L' inchiostro purtroppo faticava ad uscire e sono riuscito a risolvere applicando una costante pressione sulla punta allargando quindi i rebbi e aumentando il flusso d'inchiostro in modo da permettere una scrittura decente e senza interruzioni. La grande sorpresa è stata quella di trovarmi di fronte una penna di discreta qualità con un pennino addirittura flessibile; non molto a dire il vero ma decisamente molto più flessibile rispetto a quello di altre penne moderne che ho avuto modo di provare.
Considerando la marca "Pierre Cardin" deduco che sia una penna prodotta da qualche altra azienda(forse tedesca) e in seguito rimarchiata. La penna monta un pennino F che recita la scritta "iridium point germany" bicolore, probabilmente dorato. La resina con cui è stata prodotta sembra di buona qualità ed è di un certo spessore. Non penso sia una penna di grande valore ma probabilmente non era una penna cosi' economica.
Tralasciando le mie considerazioni personali:
la penna, nonostante scrivesse abbastanza bene, aveva un flusso decisamente stitico e dopo poche pagine scritte, l' alimentatore rimaneva completamente a secco, indice di un' insufficiente quantità di inchiostro proveniente dalla cartuccia rispetto a quella in "uscita".
Visto lo stato delle cose, ho deciso di divertirmi e provare a montare l' alimentatore dell' altra mia pierre cardin, tentando di modificarlo allo scopo di aumentare il flusso in uscita e renderla quanto meno meno stitica.
Ecco cosa ho fatto:
Ho deciso di provare ad allargare il canale sottostante al pennino che dovrebbe essere la presa d'aria. Ho pensato il giusto? L' idea era appunto quella di aumentare l' aria in entrata che mischiandosi all' inchiostro lo avrebbe spinto verso il basso generando un' abbondanza di flusso maggiore. Purtroppo l' intervento non è riuscito molto bene perchè avevo a disposizione solo un cutter decisamente consumato e una lima per unghie troppo grande per l' uso che intendevo farne.
Ho comunque ottenuto il mio scopo e, dopo aver montato l' alimentatore modificato, ho avuto un netto aumento del flusso e la penna si è trasformata da stitica a generosa con mia grandissima sorpresa.
Purtroppo la felicità è durata poco perchè l' abbondanza di flusso ha consumato ancora più velocemente l' inchiostro all' interno dell' alimentatore e mi sono trovato, dopo poche righe, con una penna completamente secca.
Sapevo già che sarebbe successo e infatti avrei voluto provare allargare il canale dell' inchiostro che, essendo inserito all' interno dell' alimentatore e ovviamente saldato, non concedeva questa possibilità.
I due alimentatori, malgrado fossero associati agli stessi identici pennini, sono marchiati con due numeri diversi, "3" e "5". Deduco che questi numeretti indichino il tipo di pennino compatibile con essi e quindi, per forza di cose, uno dei due pennini era montato sull' alimentatore sbagliato... chissà quale...
Potrei aver detto e fatto un sacco di fesserie perciò scredito chiunque che, dopo aver letto il mio post, pensi anche solo lontanamente di compiere un operazione del genere
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Ciao a tutti
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