Mostra Scambio - Pen Show - di Bologna
29 novembre 2025 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
29 novembre 2025 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
La fine dell'italiano (e della sua terra di origine)
Regole del forum
In questa sezione si possono affrontare gli argomenti più vari NON attinenti il mondo delle penne e della scrittura, ma soltanto quelli. Tutto quello che riguarda le stilografiche e gli altri argomenti del forum per cui esistono delle sezioni specifiche del forum NON deve essere inserito in questa sezione. Fa eccezione l'argomento "Il mio ultimo acquisto" in in cui è consentito citare l'ultimo acquisto di una stilografica (nelle modalità indicate qui).
Interventi non rispondenti a questi criteri verranno bloccati e l'utente sanzionato con un ban di una settimana.
In questa sezione si possono affrontare gli argomenti più vari NON attinenti il mondo delle penne e della scrittura, ma soltanto quelli. Tutto quello che riguarda le stilografiche e gli altri argomenti del forum per cui esistono delle sezioni specifiche del forum NON deve essere inserito in questa sezione. Fa eccezione l'argomento "Il mio ultimo acquisto" in in cui è consentito citare l'ultimo acquisto di una stilografica (nelle modalità indicate qui).
Interventi non rispondenti a questi criteri verranno bloccati e l'utente sanzionato con un ban di una settimana.
- Automedonte
- Siringa Rovesciata

- Messaggi: 4861
- Iscritto il: martedì 25 febbraio 2020, 16:33
- La mia penna preferita: Aurora 88 big
- Misura preferita del pennino: Fine
- Località: Milano
- Gender:
La fine dell'italiano (e della sua terra di origine)
@Simy
Qui non si sta criticando il naturale sviluppo di una lingua e la sua evoluzione.
Bensì la brutta abitudine di utilizzare termini stranieri inutilmente solo per vezzo ed esterofilia quando esistono corrispondenti vocaboli italiani che significano la stessa cosa.
Dire “ehi boys” perché fa figo invece di dire ragazzi lo trovo un inutile imbarbarimento.
Un conto è l’evoluzione necessaria, diverso inbastardire la propria lingua con termini stranieri non necessari.
Si promuovono convegni per il mantenimento di lingue quasi sconosciute tipo il Ladino e poi non difendiamo l’Italiano?
Un conto è sapere come altri si esprimono, diverso usare la stessa espressione inserendola in un’altra lingua. L’ironica storiella riportata da ricard è esplicativa della cosa.
Qui non c’entra nulla l’evoluzione della cultura ma la cancellazione della propria!
Qui non si sta criticando il naturale sviluppo di una lingua e la sua evoluzione.
Bensì la brutta abitudine di utilizzare termini stranieri inutilmente solo per vezzo ed esterofilia quando esistono corrispondenti vocaboli italiani che significano la stessa cosa.
Dire “ehi boys” perché fa figo invece di dire ragazzi lo trovo un inutile imbarbarimento.
Un conto è l’evoluzione necessaria, diverso inbastardire la propria lingua con termini stranieri non necessari.
Si promuovono convegni per il mantenimento di lingue quasi sconosciute tipo il Ladino e poi non difendiamo l’Italiano?
Un conto è sapere come altri si esprimono, diverso usare la stessa espressione inserendola in un’altra lingua. L’ironica storiella riportata da ricard è esplicativa della cosa.
Qui non c’entra nulla l’evoluzione della cultura ma la cancellazione della propria!
Ultima modifica di Automedonte il lunedì 17 novembre 2025, 23:26, modificato 1 volta in totale.
Cesare Augusto
La fine dell'italiano (e della sua terra di origine)
Come ho letto le prime tre righe di quell'articolo mi veniva da vomitare.
Simy concordo con quello che hai scritto, specialmente per quel che riguarda i confini. Ma entreremmo in un discorso paurosamente più ampio.
Anche la cittadinanza è una creazione se ci pensi. Tant'è che esiste l'autodeterminazione ma idem come sopra.
Sapere come si esprimono negli altri Paesi è si un arricchimento, ma noi parliamo della sostituzione di una lingua, presto o tardi.
E non solo, anche della sostituzione e/o sparizione di una cultura.
Un esempio personale di vita vissuta: quando l'americana che conoscevo venne in italia nel 2000 disse che era delusa perchè si aspettava di vedere la cultura italiana, il modo di vestire, di parlare, ecc. invece le sembrava di essere in america. Ragazzi vestiti come straccioni, cappellini con la visiera all'indietro, skateboard, e così via.
Ed era nel 2000. Pensa se fosse venuta ora.
Una pubblicità in tv: "l'effetto wow".
Taccio per non smadonnare.
Spero che nessuno di qui comperi nel "venerdì nero".
Simy concordo con quello che hai scritto, specialmente per quel che riguarda i confini. Ma entreremmo in un discorso paurosamente più ampio.
Anche la cittadinanza è una creazione se ci pensi. Tant'è che esiste l'autodeterminazione ma idem come sopra.
Sapere come si esprimono negli altri Paesi è si un arricchimento, ma noi parliamo della sostituzione di una lingua, presto o tardi.
E non solo, anche della sostituzione e/o sparizione di una cultura.
Un esempio personale di vita vissuta: quando l'americana che conoscevo venne in italia nel 2000 disse che era delusa perchè si aspettava di vedere la cultura italiana, il modo di vestire, di parlare, ecc. invece le sembrava di essere in america. Ragazzi vestiti come straccioni, cappellini con la visiera all'indietro, skateboard, e così via.
Ed era nel 2000. Pensa se fosse venuta ora.
Una pubblicità in tv: "l'effetto wow".
Taccio per non smadonnare.
Spero che nessuno di qui comperi nel "venerdì nero".
- maylota
- Siringa Rovesciata

- Messaggi: 3778
- Iscritto il: venerdì 28 febbraio 2020, 12:01
- La mia penna preferita: Quelle che scrivono bene
- Il mio inchiostro preferito: Waterman Florida Blue
- Misura preferita del pennino: Medio
- Località: 45°28′01″N 09°11′24″E
- Gender:
La fine dell'italiano (e della sua terra di origine)
Difficile non essere d'accordo. Ma lasciami fare l'Avvocato del Diavolo.Simy ha scritto: ↑domenica 16 novembre 2025, 3:19 Integrare vocaboli, modi di dire, culture altrui ha sempre fatto parte dell'essere umano, della sua natura e, onestamente, io la trovo davvero una bella cosa. I confini sono roba inventata; ci provano, a demarcare linee nette nel tessuto dell'umanità, azione che è - per sua natura - divisiva molto più che conservativa di un qualche concetto di qualità.
Pensa di abitare in un qualsiasi paese del Sud del mondo nel Diciannovesimo secolo, l'apogeo del colonialismo europeo.
Tu abiti li ed arriva un Funzionario Coloniale o un Missionario o un Pioniere Colono, animati magari delle migliori intenzioni. Non erano tutti cattivi.
E ti dicono esattamente la frase che ho messo come quote.
Tu onestamente, come la prendi?
(disclaimer: è un discorso puramente speculativo, NON pensare che stia dicendo che siamo invasi in Italia e tutte quelle cose li...sono lontano anni luce da quel concetto con questo ragionamento)
Venceremos.
- Gargaros
- Crescent Filler

- Messaggi: 1679
- Iscritto il: giovedì 6 dicembre 2018, 3:54
- La mia penna preferita: Penbbs 266
- Il mio inchiostro preferito: Al gusto fragola!
- Misura preferita del pennino: Fine
La fine dell'italiano (e della sua terra di origine)
https://torino.corriere.it/cronaca/21_n ... 8b5b.shtml
Regà, gettiamo la spugna, l'ignoranza regna sovrana.
Che poi, leggendo più avanti:
Augusta Montaruli, deputato (non vuole essere chiamata deputata)
Per la serie "Il bue che dà del cornuto all'asino"
Regà, gettiamo la spugna, l'ignoranza regna sovrana.
Che poi, leggendo più avanti:
Augusta Montaruli, deputato (non vuole essere chiamata deputata)
Per la serie "Il bue che dà del cornuto all'asino"
- Automedonte
- Siringa Rovesciata

- Messaggi: 4861
- Iscritto il: martedì 25 febbraio 2020, 16:33
- La mia penna preferita: Aurora 88 big
- Misura preferita del pennino: Fine
- Località: Milano
- Gender:
La fine dell'italiano (e della sua terra di origine)
Pensa che noi stiamo facendo di peggio perché ci stiamo autocolonizzandomaylota ha scritto: ↑lunedì 17 novembre 2025, 23:17
Pensa di abitare in un qualsiasi paese del Sud del mondo nel Diciannovesimo secolo, l'apogeo del colonialismo europeo.
Tu abiti li ed arriva un Funzionario Coloniale o un Missionario o un Pioniere Colono, animati magari delle migliori intenzioni. Non erano tutti cattivi.
E ti dicono esattamente la frase che ho messo come quote.
Tu onestamente, come la prendi?
Siamo pieni in televisione e in radio di pubblicità in lingua straniera che non si sa neanche cosa vendano.
Ci sono gli attori di Hollywood che con sguardo sornione e voce paciosa dicono cose che neanche capisci, poi ci meravigliamo se qualche testa calda si stufa e fa una proposta di legge per vietare le pubblicità in lingua straniera
@Gargaros
io della storia dell'asterisco me ne frego, ho rispetto di tutti ma nessuno mi può imporre di parlare come piace a lui per un presunta sensibilità. Queste sono vere repressioni e costrizioni culturali.
Ultima modifica di Automedonte il martedì 18 novembre 2025, 11:03, modificato 1 volta in totale.
Cesare Augusto
La fine dell'italiano (e della sua terra di origine)
La storia dell'asterisco onestamente non l'ho capita.
Lancio un'altra provocazione:
Per quanto riguarda la fine dei dialetti che dite?
M.
Lancio un'altra provocazione:
Per quanto riguarda la fine dei dialetti che dite?
M.
La fine dell'italiano (e della sua terra di origine)
Una domanda sorge spontanea: # come si pronuncia ?
- Phrancesco
- Pulsante di Fondo

- Messaggi: 369
- Iscritto il: lunedì 12 agosto 2019, 9:43
- La mia penna preferita: non so, ma odio la Lamy Safari
- Il mio inchiostro preferito: inchiostro simpatico
- Misura preferita del pennino: Extra Fine
- Località: Emilia Romagna a manetta
- Gender:
La fine dell'italiano (e della sua terra di origine)
cancelletto
diesis
Francesco
--
"Pronto, Santì? So Bons, a cuanto la fate la Libra ar chilo? Eh? Manco penniente, ce ddovete venì 'ncontro, che semo n'a roba attipo ducento! La Libra po esse fero e po esse piuma, oggi la famo piuma. Te ssaluto Santì"
--
"Pronto, Santì? So Bons, a cuanto la fate la Libra ar chilo? Eh? Manco penniente, ce ddovete venì 'ncontro, che semo n'a roba attipo ducento! La Libra po esse fero e po esse piuma, oggi la famo piuma. Te ssaluto Santì"
La fine dell'italiano (e della sua terra di origine)
Qui esuliamo totalmente dalla sostituzione della lingua italiana con l'anglo-americano ed entriamo nelle stronzate megagalattiche gender, fluido, e tutte le altre porcate che, come sempre, vengono da quel cancro di paese chiamato america.Gargaros ha scritto: ↑martedì 18 novembre 2025, 9:57 https://torino.corriere.it/cronaca/21_n ... 8b5b.shtml
Regà, gettiamo la spugna, l'ignoranza regna sovrana.
Che poi, leggendo più avanti:
Augusta Montaruli, deputato (non vuole essere chiamata deputata)
Per la serie "Il bue che dà del cornuto all'asino"![]()
Poi l'idiota, perchè di idiota si tratta, che vuole essere chiamatA deputatO cavalca chiaramente il temp(acci)o che stiamo vivendo.
@maylota a lungo andare faremo la stessa fine, se pensi alla fine che hanno fatto gli africani ed i popoli del sud del mondo: parlano tutti spagnolo, portoghese e francese per la maggior parte. Se poi si pensa ai nativi americani è ancora peggio.
-
Maruska
- Contagocce

- Messaggi: 6215
- Iscritto il: lunedì 11 agosto 2014, 22:49
- La mia penna preferita: Pelikan
- Il mio inchiostro preferito: Misty Blue Diamine
- Misura preferita del pennino: Fine
- Località: imperia (provincia)
- Gender:
La fine dell'italiano (e della sua terra di origine)
Mi rendo conto dell'innegabile declino della lingua italiana, io per prima commetto tanti errori, la perfezione non è di questo mondo.
Le parole inglesi in un discorso in lingua italiana, dànno fastidio anche a me, ma devo ammettere che a volte snelliscono e rendono più chiaro il diacorso.
Il 'piuttosto che' usato male lo trovo insopportabile, ma ci sono anche persone laureate che lo usano malamente.
Oppure areare una stanza invece di aerare...
Mi rendo anche conto che è un continuo imparare cose nuove sulla lingua italiana, anche in età avanzata, non solo a scuola, quindi c'è speranza per tutti.
Barra non ho capito cosa sia.
Invece tollero molto male quando a sbagliare sono le persone dalle quali bisognerebbe imparare, tipo i giornalisti, gli scrittori e persino gli attori. Si legge, si guarda un telefilm e si imparano le cose sbagliate, un vero peccato..
Le parole inglesi in un discorso in lingua italiana, dànno fastidio anche a me, ma devo ammettere che a volte snelliscono e rendono più chiaro il diacorso.
Il 'piuttosto che' usato male lo trovo insopportabile, ma ci sono anche persone laureate che lo usano malamente.
Oppure areare una stanza invece di aerare...
Mi rendo anche conto che è un continuo imparare cose nuove sulla lingua italiana, anche in età avanzata, non solo a scuola, quindi c'è speranza per tutti.
Barra non ho capito cosa sia.
Invece tollero molto male quando a sbagliare sono le persone dalle quali bisognerebbe imparare, tipo i giornalisti, gli scrittori e persino gli attori. Si legge, si guarda un telefilm e si imparano le cose sbagliate, un vero peccato..
Maruska
Regala la tua assenza a chi non dà valore alla tua presenza (Oscar Wilde)
Regala la tua assenza a chi non dà valore alla tua presenza (Oscar Wilde)


