Buongiorno!
Mi chiedevo se fosse possibile creare uno schema per la recensione delle penne come quello fatto da Daniele per gli inchiostri (link: https://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?f=9&t=1513 ) o se, rispetto a questi ultimi, entrano in gioco diversi fattori che renderebbero la recensione troppo schematica, vincolando eccessivamente chi la scrive.
Lo chiedo perché vorrei cimentarmi in un paio di recensioni, ma non so proprio da dove cominciare!
"Non è morto ciò che può vivere in eterno, e in strani eoni anche la morte può morire..."
H.P. Lovecraft
Approva a legge una recensione di Vikingo: più o meno hanno una procedura di ispezione della penna che segue una determinata struttura.
Lo stesso dicasi per quelle di Piccardi o Rogozin.
Ovviamente sono linee guida: da qui, poi, mi piacerebbe vedere il tuo modo di essere!
Ps. Se vai a leggere le mie, sono impacciato e senza uno schema: siccome le faccio di fretta, quello che noto lo scrivo, come un flusso di pensieri... Diciamo che se vuoi è uno schema, ma molto incasinato!
Che tu sei qui,
che la vita esiste e l’identità,
Che il potente spettacolo continui,
e che tu puoi contribuire con un verso.
Non c'è un vero e proprio modo standardizzato di scrivere recensioni;tutto dipende dal proprio stile personale.
Io per esempio,pur avendo un incontestabile margine di soggettività,preferisco ispezioni vere e proprie delle penne,descrivendone minuziosamente le caratteristiche,con quelli che mi sembrano pregi e difetti.
Quelle di Andrea (Rogozin) invece,pur essendo interessantissime,sono molto gustose e divertenti,e fanno sfoggio della sua grandissima cultura classica.
Per cui ripeto:costruire uno schema prefabbricato forse renderebbe incerta l'utilità delle recensioni;tutto sta a cominciare.
Vikingo hai ragione, infatti non intendevo creare un vero e proprio standard, credo di essermi espresso male...
Pensavo piuttosto a delle linee guida oppure a una serie di punti/argomenti da affrontare, giusto per avere un riferimento e non dimenticare nulla.
A tal proposito la recensione di colex mi sembra un ottimo punto di partenza, se non pure di arrivo, dato l'ordine con cui affronta i singoli aspetti!
Spero di riuscire già domani a trovare un po' di tempo per buttare giù due righe...
"Non è morto ciò che può vivere in eterno, e in strani eoni anche la morte può morire..."
H.P. Lovecraft
Io seguo uno schema molto semplice, che ho in un documento Word vuoto, e che mi permette di mantenere una certa coerenza tra le recensioni e soprattutto evitare di accorgermi a recensione finita che ho trascurato un aspetto:
Estetica e design
Come si presenta la penna (confezione), giudizio estetico personale, come si inquadra nella gamma prodotti del marchio, eventuali accessori forniti insieme, motivazioni di acquisto... Di tutti i punti, questo è quello in cui il gusto personale pesa maggiormente
Realizzazione e qualità
Giudizio più tecnico rispetto al precedente: materiali, assemblaggi, ... Cerco di mettere da parte il gusto personale per valutare effettivamente se la penna è fatta bene, anche se esteticamente non mi piace.
Peso e dimensioni
Nel classificare la penna mi aiuto confrontandola con altre penne, di solito uso la Safari come paragone, perchè è una tra le stilografiche che quasi tutti hanno preso in mano almeno una volta.
Pennino e prestazioni
Capitolo più importante, come va "su carta". Flusso, larghezza del pennino rispetto al dichiarato, ripartenze, ...
Caricamento e manutenzione
Tipologia di caricamento, eventuali problemi riscontrati, se è una penna che ho da un po' di tempo.
Qualità/prezzo
Tiro le somme dei giudizi precedenti in relazione a quanto costa la penna. Più sale il prezzo e più si alza l'asticella...
Conclusioni
Giudizio finale, tenendo conto di tutto quanto sopra ed eventuale consiglio/sconsiglio di acquisto
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
La volta che mi vedete usare un "formulario" bannatemi, vuol dire che mi hanno rubato l'account. eu- slack, vedi un po' le recensioni vecchie se proprio sei in difficoltà e in cerca di ispirazione ma standardizzare un modello è cosa che personalmente non farei mai.
Anch'io sono contrario ad un formulario. Di solito quando scrivo una recensione lo faccio chiedendomi: se avessi una persona di fronte, cosa vorrebbe sapere su questa penna?
L'avere una scaletta mi aiuta a non dimenticare un aspetto che magari per me è insignificante, ma che a qualcun altro interessa molto, e a separare gli aspetti emotivi (come il giudizio estetico o la motivazione di acquisto) da quelli più propriamente razionali, come il tratto del pennino, l'abbondanza del flusso o il fatto che la penna scrivesse bene da subito oppure abbia avuto bisogno di qualche aggiustamento.
Inoltre permette a chi mi legge di saltare ad un punto specifico, senza leggersi tutta la recensione. Ma questa non deve essere una regola, ognuno deve sentirsi libero di impostare le recensioni come meglio crede.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
Infatti ammiro la tua organicità e sistematicità; nella scrittura si riversa molto del personale, nell'intervento precedente volevo sottolineare che secondo me andare su binari prefissati da altri forse toglie proprio quel personale che contribuisce a caratterizzare il forum. Poi è vero che per iniziare a recensire una traccia è sicuramente utile, ma quello che si è fatto per gli inchiostri lo vedo male per le penne
Un conto è un formulario obbligatorio, un conto è una scaletta di massima.
C'e' chi si trova bene a scrivere a braccio (e magari ha una scaletta interna "naturale") e chi invece preferisce seguire uno schema fisso esterno.
Un vantaggio dello lo schema fisso (piu' o meno, s'intende) e che aiuta chi legge a trovare certe informazioni in certi posti e in un certo ordine. Non lo vedo del tutto negativo.
Non tutti sono interessati a tutti gli aspetti della recensione.
E certe parti sono imprescindibili.
Esempio personalissimo. Se leggo che la penna è pesante, non vado nemmeno avanti nella recensione. Se invece è leggera cerco altre informazioni.
Se per questa informazione devo scandagliare tutto l'articolo, lascio perdere.
Poi va da se che una recensione puo' essere fatta con un minimo schema e una parte a ruota libera.
Se euslack si trova bene con una specie di formulario/scaletta, gli propongo di scriverselo e di farcelo conoscere. Magari fa comodo.
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
Ottorino ha scritto:Un conto è un formulario obbligatorio, un conto è una scaletta di massima.
...CUT...
Un vantaggio dello lo schema fisso (piu' o meno, s'intende) e che aiuta chi legge a trovare certe informazioni in certi posti e in un certo ordine. Non lo vedo del tutto negativo.
E' esattamente il mio "intento"!
Poi ovviamente ognuno lo interpreta a suo modo, però a mio avviso è necessaria una sorta di schematizzazione delle cose oggettive, al di là delle imprescindibili opinioni e considerazioni personali che rendono unica e personale la recensione... Non per niente ci sono e vengono incoraggiate più recensioni della stessa penna!
Se euslack si trova bene con una specie di formulario/scaletta, gli propongo di scriverselo e di farcelo conoscere. Magari fa comodo.
Spero di essere all'altezza del compito!
"Non è morto ciò che può vivere in eterno, e in strani eoni anche la morte può morire..."
H.P. Lovecraft