Bologna Pen Show - Mostra Scambio di Bologna
30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Acquistare cento volte la stessa penna?
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Acquistare cento volte la stessa penna?
Cari amici,
mia moglie per provocarmi un po' (ma anche con un po' di verità) mi dice scherzando che io cerco sempre la stessa penna: la quale nel mio caso è nera, in resina, lucida, old style, vissuta (non ho quasi mai acquistato una penna nuova), senza troppi orpelli: una di quelle penne che qualcuno nel forum chiama "cimiteriali", per intendersi. E per intendersi meglio vi allego una brutta foto che raggruppa, schierate come soldatini, buon numero delle mie stilografiche preferite.
In realtà il primo sguardo può suggerire una certa monotonia. Si tratta, come vedete, di modelli molto noti e comuni (io sono un dilettante, non ho da offrire alcun brivido a intendenti e collezionisti): da sinistra una Harley Davidson, una Visconti Rembrandt, una Waterman Expert prima serie, una Sheaffer no-nonsense, una Creek's, una Stipula Vedo, una Montblanc 342, due Montblanc 24, due Montblanc 144, una Montblanc 31, una Senator.
Rispondo a mia moglie che veramente le mie penne sono (quasi) tutte diverse, che bisogna apprezzarle come variazioni sul tema, come i quadri di Giorgio Morandi che sembrano tutti uguali e non lo sono; le rispondo che vanno vissute come le giacche o i completi classici all'inglese, i quali ammettono solo pochissime varianti nella gamma dei colori (blu notte, fumo di Londra...) e nel taglio. Le rispondo anche che la differenza tra l'eleganza classica e la moda è che la prima si esercita con sottili interpretazioni intorno a un canone immutabile nella sua perfezione, e che la seconda cambia ogni tre mesi.
In definitiva vorrei porre agli amici una questione che un po' pomposamente potremmo chiamare "estetica": come scegliete le vostre penne? Prevale l'uniformità o la varietà? Cercate ciò che vi soprenda o ciò che vi confermi?
Un caro saluto a tutti.
mia moglie per provocarmi un po' (ma anche con un po' di verità) mi dice scherzando che io cerco sempre la stessa penna: la quale nel mio caso è nera, in resina, lucida, old style, vissuta (non ho quasi mai acquistato una penna nuova), senza troppi orpelli: una di quelle penne che qualcuno nel forum chiama "cimiteriali", per intendersi. E per intendersi meglio vi allego una brutta foto che raggruppa, schierate come soldatini, buon numero delle mie stilografiche preferite.
In realtà il primo sguardo può suggerire una certa monotonia. Si tratta, come vedete, di modelli molto noti e comuni (io sono un dilettante, non ho da offrire alcun brivido a intendenti e collezionisti): da sinistra una Harley Davidson, una Visconti Rembrandt, una Waterman Expert prima serie, una Sheaffer no-nonsense, una Creek's, una Stipula Vedo, una Montblanc 342, due Montblanc 24, due Montblanc 144, una Montblanc 31, una Senator.
Rispondo a mia moglie che veramente le mie penne sono (quasi) tutte diverse, che bisogna apprezzarle come variazioni sul tema, come i quadri di Giorgio Morandi che sembrano tutti uguali e non lo sono; le rispondo che vanno vissute come le giacche o i completi classici all'inglese, i quali ammettono solo pochissime varianti nella gamma dei colori (blu notte, fumo di Londra...) e nel taglio. Le rispondo anche che la differenza tra l'eleganza classica e la moda è che la prima si esercita con sottili interpretazioni intorno a un canone immutabile nella sua perfezione, e che la seconda cambia ogni tre mesi.
In definitiva vorrei porre agli amici una questione che un po' pomposamente potremmo chiamare "estetica": come scegliete le vostre penne? Prevale l'uniformità o la varietà? Cercate ciò che vi soprenda o ciò che vi confermi?
Un caro saluto a tutti.
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Acquistare cento volte la stessa penna?
Ognuno ha i suoi gusti, io comprerei l'intero catalogo Lamy
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
Acquistare cento volte la stessa penna?
Carissimo David, il gusto è destinato ad evolversi ; mi spiego : anche io all'inizio amavo solo penne rigorosamente nere e con finiture dorate ; piano piano mi sono trovato ad ammirare penne colorate
in resina ed in celluloide, ed ora le prediligo alle nere.
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Acquistare cento volte la stessa penna?
Mancherebbero la 146 e la 149 e poi sarebbe perfetto
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Acquistare cento volte la stessa penna?
Ti credo. Ma staccarsi dal nero lucido è così difficile... Forse bisognerebbe pensare alle penne come alle cravatte, il cui scopo è quello di recare colore nei completi gregi.rembrandt54 ha scritto:Carissimo David, il gusto è destinato ad evolversi ; mi spiego : anche io all'inizio amavo solo penne rigorosamente nere e con finiture dorate ; piano piano mi sono trovato ad ammirare penne colorate
in resina ed in celluloide, ed ora le prediligo alle nere.
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Acquistare cento volte la stessa penna?
David, secondo me quello che importa è il risultato.
Non c'è bisogno di "attualizzare" il possesso con i vari colori. Anzi, complimenti.
Se con il nero trovi soddisfazione, ed è questa la tua estetica,
non vedo perchè devi cambiare o seguire quello che pensano gli altri.
Non c'è bisogno di "attualizzare" il possesso con i vari colori. Anzi, complimenti.
Se con il nero trovi soddisfazione, ed è questa la tua estetica,
non vedo perchè devi cambiare o seguire quello che pensano gli altri.
"Quando si scrive delle donne, bisogna intingere il pennino nell'arcobaleno". Denis Diderot
Gianni
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Acquistare cento volte la stessa penna?
Io un poco ti capisco. Da sempre abituata ed appassionata di penne (strumenti di scrittura in generale) in metalli vari, sia con superficie lucida, che satinata, placcata, cesellata, in argento, acciaio etc...insomma variazioni abbondanti ma sullo stesso "tema", ho imparato ad apprezzare anche celluloide ed altri materiali, ma in fondo in fondo, se scorgo due penne affiancate e solo una è in metallo, l'altra per quanto pregiata e costosa mi sembra sempre una penna di ...plastica!
Si evolve e si cambia ma la sostanza di cui siamo fatti rimane la stessa. Ed è anche un bene essere un po' prevedibili, uguali a sé stessi, e scorgere nel nostro attraversare il tempo sia i cambiamenti che quella immutabile "struttura portante" - la personalità! - che ci contraddistingue.
Si evolve e si cambia ma la sostanza di cui siamo fatti rimane la stessa. Ed è anche un bene essere un po' prevedibili, uguali a sé stessi, e scorgere nel nostro attraversare il tempo sia i cambiamenti che quella immutabile "struttura portante" - la personalità! - che ci contraddistingue.
"Scrittura e pittura sono le due estremità della stessa arte e la loro realizzazione è identica" - Aforisma di Shitao
Daniela
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Guarda che è un passaggio automatico, non ti devi mica sforzare ; io guardavo con interesse una Delta Gallery Doué , Questa: e mi stupivo di rimanere affascinato da una penna così diversa dal mio "standard" di gusto....... e così è cominciata la metamorfosi....e sono diventato un ..Lupo Mannarodavid700 ha scritto: Ti credo. Ma staccarsi dal nero lucido è così difficile... Forse bisognerebbe pensare alle penne come alle cravatte, il cui scopo è quello di recare colore nei completi gregi.
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Acquistare cento volte la stessa penna?
Io non vedo perché ti debba staccare dal nero, se ti piace la penna nera con finiture dorate perché forzarti e prendere un'altra penna solo perché è colorata. E' un gusto e come tale assecondato finché non cambia. Io personalmente preferisco il colore e soprattutto le finiture rodiate (almeno sulle nuove), la prima stilografica che ho comprato è bianca e prima di comprarne una nera ce n'è voluto, però non mi sono forzato, è venuto così.
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Acquistare cento volte la stessa penna?
Aggiungo, a conferma, un piccolo contributo.
E' davvero assolutamente ed esclusivamente, una questione di gusti personali.
Un piccolo esempio, mutuato dall'altra mia grande (ed altrettanto onerosa purtroppo) passione, di cui ho parlato nella mia presentazione (e magari se vi va metterò anche in firma il link al mio piccolo blog) e di cui per vari motivi sono molto più esperto: il ferromodellismo:
Ci sono alcuni (come il sottoscritto) che preferiscono avere nella propria collezione una varietà di materiale rotabile e quindi si vedranno locomotive a vapore, diesel ed elettriche, di diverso modello (vi evito tutti i modelli di locomotive in circolazione...) e magari anche di diverse livree e pure di diversa nazionalità.
Altri, invece, preferiscono (all'esatto opposto) approfondire un unico solo ed esclusivo modello, magari che differisce dall'altro solo per la livrea differente e per la diversa numerazione (matricola) del modellino e rigorosamente della stessa nazione ed epoca ferroviaria. Conosco infatti collezionisti che hanno magari una dozzina di modellini della stessa locomotiva, che ad occhio inesperto sembrerebbero identiche, ma invece se si approfondisce hanno molti particolari differenti.
Personalmente non ci trovo nulla di interessante, ma altrettanto loro non hanno ben chiaro perchè io mi ostino a cambiare tipo, colore e addirittura nazione (eccetera). Il fatto, però, è che siamo tutti molto felici delle nostre collezioni e ci scambiamo lo stesso pareri, consigli ed impressioni!
Similmente, arrivando a noi e a questa interessante discussione, io sto pian piano arricchendo la mia collezione di penne rispetto a quello che mi piace... e mi ritrovo (sorprendentemente come nei miei modellini) non solo con stilografiche, ma anche con dei roller, con pezzi classici e "cimiteriali" (ruberò la citazione perchè rende bene l'idea ehehe!) ma anche con vistoso materiale moderno... insomma con una varietà completamente all'opposto dei tuoi gusti.
Immagino, però, che come a me il gusto personale ed il piacere che ne deriva, sia per te quello di collezionare quello che per alcuni sono solo "varianti" o "sfaccettature" (come considero io ad esempio due locomotive con il solo numero matricola e deposito diversi) ed invece per te sono differenze importanti che ti piace evidenziare, magari come dici tu come le varianti delle giacche e completi classici all'inglese... e che invece agli occhi di tua moglie sono la stessa penna.
Altro esempio... ad alcuni può piacere un arcobaleno dai mille colori, ad altri le sfumature di grigio... insomma, il bello delle differenze di gusti personali e della non conformità!!!
Quindi, in sostanza, dipende proprio dai gusti e da come si vede la questione: per te che ami notare certi particolari dettagli e differenze, sono una collezione (la TUA preziosa collezione) e per altri (come tua moglie) che amano cose molto differenti, possono sembrare la stessa penna. Ma sono solo differenze di gusti...
E' davvero assolutamente ed esclusivamente, una questione di gusti personali.
Un piccolo esempio, mutuato dall'altra mia grande (ed altrettanto onerosa purtroppo) passione, di cui ho parlato nella mia presentazione (e magari se vi va metterò anche in firma il link al mio piccolo blog) e di cui per vari motivi sono molto più esperto: il ferromodellismo:
Ci sono alcuni (come il sottoscritto) che preferiscono avere nella propria collezione una varietà di materiale rotabile e quindi si vedranno locomotive a vapore, diesel ed elettriche, di diverso modello (vi evito tutti i modelli di locomotive in circolazione...) e magari anche di diverse livree e pure di diversa nazionalità.
Altri, invece, preferiscono (all'esatto opposto) approfondire un unico solo ed esclusivo modello, magari che differisce dall'altro solo per la livrea differente e per la diversa numerazione (matricola) del modellino e rigorosamente della stessa nazione ed epoca ferroviaria. Conosco infatti collezionisti che hanno magari una dozzina di modellini della stessa locomotiva, che ad occhio inesperto sembrerebbero identiche, ma invece se si approfondisce hanno molti particolari differenti.
Personalmente non ci trovo nulla di interessante, ma altrettanto loro non hanno ben chiaro perchè io mi ostino a cambiare tipo, colore e addirittura nazione (eccetera). Il fatto, però, è che siamo tutti molto felici delle nostre collezioni e ci scambiamo lo stesso pareri, consigli ed impressioni!
Similmente, arrivando a noi e a questa interessante discussione, io sto pian piano arricchendo la mia collezione di penne rispetto a quello che mi piace... e mi ritrovo (sorprendentemente come nei miei modellini) non solo con stilografiche, ma anche con dei roller, con pezzi classici e "cimiteriali" (ruberò la citazione perchè rende bene l'idea ehehe!) ma anche con vistoso materiale moderno... insomma con una varietà completamente all'opposto dei tuoi gusti.
Immagino, però, che come a me il gusto personale ed il piacere che ne deriva, sia per te quello di collezionare quello che per alcuni sono solo "varianti" o "sfaccettature" (come considero io ad esempio due locomotive con il solo numero matricola e deposito diversi) ed invece per te sono differenze importanti che ti piace evidenziare, magari come dici tu come le varianti delle giacche e completi classici all'inglese... e che invece agli occhi di tua moglie sono la stessa penna.
Altro esempio... ad alcuni può piacere un arcobaleno dai mille colori, ad altri le sfumature di grigio... insomma, il bello delle differenze di gusti personali e della non conformità!!!
Quindi, in sostanza, dipende proprio dai gusti e da come si vede la questione: per te che ami notare certi particolari dettagli e differenze, sono una collezione (la TUA preziosa collezione) e per altri (come tua moglie) che amano cose molto differenti, possono sembrare la stessa penna. Ma sono solo differenze di gusti...
- Ottorino
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Penso che sia comunque un bene dare una "direzione" alla collezione.
Son passati i tempi di Armando in cui si poteva raccattare di tutto a prezzi ragionevoli.
Se ami penne nere/dorate che penne nere/dorate siano.
Io ho scelto il pennino non nudo, come quello del logo del forum.
E caricamento non a levetta o a pulsante di fondo.
Ma la mia dolce metà mi ha regalato "ai tempi" una Elmo Montegrappa a pulsante di fondo.
E appena a un pen show ne ho vista una uguale di colore diverso (grazie Ambros !! ) l'ho presa subito.
Quindi per me barra dritta per pennini integrati/rastremati/carenati,
ma ogni tanto qualche deviazione contro vento per non annoiarsi
Son passati i tempi di Armando in cui si poteva raccattare di tutto a prezzi ragionevoli.
Se ami penne nere/dorate che penne nere/dorate siano.
Io ho scelto il pennino non nudo, come quello del logo del forum.
E caricamento non a levetta o a pulsante di fondo.
Ma la mia dolce metà mi ha regalato "ai tempi" una Elmo Montegrappa a pulsante di fondo.
E appena a un pen show ne ho vista una uguale di colore diverso (grazie Ambros !! ) l'ho presa subito.
Quindi per me barra dritta per pennini integrati/rastremati/carenati,
ma ogni tanto qualche deviazione contro vento per non annoiarsi
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
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Dammi un consiglio: la 146 o la 149? Tanto sono entrambe al di fuori delle mie attuali finanze. Così come la Boheme prima serie (quella senza pietruzza sulla clip), che tanto mi attira e tanto costa...Rampa ha scritto:Mancherebbero la 146 e la 149 e poi sarebbe perfetto
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E quanto a te? Sei per l'uniformità o ami sperimentare?giannidr ha scritto:David, secondo me quello che importa è il risultato.
Non c'è bisogno di "attualizzare" il possesso con i vari colori. Anzi, complimenti.
Se con il nero trovi soddisfazione, ed è questa la tua estetica,
non vedo perchè devi cambiare o seguire quello che pensano gli altri.
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Acquistare cento volte la stessa penna?
... Similmente, arrivando a noi e a questa interessante discussione, io sto pian piano arricchendo la mia collezione di penne rispetto a quello che mi piace... e mi ritrovo (sorprendentemente come nei miei modellini) non solo con stilografiche, ma anche con dei roller, con pezzi classici e "cimiteriali" (ruberò la citazione perchè rende bene l'idea ehehe!) ma anche con vistoso materiale moderno... insomma con una varietà completamente all'opposto dei tuoi gusti.
Altro esempio... ad alcuni può piacere un arcobaleno dai mille colori, ad altri le sfumature di grigio... insomma, il bello delle differenze di gusti personali e della non conformità!!!
Quindi, in sostanza, dipende proprio dai gusti e da come si vede la questione: per te che ami notare certi particolari dettagli e differenze, sono una collezione (la TUA preziosa collezione) e per altri (come tua moglie) che amano cose molto differenti, possono sembrare la stessa penna. Ma sono solo differenze di gusti...[/quote]
Grazie per questo intervento così dettagliato. Aggiungo un'altra similitudine: ci sono persone che amano sperimentare i cibi più diversi (il giapponese, il coreano, l'indiano...) e persone che cercano pizza e lasagne anche se vanno a Mogadiscio!
Altro esempio... ad alcuni può piacere un arcobaleno dai mille colori, ad altri le sfumature di grigio... insomma, il bello delle differenze di gusti personali e della non conformità!!!
Quindi, in sostanza, dipende proprio dai gusti e da come si vede la questione: per te che ami notare certi particolari dettagli e differenze, sono una collezione (la TUA preziosa collezione) e per altri (come tua moglie) che amano cose molto differenti, possono sembrare la stessa penna. Ma sono solo differenze di gusti...[/quote]
Grazie per questo intervento così dettagliato. Aggiungo un'altra similitudine: ci sono persone che amano sperimentare i cibi più diversi (il giapponese, il coreano, l'indiano...) e persone che cercano pizza e lasagne anche se vanno a Mogadiscio!
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Condivido una cosa: se mai mi trasformerò anch'io in Lupo mannaro, la luna piena sarà una Delta!rembrandt54 ha scritto:Guarda che è un passaggio automatico, non ti devi mica sforzare ; io guardavo con interesse una Delta Gallery Doué , Questa: e mi stupivo di rimanere affascinato da una penna così diversa dal mio "standard" di gusto....... e così è cominciata la metamorfosi....e sono diventato un ..Lupo Mannarodavid700 ha scritto: Ti credo. Ma staccarsi dal nero lucido è così difficile... Forse bisognerebbe pensare alle penne come alle cravatte, il cui scopo è quello di recare colore nei completi gregi.