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30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Un libro è per sempre...
- maczadri
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Un libro è per sempre...
Infatti in treno uso solo il tablet, scelgo il libro in base all'umore. E' estremamente comodo, già ho uno zaino un po grande se ci dovessi mettere anche i libri viaggerei con un trolley.
Luca
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Un libro è per sempre...
Aaaah, quanto si potrebbe scrivere su questo argomento. Io sono un lettore compulsivo e se non dormo o lavoro leggo, di tutto.
Due soli punti sennò scrivo un romanzo e divento noioso:
1) per il Romanzo Umoristico Inglese avete citato J. K. Jerome ma vi siete dimenticati del grandissimo P.G. Wodehouse o di Doug Adams della famosa Guida galattica per gli autostoppisti. Anche Waugh non dovrebbe essere male ma non ne ho mai letto.
2) nessuno ha citato autori sudamericani: Gabriella garofano e cannella di Jorge Amado, per esempio, è un libro così bello che non so se ha eguali. Luis Sepulveda, opera omnia dovrebbe essere letto da tutti. Pablo Neruda è di una bellezza eterna, se penso alle Odi mi vengono i brividi e segnatamente l'Ode al gatto è qualcosa di perfetto.
Ps. I Promessi Sposi è un bellissimo romanzo ma si sa che il cattivo insegnamento può far odiare il più riuscito dei capolavori. È un libro che merita di essere riletto quando si è adulti
Pps. occhio che da oggi il kindle, quello che fa solo da ebook reader ma lo fa benissimo, è in vendita su Amazon a 69 € contro i soliti 79 €. Io a gennaio ebbi la fortuna di trovarlo a 59 € ed è probabilmente uno degli acquisti migliori della mia vita.
Due soli punti sennò scrivo un romanzo e divento noioso:
1) per il Romanzo Umoristico Inglese avete citato J. K. Jerome ma vi siete dimenticati del grandissimo P.G. Wodehouse o di Doug Adams della famosa Guida galattica per gli autostoppisti. Anche Waugh non dovrebbe essere male ma non ne ho mai letto.
2) nessuno ha citato autori sudamericani: Gabriella garofano e cannella di Jorge Amado, per esempio, è un libro così bello che non so se ha eguali. Luis Sepulveda, opera omnia dovrebbe essere letto da tutti. Pablo Neruda è di una bellezza eterna, se penso alle Odi mi vengono i brividi e segnatamente l'Ode al gatto è qualcosa di perfetto.
Ps. I Promessi Sposi è un bellissimo romanzo ma si sa che il cattivo insegnamento può far odiare il più riuscito dei capolavori. È un libro che merita di essere riletto quando si è adulti
Pps. occhio che da oggi il kindle, quello che fa solo da ebook reader ma lo fa benissimo, è in vendita su Amazon a 69 € contro i soliti 79 €. Io a gennaio ebbi la fortuna di trovarlo a 59 € ed è probabilmente uno degli acquisti migliori della mia vita.
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Alessandro, utente n.° 1.317
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Un libro è per sempre...
Ah! Promessi sposi maledetti! Ho avuto gli insegnanti migliori che si potesse desiderare. Ho provato a rileggerlo anche a distanza dalle aule scolastiche. Lo detesto. Detesto come Manzoni tenta di descrivere i personaggi e per di più, detesto i suoi personaggi. Questione di gusti, di carattere, di affinità: è come fra le persone. Con la gran parte degli individui con cui si relaziona, serve del tempo per legare, poi magari nascono anche belle amicizie, e la strada per "incontrarsi" può essere accidentata o gradevole. Questa è la normalità. Poi ci sono persone con le quali non si legherà mai, sono poche e magari nessuna, ma è possibile incontrarne. Raro e prezioso è il caso degli incontri fortunati, quelli fra individui che si capiscono quasi senza parlare, e fin da subito, tanto si somigliano. Corrispondenze e legami destinati a restare immutabili per tutta la vita, oltre il tempo e anche oltre lo spazio. Manzoni ed io non andremo mai d'accordo. Ma potrei rileggere Bulgakov un milione di volte.
Sudamericani, Gabriel Garcia Marquez, letto senza troppo entusiasmo. Molto sanguigno, basato su passionalità, istinto. E invece a me intriga ciò che è cervellotico e magari anche un po' surreale.
Ma per fortuna. Se amassimo tutti le stesse cose, sarebbero stati pubblicati solo un'infinitesima parte dei tanti libri - virtuali o cartacei, a scelta! - invece disponibili.
Personalmente ho deciso di non aderire alla richiesta dell'editore di rendere disponibili le copie eBook del mio lavoro. Proprio per il discorso legato alla pirateria!
Sudamericani, Gabriel Garcia Marquez, letto senza troppo entusiasmo. Molto sanguigno, basato su passionalità, istinto. E invece a me intriga ciò che è cervellotico e magari anche un po' surreale.
Ma per fortuna. Se amassimo tutti le stesse cose, sarebbero stati pubblicati solo un'infinitesima parte dei tanti libri - virtuali o cartacei, a scelta! - invece disponibili.
Personalmente ho deciso di non aderire alla richiesta dell'editore di rendere disponibili le copie eBook del mio lavoro. Proprio per il discorso legato alla pirateria!
"Scrittura e pittura sono le due estremità della stessa arte e la loro realizzazione è identica" - Aforisma di Shitao
Daniela
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Un libro è per sempre...
A proposito di Fermat, ho letto due simpatici libri che raccontano le storie legate al suo ultimo teorema (entrambi scritti sulla scia della dimostrazione di Wiles)gandalff ha scritto:hanc marginis exiguitas non caperet
- L'Enigma di Fermat, di Amir Aczel
- L'Ultimo Teorema di Fermat, di Simon Singh
Li ho letti molto in periodi molto vicini (inizio anni 2000), quindi si sovrappongono nei miei ricordi. Posso solo dire che non mi sono affatto dispiaciuti, anzi!
PS: sulla vexata quaestio "ebook reader/tablet" - ho usato con profitto un bel booken tra il 2009 e il 2011; si è rotto, e nel frattempo avevo acquistato un iPad. Be', al contrario dei più posso dire che mi trovo assai meglio: velocità e resa visiva rendono la lettura meno stressante, con buona pace di coloro che dicono che gli occhi si stancano. E in modalità notte posso leggere a luce spenta, con testo bianco e "foglio" nero.
Giovanni Paolo
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[quote="iskander66"
per il Romanzo Umoristico Inglese avete citato J. K. Jerome ma vi siete dimenticati del grandissimo P.G. Wodehouse o di Doug Adams della famosa Guida galattica per gli autostoppisti. Anche Waugh non dovrebbe essere male ma non ne ho mai letto.
[/quote]
Ohibò, ho attualmente in rilettura i quattro volumi della trilogia di HGTTG di Adams, ma dello stesso autore suggerirei anche la serie del detective olistico Dirk Gently. Wodehouse è geniale nel narrare della banalità più assoluta in maniera epica, con risultati umoristici a volte letteralmente devastanti (Sono arrivato alla risoluzione di non leggere romanzi di Wodehouse, soprattutto del ciclo di Jeeves, in pubblico..... troppo pericoloso).
Un altro autore di cui tenere conto, nell'ambito del RUI è Terry Pratchett sia per quanto concerne la Saga del Mondo Disco, sia per i romanzi isolati.
per il Romanzo Umoristico Inglese avete citato J. K. Jerome ma vi siete dimenticati del grandissimo P.G. Wodehouse o di Doug Adams della famosa Guida galattica per gli autostoppisti. Anche Waugh non dovrebbe essere male ma non ne ho mai letto.
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Ohibò, ho attualmente in rilettura i quattro volumi della trilogia di HGTTG di Adams, ma dello stesso autore suggerirei anche la serie del detective olistico Dirk Gently. Wodehouse è geniale nel narrare della banalità più assoluta in maniera epica, con risultati umoristici a volte letteralmente devastanti (Sono arrivato alla risoluzione di non leggere romanzi di Wodehouse, soprattutto del ciclo di Jeeves, in pubblico..... troppo pericoloso).
Un altro autore di cui tenere conto, nell'ambito del RUI è Terry Pratchett sia per quanto concerne la Saga del Mondo Disco, sia per i romanzi isolati.
Su ciò di cui non si può parlare, bisogna tacere - L. Wittgenstein
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Un libro è per sempre...
Attenzione che i volumi della Guida galattica sono 5, infatti Adams parlava di una trilogia in 5 volumi.
Il libro di Singh su Fermat l'ho letto anche io e l'ho trovato molto godibile e persino un filo angosciante. Il povero Wiles ci s'è ammazzato a dimostrare quel teorema.
Bulgakov l'ho leggiucchiato ma non l'ho amato. In tal senso preferisco Manzoni... oltre agli Sposi c'è anche la Storia della colonna infame che è notevole.
Il libro di Singh su Fermat l'ho letto anche io e l'ho trovato molto godibile e persino un filo angosciante. Il povero Wiles ci s'è ammazzato a dimostrare quel teorema.
Bulgakov l'ho leggiucchiato ma non l'ho amato. In tal senso preferisco Manzoni... oltre agli Sposi c'è anche la Storia della colonna infame che è notevole.
Il linguaggio è lo strumento più potente che Dio ci abbia dato. E la stilografica è il miglior mezzo per usarlo
Alessandro, utente n.° 1.317
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Un libro è per sempre...
Hai ragione!!!!
Addirittura sarebbero sei, ma And another thing... non è stato scritto da Adams.
Probabilmente, mantenendo in testa l'informazione che l'ultimo volume non era da considerarsi parte effettiva della serie, ho escluso Mostly Harmless che, seppur scritto qualche anno dopo rispetto ai primi quattro, è effettivamente l'ultimo scritto da Adams.
Il fatto che la versione che sto rileggendo sia in unico volume, non mi ha aiutato ad individuare l'errore.... che resta comunque imperdonabile
Comunque HGTTG resta sempre una trilogia
PS
Con Bulgakov mi hai dato una stilettata!!!!!!
Addirittura sarebbero sei, ma And another thing... non è stato scritto da Adams.
Probabilmente, mantenendo in testa l'informazione che l'ultimo volume non era da considerarsi parte effettiva della serie, ho escluso Mostly Harmless che, seppur scritto qualche anno dopo rispetto ai primi quattro, è effettivamente l'ultimo scritto da Adams.
Il fatto che la versione che sto rileggendo sia in unico volume, non mi ha aiutato ad individuare l'errore.... che resta comunque imperdonabile
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Devo ammettere la mia profonda ignoranza.gandalff ha scritto: PS
Con Bulgakov mi hai dato una stilettata!!!!!!
Pur amando il popolo russo, la storia russa, la rivoluzione russa e, sotto certi aspetti, persino il compagno Josip Vissarionovic Dzugasvili, "Piccolo Padre" Stalin (che qualche "marachella" l'ha pur fatta ma ha un merito che nessuno potrà mai togliergli)... nonostante sia lettore a 360° devo dire di aver tenuto a parte i classici russi. È cosa di cui sono ben conscio e pecca che conto di iniziare ad eliminare entro l'anno. Mi sono stilato pure una "read map" che principierà con Tolstoi. Poi, il tempo è galantuomo e chissà che anche il povero Bulgakov non rientri nelle mie grazie.
Ps. il bello del Kindle (e di Amazon) è proprio questo: uno si può procurare legalmente tutte le opere di un gigante come Tolstoi spendendo letteralmente pochi centesimi e senza occupare un metro cubo della propria casa..
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Un metro cubo?! Magari!!! Non oso dire quanti libri ho in casa
A proposito di letteratura russa, adoro l'ironia e l'intelligenza di Anton Cechov. Fra le tante opere, una che mi è impossibile non rileggere ogni tanto è il mirabile racconto "La steppa".
A proposito di letteratura russa, adoro l'ironia e l'intelligenza di Anton Cechov. Fra le tante opere, una che mi è impossibile non rileggere ogni tanto è il mirabile racconto "La steppa".
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Per metro cubo intendevo solo Tolstoi. Lasciamo perdere sul fatto che il Kindle m'ha salvato dall'essere espulso da casa...
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E di che? i gusti sono gusti. Io scherzavo... Bulgakov è uno dei miei autori preferiti, per questo quando hai detto che non lo amavi ho sofferto, ma me ne farò una ragioneiskander66 ha scritto: Devo ammettere la mia profonda ignoranza.
Io sono come te un amante della Santa Madre Russia. Amo tutta la cultura russa e, soprattutto, amo l'approccio alla cultura del popolo russo. Mai visto un così generalizzato amore per l'arte e la cultura. Però, perdonami, ma baffone non riesco ad amarlo, pur riconoscendogli qualche merito, troppe sono le ombre che lo avvolgono. D'altra parte se al Kremlino sono sepolti tutti gli ex segretari del PCUS eccetto lui, e non si conoscre neppure il luogo dove la sua salma sia stata traslata, un motivo ci sarà...... Ti invidio la read map dei classici russi, farai delle bellissime scoperte..... centellinale.Pur amando il popolo russo, la storia russa, la rivoluzione russa e, sotto certi aspetti, persino il compagno Josip Vissarionovic Dzugasvili, "Piccolo Padre" Stalin (che qualche "marachella" l'ha pur fatta ma ha un merito che nessuno potrà mai togliergli)... nonostante sia lettore a 360° devo dire di aver tenuto a parte i classici russi. È cosa di cui sono ben conscio e pecca che conto di iniziare ad eliminare entro l'anno. Mi sono stilato pure una "read map" che principierà con Tolstoi. Poi, il tempo è galantuomo e chissà che anche il povero Bulgakov non rientri nelle mie grazie.
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Questo è un campo minato quindi prego Admin e Mod di essere indulgenti con me. Non conosco quale sia la politica del forum quando si parla di politica.
I russi non sono mai stati un popolo bellicoso: più che altro hanno subito le iniziative altrui. Certo, potendo contare su un territorio così grande e anche normale che non abbiano pensato di procurarsi un lebensraum di hitleriana memoria. Ma quando sono stati attaccati dalle forse di occupazione naziste hanno resistito, oltre ogni limite fino a quando hanno preso l'abbrivio che li ha portati a piantare la bandiera rossa a Berlino. Hanno subito 27.000.000 (milioni) di morti, la metà di tutti i morti della seconda guerra mondiale.
Ok, ma che c'entra Stalin?
Stalin ha avuto una miriade di colpe che ne fanno una delle figure più spregevoli dell'umanità: ha massacrato milioni, molti milioni di propri concittadini. Di più, una sua spia in Giappone, Norge, l'aveva messo al corrente dell'Operazione Barbarossa, nome in codice dell'invasione nazista della Russia, e non gli ha creduto, destinando a morte sicura altri milioni di compatrioti e all'impiccagione la povera spia.
Ma, quando si è trattato di guardare in faccia l'abisso l'ha fatto: ha scatenato tutte le risorse della Russia - un paese che fino a pochi anni prima poteva essere considerato medioevale - in una resistenza che, in breve tempo l'ha portato, prima a bloccare l'invasione nazista e, poco dopo ad annientarla. L'Unione Sovietica è entrata nella seconda guerra mondiale come paese medioevale e ne è uscito come superpotenza mondiale, che qualche anno dopo s'è presa pure la soddisfazione di mandare lo Sputnik nello spazio.
Ora, sarebbe facile attribuire tutti i meriti al glorioso popolo russo ma ritengo che in questo caso, debbano essere attribuiti indiscutibili meriti a chi questo popolo l'ha condotto, proprio come si è fatto - positivamente - per Roosevelt e Churchill - che partivano pure da posizioni più comode, e in negativo per Hitler e Mussolini.
Questa è la mia visione (per il caso in oggetto, la seconda guerra mondiale), al netto dell'indiscutibile condanna che la storia ha decretato su Stalin e la sua attività globale.
I russi non sono mai stati un popolo bellicoso: più che altro hanno subito le iniziative altrui. Certo, potendo contare su un territorio così grande e anche normale che non abbiano pensato di procurarsi un lebensraum di hitleriana memoria. Ma quando sono stati attaccati dalle forse di occupazione naziste hanno resistito, oltre ogni limite fino a quando hanno preso l'abbrivio che li ha portati a piantare la bandiera rossa a Berlino. Hanno subito 27.000.000 (milioni) di morti, la metà di tutti i morti della seconda guerra mondiale.
Ok, ma che c'entra Stalin?
Stalin ha avuto una miriade di colpe che ne fanno una delle figure più spregevoli dell'umanità: ha massacrato milioni, molti milioni di propri concittadini. Di più, una sua spia in Giappone, Norge, l'aveva messo al corrente dell'Operazione Barbarossa, nome in codice dell'invasione nazista della Russia, e non gli ha creduto, destinando a morte sicura altri milioni di compatrioti e all'impiccagione la povera spia.
Ma, quando si è trattato di guardare in faccia l'abisso l'ha fatto: ha scatenato tutte le risorse della Russia - un paese che fino a pochi anni prima poteva essere considerato medioevale - in una resistenza che, in breve tempo l'ha portato, prima a bloccare l'invasione nazista e, poco dopo ad annientarla. L'Unione Sovietica è entrata nella seconda guerra mondiale come paese medioevale e ne è uscito come superpotenza mondiale, che qualche anno dopo s'è presa pure la soddisfazione di mandare lo Sputnik nello spazio.
Ora, sarebbe facile attribuire tutti i meriti al glorioso popolo russo ma ritengo che in questo caso, debbano essere attribuiti indiscutibili meriti a chi questo popolo l'ha condotto, proprio come si è fatto - positivamente - per Roosevelt e Churchill - che partivano pure da posizioni più comode, e in negativo per Hitler e Mussolini.
Questa è la mia visione (per il caso in oggetto, la seconda guerra mondiale), al netto dell'indiscutibile condanna che la storia ha decretato su Stalin e la sua attività globale.
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In questo topic siamo decisamente OT. La discussione è sicuramente interessante e se vuoi possiamo continuarla in privato per confrontare i giudizi sul georgiano di ferro (con qualche opinione o commento anche di prima mano). Dubito che sia il caso di aprire un topic apposito in quanto i temi politici sono sempre troppo delicati.
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E' tutto nel regolamento:iskander66 ha scritto:Questo è un campo minato quindi prego Admin e Mod di essere indulgenti con me. Non conosco quale sia la politica del forum quando si parla di politica.
"All'interno delle varie aree del forum è possibile esprimere liberamente le proprie opinioni, ma sempre in maniera rispettosa verso gli altri membri. La buona educazione ed il rispetto sono due requisiti essenziali nella partecipazione. Le discussioni anche accese, se motivate, sono le benvenute, ma non sono ammesse offese ed attacchi personali. I Moderatori interverranno per mantenere un clima sereno e costruttivo. Le manifestazioni di idee xenofobe, razziste, misogine, omofobe, ed in generale discriminatorie verso gli altri non sono ammesse. Non è consentito attaccare persone, aziende, idee politiche, ideologie o religioni. Non sono consentite in nessun caso parole di turpiloquio e di offesa verso chiunque."
Ma non c'è bisogno di essere indulgenti, non hai scritto nulla che vada contro il regolamento
Però come notava giustamente Pietro, qui è meglio che continuiamo a parlare di libri senza andare OT...
A proposito: un mc di Tolstoj non ce l'ho, ma probabilmente ho un mc di Dostoevskij
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Naturalmente il regolamento l'ho letto prima ancora d'iscrivermi; ma sono stato anche io moderatore e so che certi argomenti sono spinosi, pur teoricamente ammessi. Proprio per questo, considerando la delicatezza del tema, ho preferito preavvisare l'amministrazione e la moderazione che da parte mia non c'è un atteggiamento provocatorio volto a sviluppare flame. E naturalmente sono ben conscio di essere clamorosamente OT... da Tolstoi a Stalin è un triplo carpiato con avvitamento a sinistra... Tuttavia portare avanti una discussione come questa per MP lo troverei sterile: solo io e il nobile Gandalff (a proposito, come mai due f?). Sarebbe più interessante, se fosse possibile, con un nuovo topic "storico", continuare a condurre il tema nella sezione OT, ove permesso. Perché ripeto, nonostante il regolamento non vieti esplicitamente la questione, non vorrei, nemmeno nella sezione OT, turbare eventuali sensibilità individuali, considerato anche che sono appena iscritto. Insomma, lungi da me turbare la squisita armonia che regna nel forum e che così fortemente m'ha attratto. Nel caso meglio tornare a parlare di stilografiche. E adesso, fine all'OT.
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