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Passo e chiudo

Ti dirò, Giovanni, che in effetti paradossalmente la cosa che mi ha colpito di più è stata proprio il plagio della foto, modificata per togliere il nome. Anche per un produttore di "tributi" mi sembra cosa scorretta.G P M P ha scritto:Da appassionato di fotografia mi indigno più per la foto che per la copia del prodotto. Un plagio di tal fatta è orribile: laddove infatti la copia della penna sia sfacciata, ai miei occhi il furto dell'immagine "ferisce" ancor di più chi produce e chi compra l'originale. E chi, da quelle parti (Giappone, ma anche Cina e India) è capace di offrire un prodotto originale.
Ma a prescindere da questa considerazione, quello che hai scoperto è terrificante.
Esatto, era proprio quello che volevo ribadire (e si capiva già bene dal tuo intervento).Rogozin ha scritto:... Poi sia chiaro, casomai non fosse chiaro non voglio generalizzare sul mercato orientale, anche perchè pure il mercato delle economicissime racchiude penne che hanno una personalità e fanno in ogni caso il loro dovere (le Baoer, le Jinhao etc). Quello che mi stupisce, diciamo che è la "spudoratezza", se mi passate il termine, con la quale viene tutto fatto alla luce del sole.
E' vero che ci sono visibilissimi siti che vendono copie (segnatamente di Montblanc) e poco viene fatto, ma dal suddetto venditore e dalla sua reputazione non mi aspetterei certo una cosa del genere.
Ci sono anche le Noodler's che con corpo in celluloide ed alimentatore in ebanite costano 20€, ci può stare un prezzo sotto i 100$klapaucius ha scritto:Mah, secondo me ci sono pure gli estremi per una denuncia da parte del produttore italiano, anche se non sono del campo e non saprei nemmeno se è così facile un'azione legale contro qualcuno che ha sede in uno stato extraeuropeo. Sicuramente ci saranno delle leggi internazionali contro il plagio.
Vedo poi sul sito, tra i vari modelli ispirati alle penne italiane, che ce ne sono alcune con il corpo in celluloide, stando alle dichiarazioni, a un prezzo di soli 99$ che, al di là della qualità della manifattura, tutta da dimostrare, mi sembra francamente troppo basso.
Ah, ok, giocando sulla parola celluloide nel suo duplice significato di acetato di cellulosa e nitrato di cellulosa, immagino che i conti tornino. Ma con la celluloide vera, la seconda, dubito che si possano fare penne tanto economiche.AeRoberto ha scritto:Ci sono anche le Noodler's che con corpo in celluloide ed alimentatore in ebanite costano 20€, ci può stare un prezzo sotto i 100$klapaucius ha scritto:Mah, secondo me ci sono pure gli estremi per una denuncia da parte del produttore italiano, anche se non sono del campo e non saprei nemmeno se è così facile un'azione legale contro qualcuno che ha sede in uno stato extraeuropeo. Sicuramente ci saranno delle leggi internazionali contro il plagio.
Vedo poi sul sito, tra i vari modelli ispirati alle penne italiane, che ce ne sono alcune con il corpo in celluloide, stando alle dichiarazioni, a un prezzo di soli 99$ che, al di là della qualità della manifattura, tutta da dimostrare, mi sembra francamente troppo basso.
Le Noodler's sono definite dalla casa in "resina vegetale" e puzzano infatti per benino (solo dopo un paio di mesi fuori dalla confezione l'odore si attenua). Non credo che sia assimilabile alla celluloide.AeRoberto ha scritto:Ci sono anche le Noodler's che con corpo in celluloide ed alimentatore in ebanite costano 20€, ci può stare un prezzo sotto i 100$
Sì, anche perché ho i miei seri dubbi che un produttore così innovativo possa usare LA celluloide.klapaucius ha scritto: Ah, ok, giocando sulla parola celluloide nel suo duplice significato di acetato di cellulosa e nitrato di cellulosa, immagino che i conti tornino. Ma con la celluloide vera, la seconda, dubito che si possano fare penne tanto economiche.
Mi pareva di aver letto che fosse un derivato della celluloide, se trovo il foglietto ve lo faccio sapere.Andrea C ha scritto: Le Noodler's sono definite dalla casa in "resina vegetale" e puzzano infatti per benino (solo dopo un paio di mesi fuori dalla confezione l'odore si attenua). Non credo che sia assimilabile alla celluloide.
Il foglietto dice che è di un derivato biodegradabile della celluloide (also know as "vegetal resin").AeRoberto ha scritto:Sì, anche perché ho i miei seri dubbi che un produttore così innovativo possa usare LA celluloide.klapaucius ha scritto: Ah, ok, giocando sulla parola celluloide nel suo duplice significato di acetato di cellulosa e nitrato di cellulosa, immagino che i conti tornino. Ma con la celluloide vera, la seconda, dubito che si possano fare penne tanto economiche.
Mi pareva di aver letto che fosse un derivato della celluloide, se trovo il foglietto ve lo faccio sapere.Andrea C ha scritto: Le Noodler's sono definite dalla casa in "resina vegetale" e puzzano infatti per benino (solo dopo un paio di mesi fuori dalla confezione l'odore si attenua). Non credo che sia assimilabile alla celluloide.