@Mir70
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29 novembre 2025 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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eyedropper - nell'uso
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Fabio
La vita ha sicuramente qualcosa di fantastico in serbo per me.
Il problema è:
vallo a capire il serbo...
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sansenri
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confermo
Aggiungo che su un certo numero di eyedropper in ebanite che ho, questa è quella che "burpa" garantito... quindi la prova se la merita
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sansenri
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riguardo gli alimentatori indiani in ebanite, non c'è dubbio, sono poco alettati, quindi sicuramente sono uno dei punti deboli (quelli che ho sono prodotti a mano da Ranga stessa). Lo dicevo anche nel corso della discussione, che reperire un alimentatore più performante potrebbe essere risolutivo anche su una eyedropper pura. Ai tempi, probabilmente non c'era abbastanza consapevolezza a riguardo. Chissà se oggi un alimentatore moderno potrebbe aiutare? Leonardo monta attualmente degli alimentatori in ebanite su alcune sue penne con pennini size 6, quindi l'alimentatore ha diametro size 6, magari è più performante. Il canale sugli alimentatori Ranga è uno solo.Mir70 ha scritto: ↑martedì 11 novembre 2025, 21:12Forse dalle foto forse non si vede bene, ma sia l'alimentatore alettato della Well che quello piatto senza alette della Sailor sono praticamente asciutti, anche se entrambe le penne sono cariche (e hanno anche scritto per un po').
Quello che intendevo dire è che quell'alimentatore così alettato è in grado di trattenere parecchio inchiostro (lo si può vedere se lo intingi nell'inchiostro o se ci si mette a scrollare la penna).
Da quanto ho potuto vedere delle indiane, le alette dei loro alimentatori mi sembrano in numero inferiore o comunque poche larghe e poco profonde (magari è solo l'effetto delle foto).
Arriverà prima o poi la PLP, e così potrò verificare dal vivo.
In realtà, al contrario di Esme, tenderei a dissuaderti dalla prova![]()
Per quanto riguarda l'aumento di flusso a penna quasi scarica, preciso che mi sto riferendo a stilografiche vecchie e nuove con alimentatore in ebanite e il canale/i capillari esposti (quindi senza un eventuale perforatore per cartuccia), tipo questo:
chcap - 1.jpeg
chcap - 2.jpeg
dove nella prima foto si vedono bene i tre canali liberi e quel poco di inchiostro che ho potuto mettere senza versarlo fuori, nella seconda foto solo due canali rimangono liberi toccando appena la penna: in questa situazione limite, il pennino inizia a scrivere con flusso più abbondante (a volte molto abbondante, a volte rilascia anche una goccina, ma molto. dipende dal numero dei canali, la loro larghezza, la superficie dell'alimentatore e da chi sa cosa...). In queste foto il gruppo scrittura è inclinato di circa 50 gradi
Anche nel caso di Ranga, l'alimentatore è inserito nella sezione a frizione e ovviamente non ha alcun peduncolo per il converter o cartuccia.
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per info, questo è un attuale alimentatore size 6 in ebanite di Leonardo.
Sicuramente ha più alette e anche un po' più profonde. Inoltre per chiarire come li monta Leonardo, da quello che raccontava Francesco, gli alimentatori in ebanite sulle Leonardo sono montati in un collare. Nella penna in oggetto (una MZG Speranza) la penna ha un captive converter che si innesta sul fondo del collare (senza peduncolo), il converter è molto largo e il funzionamento somiglia ad una penna a pistone (mentre oggi Leonardo non usa più il captive converter, ha un pistone vero e proprio).
Sicuramente ha più alette e anche un po' più profonde. Inoltre per chiarire come li monta Leonardo, da quello che raccontava Francesco, gli alimentatori in ebanite sulle Leonardo sono montati in un collare. Nella penna in oggetto (una MZG Speranza) la penna ha un captive converter che si innesta sul fondo del collare (senza peduncolo), il converter è molto largo e il funzionamento somiglia ad una penna a pistone (mentre oggi Leonardo non usa più il captive converter, ha un pistone vero e proprio).
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la Ahab ha un sistema di riempimento a pistone, si tratta di un pistone rudimentale, che funziona come una siringa. In pratica devi per forza svitare il fusto per accedere al pistoncino, e tirarlo per riempire la penna. Tuttavia, come dicevi, contiene un tubicino collegato all'alimentatore, e da quel che capisco quando riempi, l'inchiostro sale attraverso il tubicino e poi ricade nel serbatoio del pistone. L'ingresso del tubicino sull'alimentatore è nella parte inferiore dello stesso (c'è un video di Goulet che lo spiega).FabioC ha scritto: ↑martedì 11 novembre 2025, 22:58 Grazie per l'argomento e i commenti interessanti, che stimolano nuove curiosità e anche temibili nuove spese...![]()
Ho un paio di penne economiche Majohn, la M2 e la mini Wancai,
le uso caricate eyedropper ma non le confronterei con le "pure",
sia per caratteristiche tecniche, sia dinamiche.
Credo (non ho provato) che la M2 sia addirittura anche utilizzabile con cartuccia.
Riguardo al "tubicino" di compensazione della pressione,
saprete senz'altro che anche la Noodler's Ahab ne ha uno che si inserisce nell'alimentatore e arriva quasi al retro del contenitore dell'inchiostro,
il quale non saprei neppure identificare se sia converter, stantuffo o altro ibrido.
Forse quella penna è anche utilizzabile proprio come eyedropper?
Nel qual caso il tubicino sarebbe necessario?
Comunque non sarei tranquillo ad usarla in tal modo,
i materiali non mi ispirano sufficiente robustezza e già così la maneggio con prudenza per evitare perdite di inchiostro.
Essendo anche io a mio agio con flussi e tratti minuti e controllati,
non mi attira l'idea di una penna idrante ma sicuramente, come deduco dalle impressioni di voi che le usate e le conoscete,
ci sono versioni eyedropper un po' più timide...
per cui continuo a seguirvi e tengo d'occhio e coccolo il salvadanaio![]()
https://www.gouletpens.com/blogs/founta ... 6dRmRBEtbh
Mi pare quindi in realtà una sorta di sistema a sfiatatoio nel quale il riempimento è azionato dal pistone (non da una pompetta come sulla Duchessa).
La Ahab può essere usata in eyedropper, se togli il pistoncino e riempi il fusto.
@Mir70 poi dimmi perché tenderesti a dissuadermi
Abbiamo due casi visti in cui il sistema del tubicino perlomeno non sembra essere un "liberitutti" per l'inchiostro a scendere...
Nella Ahab, alla quale qui si accenna, il tubicino che è in contatto con l'esterno (foro nell'alimentatore parte inferiore ) è chiaro che viene usato come sistema a sfiatatoio, ma comunque mette in collegamento l'esterno con l'interno del pistone (area intrappolata in alto dall'inchiostro) e sembra funzionare comunque.
Nella Duchessa, anche qui il funzionamento è a sfiatatoio, e il tubicino c'è, e mette in collegamento l'esterno, con l'aria interna.
Inoltre tu stesso descrivevi un sistema simile con tubicino.
E' un po' un peccato che non ci siano delle spiegazioni scientifiche un po' più chiare/dettagliate di come funzionano questi sistemi.
Ho provato a leggere qualche brevetto, ma onestamente non mi sono troppo chiarito le idee...
Ho cercato anche un po' su internet, le opinioni su addirittura quali siano le cause del burping su una eyedropper differiscono, e c'è chi ritiene che l'aria intrappolata nel serbatoi non abbia quasi influenza (mentre per me l'espansione di tale aria è un fattore base, perché il burping che avviene su riscaldamento della penna è dimostrabile) e chi ritiene che l'unico fattore importante sia il vuoto che si forma sopra l'inchiostro, che impedisce all'inchiostro di fuoriuscire, il burping accade solo a penna quasi vuota quando il vuoto non regge più per questioni di tensione superficiale, e in tal caso, mettendo in comunicazione tale area sovrastante l'inchiostro con l'esterno con un tubicino, l'inchiostro dovrebbe uscire a fiotti...
Se ciò fosse, non si spiegherebbe però come funziona una vacumatic... né una sfiatatoio.
Questa discussione su FPN dà alcune informazioni aggiuntive, non c'è però alcuna affermazione risolutiva sulla utilità del breather tube in una eyedropper.
https://www.fountainpennetwork.com/foru ... /#comments
Altri pareri discordanti
https://www.fountainpennetwork.com/foru ... ther-tube/
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sansenri ha scritto: ↑mercoledì 12 novembre 2025, 13:10la Ahab ha un sistema di riempimento a pistone, si tratta di un pistone rudimentale, che funziona come una siringa. In pratica devi per forza svitare il fusto per accedere al pistoncino, e tirarlo per riempire la penna. Tuttavia, come dicevi, contiene un tubicino collegato all'alimentatore, e da quel che capisco quando riempi, l'inchiostro sale attraverso il tubicino e poi ricade nel serbatoio del pistone. L'ingresso del tubicino sull'alimentatore è nella parte inferiore dello stesso (c'è un video di Goulet che lo spiega).FabioC ha scritto: ↑martedì 11 novembre 2025, 22:58 Grazie per l'argomento e i commenti interessanti, che stimolano nuove curiosità e anche temibili nuove spese...![]()
Ho un paio di penne economiche Majohn, la M2 e la mini Wancai,
le uso caricate eyedropper ma non le confronterei con le "pure",
sia per caratteristiche tecniche, sia dinamiche.
Credo (non ho provato) che la M2 sia addirittura anche utilizzabile con cartuccia.
Riguardo al "tubicino" di compensazione della pressione,
saprete senz'altro che anche la Noodler's Ahab ne ha uno che si inserisce nell'alimentatore e arriva quasi al retro del contenitore dell'inchiostro,
il quale non saprei neppure identificare se sia converter, stantuffo o altro ibrido.
Forse quella penna è anche utilizzabile proprio come eyedropper?
Nel qual caso il tubicino sarebbe necessario?
Comunque non sarei tranquillo ad usarla in tal modo,
i materiali non mi ispirano sufficiente robustezza e già così la maneggio con prudenza per evitare perdite di inchiostro.
Essendo anche io a mio agio con flussi e tratti minuti e controllati,
non mi attira l'idea di una penna idrante ma sicuramente, come deduco dalle impressioni di voi che le usate e le conoscete,
ci sono versioni eyedropper un po' più timide...
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Mi pare quindi in realtà una sorta di sistema a sfiatatoio nel quale il riempimento è azionato dal pistone (non da una pompetta come sulla Duchessa).
La Ahab può essere usata in eyedropper, se togli il pistoncino e riempi il fusto.
...
Si e grazie per l'approfondimento e il video molto dettagliato.
Potrei in effetti provare a predisporre la Ahab come eyedropper, procurandomi il necessario o-ring e il grasso siliconico
ma mi frena il rischio di trovarmi una penna e fontana, per me difficile da gestire
Fabio
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Ai tempi (si parla di fine 1800) oltre alla mancanza di conoscenze specifiche, probabilmente non c'era neanche abbastanza tecnologia per fare in una produzione industriale lavorazioni complesse come quelle che si trovano sugli alimentatori odierni.sansenri ha scritto: ↑mercoledì 12 novembre 2025, 12:01 riguardo gli alimentatori indiani in ebanite, non c'è dubbio, sono poco alettati, quindi sicuramente sono uno dei punti deboli (quelli che ho sono prodotti a mano da Ranga stessa). Lo dicevo anche nel corso della discussione, che reperire un alimentatore più performante potrebbe essere risolutivo anche su una eyedropper pura. Ai tempi, probabilmente non c'era abbastanza consapevolezza a riguardo.
Simone
Questo è un forum in italiano, per pietà evitiamo certi obbrobri linguistici:
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e per aiutare chi non trova un termine:
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immagino...
Cosa ne pensi Simone della questione sfiatatoio in una eyedropper?
Mi è chiaro che lo sfiatatoio dovrebbe essere parte di un sistema di riempimento dove esiste qualcosa che pompa nella penna (una pompetta, un pulsante, etc.) in modo da spingere, ripetutamente, fuori aria e far risalire inchiostro.
Inserito in una eyedropper con alimentatore tipo vacumatic, può avere un ruolo? Bilanciare la pressione dell'aria interna/esterna, e quindi ridurre il rischio di burping, o è solo una via libera ad ingresso dell'aria e quindi una perdita e quindi fuoriuscita di inchiostro?
Non riesco a farmi una idea definitiva...
Cosa ne pensi Simone della questione sfiatatoio in una eyedropper?
Mi è chiaro che lo sfiatatoio dovrebbe essere parte di un sistema di riempimento dove esiste qualcosa che pompa nella penna (una pompetta, un pulsante, etc.) in modo da spingere, ripetutamente, fuori aria e far risalire inchiostro.
Inserito in una eyedropper con alimentatore tipo vacumatic, può avere un ruolo? Bilanciare la pressione dell'aria interna/esterna, e quindi ridurre il rischio di burping, o è solo una via libera ad ingresso dell'aria e quindi una perdita e quindi fuoriuscita di inchiostro?
Non riesco a farmi una idea definitiva...