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Tecniche e consigli per l'uso, la manutenzione e la riparazione delle penne stilografiche.
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artemis
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Messaggio da artemis »

Ciao a tutti, ho cercato sul forum, ma non ho saputo trovare una risposta al mio dubbio! Desidero chiedere a chi sicuramente ha migliori competenze di me, se esite un prodotto, o una tecnica per togliere le macchie di inchiostro dai converter o dai serbatoi delle penne. Non parlo, delle macchie che con adeguati lavaggi a base di semplice acqua e sapone neutro spariscono senza problema, ma di quella patina che sembra a volte che abbia colorato la plastica stessa della finestra dei serbatoio o del converter. Ho pensato di utilizzare la candeggina, ma essendo particolarmente aggressiva, non vorrei fare danni irreparabili. Vi ringrazio anticipatamente per i consigli e auspico di trovare in base alla vostra esperienza. la ricetta magica per smacchiare le penne e non i leopardi! ;)
Grazie
Riccardo
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Irishtales
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Messaggio da Irishtales »

E' una domanda interessante. Io ho pensato di utilizzare un liquido trasparente che serve a pulire le testine e i feltri delle stampanti a getto d'inchiostro. Non ho però la minima idea della composizione di quel preparato ma credo sia molto aggressivo, perché sulla mia stampante A3 a colori fa miracoli. Riesce a dissolvere le tracce di inchiostro all'istante. Il problema quindi è conoscere la composizione del prodotto e testarlo sull'inchiostro stilografico, che credo sia chimicamente ben differente rispetto all'inchiostro delle cartucce per stampanti...
Urge il parere di un chimico esperto ( Ottorinoooo!!!! ) ;)
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Daniela
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Ottorino
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Messaggio da Ottorino »

Ne' chimico ne' esperto, solo un trafficone evoluto.

La candeggina, ipoclorito di sodio, forte ossidante potrebbe andare, ma io farei esperimenti SOLO in un converter.
Infatti rischi poco; tutt'al più (si scriverà cosi' ?) lo ricompri.
Ma non è detto che la molecola del pigmento reagisca e sparisca, potrebbe anche succedere che si trasforma, cambia colore e rimane in zona.

Attenzione invece con le penne a serbatoio, soprattutto le antiche. L'ebanite del conduttore alimentatore è ossidabile.

E' probabile che la patina che descrive artemis, sia in il pigmento dell'inchiostro che ha reagito con la superficie del converter. E con questi fenomeni di superficie, adsorbimento e legame, non è facile, soprattutto non sapendo che molecola sia quella del pigmento e che materiale sia quello del converter

La miglior cosa è non usare inchiostri indelebili, oppure usare un converter solo per quelli.
Oppure convivere tranquillamente con un converter blu.

Se poi si tratta di penne antiche in celluloide, allora non c'è proprio niente da fare.
Infatti quelle molto trasparenti hanno un valore superiore.

Nel wiki ci sono dei link a documenti di musei per la conservazione della celluloide, in inglese.
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
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artemis
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Messaggio da artemis »

Attenzione, poichè i liquidi per pulire le testine di stampa, spesso contengono solventi, toluene, o nel migliore dei casi alcool isopropilico. Prodotti che potrebbero intaccare irrimediabilmente le plastiche delle nostre beniamine facendo danni che preferisco non immaginare neppure! :o
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Ottorino
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Messaggio da Ottorino »

L'isopropilico non fa assolutamente nulla alle plastiche dure.
Ho un tenuto un boccettino con dei pezzetti di cellulloide a bagno nell'isopropilico per settimane e non ho visto scioglimenti o rammollimenti significativi.

Diverso è l'effetto, spesso benefico anche si di breve durata, dell'isopropilico sulle gomme e sulle guarnizioni.
Le rigonfia e anche molto.
Prova a mettere un o-ring nell'isopropilico e osserva di quanto aumenta il diametro.

Pero' quando evapora ritornano alla dimensione iniziale. Pero' potrebbe essere una prova da fare con certi o-ring ad esempio delle Pelikan 100 .....
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
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Messaggio da artemis »

...Pensavo di provare con la candeggina, dal momento che dalle dita le macchie di inchiostro le rimuove perfettamente! Quale diluizione dovrei utilizzare per avere un buon effetto smacchiante senza correre il rischio di intaccare le parti metalliche della penna?
Per forza. Rimuove anche uno strato di pelle insieme all'inchiostro !!
Dipende dalla quantità di materiale (non voluto) da ossidare e dai potenziali redox dei reagenti (sconosciuti, sia i potenziali che i materiali)

Se fosse la mia penna non ci proverei, ma se vuoi insistere (e di questo ti ringrazio) io proverei concentrazioni crescenti, cominciando dal basso.
1:1000
1:100
1:10
...mentre, mi pare di capire che l'isopropilico si pùò utilizzare senza problemi, almeno per la pulizia esterna delle plastiche, ma sulla celluloide come si comporta?
Leggi l'intervento sopra.

PS
Ovviamente ti assumi tu tutti i rischi del caso.
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Messaggio da Ottorino »

PPS
Scusami.
Ho fatto confusione e ho modificato direttamente il tuo intervento invece di risponderti.

Sono un po' cotto, non me ne volere.
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Messaggio da Irishtales »

Grazie Ottorino, intervento come al solito chiaro e puntuale! In questi casi sottolineare i rischi in cui si potrebbe incorrere non è mai superfluo. Personalmente mi terrò i converter e le "penne d'annata" un po' macchiati, considerandola nel caso delle mie vecchie signore, una sorta di patina del tempo.
E d'ora in poi gli inchiostri indelebili o particolarmente vocati a lasciare il segno, li userò solo su penne che possono "mantenere il segreto"... 8-)
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Messaggio da artemis »

Grazie Ottorino,
seguirò il tuo consiglio al fine di non avere spiacevolli sorprese sui metalli. Tuttalpiù a puro titolo "sperimentale" proverò una diluzione 1:50 con normale candeggina su un converter annerito, ovviamente, seguito da innumerevoli lavaggi con acqua dopo il trattamento.

Quindi riassumendo: Per la pulizia delle penne non esistono soluzioni o detergenti magici. Solo acqua e poche gocce di sapone neutro, seguito da tanti, tanti risciacqui!

Grazie per le preziose "dritte"
Vi farò sapere l'esito dell'esperimento!
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Messaggio da Ottorino »

Che bellezza trovare tutte queste informazioni solo con la tastiera !!

http://www.scipe.it/italiano/prodotti_d ... prodotto=9

Quindi considera che la tua candeggina potrebbe avere una capacità ossidante minore
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
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Messaggio da artemis »

Grande Ottorino, non pretendevo tanto!
Quindi, la candeggina in quanto sostanza altamente ossidante deve stare lontana da metalli, leghe metalliche, placcature, ebaniti (pena l'ossidazione della componente solforosa)... insomma, lontana dalle penne.
Terrò il converter con la patina blu-nera ed eviterò le alchimie ossidanti!
Grazie a tutti, in particolare a Ottorino per la pazienza nei miei confronti.

---Però che bello avesse funzionato senza controindicazioni!!!
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