Ciao Simone,
da quel che dici sembrerebbe proprio l' opposto, infatti. Io ho scelto di scrivere con la stilografica proprio per evitare di dover premere sulla punta ed affaticare la mano. Quando scrivevo con la bic ero costretto a premere e dopo poco tempo mi stancavo ed ero costretto a fermarmi perchè mi venivano dei crampi alla mano. L' unico vantaggio che avevo con la bic era la "precisione"; ho la mano un po tremolante e paradossalmente, premendo sulla punta, ero più preciso nel tratto(effetto perno, se capisci cosa intendo). Ora scrivo cercando di applicare il minimo della pressione e sfruttando quasi unicamente il peso della penna stessa, il vantaggio è che scrivo molto più velocemente e mi affatico pochissimo, prendere appunti con una stilografica all' università, è davvero un' altra cosa. Allora mi sa proprio che dovrò tenere in considerazione l' idea di prendermi presto un pennino flessibile
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30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Le penne vintage non sono migliori delle moderne....
- piccardi
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Le penne vintage non sono migliori delle moderne....
Anche io scrivo senza premere, ma io sono io, e conosco varie persone che se non sentono la pressione non riescono a scrivere. Le modalità di scrittura sono tante, pretendere di ridurle ad una sola non ha senso. Se premi pennini extrafini e flessibili possono essere una maledizione. Poi secondo me si dura molto meno fatica senza premere, ma se hai una abitudine diversa da una vita non è che la cambi facilmente.
Simone
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Le penne vintage non sono migliori delle moderne....
Parlando sulla base della mia esperienza, purtroppo nello scrivere molto velocemente si tende un pò a premere involontariamente e fortunatamente ho la mano leggera.. Non avendo sempre a disposizione poi scrivanie o banchi sotto il blocco (si va dal banchetto a scomparsa sulle sedie all'università fino ad avere sotto il foglio le ginocchia) è normale non essere in condizione di scrivere al meglio, ed è da qui che nasce l'idea che la stragrande maggioranza dei modelli vintage di seria bellezza non li trovo adatti a questa mia necessità, trovandole troppo fragili, forse scaturito dalla paura di poterle danneggiare in condizioni di stress, e assolutamente inadatte se con pennini molleggiati, che fanno perdere l'assoluto controllo sul pennino che siha come ad esempio su una sailor. Poi a casa le mie esigenze cambiano, per cui l'esperienza di scrittra di una vintage è impareggiabile alle altre, come sostenuto in primo post da Piccardi, poichè posso ricercare una miglior qualità di scrittura ed una maggiore espressività.
p.s.
Devo assolutamente trovare una vacumatic con pennino rigidissimo e una 51, che oltre al consiglio poco prima di piccardi e in giro per il forum a quanto pare sono le più adatte alle mie esigenze
p.s.
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- klapaucius
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Posso chiederti quali penne vintage flessibili hai provato?lolnarcan ha scritto:Parlando sulla base della mia esperienza, purtroppo nello scrivere molto velocemente si tende un pò a premere involontariamente e fortunatamente ho la mano leggera.. Non avendo sempre a disposizione poi scrivanie o banchi sotto il blocco (si va dal banchetto a scomparsa sulle sedie all'università fino ad avere sotto il foglio le ginocchia) è normale non essere in condizione di scrivere al meglio, ed è da qui che nasce l'idea che la stragrande maggioranza dei modelli vintage di seria bellezza non li trovo adatti a questa mia necessità, trovandole troppo fragili, forse scaturito dalla paura di poterle danneggiare in condizioni di stress, e assolutamente inadatte se con pennini molleggiati, che fanno perdere l'assoluto controllo sul pennino che siha come ad esempio su una sailor. Poi a casa le mie esigenze cambiano, per cui l'esperienza di scrittra di una vintage è impareggiabile alle altre, come sostenuto in primo post da Piccardi, poichè posso ricercare una miglior qualità di scrittura ed una maggiore espressività.
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Giuseppe
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Di semiflex una Skyline ed una Duofold inglese, di full flex una swan con riempimento a contagocce, ed una waterman 51 che però ora ho venduto: queste sono quelle che ho usato almeno per un giorno allo "stress test". Ora una safari, una waterman taperite crusader ed una pilot custom 74 B sono le scolastiche.
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Per mia esperienza i due problemi maggiori nell'uso quotidiano non sono tanto dati dalla flessibilità, quanto dal fatto che: a) alcuni modelli sono troppo pregiati per rischiare di rovinarli, b) in genere quelle più antiche hanno alimentatori primitivi che tendono a essudare inchiostro troppo facilmente, con rischio di gocce e macchie.lolnarcan ha scritto:Di semiflex una Skyline ed una Duofold inglese, di full flex una swan con riempimento a contagocce, ed una waterman 51 che però ora ho venduto: queste sono quelle che ho usato almeno per un giorno allo "stress test". Ora una safari, una waterman taperite crusader ed una pilot custom 74 B sono le scolastiche.
Giuseppe
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Per la mia il problema è la paura di romperle a ritmi frenetici.. Gli alimentatori delle vintage non mi hanno mai perso un colpo, e fortunattamente non ho avuto effetti splatter.. Purtroppo la mia esigenza è scrivere velocemente per cui le vintage per me non hanno impiego in quest'ambito. È per questo che voglio provare una P51 o una Vacumatic, perché renderebbe l'esperienza più piacevole anche in condizioni esasperate come le mie. La Taperite ce la sta facendo molto bene, il flusso delle vintage è unico (anche se non è molto vintage) e caricata con un ferrogallico è il mio assetto classico da esame.
Ci tengo a precisare come il mio pensiero segue su tutta la linea il quello di Daniele del primo post, se non nel campo delle mie condizioni poco ideali, ma che vorrei provvedere a sistemare con una P51 o una vac.
vi terrò aggiornati!
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In alternativa alla 51, anche la Aurora 88 è una valida penna da battaglia (ovviamente la bellezza della Vacumatic è imparagonabile...)lolnarcan ha scritto:Per la mia il problema è la paura di romperle a ritmi frenetici.. Gli alimentatori delle vintage non mi hanno mai perso un colpo, e fortunattamente non ho avuto effetti splatter.. Purtroppo la mia esigenza è scrivere velocemente per cui le vintage per me non hanno impiego in quest'ambito. È per questo che voglio provare una P51 o una Vacumatic, perché renderebbe l'esperienza più piacevole anche in condizioni esasperate come le mie. La Taperite ce la sta facendo molto bene, il flusso delle vintage è unico (anche se non è molto vintage) e caricata con un ferrogallico è il mio assetto classico da esame.
Ci tengo a precisare come il mio pensiero segue su tutta la linea il quello di Daniele del primo post, se non nel campo delle mie condizioni poco ideali, ma che vorrei provvedere a sistemare con una P51 o una vac.
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Giuseppe