Mi ero ripromesso di star fermo per un pò con gli acquisti delle w.e. almeno fino al 2014. Un normale giorno di lavoro della scorsa settimana, un mio amico mi chiama dicendomi che un suo amico vendeva una MB Writers Edition G.B. Shaw pennino F, praticamente mai inchiostrata, completa di box e paper. Rimango fermo sulla mia decisione di non comprare nulla…solo per qualche ora. Qualche giorno dopo e son qui a scrivere questa recensione.
Confezione 8,5/10
Bella, stavolta la mancanza della controscatola di cartone ondulato mi sembra normale. La scatola è ovviamente a forma di libro (come tutte le WE) molto ben fatta e curata, libricino illustrativo celebrativo annesso. La stilo è incastrata nel suo velluto scuro, stavolta, di forma ellettica, non rettangolare come le altre w.e. Piccola amenità.
Estetica 8,0/10
Come sempre la valutazione dell’estetica è molto soggettiva: questa penna, devo dire ancora di più delle atre. In un altro post ne avevo parlato, l’ero anche andata a vedere in boutique, declinando l’acquisto . Dedicata allo scrittore irlandese, autore, tra le altre, della commedia “Pigmalione”, è realizzata in placcato platino e resina marmorizzata verde scura.
La penna, dedicata al personaggio di Eliza Doolittle, come la fioraia dell’autore si trasforma in una dama aristocratica, si trasforma dal cappuccio quasi interamente in platino al fusto ricco della “preziosa” resina verde.
Il corpo penna presenta quest’alternanza di platino-resina che dal cappuccio in quasi tutto platino va via via degradando fino al fondello a favore della resina marmorizzata.
La resina verde/nera appare molto scura e devo dire molto bella, con effetti cangianti a seconda della luce incidente. Le finiture sono platino e la rendono molto elegante; mi piacciono molto, ma le trovo eccessive per quantità. Trovo anche eccessivo il cappuccio sia nella sua “pesantezza” visiva sia nella sua forma che non mi garba molto.
Infatti la sua forma "a botte", con un diametro superiore rispetto alla parte alta e bassa non mi piace.
Quest’ultimo, a vite, è imponente e si apre in maniera molto morbida, sento quasi la pressione fuoriuscire, donando un feeling particolare all’apertura. In cima la classica stella bianca Montblanc a sei punte, in colore avorio, in dimensioni generose. Da evidenziare la clip, che è molto semplice per non appesantire ciò che visivamente è gia troppo pesante. Il fondello, a forma di cono tronco, è della stessa laccatura del corpo penna.
Il pennino, nel mio caso un F, dotato di foro di sfiato circolare, è in oro rodiato 18 K/750. Oltre alla scritta Montblanc è inciso "4810". Il tema dell’incisione sono i fiori di Eliza, particolarmente complicata su questa edizione, che praticamente riempie tutto il pennino. Complicata, si, ma molto bella. Come sempre sul pennino mi dilungo poco...è spettacolare, come sempre.
Dimensioni 8,0
Me lo aspettavo e la Shaw ha confermato le mie aspettative da quando la tenni in mano in boutique. La stilo appare grande, abbastanza simile ad una 146 che è il mio termine di paragone abituale e che appare la base di costruzione di ogni W.E. Le dimensioni però sono quelle di una 149, ma molto più pesante sia della stessa che di una normale W.E. E’ la w.e. più pesante dall’introduzione della collezione, tranne che per la Verne, con cui divide praticamente il primato.
La stilo è evidentemente da utilizzare soprattutto senza cappuccio (io non uso mai la stilo "capped") per cui a mio avviso buona nelle dimensioni. La penna non è però sfruttabile nell’uso giornaliero per la sua imponenza. Posto alcune foto di paragone con una 146, una Collodi e una Twain.
Prime impressioni d’uso n.c.
Provata a secco, il meccanismo di carica dell’inchiostro (a stantuffo, naturalmente) è morbido e preciso. Il gioco a vuoto del fondello è però evidente. Montblanc in questo non si smentisce mai. Ho provato, quindi e solo per alcuni scarabocchi, il pennino per intinzione: il pennino F è a mio avviso “tosto”, forse troppo, non molto diverso da un M della stessa casa. Qualora decidessi di inchiostrarla, è evidente che il “suo” inchiostro è un verde irlanda, un verde-nero che si abbini perfettamente alla laccatura. Forse anche per stemperare la placcatura.
Voto complessivo 8,0
La G.B. Shaw è una penna molto particolare. A prima vista appare un pò tozza, con un cappuccio sproporzionato e poco elegante nelle fattezze. Considerazioni, queste, che me la fanno abbinare alla Dickens. Il cappuccio si salva grazie al logo color avorio sulla sommità, molto bello. Ama stare sulla scrivania mentre si scrive; appollaiato sul fusto rovina un pò l’insieme. Di contro, la laccatura verde puntinata nera è veramente bella e particolare, ma a mio avviso nell’intera penna c’è un eccessivo utilizzo di placcatura platino. Come sempre vi posto solo alcune foto “di servizio” cioè utili alla comprensione di questa recensione.
Un cordiale saluto a tutti.
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Per scrivere rapidamente, bisogna avere pensato molto.
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Complimenti vivissimi per lo splendido acquisto che hai fatto.
Il cappuccio,poi è sempre una questione soggettiva,credo si sposi bene coll'insieme della penna donandole una maggiore importanza sia visiva che tattile.
Goditela!
Il cappuccio,poi è sempre una questione soggettiva,credo si sposi bene coll'insieme della penna donandole una maggiore importanza sia visiva che tattile.
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Non mi è mai sembrata un granché, però vista in foto "reali" sembra decisamente meglio, forse da vicino mi potrebbe anche piacere.
P.S. Complimenti per l'acquisto
P.S. Complimenti per l'acquisto
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