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Percorso cancelleresco

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maczadri
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Messaggio da maczadri »

Mi aggancio ai progressi di Simone, per una domanda sui miei primi tentativi, con la cancelleresca prendendo spunto dal sito calligraphyshop di Daniel. Noto che vi sono delle sostanziali differenze tra la 'a' nelle due pagine che ho stampato. Io al momento mi sto esercitando con la pagina che presenta le sequenze delle lettere dove le lettere sono più rotonde rispetto a quella con la classica frase The quick .......

Si tratta di una diversa interpretazione dello stile cancelleresca, un po come la grafia (spero di non sbagliare il termine) di tutti noi?
Luca
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Messaggio da Rampa »

trattandosi di calligrafia non ci sono mai esempi uguali tra loro, spesso anche nei manuali di calligrafia avvengono cambi di grafia che vanno interpretati. Personalmente preferisco la cancelleresca leggermente inclinata e un poco aguzza, quella più rotonda la vedo usare molto da inglesi e americani.
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Messaggio da Irishtales »

E' proprio come hai intuito, Luca! La Cancelelresca ha una struttura, un modo di disegnare le lettere e una "ritmica" particolare e universale, poi ciascun autore o calligrafo, nel corso del tempo, ha dato una sua personale versione dello stile. Se confronti i testi dei due più famosi trattatisti italiani del Cinquecento, Arrighi e Tagliente, ti accorgerai di come la loro cancelleresca si somigli nella struttura, ma assuma due forme (interpretazioni) un po' differenti.
Nell'epoca contemporanea, una rivisitazione che trovo bellissima è quella del prof. Reynolds e quella del famosissimo calligrafo britannico Alfred Fairbanks ( "A handwriting manual" ) il cui italico è dolce e aggraziato, le curve più arrotondate. Ottimo il testo di Eric Hebborn, peraltro in italiano, che ha invece una interpretazione dello stile un po' più "spigolosa" e le suddette curve si chiudono, cambia insomma il ritmo della scrittura. Confrontarli è sempre un'ottima cosa, però a mio avviso si deve poi fare una scelta precisa e seguire un testo solo o un paio, al limite, non di più perché ci si distrae e non ci si raccapezza più!
Poi quando si è imparato a scrivere con padronanza nella cancelleresca del testo di riferimento, è un'ottima cosa affrontare gli altri testi. In questo modo si possono apprezzare appieno tutte le differenze e le sfumature più sottili. E così si giunge al momento fatidico, quello in cui ci si accorge che la nostra cancelleresca è diventata, appunto, nostra. Attraverso la padronanza, l'esercizio, il paragone, l'esperimento, la prova, una cancelleresca del tutto personale è nata dalla nostra mano, ortodossa ma individuale.
Magari non si riuscirà mai a raggiungere la perizia di un vero calligrafo, ma la soddisfazione di padroneggiare uno stile e poterne cogliere le sfumature, è enorme! ;)
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Messaggio da courthand »

Irishtales ha scritto:quella del famosissimo calligrafo britannico Alfred Fairbanks ( "A handwriting manual" ) il cui italico è dolce e aggraziato, le curve più arrotondate
Per tacere della raffinatissima interpretazione di Francisco Lucas (Arte de escrivir, 1571) o di quella di Giuliantonio Hercolani (Lo scrittor utile, 1574) ...
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Messaggio da Irishtales »

Se riuscissi a trovare quei due manuali e inserirli nella Libreria Condivisa sarei l'aspirante-studente-calligrafa più felice del pianeta.... 8-)

Tuttavia...non posso inserirli nella L.C. ma...ecco qui:
http://tipografos.net/fonts/FranciscoLucas-specimen.pdf
http://rara.ub.umu.se/bookview/BookView ... &BookId=38
http://babel.hathitrust.org/cgi/pt?id=u ... 1up;seq=56

Altro utile link:
http://www.monicadengo.com/assets/files ... talica.pdf
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Messaggio da Simone »

Qualche sviluppo
Allegati
DSC_0045.jpg
DSC_0045.jpg (1.2 MiB) Visto 2144 volte
Che tu sei qui,
che la vita esiste e l’identità,
Che il potente spettacolo continui,
e che tu puoi contribuire con un verso.

W.W.
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Messaggio da Simone »

Perché io visualizzo la foto dritta, ma la carico riparta di 90 gradi?:'(
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Messaggio da Irishtales »

Simone ha scritto:Perché io visualizzo la foto dritta, ma la carico riparta di 90 gradi?:'(
Per farci venire il torcicollo!!!

Però mi sembri a buon punto, solo devi curare di più l'inclinazione e le lunghezze di ascendenti e discendenti: soprattutto i tratti ascendenti sono molto lunghi, le proporzioni nella cancelleresca sono 1-1-1 ossia ascendenti, corpo e discendenti hanno la stessa lunghezza. Per il resto mi sembra davvero che tu stia facendo grandi passi avanti: il pennino con la giusta angolazione, un buon disegno delle lettere e buone proporzioni di massima! Credo ti aiuterebbe esercitarti sulle falsarighe piuttosto che su un quaderno a righe, a meno di non utilizzare il quaderno con un pennino dal tratto più largo, così da usare le righe stesse come falsarighe (dovresti trovare un pennino che abbia un tratto pari ad 1\5 dell'altezza dell'interlinea, grosso modo).
Attento alle "t" che dovrebbero avere un'altezza di poco superiore a quella delle vocali e delle altre lettere senza ascendenti.
Bravo, Simone ;)
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