le bollicine vengono "schiacciate" e implodono, giusto?
Continuo comunque ad essere dubbioso sui devastanti danni che gli ultrasuoni potrebbero produrre. A me viene in mente la pressione di una cascata che, arrivando a monte, batte su un sasso levigandolo... quanto tempo ci vuole? Parecchio....
Quel che ho capito è che, per i nostri alimentatori, è meglio utilizzare frequenze molto elevate che producono bolle più piccole(quindi meno pericolose) e sicuramente anche più efficaci dal momento che gli alimentatori sono oggetti piccoli e la pulizia è sicuramente migliore a frequenze elevate.
I superdanni alla eliche navali non me li spiego a meno che l' aggressività di questi apparecchi non sia influenzata dal wattaggio(immagino proprio di si). Non penso infatti che una macchina che emette frequenze di 42 Khz e consuma 30 watt sia uguale ad una macchina che emette le stesse frequenze e assorbe 100 watt. Ho visto poi che alcune lavatrici ad ultrasuoni producono molte più bollicine rispetto alla mia. Probabilmente è il numero di bollicine che determinata l' aggressività del trattamento.

Ti faccio nuovamente i miei complimenti e penso che sarebbe bello produrre insieme, anche in collaborazione di chi usa da anni questi apparecchi sulle stilografiche, del materiale da inserire nel wiki.

Buona giornata a tutti! ;)
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gandalff
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Messaggio da gandalff »

/mode OT on
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@Phormula
In effetti, ilsommergibile sfrutta la cavitazione per scoprire eventuali bersagli, ma in pratica raramente cavita. Le eliche dei sommergibi hanno dimensioni maggiori e pale di forma particolare che se da un lato ne riducono l'efficienza, dall'altro riducono il fenomeno della cavitazione. Inoltre con l'aumentare della pressione idrostatica il fenomeno si riduce molto per cui è molto raro sentire un sommergibile cavitare (e se lo senti devi preoccuparti perché significa che è mooooooolto vicino).
/mode OT off
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Messaggio da raffaele90 »

Phormula ha scritto:...e una penna impestata di Baystate Blue :lol:
Peggio ancora incrostata di muffe del 4001 black brilliant ahahahahah... :mrgreen:

Su questo punto comunque ci terrei a fare una precisazione:
gli ultrasuoni non sono fatti per pulire gli oggetti "zozzi" ma semmai per ottenere una perfetta pulizia. Tutto ciò che non viene pulito con un normale lavaggio manuale può essere tolto con gli ultrasuoni. A questo proposito mi viene in mente la sporcizia che tende ad infilarsi tra le lenti degli occhiali e la montatura e tra il vetro dell' orologio e la cassa.
Idem per gli alimentatori; quindi, a meno che voi non abbiate un sondino microscopico con telecamera in grado di infilarsi ed emettere getti d'acqua all' interno del piccolo alimentatore, gli ultrasuoni sembrano la scelta migliore. Il libretto di istruzioni dell' apparecchio dice, in modo abbastanza perentorio, che tutti i trattamente vanno fatti ad acqua FREDDA e la stessa va sostituita dopo 3 lavaggi da 3 minuti ciascuno; qualcosa mi fa pensare l' acqua calda non faccia male solo alle penne ma anche all' apparecchio stesso.
I detergenti non servono perchè gli inchiostri sono solubili in acqua e le parti meno solubili vengono comunque eliminate grazie all' abrasione meccanica dell' implosione delle bollicine. Se vi interessa invece usare questo apparecchio per oggetti preziosi, oro, argento e simili, vi informo che online è possibile trovare liquidi già predisposti a questo uso che vanno solo diluiti con acqua.

Non aggiungo altro! Direi che abbiamo già trovato gli esperti ;)
raffaele90

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Messaggio da raffaele90 »

gandalff ha scritto:/mode OT on
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In effetti, ilsommergibile sfrutta la cavitazione per scoprire eventuali bersagli, ma in pratica raramente cavita. Le eliche dei sommergibi hanno dimensioni maggiori e pale di forma particolare che se da un lato ne riducono l'efficienza, dall'altro riducono il fenomeno della cavitazione. Inoltre con l'aumentare della pressione idrostatica il fenomeno si riduce molto per cui è molto raro sentire un sommergibile cavitare (e se lo senti devi preoccuparti perché significa che è mooooooolto vicino).
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OT

Non ho capito niente!!!!!! :mrgreen: :mrgreen:

FINE OT
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Messaggio da Irishtales »

Raf, mai visto Caccia a Ottobre Rosso ?!
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Messaggio da Phormula »

gandalff ha scritto:/mode OT on
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@Phormula
In effetti, ilsommergibile sfrutta la cavitazione per scoprire eventuali bersagli, ma in pratica raramente cavita. Le eliche dei sommergibi hanno dimensioni maggiori e pale di forma particolare che se da un lato ne riducono l'efficienza, dall'altro riducono il fenomeno della cavitazione. Inoltre con l'aumentare della pressione idrostatica il fenomeno si riduce molto per cui è molto raro sentire un sommergibile cavitare (e se lo senti devi preoccuparti perché significa che è mooooooolto vicino).
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Si, era più un fenomeno del passato, quando non esistevano ancora le conoscenze tecniche per minimizzare il fenomeno e i moderni sistemi di simulazione computerizzata.
A me avevano insegnato che il fenomeno per i sommergibili era funzione di velocità e quota di immersione, per cui per una data quota, e quindi pressione idrostatica, esisteva un range di velocità da mantenere per evitare il fenomeno.
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Messaggio da raffaele90 »

Irishtales ha scritto:Raf, mai visto Caccia a Ottobre Rosso ?!
Emh.... NO. E' preoccupante? :mrgreen:
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Messaggio da Phormula »

raffaele90 ha scritto:
Irishtales ha scritto:Raf, mai visto Caccia a Ottobre Rosso ?!
Emh.... NO. E' preoccupante? :mrgreen:
C'è una scena in cui il comandante del sommergibile decide di farlo cavitare di proposito per farsi individuare.
Comunque il libro è molto meglio rispetto al film, come avviene quasi sempre.
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Messaggio da Irishtales »

Non aver visto QUEL film ...sì, è MOLTO preoccupante... :evil:

Per tornare OT: forse questo mezzo è il solo per pulire a fondo la mia Lady Sheaffer che continua a denunciare tracce di inchiostro intasato che non riesco a smuovere nemmeno con le immersioni più prolungate sui fondali...della vaschetta. :roll:
Ma sarei curiosa di sapere se qualcuno ha sperimentato questa soluzione per pulire i serbatoi in silicone e gomma delle penne vintage e se ci sono stati problemi con quei materiali delicati o se il trattamento può avere effetti negativi sulle guarnizioni, se discioglie il silicone, la gommalacca o altri tipi di colla utilizzati sulle penne.
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Messaggio da Phormula »

Dal punto di vista degli ultrasuoni, una colla è come una particella di sporco attaccata tenacemente, è ovvio che a lungo andare tolgono anche quella.
Invece su componenti morbide come i siliconi non dovrebbero avere effetti particolari, li usano anche per pulire le dentiere.
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Messaggio da AeRoberto »

I danni alle eliche sono molto molto più comuni di quanto si pensi, se andate a vedere le eliche dei motori fuoribordo con un po' di ore di funzionamento sulle spalle vedrete che la stragrande maggioranza ha la vernice scrostata in prossimità delle estremità, e quello è dovuto alla cavitazione, che è poi molto frequente (e quasi mai riconosciuta) nei fuoribordo.
Per quanto riguarda l'effetto della pressione sulla cavitazione:
Le bolle di cavitazione si creano quando la pressione esterna è sufficientemente bassa da permettere ad una bolla d'aria di non implodere, quindi aumentando la pressione idrostatica (dovuta alla profondità) si ritarda il fenomeno. La pressione esterna si riduce quando per effetto del moto dell'elica nel fluido il flusso accelera e quindi la pressione diminuisce.
Comunque direi di chiudere quì l'OT, al limite si apre una nuova discussione in Chiacchiere in Libertà.
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