iltoda ha scritto:Direi che manca una Parker Duofold, quella grossa, magari non nella tristissima livrea nera considerato quanto era colorata alla nascita
E, sebbene non più prodotta, una Sheaffer's Balance Oversize: Sheaffer's qualche anno addietro ha prodotto una penna identica nelle forme ( non nei sistemi di carica purtroppo), non ricordo il nome ( Simone HELP!!! ) ma è la penna che ha cambiato de facto la forma delle stilografiche.
La 1911 la prenderei liscia ( converter ) e non Realo, è nata così e onestamente la finestrella visibile a tappo chiuso non incontra il mio gusto!
Pelikan 800, penna bellissima ma nella mia mano un tantino sbilanciata verso il fondo: occhio!
Giusto una domanda... ma perchè penne solo di produzione contemporanea?
Bella lista!!!
Ciao
Marco
Ciao.
Ho volutamente limitato la lista alle penne di produzione contemporanea per il semplice fatto che è meno dispersiva di una lista ominicomprensiva e perché le penne contemporanee si trovano più facilmente, sono garantite e si rischia molto meno a livello di fregature. Per collezionare le penne vintage occorre essere dei veri esperti o farsi assistere da qualcuno di fiducia, in molti casi occorre effettuare degli interventi di ripristino anche sostanziosi e non si sa mai come sono state usate dal/i possessore/i precedente/i. Insomma, il rischio di brutte sorprese è dietro l'angolo. Se invece comperi una stilo "nuova" sai tu come la usi, come la conservi, come la curi, a meno che ti pervenga direttamente da qualcuno di cui ti fidi: infatti l'unica mia penna "usata" è una Parker 51 ereditata da mio zio. E' vero che collezionare penne antiche, con una storia alle spalle, rare, che si fatica a trovare, è tutto un altro gusto, ma io preferisco iniziare dalle contemporanee, poi chissà, potrei estendere i miei interessi anche retrospettivamente...ma per ora preferisco così. Per quanto riguarda la Parker Duofold ho letto proprio su questo form delle critiche molto negative (sulla moderna) che mi hanno portato ad escluderla dalla lista.
Ciao. Ruben