vi espongo – più che altro per farvi (sor)ridere – il mio piccolo “problema”, che sarei ben contento di avere molto più spesso!

Attualmente possiedo quattro penne stilografiche, ossia una Montblanc 149 (EF), una Lamy 2000 (EF), una Sailor 1911 (EF) nonché una Waterman Hemisphère (F). Tutte sono inchiostrate e mi accompagnano ogni giorno in ufficio. A questa famigliola si aggiungono un roller e una penna sfera (Montblanc Starwalker).
Per onestà di cronaca ci sarebbero pure una VAC 700 e una Lamy Al-star, che però non calcolo in quanto si sono rivelati acquisti infelici e non utilizzo pertanto praticamente mai, se non per testare gli inchiostri.
Eccezion fatta per la Waterman, ognuna delle altre penne mi è cara poiché legata a un particolare momento / regalo della mia vita. Purtroppo l’uso effettivo che ne faccio è molto limitato, dato che le occasioni per scrivere a mano sono relativamente poche: appunti in riunione, qualche biglietto e stop. Ora, per autogratificarmi a conclusione di un progetto, desidero acquistare una penna della linea Caran d’Ache RNX.316 (versione Steel), che esteticamente mi piace moltissimo.
E qui nasce l’amletico dubbio: premettendo che sono contrario alla rotazione (ovvero: uso sempre tutte le penne che possiedo), vale la pena spendere 300 euro per una stilografica che userei pochissimo? Non essendo un purista – e usando volentieri anche la sfera, stavo quindi pensando di ripiegare sulla biro: esteticamente mi piace tanto quanto la stilo, costa meno e potrei usarla verosimilmente più sovente dalla stilo.
Avete già avuto un simile dubbio?