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30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Eric Hebborn
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Eric Hebborn
Grazie per l'apprezzamento, le cose che dici mi tornano molto, specialmente le "competenze incrociate"!
Studiare Hebborn ha provocato una serie di benefici effetti collaterali di cui ancora oggi debbo rendermi pienamente conto. Mai avrei immaginato, ad esempio, di darmi al disegno d'arte (in passato ero un disegnatore meccanico), o ancora meno di darmi alla calligrafia, e tutto questo discutendo in un forum e leggendo un libro. Il mio libro nella sostanza è finito, ma devo lavorarci ancora un pò sopra per corredarlo dei miei disegni, inoltre vorrei integrarlo con alcune note autenticamente biografiche su Hebborn in modo che si possa capire meglio il tutto. Dico "autenticamente" perchè si tratta di una specie di sogno ad occhi aperti, infatti il libro si intitola "Il sogno di Eric", e racconta la sua arte vista un poco più da vicino affrontando il delicato tema del "falso" e del "vero", e come per un artista queste categorie possano assumere una sorta di percorso spirituale. In poche parole, Hebborn è un grande artista per pochi, ed un falsario per il resto del mondo. Quando avrò terminato il lavoro e il libro sarà pronto non mancherò di farlo sapere. Grazie ancora per il tuo interesse, a presto!
Studiare Hebborn ha provocato una serie di benefici effetti collaterali di cui ancora oggi debbo rendermi pienamente conto. Mai avrei immaginato, ad esempio, di darmi al disegno d'arte (in passato ero un disegnatore meccanico), o ancora meno di darmi alla calligrafia, e tutto questo discutendo in un forum e leggendo un libro. Il mio libro nella sostanza è finito, ma devo lavorarci ancora un pò sopra per corredarlo dei miei disegni, inoltre vorrei integrarlo con alcune note autenticamente biografiche su Hebborn in modo che si possa capire meglio il tutto. Dico "autenticamente" perchè si tratta di una specie di sogno ad occhi aperti, infatti il libro si intitola "Il sogno di Eric", e racconta la sua arte vista un poco più da vicino affrontando il delicato tema del "falso" e del "vero", e come per un artista queste categorie possano assumere una sorta di percorso spirituale. In poche parole, Hebborn è un grande artista per pochi, ed un falsario per il resto del mondo. Quando avrò terminato il lavoro e il libro sarà pronto non mancherò di farlo sapere. Grazie ancora per il tuo interesse, a presto!
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Intanto il trattatello per gli italiani mi arriva domani. visto? è un personaggio che si attacca.
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felicissimo di aver contribuito al contagio
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Il trattatello mi è arrivato, ho già seguito tutto il metodo Hebborn e me la sono proprio goduta. Leggero, facile, gradevole, scorrevole, intelligente e di gusto. Un testo straordinario e facilissimo. Grande semplicità evidentemente figlia di grande competenza. Lo consiglio a tutti. Sia qui sul forum che nel mondo reale. Anche come lettura, non solo come pratica. Aiuta a capire l'anatomia delle lettere anche se poi uno scrive come prima, senza lasciarsi contaminare. Capire l'anatomia delle lettere significa anche capirne i legami e la bellezza. E aiuta a rispettarle. Sono proprio contento di questo acquisto.
Ora manca il manuale del falsario ma sul web così, a urlo di lupo, non l'ho ancora trovato. Qualcuno mi sa dare delle dritte?
Ora manca il manuale del falsario ma sul web così, a urlo di lupo, non l'ho ancora trovato. Qualcuno mi sa dare delle dritte?
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Eric Hebborn
Il tratto di Hebborn è bellissimo e continuo ad usarlo come riferimento, inoltre mi ha permesso anche di capire meglio il trattato di Arrighi (che ti consiglio caldamente, se già non lo conosci). Per quanto riguarda il manuale del falsario sono riuscito a procurarmelo grazie ad una dritta di Daniela/Irishtales, mentre l'autobiografia "Troppo bello per essere vero" l'ho trovata fortunosamente su Ebay. Entrambe sono molto difficili da trovare, ti consiglio di rivolgerti alle edizioni in inglese che si trovano piuttosto agevolmente anche su Amazon.
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Concordo con te, chiarisce anche l'Arrighi! veramente ben fatto. Grazie di aver condiviso con noi questo personaggio e la sua opera.
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Ringrazio tutti quanti per avermi fatto conoscere Hebborn e le sue opere!
Oggi mi è arrivato il manuale Italico per italiani! Sono felicissima! È strepitoso! Voglio esercitarmi e divertirmi al contempo!
Grazie ancora!
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Geppina & Pelmingway
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Eric Hebborn
Dopo una lunghissima assenza, sono tornata. Mi permetto di riaprire questo post perchè credo di dare notizia gradita a chi come me è stata affascinata dalla figura di Eric Hebborn. Carlo Lucarelli ha interamente dedicato una puntata di un suo programma intitolato Muse Inquietanti, alla vita di Hebborn. Ho trovato il documentario su youtube, ma ad essere sincera non saprei dirvi per quanto tempo rimarrà in visione visto che il programma è proprietà di sky. Chiedo ai moderatori se posso aggiungere il link di youtube, con la puntata di cui sto parlando, qui sul forum senza creare problemi di alcun tipo.
Fatemi sapere e anche se in ritardo auguri di Buona Pasqua
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Ciao Cassandra, direi che non è il caso di inserire il link, grazie comunque per l'informazione sulla trasmissione televisiva
"Scrittura e pittura sono le due estremità della stessa arte e la loro realizzazione è identica" - Aforisma di Shitao
Daniela
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Eric Hebborn
Si certo capisco . Comunque mi faceva piacere far conoscere l'esistenza del programma anche agli altri .
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Buonasera a tutti,
scorrevo oggi l'introduzione al libro di Eric Hebborn "Italico per italiani" ed ho notato che la sua morte è avvenuta nel 1996, ricorre quest'anno quindi il ventesimo anniversario.
La mia esperienza è ancora molto acerba ma, da quanto ho capito dagli interventi su questo forum, Hebborn sembra essere uno dei riferimenti principali per chi si avvicina alla scrittura Cancelleresca.
Sapete se è prevista qualche iniziativa commemorativa?
Ciao
Ernestina
scorrevo oggi l'introduzione al libro di Eric Hebborn "Italico per italiani" ed ho notato che la sua morte è avvenuta nel 1996, ricorre quest'anno quindi il ventesimo anniversario.
La mia esperienza è ancora molto acerba ma, da quanto ho capito dagli interventi su questo forum, Hebborn sembra essere uno dei riferimenti principali per chi si avvicina alla scrittura Cancelleresca.
Sapete se è prevista qualche iniziativa commemorativa?
Ciao
Ernestina
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Re: Eric Hebborn
Ciao Ernestina,
non ho idea se verrà organizzata qualche manifestazione per il ventennale della scomparsa di Hebborn, ma per quanto riguarda il suo manuale dobbiamo tenere presenti alcune cose.
Intanto il libro, curato da Anna Ronchi, fu pubblicato postumo utilizzando la bozza, custodita da un'allieva dell'autore, che all'epoca della morte non era ancora riuscito a realizzare la stesura finale.
Hebborn si ispirava ai primi trattatisti della Cancelleresca, coloro che nel Cinquecento l'avevano canonizzata, da Arrighi a Palatino, da Da Carpi ad Amphiareo, assieme a molti altri. Calligrafi celebri già in vita, di cui Hebborn deve avere conosciuto molto bene l'opera. Per la Cancelleresca insomma, quella Cinquecentesca delle origini, è interessante confrontarsi e consultare i manuali dell'epoca di cui ci sono bellissime digitalizzazioni online, segnalate anche in questo argomento:
viewtopic.php?f=52&t=3416
e qui su Fountainpen.it Wiki:
https://www.fountainpen.it/Calligrafia#Cancelleresca
inoltre, successivamente alla "riscoperta" dello Stile in epoca più recente, l'Italico ha avuto grandi interpreti che ne hanno rinnovata la fortuna a livello internazionale, ad esempio il prof. Lloyd Reynolds, di cui troverai online addirittura le lezioni universitarie.
Insomma, per farla breve, la Cancelleresca - Italico ha avuto una fortuna discontinua ma enorme, in tutto l'Occidente.
Fare una classifica dei punti di riferimento è impossibile a mio avviso perché gli interpreti fin dal principio sono stati moltissimi e ognuno ha interpretato lo Stile conferendogli una propria impronta. Se posso darti un consiglio quindi, è di scegliere un modello e di studiare quello soltanto, che sia Hebborn o qualsiasi altro, almeno all'inizio. Una volta imparata la "struttura" dello Stile, non sarà più possibile confondersi e perdersi dietro le tante interpretazioni disponibili.
non ho idea se verrà organizzata qualche manifestazione per il ventennale della scomparsa di Hebborn, ma per quanto riguarda il suo manuale dobbiamo tenere presenti alcune cose.
Intanto il libro, curato da Anna Ronchi, fu pubblicato postumo utilizzando la bozza, custodita da un'allieva dell'autore, che all'epoca della morte non era ancora riuscito a realizzare la stesura finale.
Hebborn si ispirava ai primi trattatisti della Cancelleresca, coloro che nel Cinquecento l'avevano canonizzata, da Arrighi a Palatino, da Da Carpi ad Amphiareo, assieme a molti altri. Calligrafi celebri già in vita, di cui Hebborn deve avere conosciuto molto bene l'opera. Per la Cancelleresca insomma, quella Cinquecentesca delle origini, è interessante confrontarsi e consultare i manuali dell'epoca di cui ci sono bellissime digitalizzazioni online, segnalate anche in questo argomento:
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e qui su Fountainpen.it Wiki:
https://www.fountainpen.it/Calligrafia#Cancelleresca
inoltre, successivamente alla "riscoperta" dello Stile in epoca più recente, l'Italico ha avuto grandi interpreti che ne hanno rinnovata la fortuna a livello internazionale, ad esempio il prof. Lloyd Reynolds, di cui troverai online addirittura le lezioni universitarie.
Insomma, per farla breve, la Cancelleresca - Italico ha avuto una fortuna discontinua ma enorme, in tutto l'Occidente.
Fare una classifica dei punti di riferimento è impossibile a mio avviso perché gli interpreti fin dal principio sono stati moltissimi e ognuno ha interpretato lo Stile conferendogli una propria impronta. Se posso darti un consiglio quindi, è di scegliere un modello e di studiare quello soltanto, che sia Hebborn o qualsiasi altro, almeno all'inizio. Una volta imparata la "struttura" dello Stile, non sarà più possibile confondersi e perdersi dietro le tante interpretazioni disponibili.
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Re: Eric Hebborn
Non posso che sottoscrivere in toto quanto scritto da Daniela, con un'unica piccola aggiunta: ti invito a rileggere quanto riportato a pagina 73 del libro che hai citato, giusto prima della parola FINE; è un concetto da tenere ben presente.
Riguardo a Hebborn è stato un personaggio controverso e molto scomodo: il mondo dei mercanti d'arte tirò sicuramente un sospiro di sollievo alla notizia della sua dipartita e mi sembra sia stato fatto tutto il possibile per dimenticarlo. Dubito che qualche istituzione indica manifestazioni ufficiali di commemorazione.
Riguardo a Hebborn è stato un personaggio controverso e molto scomodo: il mondo dei mercanti d'arte tirò sicuramente un sospiro di sollievo alla notizia della sua dipartita e mi sembra sia stato fatto tutto il possibile per dimenticarlo. Dubito che qualche istituzione indica manifestazioni ufficiali di commemorazione.
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Re: Eric Hebborn
Mi scuso per il ritardo nel mio riscontro alle vostre osservazioni, ma il ritorno al lavoro ...
Probabilmente la mia espressione "uno dei riferimenti principali" è stata troppo superficiale ma si riferiva solo al fatto che leggendo i post passati
relativi alla scrittura cancelleresca, il nome di Hebborn mi era sembrato quello consigliato più di frequente insieme a Reynolds. Questo mi ha fatto pensare che fossero i due "istruttori" preferiti dagli utenti del forum (che in questo momento per me rappresentano il mondo della calligrafia).
Devo anche confessare che non avevo colto il fatto che le opere di Arrighi, Palatino e degli altri esponenti del Cinquecento non erano semplicamente esempi di scrittura cancelleresca, ma veri e propri corsi di calligrafia (da qui si capisce che sono proprio alle prime armi).
Per quanto riguarda l'ultima considerazione, credo sarà un'altra impresa, soprattutto partendo senza conoscenze teoriche: riconoscere che cosa è "struttura" dello stile e distinguerlo da ciò che è interpretazione del singolo autore.
Probabilmente converrebbe confrontare almeno due/tre esempi per estrarre le caratteristiche costanti, e poi scegliere l'interpretazione che si avvicina di più ai gusti personali.
Se non è troppo chiederlo, quale direzione ha seguito il vostro percorso?
Ho letto la chiusura del libro di Hebborn come suggerito: a pensarci, l'individualità oltre che essere "una caratteristica intrinseca di una buona calligrafia" e "la variante inevitabile di una regola" è probabilmente anche ciò che dà vita e personalità ad una calligrafia, ciò che la rende diversa da un carattere stampato, e che parla di chi sta dietro e tiene in mano la penna.
Grazie per il confronto,
Ciao
Probabilmente la mia espressione "uno dei riferimenti principali" è stata troppo superficiale ma si riferiva solo al fatto che leggendo i post passati
relativi alla scrittura cancelleresca, il nome di Hebborn mi era sembrato quello consigliato più di frequente insieme a Reynolds. Questo mi ha fatto pensare che fossero i due "istruttori" preferiti dagli utenti del forum (che in questo momento per me rappresentano il mondo della calligrafia).
Devo anche confessare che non avevo colto il fatto che le opere di Arrighi, Palatino e degli altri esponenti del Cinquecento non erano semplicamente esempi di scrittura cancelleresca, ma veri e propri corsi di calligrafia (da qui si capisce che sono proprio alle prime armi).
Per quanto riguarda l'ultima considerazione, credo sarà un'altra impresa, soprattutto partendo senza conoscenze teoriche: riconoscere che cosa è "struttura" dello stile e distinguerlo da ciò che è interpretazione del singolo autore.
Probabilmente converrebbe confrontare almeno due/tre esempi per estrarre le caratteristiche costanti, e poi scegliere l'interpretazione che si avvicina di più ai gusti personali.
Se non è troppo chiederlo, quale direzione ha seguito il vostro percorso?
Ho letto la chiusura del libro di Hebborn come suggerito: a pensarci, l'individualità oltre che essere "una caratteristica intrinseca di una buona calligrafia" e "la variante inevitabile di una regola" è probabilmente anche ciò che dà vita e personalità ad una calligrafia, ciò che la rende diversa da un carattere stampato, e che parla di chi sta dietro e tiene in mano la penna.
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Re: Eric Hebborn
Il confronto va fatto a priori e si sceglie il manuale che propone una versione che ci piace di più o che è meglio realizzato, etc...valern25 ha scritto:Probabilmente converrebbe confrontare almeno due/tre esempi per estrarre le caratteristiche costanti, e poi scegliere l'interpretazione che si avvicina di più ai gusti personali.
poi per non avere confusione, meglio seguire un solo testo e imparare su quello (ad esempio Hebborn, se hai già il libro).
La struttura base è spiegata bene su tutti i manuali, e tutti propongono esercizi introduttivi per facilitare la costruzione delle lettere.
Per questo semmai va aperto un altro thread, in questo saremmo decisamente OTvalern25 ha scritto:Se non è troppo chiederlo, quale direzione ha seguito il vostro percorso?
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