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30 novembre 2024 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Aurora 80º anniversario, la inchiostro tutta o no?
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- Iscritto il: martedì 12 febbraio 2013, 22:57
- La mia penna preferita: Quella che sto usando ora!
- Il mio inchiostro preferito: Diamine Chocolate Brown
- Misura preferita del pennino: Medio
- Località: Milano
Aurora 80º anniversario, la inchiostro tutta o no?
Ciao a tutti,
Vi presento il mio nuovo acquisto, è una Aurora 80º anniversario mai inchiostrata; ha nel suo cofanetto la sua boccetta di inchiostro dedicata ancora sigillata con la ceralacca.
La penna è del 1999 e celebra appunto gli 80 anni della storica casa torinese ed è stata prodotta in 1919 unità (come la data di fondazione).
La realizzazione è affascinante.
Il corpo e il cappuccio sono per la maggior parte in argento lavorato a Guilloche; questa lavorazione ha le sue probabili origini nel XVII sec. ed è eseguita sul metallo con un macchinario molto complesso azionato a mano che richiede grande precisione ed esperienza nell'utilizzo, tanto che questi macchinari pare che non vengano più prodotti, ma semplicemente mantenuti.
Il risultato è alquanto ipnotico, molto molto elegante e classicheggiante.... Forse troppo per me....
Il tutto è arricchito dalle fasce in altorilievo alla base e alla estremità del cappuccio, su quella inferiore la scritta Aurora campeggia imperante insieme alle date di fondazione e di produzione della penna 1919-1999.
Sulla clip, decorata sulla sommità, è inciso il numero celebrativo. Inutile dire che i richiami alla storia del marchio sono molti.
Il sistema di caricamento è a stantuffo classico Aurora; ruotando il fondello completamente in argento che si svita si procede al caricamento, molto fluido e con poche rotazioni.
Alla base del serbatoio si trova una finestrella trasparente che viene separata dal puntale con un anello in argento.
Il puntale è forse l'unica nota che trovo leggermente stonata; è in resina con un bel colore bordeaux, ma a mio avviso è un po' "povero" rispetto al resto della stilografica, forse un po' tanto essenziale, anche se riprende le altre Aurora. Un anellino in argento prima del pennino forse l'avrebbe reso più consono allo stile di questa penna.
Il pennino è in oro 18 kt, di misura M sul mio esemplare e riporta le decorazioni classiche del marchio. È abbastanza rigido, ma conserva un minimo di flessibilità.
Vi anticipo che sono indeciso... La inchiostro e la uso o no?
Non sono il tipo di persona che accumula oggetti per non utilizzarli, anzi, solitamente se non uso qualcosa semplicemente non la compro; però, c'è un però... Questa penna incute un po' di riverenza, anche perché non è mai stata utilizzata per 14 anni...
O meglio, io, impaziente come sono, ho provato ad intingere il pennino e scrivere qualche rigo.... Altro motivo per cui sono qui a chiedere il vostro parere.
Innanzitutto la penna, seppur di dimensioni abbastanza importanti, è sorprendentemente leggera, soprattutto se si considera che è quasi completamente in argento; la parte più pesante è il cappuccio, che non è consigliabile calzare mentre la si utilizza, a lungo andare penso possa rovinare la preziosa lavorazione del corpo.
La sensazione è di avere in mano un oggetto molto preciso, anche troppo per i miei gusti e la mia calligrafia. Il corpo in metallo, essendo più rigido rispetto alla resina, probabilmente trasmette maggiormente la sensazione della rugosità della carta alle dita. Complice anche il pennino perfettamente nuovo che richiederebbe forse un po' di rodaggio. Personalmente prediligo le penne con fusto più largo e bilanciamento e peso diverso da questa.
Ora il dilemma è: mettere quel bellissimo inchiostro Indigo blu nel serbatoio della penna e provarla e riprovarla o no? Il valore della penna ne risentirebbe in caso decidessi di venderla?
Appena ho tempo integro con altre foto.
In breve:
Design: 8; affascinante, calssica e preziosa
Costruzione: 9; magistrale la lavorazione, puntale leggermente "trascurato"
Ergonomia: 7 o 8 dipende da chi la utilizza
Pennino: ?: troppo presto per giudicarla
Prezzo: n.d. È una serie limitata da collezione; sul mercato, in queste condizioni, si trova a prezzi alti; io l'ho trovata fortunatamente ad una cifra che ritengo adeguata alla particolarità della penna.
Un saluto a tutti!
Vi presento il mio nuovo acquisto, è una Aurora 80º anniversario mai inchiostrata; ha nel suo cofanetto la sua boccetta di inchiostro dedicata ancora sigillata con la ceralacca.
La penna è del 1999 e celebra appunto gli 80 anni della storica casa torinese ed è stata prodotta in 1919 unità (come la data di fondazione).
La realizzazione è affascinante.
Il corpo e il cappuccio sono per la maggior parte in argento lavorato a Guilloche; questa lavorazione ha le sue probabili origini nel XVII sec. ed è eseguita sul metallo con un macchinario molto complesso azionato a mano che richiede grande precisione ed esperienza nell'utilizzo, tanto che questi macchinari pare che non vengano più prodotti, ma semplicemente mantenuti.
Il risultato è alquanto ipnotico, molto molto elegante e classicheggiante.... Forse troppo per me....
Il tutto è arricchito dalle fasce in altorilievo alla base e alla estremità del cappuccio, su quella inferiore la scritta Aurora campeggia imperante insieme alle date di fondazione e di produzione della penna 1919-1999.
Sulla clip, decorata sulla sommità, è inciso il numero celebrativo. Inutile dire che i richiami alla storia del marchio sono molti.
Il sistema di caricamento è a stantuffo classico Aurora; ruotando il fondello completamente in argento che si svita si procede al caricamento, molto fluido e con poche rotazioni.
Alla base del serbatoio si trova una finestrella trasparente che viene separata dal puntale con un anello in argento.
Il puntale è forse l'unica nota che trovo leggermente stonata; è in resina con un bel colore bordeaux, ma a mio avviso è un po' "povero" rispetto al resto della stilografica, forse un po' tanto essenziale, anche se riprende le altre Aurora. Un anellino in argento prima del pennino forse l'avrebbe reso più consono allo stile di questa penna.
Il pennino è in oro 18 kt, di misura M sul mio esemplare e riporta le decorazioni classiche del marchio. È abbastanza rigido, ma conserva un minimo di flessibilità.
Vi anticipo che sono indeciso... La inchiostro e la uso o no?
Non sono il tipo di persona che accumula oggetti per non utilizzarli, anzi, solitamente se non uso qualcosa semplicemente non la compro; però, c'è un però... Questa penna incute un po' di riverenza, anche perché non è mai stata utilizzata per 14 anni...
O meglio, io, impaziente come sono, ho provato ad intingere il pennino e scrivere qualche rigo.... Altro motivo per cui sono qui a chiedere il vostro parere.
Innanzitutto la penna, seppur di dimensioni abbastanza importanti, è sorprendentemente leggera, soprattutto se si considera che è quasi completamente in argento; la parte più pesante è il cappuccio, che non è consigliabile calzare mentre la si utilizza, a lungo andare penso possa rovinare la preziosa lavorazione del corpo.
La sensazione è di avere in mano un oggetto molto preciso, anche troppo per i miei gusti e la mia calligrafia. Il corpo in metallo, essendo più rigido rispetto alla resina, probabilmente trasmette maggiormente la sensazione della rugosità della carta alle dita. Complice anche il pennino perfettamente nuovo che richiederebbe forse un po' di rodaggio. Personalmente prediligo le penne con fusto più largo e bilanciamento e peso diverso da questa.
Ora il dilemma è: mettere quel bellissimo inchiostro Indigo blu nel serbatoio della penna e provarla e riprovarla o no? Il valore della penna ne risentirebbe in caso decidessi di venderla?
Appena ho tempo integro con altre foto.
In breve:
Design: 8; affascinante, calssica e preziosa
Costruzione: 9; magistrale la lavorazione, puntale leggermente "trascurato"
Ergonomia: 7 o 8 dipende da chi la utilizza
Pennino: ?: troppo presto per giudicarla
Prezzo: n.d. È una serie limitata da collezione; sul mercato, in queste condizioni, si trova a prezzi alti; io l'ho trovata fortunatamente ad una cifra che ritengo adeguata alla particolarità della penna.
Un saluto a tutti!
- Ottorino
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Aurora 80º anniversario, la inchiostro tutta o no?
Hai detto molti "troppo".
Ora non me li ricordo tutti, ma roba tipo troppo bella per me, troppo precisa e via dicendo.
Inchiostrandola rischi una schiavitù e una delusione. Ma solo tu sei in grado di decidere se te la meriti. per cosi' dire.
Per me sarebbe troppo delicata, anche se la lavorazione è bellissima. A me non dispiacerebbe inchiostrarla, ma dispiacerebbe se mi cadesse dalla scrivania.
Per questo sto lontano dalle serie limitate.
Ora non me li ricordo tutti, ma roba tipo troppo bella per me, troppo precisa e via dicendo.
Inchiostrandola rischi una schiavitù e una delusione. Ma solo tu sei in grado di decidere se te la meriti. per cosi' dire.
Per me sarebbe troppo delicata, anche se la lavorazione è bellissima. A me non dispiacerebbe inchiostrarla, ma dispiacerebbe se mi cadesse dalla scrivania.
Per questo sto lontano dalle serie limitate.
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
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Aurora 80º anniversario, la inchiostro tutta o no?
Ormai sono ripetitivo, ma tant'è: secondo me una penna serve per scrivere, non per essere guardata; e quando ne compro una, anche solo perchè mi piace esteticamente, entra nella rotazione standard - magari con una frequenza inferiore di utilizzo.
Detto ciò, è mia esperienza che le serie limitate perdano una buona fetta del proprio valore economico (leggi: prezzo al quale rivenderle) se inchiostrate. Ma nessuna penna perde il proprio valore tecnico, artistico, estetico, se correttamente conservata ed usata. Pertanto a mio modo di vedere, se coscientemente o meno sai che venderai prima o poi questa penna, volendo ricavarci il più possibile, non inchiostrarla; altrimenti, goditela!
Unico impedimento, come nota Ottorino (molto più esperto di me in quanto a convivenza con penne difficili, e soprattutto a psicologia dell'appassionato) la schiavitù della delicatezza dell'oggetto e la delusione per il mancato feeling. Ma qui solo tu puoi sapere se ne valga davvero la pena.
Detto ciò, è mia esperienza che le serie limitate perdano una buona fetta del proprio valore economico (leggi: prezzo al quale rivenderle) se inchiostrate. Ma nessuna penna perde il proprio valore tecnico, artistico, estetico, se correttamente conservata ed usata. Pertanto a mio modo di vedere, se coscientemente o meno sai che venderai prima o poi questa penna, volendo ricavarci il più possibile, non inchiostrarla; altrimenti, goditela!
Unico impedimento, come nota Ottorino (molto più esperto di me in quanto a convivenza con penne difficili, e soprattutto a psicologia dell'appassionato) la schiavitù della delicatezza dell'oggetto e la delusione per il mancato feeling. Ma qui solo tu puoi sapere se ne valga davvero la pena.
Giovanni Paolo
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Aurora 80º anniversario, la inchiostro tutta o no?
Per molto tempo anche io ho avuto lo stesso dubbio con una penna che adoro...intere settimane a guardare, ammirare, chiedendomi come sarebbe stato scriverci...
Poi un giorno ho detto basta. Calamaio, penna. (La penso esattamente come G P M P ...)
Ho cominciato a scriverci. Ho provato più inchiostri. Adesso è sempre sulla mia scrivania. Chi la tocca o solo la sfiora con gli occhi verrà all'istante polverizzato. Ci scrivo ogni giorno, anche solo per tenerla in allenamento, anche se solo una frase, anche solo per il gusto di scriverci e di usarla. Insomma, me ne prendo cura, in modo non maniacale....di più! Ho trovato "il mio equilibrio". Tornassi indietro la inchiostrerei subito.
Buon dilemma...
Poi un giorno ho detto basta. Calamaio, penna. (La penso esattamente come G P M P ...)
Ho cominciato a scriverci. Ho provato più inchiostri. Adesso è sempre sulla mia scrivania. Chi la tocca o solo la sfiora con gli occhi verrà all'istante polverizzato. Ci scrivo ogni giorno, anche solo per tenerla in allenamento, anche se solo una frase, anche solo per il gusto di scriverci e di usarla. Insomma, me ne prendo cura, in modo non maniacale....di più! Ho trovato "il mio equilibrio". Tornassi indietro la inchiostrerei subito.
Buon dilemma...
"Scrittura e pittura sono le due estremità della stessa arte e la loro realizzazione è identica" - Aforisma di Shitao
Daniela
Daniela
Aurora 80º anniversario, la inchiostro tutta o no?
Carissimo teod, prima di tutto complimenti per la penna che è veramente particolare !!!
Fossi in te non la inchiostrerei prima di aver deciso se tenerla o meno ; La soluzione del problema è tutta lì.
stefano
Fossi in te non la inchiostrerei prima di aver deciso se tenerla o meno ; La soluzione del problema è tutta lì.
stefano
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Aurora 80º anniversario, la inchiostro tutta o no?
Ciao teod,
io quando acquisto una penna è per la vita.. Cioè non mi sfiora neppure il dubbio di poterla vendere ma se giustamente tu hai una prospettiva diversa, come già ti hanno consigliato, dovresti capire prima se questa bellissima Aurora potrebbe "prendere strade diverse" da quella di casa tua..
Io non avrei dubbi (fatta la premessa che non la rivenderei): la inchiostrerei e le darei modo di farsi conoscere per ciò che è nata: scrivere.. Amare una penna davvero significa apprezzarla a 360 gradi.. Un po' come per le persone.. A volte le prime impressioni portano fuori strada.. Bisogna approfondire per capire.. A questo punto.. Ti vuoi buttare o no?!
Spero la terrai con te..
io quando acquisto una penna è per la vita.. Cioè non mi sfiora neppure il dubbio di poterla vendere ma se giustamente tu hai una prospettiva diversa, come già ti hanno consigliato, dovresti capire prima se questa bellissima Aurora potrebbe "prendere strade diverse" da quella di casa tua..
Io non avrei dubbi (fatta la premessa che non la rivenderei): la inchiostrerei e le darei modo di farsi conoscere per ciò che è nata: scrivere.. Amare una penna davvero significa apprezzarla a 360 gradi.. Un po' come per le persone.. A volte le prime impressioni portano fuori strada.. Bisogna approfondire per capire.. A questo punto.. Ti vuoi buttare o no?!
Spero la terrai con te..
Beatrice
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Aurora 80º anniversario, la inchiostro tutta o no?
io la inchiostrerei subito! è una penna, serve per scrivere, come già ricordato... però è particolare e va maneggiata con delicatezza....
Francesco
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Aurora 80º anniversario, la inchiostro tutta o no?
Innanzitutto grazie a tutti per le loro opinioni, sempre interessanti e utili.
In generale la penso come voi: una penna è una penna, uno strumento, e in quanto tale va usata.
Ora mi faccio due valutazioni con calma nel week-end... Purtroppo trovare questi oggetti in vendita a prezzi per me giustificati e lasciarli dove stanno è un delitto... solo che non costano come pacchetti di patatine, quindi alla fine ci penso... se in giro trovassi una penna speciale d'occasione cosa faccio? Mi limito perché ne ho appena acquistata una che non so quanto mi piaccia usare? In genere infatti preferisco acquistare edilzioni limitate usate, inchiostrate, anche incrostate (costano ancora meno) per poi pulirle, sistemarle, usarle e tenermele.
Per lavoro fatico ad usare stilografiche dato che con le penne disegno in posti assurdi (cantieri, fabbriche disabitate, tetti, cantine, appartamenti deserti) o scarabocchio dettagli costruttivi e una stilografica è il mezzo meno adatto per farlo (miss. matita è fondamentale); scrivo con le stilografiche sostanzialmente perché mi piace farlo.
Detto questo bisogna anche considerare che la stilografica è un mezzo che nel tempo ha subito poche evoluzioni da rendere giustificato il "cambio generazionale" come può essere per un qualsiasi prodotto tecnologico.
Trovo che una stilografica da 100€ sostanzialmente faccia lo stesso lavoro di una da 300€ o 1000€ e che la penna basilare di qualità già lo faccia alla grandissima; ci sono pennini comodissimi, scorrevolissimi a partire da non tante decine di euro e qui nasce la mia passione per le stilografiche particolari.
Oltre un certo limite tecnico di bontà nella scrittura è quasi impossibile andare, per cui preferisco penne con singolari caratteristiche e che abbiano una storia, una passione e magari una lavorazione frutto dell'ingegno umano più di altre; in pratica oggetti come questa Aurora, ma anche altri in mio possesso, hanno un intrinseco valore artistico e di ingegno che una penna in plastica che scrive altrettanto bene non ha, o meglio, ne ha meno... se avessi 1000 stilografiche con design simile e di materiale plastico fatto a macchina, probabilmente mi limiterei ad usare quasi solo la mia preferita dato che il tempo che ho per farlo è sempre limitato; da qui nasce il mio interesse per questi oggetti particolari e lavorati a mano.
Nel weekend spero di aver modo di mettere online la prova di scrittura della mia penna recensita in precedenza... per questa vi farò sapere...
Ciao a tutti
In generale la penso come voi: una penna è una penna, uno strumento, e in quanto tale va usata.
Ora mi faccio due valutazioni con calma nel week-end... Purtroppo trovare questi oggetti in vendita a prezzi per me giustificati e lasciarli dove stanno è un delitto... solo che non costano come pacchetti di patatine, quindi alla fine ci penso... se in giro trovassi una penna speciale d'occasione cosa faccio? Mi limito perché ne ho appena acquistata una che non so quanto mi piaccia usare? In genere infatti preferisco acquistare edilzioni limitate usate, inchiostrate, anche incrostate (costano ancora meno) per poi pulirle, sistemarle, usarle e tenermele.
Questo merita una considerazione a parte.Ottorino ha scritto:
Per questo sto lontano dalle serie limitate.
Per lavoro fatico ad usare stilografiche dato che con le penne disegno in posti assurdi (cantieri, fabbriche disabitate, tetti, cantine, appartamenti deserti) o scarabocchio dettagli costruttivi e una stilografica è il mezzo meno adatto per farlo (miss. matita è fondamentale); scrivo con le stilografiche sostanzialmente perché mi piace farlo.
Detto questo bisogna anche considerare che la stilografica è un mezzo che nel tempo ha subito poche evoluzioni da rendere giustificato il "cambio generazionale" come può essere per un qualsiasi prodotto tecnologico.
Trovo che una stilografica da 100€ sostanzialmente faccia lo stesso lavoro di una da 300€ o 1000€ e che la penna basilare di qualità già lo faccia alla grandissima; ci sono pennini comodissimi, scorrevolissimi a partire da non tante decine di euro e qui nasce la mia passione per le stilografiche particolari.
Oltre un certo limite tecnico di bontà nella scrittura è quasi impossibile andare, per cui preferisco penne con singolari caratteristiche e che abbiano una storia, una passione e magari una lavorazione frutto dell'ingegno umano più di altre; in pratica oggetti come questa Aurora, ma anche altri in mio possesso, hanno un intrinseco valore artistico e di ingegno che una penna in plastica che scrive altrettanto bene non ha, o meglio, ne ha meno... se avessi 1000 stilografiche con design simile e di materiale plastico fatto a macchina, probabilmente mi limiterei ad usare quasi solo la mia preferita dato che il tempo che ho per farlo è sempre limitato; da qui nasce il mio interesse per questi oggetti particolari e lavorati a mano.
Nel weekend spero di aver modo di mettere online la prova di scrittura della mia penna recensita in precedenza... per questa vi farò sapere...
Ciao a tutti
- airlato
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Aurora 80º anniversario, la inchiostro tutta o no?
Complimenti per la penna è bellissima,se decidi di venderla fammi sapere anche inchostrata ,il prezzo come molti dicono sicuramente scende ma non credo più di tanto cmq il piacere che tu avrai nell'usarla probabilmente colmerà la perdita di denaro...
Saluti
Saluti
Andrea
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Aurora 80º anniversario, la inchiostro tutta o no?
Stupenda.
Da inchiostrare immediatamente e da usare tutti i santi giorni !
Da inchiostrare immediatamente e da usare tutti i santi giorni !
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Aurora 80º anniversario, la inchiostro tutta o no?
Grazie a tutti per i consigli.
Per ora non ho ancora avuto modo di metterci l'ichiostro e utilizzarla, ma credo proprio che lo farò.
Aggiungo una piccola curiosità: la penna in questione, pur facendo parte della serie limitata, ho scoperto che non ha un suo numero
Nello spazio dedicato al numero identificativo alla base del cappuccio, riporta le date 1919-1999 e non il suo numero identificativo.
Arriva direttamente dalla fabbrica Aurora di Torino e probabilmente non era destinata alla vendita al pubblico, forse veniva venduta ai dipendenti, non so; infatti la garazia è completamente integra e in bianco!
Chissà se fa parte delle 2000 prodotte o è una extraproduzione o un prototipo... di certo è curiosa questa sua peculiarità.
Ciao
Per ora non ho ancora avuto modo di metterci l'ichiostro e utilizzarla, ma credo proprio che lo farò.
Aggiungo una piccola curiosità: la penna in questione, pur facendo parte della serie limitata, ho scoperto che non ha un suo numero
Nello spazio dedicato al numero identificativo alla base del cappuccio, riporta le date 1919-1999 e non il suo numero identificativo.
Arriva direttamente dalla fabbrica Aurora di Torino e probabilmente non era destinata alla vendita al pubblico, forse veniva venduta ai dipendenti, non so; infatti la garazia è completamente integra e in bianco!
Chissà se fa parte delle 2000 prodotte o è una extraproduzione o un prototipo... di certo è curiosa questa sua peculiarità.
Ciao
- giannidr
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Aurora 80º anniversario, la inchiostro tutta o no?
Ieri ho inchiostrato la Edson per la prima volta. Era l'unica.
E' stata una stupenda sorpresa scoprire una penna che scrive favolosamente bene.
E chi se ne frega se adesso è inchiostrata, sono d'accordo con chi ha parlato di penne a 360°
altrimenti che passione è?
Se ti ritieni un collezionista e hai disponibilità economiche tali e decidi di osservartele
fino alla fine della tua vita per poi lasciarle in eredità, allora fai pure.
Io me la godirei e sarei molto contento di farla vedere in giro.
E' stata una stupenda sorpresa scoprire una penna che scrive favolosamente bene.
E chi se ne frega se adesso è inchiostrata, sono d'accordo con chi ha parlato di penne a 360°
altrimenti che passione è?
Se ti ritieni un collezionista e hai disponibilità economiche tali e decidi di osservartele
fino alla fine della tua vita per poi lasciarle in eredità, allora fai pure.
Io me la godirei e sarei molto contento di farla vedere in giro.
"Quando si scrive delle donne, bisogna intingere il pennino nell'arcobaleno". Denis Diderot
Gianni
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Aurora 80º anniversario, la inchiostro tutta o no?
Bravo !!
Goditela. Le penne sono fatte per scrivere. Non per stare in una bacheca.
Altrimenti sarebbe come avere una Lamborghini e tenerla in soggiorno per guardarsela.
Goditela. Le penne sono fatte per scrivere. Non per stare in una bacheca.
Altrimenti sarebbe come avere una Lamborghini e tenerla in soggiorno per guardarsela.
_______________________________________________________ Andrea
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Concordo, il dubbio mi era venuto però intingendo il pennino e provandolo... Temo che non sia una Lamborghini nella scrittura, specie se paragonata ad altre mie penne che utilizzo.Andrea C ha scritto:Bravo !!
Goditela. Le penne sono fatte per scrivere. Non per stare in una bacheca.
Altrimenti sarebbe come avere una Lamborghini e tenerla in soggiorno per guardarsela.
E poi, come a Natale, la parte più bella è l'attesa tanto ormai è sicuro che la userò.
Ciao
- giannidr
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Aurora 80º anniversario, la inchiostro tutta o no?
Anche la stessa attesa è un piacere....teod ha scritto:Concordo, il dubbio mi era venuto però intingendo il pennino e provandolo... Temo che non sia una Lamborghini nella scrittura, specie se paragonata ad altre mie penne che utilizzo.Andrea C ha scritto:Bravo !!
Goditela. Le penne sono fatte per scrivere. Non per stare in una bacheca.
Altrimenti sarebbe come avere una Lamborghini e tenerla in soggiorno per guardarsela.
E poi, come a Natale, la parte più bella è l'attesa tanto ormai è sicuro che la userò.
Ciao
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