Mostra Scambio - Pen Show - di Firenze
17 maggio 2025 - Hotel AC Marriot, via Luciano Bausi, 5

Converter perchè lo stroncate in pieno?

Per fare due chiacchiere insieme su argomenti vari
raffaele90

Converter perchè lo stroncate in pieno?

Messaggio da raffaele90 »

Vorrei scrivere quello che penso, per quanto possa essere utile :mrgreen:
Non capisco chi sostiene che lo stantuffo sia scomodo o poco pratico. Non penso che la maggior parte di noi scriva in piedi e, per caricare una penna, basta una supeficie d'appoggio per appoggiare la boccetta. Io ci metto meno di un minuto.
Il converter è effettivamente la soluzione migliore di tutte. Funziona in modo simile allo stantuffo e posso anche portarmi le cartucce dietro in alcune occasioni per la famosa COMODITA'. E' anche vero però che ho dato un occhiata al lavoro di Viking e ho visto che di stantuffi veramente buoni ce ne sono pochi e alcuni di questi sono montati spesso su penne di fascia alta. Se poi i converter hanno sistemi proprietari, questo rappresenta un problema. Ricordo che a volte la cartoleria vicino a casa mia finiva le cartucce della parker e io non potevo più scriverci. Se il converter waterman non è un granchè e la mia penna funziona solo con quel converter, è ovvio che io preferisca l' "antiquato" stantuffo.
Io penso che la cultura della cartuccia sia la cultura dell' "usa e getta". A chi mi risponde che è meglio la cartuccia io dico che è meglio a questo punto una bella BIC, in modo che quando finisco l' inchiostro butto l' intera penna e non mi devo nemmeno preoccupare di ricaricarla. Non è nemmeno molto comodo comprare 6 cartucce di pelikan 4001 blu royal a 1,20 euro quando per 4,60 euro compro lo stesso inchiostro in boccetta da 30 ml.
Calcoliamo anche la scomodità di pulire una penna a cartuccia o cambiare solo il colore? Quando cambio colore ad una penna a cartuccia ci metto un sacco di tempo e poi per diverso tempo, l' inchiostro nell' alimentatore risulta annacquato e sono costretto ad attendere ancora mentre potrei avere una penna a stantuffo funzionante, in pochissimo tempo, eliminando completamente l' acqua all' interno. Io per pulire una stilo a stantuffo inchiostrata da anni ci ho messo qualche ora mentre una stessa penna a cartuccia l'ho tenuta a bagno tutta la notte cercando di togliere le incrostazioni.
Sono d'accordo con Piccardi quando dice che non è certo una questione di "prezzo". lo stantuffo della m205 è in resina e credo influisca davvero minimamente sul costo totale della penna. Penso semplicemente che le penne a cartuccia abbiano più mercato perchè la gente, non appassionata, non ha voglia di sbattersi più di tanto per ricaricarla.
Vorrei anche sapere quanti riescono veramente a consumare in 8 ore di lavoro il serbatoio di una Pelikan M800, ad esempio. Io la carico la sera prima e vado avanti tutto il giorno. Scomodità zero.
raffaele90

Converter perchè lo stroncate in pieno?

Messaggio da raffaele90 »

Scusate :mrgreen: Scrivo sempre come se tutti sapessero le penne che uso ahahah... lo stantuffo della pelikan m205 è in resina. Quello della m800 è in ottone. Forse l' ottone influisce un po di più sul prezzo ma alla fine, come sempre, i costi di fabbrica sono molto più bassi di quel che pensiamo.
Avatar utente
vito72
Crescent Filler
Crescent Filler
Messaggi: 1305
Iscritto il: giovedì 21 febbraio 2013, 15:16
La mia penna preferita: Lamy 2000
Misura preferita del pennino: Medio
Località: Potenza
Gender:
Contatta:

Stantuffo e Converter

Messaggio da vito72 »

Ottorino ha scritto:Anche di questo ne abbiamo gia parlato estesamente.
Ti riassumo brevemente, poi potrai trovare la discussione originale di qualche tempo fa.

E' un po una faccenda "religiosa". Tipo PC/MAC, valvole/transistor, Bartali/Coppi, vinile/CD e via dicendo.
Il converter rende le penne un po' tutte uguali "nell'anima", per cosi' dire.
Per questo non è amato.
Ma funziona bene (se è quello adatto e di buona qualità) e se si rompe lo cambi con una minima spesa.
Ecco questa è la spiegazione! Che ci posso fare se preferisco il carburatore all'iniezione, il disco al cd il cotone alla fibra sintetica etc etc, non è uno stile di vita è proprio una forma mentis che non si acquisisce, la hai o non la hai come contrapporre illuminismo a romanticismo, sono valori personali. Oltretutto il bello dello stantuffo è proprio questo, preparare un foglio di carta assorbente, aprire il flacone agitarlo un attimo, ricaricare, espellere l'aria, pulire il pennino e il gruppo con la carta e provare subito se tutto va bene! Se non ti piace farlo è inutile sarà sempre meglio la cartuccia, io uso tutti e due i sistemi, ma solo perchè non tutte le mie penne sono a stantuffo, quando terminerò lo switch userò solo la cartuccia nel caso di viaggi brevi in cui c'é di mezzo l'aereo.
Oltretutto per quanto possa sembrare inutile, già tollero di mala voglia lo stantuffo in plastica, se fosse per me prenderei solo roba in ottone, ma vaglielo a dire al mio portafogli... ;) è un tipo che si irrita facilmente...
Immagine
“Vi scrivo una lunga lettera perché non ho tempo di scriverne una breve.” Voltaire
Avatar utente
Phormula
Siringa Rovesciata
Siringa Rovesciata
Messaggi: 4129
Iscritto il: venerdì 6 aprile 2012, 14:06
La mia penna preferita: Lamy 2000 F
Il mio inchiostro preferito: R&K Phormula Blau
Misura preferita del pennino: Medio
Arte Italiana FP.IT M: 006
Località: Milano

Converter perchè lo stroncate in pieno?

Messaggio da Phormula »

Sinceramente trovo questa discussione abbastanza inutile. Mi ricorda molto quelle tra CD e vinile quando uscì il primo. Discussioni che si sono ripetute pari pari quando il CD è stato soppiantato dal' mp3. O l'avvento della fotografia digitale. Vogliamo parlare di trazione posteriore nelle automobili? Di raffreddamento ad aria nelle Volkswagen o nelle Porsche?
Il mercato ha già detto la sua. Le penne stilografiche sono strumenti che servono per scrivere, come i Martelli servono per piantare i chiodi o i cacciavite per avvitare e svitare le viti. Una persona secondo me deve sentirsi libera di poter scegliere lo strumento di scrittura con cui si trova meglio, con il quale si sente più appagata e che rientra nelle sue possibilità economiche, senza paura che arrivi qualcuno a fare classifiche tra stilografari di prima e seconda classe. Io ho lo stesso rispetto per chi scrive con una penna di plastica a cartucce da 5 Euro che ho per chi ne usa una a pistone da 500 e considera la ricarica al pari di una funzione religiosa. Fin tanto che uno non comincia a dire di essere superiore all'altro.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
raffaele90

Converter perchè lo stroncate in pieno?

Messaggio da raffaele90 »

Non sono tanto d'accordo. Non è questione di fascino per un meccanismo di caricamento "antiquato".
I vinili sono bellissimi ma indubbiamente la qualità dei supporti musicali attuali è certamente superiore e ha soppiantato quei vecchi dispositivi. Anche il cd-rom ha soppiantato il floppy per ottime ragioni.
Stantuffo e cartuccia sono solo due tipi di approccio diversi con dei pro e dei contro. Non c'è un meglio e un peggio secondo me.
Converter non ne ho mai provati. Quando prenderò la lamy safari con converter potrò farmi un' idea :D
Avatar utente
vito72
Crescent Filler
Crescent Filler
Messaggi: 1305
Iscritto il: giovedì 21 febbraio 2013, 15:16
La mia penna preferita: Lamy 2000
Misura preferita del pennino: Medio
Località: Potenza
Gender:
Contatta:

Converter perchè lo stroncate in pieno?

Messaggio da vito72 »

Phormula ha scritto:Sinceramente trovo questa discussione abbastanza inutile. Mi ricorda molto quelle tra CD e vinile quando uscì il primo. Discussioni che si sono ripetute pari pari quando il CD è stato soppiantato dal' mp3. O l'avvento della fotografia digitale. Vogliamo parlare di trazione posteriore nelle automobili? Di raffreddamento ad aria nelle Volkswagen o nelle Porsche?
Il mercato ha già detto la sua. Le penne stilografiche sono strumenti che servono per scrivere, come i Martelli servono per piantare i chiodi o i cacciavite per avvitare e svitare le viti. Una persona secondo me deve sentirsi libera di poter scegliere lo strumento di scrittura con cui si trova meglio, con il quale si sente più appagata e che rientra nelle sue possibilità economiche, senza paura che arrivi qualcuno a fare classifiche tra stilografari di prima e seconda classe. Io ho lo stesso rispetto per chi scrive con una penna di plastica a cartucce da 5 Euro che ho per chi ne usa una a pistone da 500 e considera la ricarica al pari di una funzione religiosa. Fin tanto che uno non comincia a dire di essere superiore all'altro.
Le penne stilografiche sono strumenti che servono per scrivere, come i Martelli servono per piantare i chiodi o i cacciavite per avvitare e svitare le viti.
Vero, ma non ho mai conosciuto però un carpentiere che possiede o lavora contemporaneamente con 3-5-10-50 o più martelli di solito ne hanno uno :D
Una persona secondo me deve sentirsi libera di poter scegliere lo strumento di scrittura con cui si trova meglio, con il quale si sente più appagata e che rientra nelle sue possibilità economiche, senza paura che arrivi qualcuno a fare classifiche tra stilografari di prima e seconda classe.
Assolutamente vero, anche perchè sarebbe ipocrita, gran parte di chi ha più di una penna sicuramente tra la sua collezione ne ha una o più a cartuccia/converter. Poi perchè fare classifiche, uno dice solo quello che preferisce, se a me piace l'etnia russa più di quella cinese non significa mica che sono un razzista, oppure se preferisco i cani ai gatti che sono specista.. E' solo questione di preferenze personali non possiamo mica essere tutti uguali, poi come già detto tutti e due i sistemi hanno i loro pregi e difetti. Poi il nocciolo della questione è appunto come tu hai detto:
Una persona secondo me deve sentirsi libera di poter scegliere lo strumento di scrittura con cui si trova meglio, con il quale si sente più appagata e che rientra nelle sue possibilità economiche (Cit.)

Tanto per fare chiarezza io ho 3 penne stilografiche
una parker Jotter, credo che all'epoca costasse una decina di euro (regalo) alimentazione:cartuccia
una parker Vector credo che all'epoca costasse meno di 10 euro (regalo) alimentazione:cartuccia
una Pelikan M205 acquistata con immani sacrifici qualche mese fa a stantuffo
Ho 41 anni la mia prima e unica stilografica acquistata prima della 205 (visto che le altre due mi sono state regalate) la comperai con i miei risparmi a 6 anni era a stantuffo, non c'era verso di ricaricarla, già a 6 anni senza leggere libri o internet che non esisteva parliamo del '78 avevo scoperto che l'unico modo di riempirla era rimuovere alimentatore e pennino,(sistema vecchio di ricarica, non mi ero inventato niente) immergere direttamente il gruppo nel calamaio e iniziare ad aspirare, oggi mi sento di dire che la penna avesse problemi di vuoto, forse la guarnizione, chi lo sa ma a quell'epoca non ci riuscivo ancora a capirlo. Quindi ogni volta smontavo lavavo riempivo rimontavo alimentatore e pennino,con ovvii traboccamenti di inchiostro, allineavo a occhio e scrivevo con il parker blu o con il pelikan blu.
Quindi per comprarmi una penna decente con le mie forze (a stantuffo) il mio sistema preferito ho aspettato dalla prima 35 anni circa, non si direbbe che sono uno dalle grandi risorse e dalle grandi collezioni, e solo che preferisco lo stantuffo alla cartuccia, ma non mi sento di denigrare questo sistema, le stilografiche sono tutte belle.Alla fine della storia come potrei sognarmi di dare dell'inferiore a qualcuno, quando probabilmente in questo forum ci sono oltre 999 persone migliori di me...
Immagine
“Vi scrivo una lunga lettera perché non ho tempo di scriverne una breve.” Voltaire
Avatar utente
Phormula
Siringa Rovesciata
Siringa Rovesciata
Messaggi: 4129
Iscritto il: venerdì 6 aprile 2012, 14:06
La mia penna preferita: Lamy 2000 F
Il mio inchiostro preferito: R&K Phormula Blau
Misura preferita del pennino: Medio
Arte Italiana FP.IT M: 006
Località: Milano

Converter perchè lo stroncate in pieno?

Messaggio da Phormula »

Io ho comprato la mia prima penna stilografica a pistone qualche mese fa, nonostante utizzi penne stilografiche da quasi 40 anni.
E' un sistema di caricamento che personalmente non mi attira. La maggior parte della mia scrittura è itinerante e le mie penne usano cartucce internazionali o Lamy (le cartucce Lamy vanno bene anche sulle penne Aurora e Parker, ma non viceversa). Viaggiando, la comodità di avere più di 50 pagine di scrittura in un pacchettino da 6 cartucce che trova posto in un angolo della borsa è impagabile (per me). La scatola è sempre quella (è un barattolino della Visconti), cambio le cartucce, di cui tengo un po' di scorta in cantina. Non ci fossero state le cartucce, avrei abbandonato la stilografica molti anni fa. Le penne a pistone che ho comprato ultimamente le uso a casa o in ufficio e non le porto in giro. Hanno il grande vantaggio di consentirmi di utilizzare inchiostri che in cartuccia semplicemente non esistono. Non voglio entrare nel merito della superiorità dell'uno rispetto all'altro. A me funzionano entrambi, nel rispetto delle loro specifcità.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
Avatar utente
vito72
Crescent Filler
Crescent Filler
Messaggi: 1305
Iscritto il: giovedì 21 febbraio 2013, 15:16
La mia penna preferita: Lamy 2000
Misura preferita del pennino: Medio
Località: Potenza
Gender:
Contatta:

Converter perchè lo stroncate in pieno?

Messaggio da vito72 »

Phormula ha scritto:Io ho comprato la mia prima penna stilografica a pistone qualche mese fa, nonostante utizzi penne stilografiche da quasi 40 anni.
E' un sistema di caricamento che personalmente non mi attira. La maggior parte della mia scrittura è itinerante e le mie penne usano cartucce internazionali o Lamy (le cartucce Lamy vanno bene anche sulle penne Aurora e Parker, ma non viceversa). Viaggiando, la comodità di avere più di 50 pagine di scrittura in un pacchettino da 6 cartucce che trova posto in un angolo della borsa è impagabile (per me). La scatola è sempre quella (è un barattolino della Visconti), cambio le cartucce, di cui tengo un po' di scorta in cantina. Non ci fossero state le cartucce, avrei abbandonato la stilografica molti anni fa. Le penne a pistone che ho comprato ultimamente le uso a casa o in ufficio e non le porto in giro. Hanno il grande vantaggio di consentirmi di utilizzare inchiostri che in cartuccia semplicemente non esistono. Non voglio entrare nel merito della superiorità dell'uno rispetto all'altro. A me funzionano entrambi, nel rispetto delle loro specifcità.
Ma si è proprio questo il bello, che ognuno cerca e trova la strada più facile per sè, sia per scopi di ricreazione che di lavoro etc.
Il mio post potrebbe sembrare polemico mi scuso, non è assolutamente mia intenzione esserlo verso nessuno specialmente verso Phormula visto che ho usato sue citazioni. Era solo per dare delle risposte e cercare di spiegarmi.
Immagine
“Vi scrivo una lunga lettera perché non ho tempo di scriverne una breve.” Voltaire
Avatar utente
Ottorino
Tecnico - Moderatore
Tecnico - Moderatore
Messaggi: 11863
Iscritto il: lunedì 24 novembre 2008, 9:21
La mia penna preferita: Doric donatami da Fab66
Il mio inchiostro preferito: colorato brillante o neronero
Misura preferita del pennino: Stub
FountainPen.it 500 Forum n.: 096
Fp.it ℵ: 022
Fp.it 霊気: 022
Località: Firenze
Gender:

Converter perchè lo stroncate in pieno?

Messaggio da Ottorino »

La discussione è oziosa, ma voglio puntualizzare alcune cose tecniche che forse non vengono tenute in considerazione.
Io penso che la cultura della cartuccia sia la cultura dell' "usa e getta".
NO.
La cartuccia permette di ridurre i volumi morti.
Tanto volume = tanta aria = penna inaffidabile sul finire dell'inchiostro.
Il fatto di avere una cartuccera al seguito è insostituibile.
Piccoli volumi parcellizzati sono migliori di un solo volume grande. Se confronti i volumi delle penne a pistone avrai delle sorprese. Non sono troppo piu' alti delle normali cartucce. Volumi grandi = alimentatori complessi = costi.
Hanno risolto la cosa col doppio serbatoio, ma è una bella complicazione (anche se mi piace l'idea tecnica).

Portarsi dietro un calamaio in borsa o in valigia ? non so piu' quanti zaini o borse ho conciato.
A chi mi risponde che è meglio la cartuccia io dico che è meglio a questo punto una bella BIC, in modo che quando finisco l' inchiostro butto l' intera penna e non mi devo nemmeno preoccupare di ricaricarla.
Non scrive come una stilografica. Bisogna pigiare.
Non è nemmeno molto comodo comprare 6 cartucce di pelikan 4001 blu royal a 1,20 euro quando per 4,60 euro compro lo stesso inchiostro in boccetta da 30 ml.
Non userei "comodo". Come comodità la cartuccia non ha rivali. Forse volevi dire "costoso". ma il motivo è tecnico, come detto sopra. Come dice il buon Phormula, costa più la cartuccia del contenuto. Solo che noi pensiamo solo al contenuto. Mi sa che è lo stesso con le bottiglie d'acqua (le odio !!)
Calcoliamo anche la scomodità di pulire una penna a cartuccia o cambiare solo il colore?
Qui abbiamo esperienze completamente opposte. Non vedo scomodità di sorta. Anzi
Quando cambio colore ad una penna a cartuccia ci metto un sacco di tempo e poi per diverso tempo, l' inchiostro nell' alimentatore risulta annacquato e sono costretto ad attendere ancora mentre potrei avere una penna a stantuffo funzionante, in pochissimo tempo, eliminando completamente l' acqua all' interno.
Perchè non l'asciughi. Qui bisogna osservare l'alimentatore. Non c'entra nulla il sistema di caricamento.
Io per pulire una stilo a stantuffo inchiostrata da anni ci ho messo qualche ora mentre una stessa penna a cartuccia l'ho tenuta a bagno tutta la notte cercando di togliere le incrostazioni.
Hai trovato un caso particolare.
Di solito è l'inverso.
Mai avuto problemi a pulire penne a cartuccia, visto che sono smontabili "per costituzione" e praticamente senza serbatoio. Ovvero hai minori residui da sciogliere e portar via e quelli che rimangono nella sezione sono prontamente accessibili lasciando entrare acqua da dietro.
Con quelle a pistone in particolare si rischia di spezzare qualcosa. Di solito l'alberino.
La penna a cartuccia non si puo' rompere, a meno di urti o fatica dei materiali.

Insomma non facciamo i talebani.
La cartuccia/converter è un bel sistema per scrivere, non ci vedo grossi difetti tecnici.
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
raffaele90

Converter perchè lo stroncate in pieno?

Messaggio da raffaele90 »

Non volevo essere borioso, ringrazio Ottorino per tutte le delucidazioni ;)
Siccome non so come citarti proverò a rispondere con ordine:

In pratica mi sta dicendo che, essendo il serbatoio più largo, sul finire dell' inchiostro c'è molta più aria e quindi la penna perde di affidabilità? Sinceramente non lo avevo considerato! Tuttavia ragionevolissimo. Non me ne sono mai accorto perchè ho sempre caricato prima che si svuotasse troppo il serbatoio.

Evidentemente l'ho trovato un caso limite, il pennino di quella penna era particolarmente incrostato e ho fatto fatica. Con lo stantuffo ho faticato a pulire completamente la penna, infatti continuavano ad uscire frammenti di inchiostro secco dopo molti lavaggi. Il vantaggio, grazie allo stantuffo, è stato di poter fare molti cicli di carica/scarica di acqua, senza bisogno di altri strumenti.
In realtà, malgrado questi frammentini di inchiostro, la penna già scriveva perfettamente dopo pochi lavaggi; l' avevo caricata in nero per provarla. Siccome non ero del tutto convinto l'ho scaricata nuovamente e usciva ancora il vecchio inchiostro blu incrostato.

NO, grazie a dio non ho rotto l' alberello :)

Quando guardo alle cartucce, guardo il costo, la scarsa durata, la necessità quindi di sostituire abbastanza frequentemente e di continuare a gettare plastica in giro(il motivo per cui sono tornato alla stilografica è anche ecologico).

Lo stantuffo in compenso potrebbe anche rompersi e questo è uno svantaggio. Le cartucce si cambiano, idem i converter(che ritengo il top in una stilografica, anche se non sono tutti buoni)

Al calamaio ci sto attento, non nego che si possa rompere in viaggio, anche io ho questo timore. Ci sono però anche boccette in plastica e si può avere un occhio di riguardo chiudendolo bene e sigillandolo in sacchetto di plastica(non è il massimo della comodità)

Ci sono penne come la Twsbi VAC 700 e una pilot a siringa rovesciata che avevo visto in giro che hanno una tale capienza da non rendere indispensabile portarsi il calamaio in viaggio(a meno che non si abbiano esigenze particolari)

Evidentemente non so usare molto bene le penne a cartuccia. Ci metto un po di tempo a far defluire l' inchiostro vecchio e poi mettere quello nuovo. Dopo aver messo quello nuovo devo aspettare un po, affinchè l' inchiostro arrivi fino alla punta del pennino. Con il caricamento a stantuffo non si pone alcun problema. Spingo fuori l' inchiostro vecchio, faccio 2/3 lavaggi con acqua, asciugo, metto il nuovo inchiostro e la penna è pronta per scrivere.

Phormula mi sembra abbia nominato il "mercato". Sicuramente la cartuccia è più diffusa ma un' azienda come Pelikan produce ancora penne del livello della M1000 a stantuffo, evidentemente hanno mercato :D Potremmo anche parlare di penne economiche come la M200 che in teoria dovrebbero essere vendute di più e non solo penne di nicchia come Mont Blanc a stantuffo che in pochi possono permettersi. Perchè produrle se non hanno mercato?
Comunque rivaluterò la cartuccia, devo ancora imparare parecchio ehehehe

Spero di non aver ammazzato di noia nessuno. :mrgreen: In realtà a me questa discussione è stata preziosa. Esprimo comunque la mia preferenza per lo stantuffo e ammetto che mi ha affascinato dal primo momento che l'ho visto. Ognuno però è diverso, meglio cosi'... altrimenti sarebbe un mondo noioso :mrgreen:
Avatar utente
Phormula
Siringa Rovesciata
Siringa Rovesciata
Messaggi: 4129
Iscritto il: venerdì 6 aprile 2012, 14:06
La mia penna preferita: Lamy 2000 F
Il mio inchiostro preferito: R&K Phormula Blau
Misura preferita del pennino: Medio
Arte Italiana FP.IT M: 006
Località: Milano

Converter perchè lo stroncate in pieno?

Messaggio da Phormula »

@Ottorino: parlando di costi industriali, su una bottiglia di acqua minerale, la bottiglia in plastica "pesa" per il 75% circa. Il resto sono il tappo, l'etichetta, la colla e (ovviamente) il contenuto. Il peso elevato è parte dovuto al costo della materia prima, parte al processo di produzione e parte all'ammortamento degli impianti. Le bottiglie di plastica non viaggiano vuote, ma vengono prodotte sul posto.

E questo mi spinge ad una riflessione. Al di là del fatto che anche il calamaio in vetro è usa e getta, nel senso che dopo averlo usato lo si butta, l'impatto ambientale di una soluzione di imballaggio non lo si valuta guardando solo all'ultimo passaggio, ma considerando tutto il ciclo di vita del prodotto, dalla culla alla tomba. Da questo punto di vista le cartucce non ne escono così male. Produrre un calamaio in vetro non è esattamente una attività ad impatto zero. Noi associamo le diossine con gli inceneritori, ma esistono dati che dimostrano come le vetrerie non scherzino da questo punto di vista. Una volta prodotto, il calamaio viene trasportato dalla vetreria all'azienda che lo utilizza, spesso su lunghe distanze, e nemmeno questa è una attività ad impatto zero, anche considerando il peso del contenitore in vetro. Alcuni calamai, come i Pelikan Edelstein o i Pilot Iroshizuku pesano molto di più dei 50 grammi di inchiostro che contengono. Se guardate il fondo di un calamaio Diamine, scoprirete che il flacone è fatto in Italia. Vuol dire che il calamaio si è fatto in Italia. Mi fa piacere che Diamine si rivolga ad un produttore italiano, però bisogna accettare il fatto che il calamaio vuoto abbia fatto qualche migliaio di chilometri per arrivare da chi lo riempie. Quando arriva, va lavato, perchè durante il viaggio ci può essere entrata sporicizia, e questo consuma acqua. Infine viene riempito e deve a sua volta viaggiare dal produttore al consumatore, sapendo che si sposta peso di vetro più che di inchiostro. La cartuccia invece viene stampata e riempita direttamente dal produttore, utilizzando un granulato di polimero che pesa e occupa un volume inferiore a quello del prodotto finito. A meno che uno non cambi inchiostro spesso, la cartuccia è un sistema pulito, l'inchiostro viene usato fino all'ultima goccia, non c'è bisogno di pulire il pennino con la carta assorbente o sciacquarlo dopo ogni ricarica, come si deve fare con le penne al pistone. Al momento del fine vita, presumo che il calamaio vuoto possa essere buttato, privo del tappo, nella raccolta differenziata del vetro, anche se non ne sono così sicuro, perchè potrebbe non essere un tipo di vetro riciclabile (ad esempio i bicchieri di cristallo NON si devono buttare nella campana del vetro). Le cartucce, se vengono buttate nella raccolta differenziata della plastica, vanno all'impianto di selezione, quello che divide le plastiche nei vari tipi, e finiscono nella frazione fine (gli imballaggi sotto i 5 cm), che viene macinata e avviata a recupero energetico. Essendo fatte di poliolefine, bruciano senza produrre diossina. Se poi uno butta la cartuccia per terra dopo averla usata, così come in Italia si buttano 14 mila tonnellate di mozziconi di sigaretta, beh, questo non è colpa della cartuccia ma del comportamento di chi la usa.

Tutto questo non per voler dire che l'inchiostro in cartuccia sia migliore di quello in boccetta dal punto di vista ambientale. I conti si fanno con i numeri alla mano e io i numeri non li ho. Sicuramente il divario tra i due non è così grande come qualcuno potrebbe pensare. Ad occhio e direi che sono più o meno equivalenti.

Tornando alle penne e lasciando perdere le preferenze personali, le penne a cartuccia fanno parte della filosofia di pensiero per cui la perfezione viene raggiunta non quando non rimane più niente da aggiungere, ma quando non resta più niente da togliere. La filosofia di progettazione di Ferdinand Porsche e delle automobili da corsa, secondo la quale, quel che non c'è non ha bisogno di manutenzione e non si rompe. La manutenzione di una penna a cartuccia/converter, quelle rare volte che serve, è alla portata di un principiante. Un converter rotto si sostituisce in cinque secondi. Le penne a stantuffo sono più complicate. Bisonga ricordarsi di non lasciare seccare l'inchiostro per non danneggiare il meccanismo e comunque nel corso della vita di una penna può essere che ci sia bisogno di manutenzione. Che magari un appassionato come noi fa (o fa fare da un artigiano) più che volentieri, ma che un utilizzatore di stilografica che appassionato non è ma che usa la stilografica per la più ovvia delle ragioni, ovvero che si fa molta meno fatica a scrivere con una stilografica rispetto alla biro, non sa o non vuole fare. Non dimentichiamoci che noi siamo una minoranza nella minoranza. Non tutti gli utilizzatori di stilografiche cambiano inchiostro, smontano penne, ... io ho colleghi che hanno inchiostrato una penna di cartucce Pelikan Royal Blue e vanno avanti ad usarla da anni a manutenzione zero, come fosse una biro. Qualcuno, anche grazie alle "donazioni" di inchiostri che ho ricevuto da un noto venditore insieme ai miei ordini, l'ho "convertito" al converter, permettendogli di apprezzare inchiostri che in cartuccia non si trovano. Ma io sono da qualche settimana un eroe, perchè lascio una VAC 700 nel portapenne in ufficio, fino a prima ho lasciato penne scolastiche e mi guarderei bene dal lasciarci una Delta o una qualsiasi altra penna a pistone. Una sana penna scolastica con il converter è una soluzione sicuramente a minor rischio furto di una Pelikan o di una Delta a pistone.

Gira che ti rigira, facciamo dei giri immensi e torniamo ssempre lì. Non esiste la stilografica ideale, così come non esiste la fidanzata, la moglie, l'automobile, la casa o il posto di lavoro ideale per tutti. Esistono la soluzione ideale per ciascuno di noi, che potrebbe (anzi, sicuramente non è "one size fits all", come dicono gli americani, cioè la stessa per tutti) essere diversa da una persona all'altra. Io addiritttura uso soluzioni diverse, stilograficamente parlando, a casa, in ufficio e in viaggio. Ognuna è perfetta (o quasi) per la sua situazione specifica e potrebbe essere che la solzuione ideale oggi non sia quella di domani, perchè nel frattempo è intervenuto qualcosa (ad esempio il calamaio da viaggio Visconti che sto testando da qualche tempo) che potrebbe farmi cambiare idea e quindi soluzione in un certo frangente. Come diceva mia nonna: "solo i cretini non cambiano mai idea".
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
Avatar utente
Crononauta
Levetta
Levetta
Messaggi: 506
Iscritto il: martedì 8 gennaio 2013, 16:16
La mia penna preferita: Aurora 98 millerighe oro
Il mio inchiostro preferito: Pelikan 4001 Blu-Nero
Misura preferita del pennino: Medio
Fp.it ℵ: 079
Località: Ravenna
Gender:
Contatta:

Converter perchè lo stroncate in pieno?

Messaggio da Crononauta »

Ottorino ha scritto:La penna a cartuccia non si puo' rompere, a meno di urti o fatica dei materiali.
Mai rotto il "dentino" che serve a bucare la cartuccia e prendere l'inchiostro, allora! (sulle super-economiche di tanti anni fa succedeva... almeno, mi successe!)
Massimo Bacilieri
Omas Extra 620, Pelikan M250, Aleph n.79, Aurora... troppe
Avatar utente
Ottorino
Tecnico - Moderatore
Tecnico - Moderatore
Messaggi: 11863
Iscritto il: lunedì 24 novembre 2008, 9:21
La mia penna preferita: Doric donatami da Fab66
Il mio inchiostro preferito: colorato brillante o neronero
Misura preferita del pennino: Stub
FountainPen.it 500 Forum n.: 096
Fp.it ℵ: 022
Fp.it 霊気: 022
Località: Firenze
Gender:

Converter perchè lo stroncate in pieno?

Messaggio da Ottorino »

@Massimo
Ho una preferenza per le Sheaffer e li il dentino è "blindato" da un cilindretto metallico. Comunque, si, puo' succedere.
Comunque a sensazione, senza numeri analitici alla mano, ho sempre trovato difficoltà a ripristinare pistoni, stantuffi, guarnizioni e quant'altro. Quando c'è la cartuccia è tutto più semplice.

@Phormula
Apprezzo l'analisi LCA approssimativa. Segno che la discussione non è affatto oziosa.
Se non è forzatamente o inconsapevolmente manicheo, l'angolo di visuale di ognuno porta argomenti su cui pensare.

Senza numeri non si puo' concludere niente, ovviamente, ma quello che dici ha senso.
Mi ricorda un vecchio studio di nuova ecologia nei bar: tazzina o bicchierino di plastica/paletta ?
Per quanto fosse incredibile risultava piu' ecologico il bicchierino. La differenza era nell'energia impiegata per la cottura iniziale della porcellana/terracotta e per il lavaggio della tazzina. Aggravato dal fatto che, per motivi pubblicitari e per aggressività dei lavaggi, la tazzina viene cambiata dai bar troppo presto per ammortizzarne i costi ambientali.

@raffaele90
Dell'aumento di flusso non te ne sei mai accorto, probabilmente per una serie di motivi:
1) hai alimentatori che fanno il loro lavoro: compensano l'aumento di pressione generato dal riscaldamento dell'aria nel serbatoio
2) le penne che hai hanno i volumi giusti: l'effetto è ridotto
3) non le tieni in mano tanto a lungo da riscaldare l'aria del serbatoio quando ce n'e' tanta
4) le penne che hai hanno il serbatoio ben isolato termicamente e quindi l'effetto è ridotto
5) non sei mai arrivato in fondo in fondo in fondo, quando il fenomeno si verifica, ma ricarichi prima.
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
Avatar utente
scossa
Crescent Filler
Crescent Filler
Messaggi: 1554
Iscritto il: venerdì 5 agosto 2011, 17:45
La mia penna preferita: Omas A. VESPUCCI
Il mio inchiostro preferito: Diamine Chocolate Brown
Misura preferita del pennino: Medio
FountainPen.it 500 Forum n.: 066
Arte Italiana FP.IT M: 071
Fp.it ℵ: 060
Fp.it Vera: 016
FP.it 5000: 109
Località: Verona provincia
Gender:
Contatta:

Converter perchè lo stroncate in pieno?

Messaggio da scossa »

vito72 ha scritto:
Le penne stilografiche sono strumenti che servono per scrivere, come i Martelli servono per piantare i chiodi o i cacciavite per avvitare e svitare le viti.
Vero, ma non ho mai conosciuto però un carpentiere che possiede o lavora contemporaneamente con 3-5-10-50 o più martelli di solito ne hanno uno :D
Questa è una parte delle mie forbici da "elettricista" (e non sono un elettricista) :D :
forbici01.jpg
forbici01.jpg (215.98 KiB) Visto 3952 volte
Ovviamente la ricerca della FORBICE migliore non è terminata :D
Cordialità.

Marco
___
Se devi scegliere tra avere ragione ed essere gentile, scegli di essere gentile ed avrai sempre ragione.
Avatar utente
klapaucius
Crescent Filler
Crescent Filler
Messaggi: 1433
Iscritto il: giovedì 23 giugno 2011, 14:23
Il mio inchiostro preferito: Pilot Iroshizuku Tsuki-yo
Misura preferita del pennino: Italico
FountainPen.it 500 Forum n.: 097
Arte Italiana FP.IT M: 048
Località: Londra
Gender:

Converter perchè lo stroncate in pieno?

Messaggio da klapaucius »

La discussione non è oziosa, però l'esperienza di lunghe discussioni sull'argomento dovrebbe se non altro inibire chi pensa di portare argomenti definitivi a favore del sistema "migliore" (qualunque siano i parametri di questo essere "migliori"). In genere mi sembrano più accaniti gli anti-cartucceri.
Giuseppe
Rispondi

Torna a “Chiacchiere in libertà”