Mi presento: sono di Torino, 40 anni, e da poco mi sono riaffacciato al mondo della stilografica.
La cosa sembra ironica: l'ho sempre detestata a scuola, e adesso, a decenni di distanza nell'epoca dei documenti elettronici e degli smartphones, ne sto rivivendo il fascino...
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Del resto, proprio perché la scrittura in sé è stata affrancata dalla componente più "gravosa" della sua funzione (ormai appannaggio di tabulati e files), essa rimane circoscritta a un ambito nel quale lo stile può avere la parte predominante. Un po' come gli orologi, che mai come da quando sono diventati inutili costituiscono davvero un segno di stile, dove i "vecchi" modelli a lancette sono quelli più preferiti rispetto ai digitali. La cosa ha una sua logica...