bongiorno Daniela,
il pennino l'ho usato per i primi due o tre anni, non ricordo bene. Forse nella mia scuola, essendo una scuola privata di suore, siamo andati avanti più delle altre nell'uso dell'inchistro.
Una di queste sere cerco i quaderni, per i banchi non ricordo bene se erano di formica o legno ma anni fa ho visto che tra le vecchie foto una era della classe in prima elementare , 1962 ; la cerco.
saluti Luigi
Bologna Pen Show - Mostra Scambio di Bologna
30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Calligrafia nella scuola elementare degli anni 50
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Grazie Luigi
"Scrittura e pittura sono le due estremità della stessa arte e la loro realizzazione è identica" - Aforisma di Shitao
Daniela
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Un vecchio quaderno di musica
Bene qui latuit bene vixit
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Bellissimo! Se ripenso ai miei libri di solfeggio, scarni e anonimi, mi chiedo come ho fatto a quell'età a continuare a studiare pianoforte...
Studiare su testi così riccamente e finemente decorati deve essere stato un incentivo allo studio della musica!
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Splendido davvero!!
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Calligrafia nella scuola elementare degli anni 50
se serve fornisco una testimonianza recentissima: ho iniziato le Elementari nel 2005 in prima a quanto ricordo usavamo la matita e si scriveva in stampaello maiuscolo, poi in seconda il minuscolo sempre a matita e penna cancellabile (guai a usarne una indelebile!), dalla terza in poi corsivo (penso proprio il "rotondo") prima cancellabile poi più avanti con penne più serie, ma nessuna maestra ha mai provato a farci usare una stilografica.
Ricordo però l'odio della mia insegnante di italiano per le Pelikan e i loro cancellini dei pirati
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- Irishtales
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Calligrafia nella scuola elementare degli anni 50
Cade proprio come una ciliegina sulla torta una conversazione avuta recentemente con il Professor Francesco Ascoli - vivalapenna - che con il suo permesso cito, in una sintesi molto efficace delle vicissitudini della calligrafia nella scuola italiana:
"I programmi postunitari prevedevano un generico "corsivo" producendo di conseguenza la differenza fra un inglese posato e uno corsivo. Si affianca successivamente l'inglese diritta che piano piano conquista sempre di più spazi e consensi. Nell'immediato dopoguerra (II guerra) viene prescritto tassativamente l'inglese diritto.
Successivamente dagli anni 60 in poi non vi è più alcuna prescrizione riguardo il modello calligrafico: ognuno fa come ritiene opportuno. Negli stessi anni si affianca un non meglio identificato "stampatello"."
"I programmi postunitari prevedevano un generico "corsivo" producendo di conseguenza la differenza fra un inglese posato e uno corsivo. Si affianca successivamente l'inglese diritta che piano piano conquista sempre di più spazi e consensi. Nell'immediato dopoguerra (II guerra) viene prescritto tassativamente l'inglese diritto.
Successivamente dagli anni 60 in poi non vi è più alcuna prescrizione riguardo il modello calligrafico: ognuno fa come ritiene opportuno. Negli stessi anni si affianca un non meglio identificato "stampatello"."
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Daniela
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