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eyedropper - nell'uso

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sansenri
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Messaggio da sansenri »

Esme ha scritto: lunedì 10 novembre 2025, 11:45
sansenri ha scritto: lunedì 10 novembre 2025, 0:01 vien voglia di provare
Giusto per tentarti, sul wiki c'è spiegato bene come realizzarlo:
https://www.fountainpen.it/Riparazione_ ... _vacumatic

Il foro per il tubicino è di 5-7mm, quindi fattibile a mano, con un po' di pazienza, anche senza trapano a colonna.
Mi sento una Lucignola... :angel:
grazie mille! il disegnino sul wiki mi sfuggiva... (in realtà ci ero già incappato per la Duchessa, ma non ricordavo che c'era la spiega su come preparare l'alimentatore...)
Riguardo la realizzazione, avevo già più o meno capito come fare, dai disegni del brevetto, il wiki dà ulteriore aiuto con le figure/diagrammi, tuttavia forare l'alimentatore esattamente nel mezzo, ossia fare un foro concentrico, senza che la punta svirgoli dal centro (perché poi lo devi centrare con l'altro foro perpendicolare, anzi viceversa), a mano non è roba semplicissima (a meno di accettare un lavoro approssimato... cosa che in genere non mi piace).
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Messaggio da sansenri »

In ogni modo, prima di eventualmente cimentarmi, devo trovare un alimentatore idoneo a sostituire uno delle mie eyedropper :)

Pare che questa non sia la parte più difficile, come invece temevo.

Ho una perfetta candidata per questo esperimento, è una Ranga Sugarcane, ha caricamento eyedropper, ed ha sempre avuto problemi di burping...
La Sugarcane, come dice il nome, imita la forma della canna da zucchero, ed è anche piuttosto carina e peculiare.
Quando l'avevo ordinata avevo volutamente scelto una ebanite verde oliva che mima il colore della canna (ancora fresca).
P1160532-3 Ranga Sugarcane Olive Green.jpg
E' una penna stretta e lunga, che replica i tipici nodi della canna. Il cappuccio è piuttosto lungo, come anche la sezione, e la filettatura tra fusto e cappuccio è quasi a metà della penna! Anche capire qual è il cappuccio e qual è il fusto lascia sempre perplessi (vi svelo il trucco, il cappuccio si riconosce perché ha il nodo quasi in cima).
P1170127-3 Ranga Sugarcane Olive green.jpg
Dal punto di vista produttivo, secondo me questa è una penna abbastanza impegnativa, per far venire il rilievo del nodo del legno, probabilmente bisogna lavorare una barra più larga eliminando quasi tutto il materiale al tornio, tranne in corrispondenza dei nodi.
Sospetto che questo sia anche almeno uno dei motivi per cui questa penna "burpa", infatti lavorata in questo modo la penna risulta avere le pareti parecchio sottili. L'altro motivo probabilmente è il fatto che malgrado sottile, il solo fusto è lungo ben 9,5 cm, e verificato con la solita prova con la siringa graduata, contiene quasi 4 ml di volume, esclusa la parte interna filettata.

Con mia sorpresa, pescando qualche alimentatore Ranga che avevo in giro, ne ho trovato uno che praticamente calza come quello esistente (qualche altro provato era un po' troppo lasco).
Un commento aggiuntivo che riguarda la sezione e come si raccorda al fusto. Effettivamente è una penna col gradino (cosa che non amo), bisogna però anche dire che il gradino è piccolo (1mm) e la sezione davvero molto lunga, per cui nel modo in cui impugno la penna soltanto il pollice appoggia in parte sul gradino.
Btw, nella foto si vede anche la parte posteriore della sezione, con il foro per l'inchiostro, dove teoricamente dovrebbe passare il tubicino.
Ranga Sugarcane 2.jpg
In pratica, l'alimentatore di riserva ce l'ho (così nel caso le cose non vadano per il verso giusto posso sempre ripristinare la penna nelle condizioni originali), ora, oltre a cercare il tubicino, devo vedere se mi convinco a procedere con il lavoro :)
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Messaggio da sansenri »

per completezza di progetto :) , prendo a riferimento il disegno del wiki, modificato per adattarlo ad una semplice eyedropper (senza sistema di riempimento).
Mi domando però se in una eyedropper lo spazio di salvaguardia non debba essere il più piccolo possibile, per fare in modo che lo sfiatatoio abbia accesso all'aria il prima possibile, o se ciò abbia invece importanza solo quando il volume d'aria inizia ad essere influente.
sfiatatoio semplice.png
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Messaggio da Mir70 »

sansenri ha scritto: martedì 11 novembre 2025, 14:49 Mi domando però se in una eyedropper lo spazio di salvaguardia non debba essere il più piccolo possibile, per fare in modo che lo sfiatatoio abbia accesso all'aria il prima possibile, o se ciò abbia invece importanza solo quando il volume d'aria inizia ad essere influente.
Allora sei proprio deciso a sperimentare :lol:
A naso, e il mio è importante, opterei per il tubetto più lungo possibile, così evita di pescare inchiostro a penna piena (potrei benissimo sbagliare, ma a questo punto è sempre possibile accorciare il tubetto della misura che si desidera).
Con il tubetto lungo, potrà scaricare aria sia a serbatoio pieno, sia a serbatoio quasi scarico. Sempre in teoria...
maylota ha scritto: mercoledì 5 novembre 2025, 17:59 (Scherzi a parte, non può essere che quando scrivi inclini la penna a 45 gradi e l'inchiostro che ha una superficie immensa su cui distribuirsi lascia in parte scoperto il canale dell'aria e quindi sbilancia tutto?)
La penso esattamente così. Che è quello che capita con i vecchi caricamenti tipo contagocce, sacchetto e pistone (vecchio tipo), quando l’inchiostro è quasi esaurito.
Vt.png
A serbatoio quasi vuoto, se il canale (o i canali) rimangono temporaneamente scoperti dall'inchiostro, l'entrata dell'aria è favorita, ma sarà favorita anche la successiva fuoriuscita di inchiostro quando quest'ultimo si trova sull'imbocco del canale. Il risultato è una penna che scrive con un flusso più abbondante.

sansenri ha scritto: mercoledì 29 ottobre 2025, 13:42 le giapponesi intrigano, purtroppo non me n'è capitata nessuna a tiro finora, Mir70 ce ne aveva mostrate alcune davvero belle, se ben ricordo.

Ecco infatti, ripescato il link
viewtopic.php?t=31506

Ho caricato una di quelle Sailor che hai indicato (guardando bene, in realtà è circa 0,3-0,4 ml di inchiostro).
Il serbatoio non è molto capiente, ma in compenso la parete del fusto è relativamente sottile (è in ebanite laccata) e dovrebbe sentire meglio il calore, in più l’alimentare non è scanalato, quindi niente alette a trattenere l’eccesso di inchiostro.
Eppure non pende una goccia, neanche dopo qualche pagina (se riempita con più inchiostro).

CGSjp - 1.jpeg

Un’altra giapponese di marca minore (sempre a contagocce di sicurezza), ha invece un bel alimentatore con scanalature anche longitudinali, ed è capace di raccogliere e trattenere una più che discreta quantità di liquido (era un alimentatore molto in voga tra i produttori minori di penne e utilizzato dalla fine degli anni ’40 fino al ’60 almeno).
CGSjp - 2.jpeg

Anche questa non crea la goccia, però talvolta si possono vedere le alette piene di inchiostro.
Mirko
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Messaggio da sansenri »

Mir70 ha scritto: martedì 11 novembre 2025, 15:42
sansenri ha scritto: martedì 11 novembre 2025, 14:49 Mi domando però se in una eyedropper lo spazio di salvaguardia non debba essere il più piccolo possibile, per fare in modo che lo sfiatatoio abbia accesso all'aria il prima possibile, o se ciò abbia invece importanza solo quando il volume d'aria inizia ad essere influente.
Allora sei proprio deciso a sperimentare :lol:
be' sì, avendo trovato l'alimentatore adatto la parte più limitante/critica è superata :)
Mir70 ha scritto: martedì 11 novembre 2025, 15:42 A naso, e il mio è importante, opterei per il tubetto più lungo possibile, così evita di pescare inchiostro a penna piena (potrei benissimo sbagliare, ma a questo punto è sempre possibile accorciare il tubetto della misura che si desidera).
Con il tubetto lungo, potrà scaricare aria sia a serbatoio pieno, sia a serbatoio quasi scarico. Sempre in teoria...
è quello che ho pensato, anche se probabilmente lasciare un minimo di spazio (un mezzo cm) non dovrebbe influire.
Concordo, accorciare si può sempre fare.
Mir70 ha scritto: martedì 11 novembre 2025, 15:42
maylota ha scritto: mercoledì 5 novembre 2025, 17:59 (Scherzi a parte, non può essere che quando scrivi inclini la penna a 45 gradi e l'inchiostro che ha una superficie immensa su cui distribuirsi lascia in parte scoperto il canale dell'aria e quindi sbilancia tutto?)
La penso esattamente così. Che è quello che capita con i vecchi caricamenti tipo contagocce, sacchetto e pistone (vecchio tipo), quando l’inchiostro è quasi esaurito.

Vt.png

A serbatoio quasi vuoto, se il canale (o i canali) rimangono temporaneamente scoperti dall'inchiostro, l'entrata dell'aria è favorita, ma sarà favorita anche la successiva fuoriuscita di inchiostro quando quest'ultimo si trova sull'imbocco del canale. Il risultato è una penna che scrive con un flusso più abbondante.
sì, ma devi avere molto poco inchiostro e inclinare abbastanza. La domanda che mi pongo è, se buco l'alimentatore, non mi ritrovo in questa esatta situazione, dal punto di vista degli scambi d'aria, già da subito?...
Mir70 ha scritto: martedì 11 novembre 2025, 15:42
sansenri ha scritto: mercoledì 29 ottobre 2025, 13:42 le giapponesi intrigano, purtroppo non me n'è capitata nessuna a tiro finora, Mir70 ce ne aveva mostrate alcune davvero belle, se ben ricordo.

Ecco infatti, ripescato il link
viewtopic.php?t=31506

Ho caricato una di quelle Sailor che hai indicato (guardando bene, in realtà è circa 0,3-0,4 ml di inchiostro).
Il serbatoio non è molto capiente, ma in compenso la parete del fusto è relativamente sottile (è in ebanite laccata) e dovrebbe sentire meglio il calore, in più l’alimentare non è scanalato, quindi niente alette a trattenere l’eccesso di inchiostro.
Eppure non pende una goccia, neanche dopo qualche pagina (se riempita con più inchiostro).


CGSjp - 1.jpeg
dalle mie prove, già se hai 2 ml o meno di volume la penna è molto meno sensibile al burping, se ne hai meno di mezzo ml il burping è scongiurato in partenza, ritengo; troppa poca aria perché l'espansione possa avere un effetto (perché ovviamente è proporzionale a quanta ce n'è in partenza).
Mir70 ha scritto: martedì 11 novembre 2025, 15:42 Un’altra giapponese di marca minore (sempre a contagocce di sicurezza), ha invece un bel alimentatore con scanalature anche longitudinali, ed è capace di raccogliere e trattenere una più che discreta quantità di liquido (era un alimentatore molto in voga tra i produttori minori di penne e utilizzato dalla fine degli anni ’40 fino al ’60 almeno).

CGSjp - 2.jpeg


Anche questa non crea la goccia, però talvolta si possono vedere le alette piene di inchiostro.
il volume maggiore fa differenza, quanto è la capacità?

:wave:
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Messaggio da Esme »

Uh!
Qui c'è un coming soon ( :mrgreen:) interessante!

Un tipo di tubetto idoneo può essere quello per il WD40.
Dato che è una di quelle cose che i folletti domestici rubano con grande destrezza, in rete vendono i ricambi.
E se abiti in un posto dove i ferramenta sono come si deve, può essere che ce li abbiano da dartene senza doverne prendere una tonnellata.

Mir70 ha scritto: martedì 11 novembre 2025, 15:42 in realtà è circa 0,3-0,4 ml di inchiostro
Mi sono persa qualcosa... 0,3-0,4 ml di capienza del serbatoio? :wtf:
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Messaggio da Mir70 »

Esme ha scritto: martedì 11 novembre 2025, 16:42 Mi sono persa qualcosa... 0,3-0,4 ml di capienza del serbatoio? :wtf:
No Esme, la capacità è di 2,5 ml circa; 0,3-0,4 ml è il quantitativo di inchiostro che ho messo dentro la penna, giusto per lasciare aria nel serbatoio.
Mica è colpa mia se non amo particolarmente le penne grandi :D

sansenri ha scritto: martedì 11 novembre 2025, 16:39 dalle mie prove, già se hai 2 ml o meno di volume la penna è molto meno sensibile al burping, se ne hai meno di mezzo ml il burping è scongiurato in partenza, ritengo; troppa poca aria perché l'espansione possa avere un effetto (perché ovviamente è proporzionale a quanta ce n'è in partenza).
Perdonami ma su questo non sono d’accordo. Un incremento del 5% in volume lo hai sia sulla penna da 7 ml (come hai detto), sia su quella da 2,5 ml.
E’ tutto proporzionato: non ti farà una bella goccia tonda tonda, magari una “goccina”, ma c’è e anche quanto basta per dare noia.
Mediamente un goccia varia da 0,025 a 0,035 ml; se il pennino è pure piccolo (proporzionato alla penna), la “goccina” la vedi.
Probabilmente hai provato su una penna da 2 ml di capacità già buona di suo, che non perde.
sansenri ha scritto: martedì 11 novembre 2025, 16:39 sì, ma devi avere molto poco inchiostro e inclinare abbastanza.
Infatti ho detto a serbatoio quasi vuoto (anche solo un battente di 3-4 mm di inchiostro). 45/50 gradi di inclinazione mi sembrano normali nell’impugnare una penna e tanto basta. Poi mentre scrivi la penna si muove e lasciare parzialmente scoperto il/i canale/i dall'inchiostro è una cosa che capita.
sansenri ha scritto: martedì 11 novembre 2025, 16:39 La domanda che mi pongo è, se buco l'alimentatore, non mi ritrovo in questa esatta situazione, dal punto di vista degli scambi d'aria, già da subito?...
Ma il buco dell’alimentatore è esterno al serbatoio, in prossimità della radice del pennino. Sono due cose diverse (sempre in teoria).
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Messaggio da Esme »

Mir70 ha scritto: martedì 11 novembre 2025, 17:30 Mica è colpa mia se non amo particolarmente le penne grandi :D
:D
Immaginavo di non aver capito qualcosa, perché mi sembrava troppo poco come capienza del serbatoio.
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Messaggio da sansenri »

idem, anche a me non era chiaro che fosse l'inchiostro caricato, e non il volume totale! :)
Ovviamente se il volume è 2,5 ml, sei al limite, e infatti le alette sono ben cariche! :)
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Messaggio da sansenri »

Mir70 ha scritto: martedì 11 novembre 2025, 17:30
Esme ha scritto: martedì 11 novembre 2025, 16:42 Mi sono persa qualcosa... 0,3-0,4 ml di capienza del serbatoio? :wtf:
No Esme, la capacità è di 2,5 ml circa; 0,3-0,4 ml è il quantitativo di inchiostro che ho messo dentro la penna, giusto per lasciare aria nel serbatoio.
Mica è colpa mia se non amo particolarmente le penne grandi :D

sansenri ha scritto: martedì 11 novembre 2025, 16:39 dalle mie prove, già se hai 2 ml o meno di volume la penna è molto meno sensibile al burping, se ne hai meno di mezzo ml il burping è scongiurato in partenza, ritengo; troppa poca aria perché l'espansione possa avere un effetto (perché ovviamente è proporzionale a quanta ce n'è in partenza).
Perdonami ma su questo non sono d’accordo. Un incremento del 5% in volume lo hai sia sulla penna da 7 ml (come hai detto), sia su quella da 2,5 ml.
E’ tutto proporzionato: non ti farà una bella goccia tonda tonda, magari una “goccina”, ma c’è e anche quanto basta per dare noia.
Mediamente un goccia varia da 0,025 a 0,035 ml; se il pennino è pure piccolo (proporzionato alla penna), la “goccina” la vedi.
Probabilmente hai provato su una penna da 2 ml di capacità già buona di suo, che non perde.
sansenri ha scritto: martedì 11 novembre 2025, 16:39 sì, ma devi avere molto poco inchiostro e inclinare abbastanza.
Infatti ho detto a serbatoio quasi vuoto (anche solo un battente di 3-4 mm di inchiostro). 45/50 gradi di inclinazione mi sembrano normali nell’impugnare una penna e tanto basta. Poi mentre scrivi la penna si muove e lasciare parzialmente scoperto il/i canale/i dall'inchiostro è una cosa che capita.
sansenri ha scritto: martedì 11 novembre 2025, 16:39 La domanda che mi pongo è, se buco l'alimentatore, non mi ritrovo in questa esatta situazione, dal punto di vista degli scambi d'aria, già da subito?...
Ma il buco dell’alimentatore è esterno al serbatoio, in prossimità della radice del pennino. Sono due cose diverse (sempre in teoria).
tutto il resto chiaro.
Sull'ultimo punto, incrocio le dita, ci provo (ma non mettetemi fretta... :) ).
L'esperienza con la Duchessa mi fa un po' preoccupare perché ricordo che se la tenuta sezione-alimentatore non era serratissima, la penna piangeva come una fontana :?
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Nessuna fretta, solo molta curiosita. :)
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Messaggio da Mir70 »

sansenri ha scritto: martedì 11 novembre 2025, 19:24 Ovviamente se il volume è 2,5 ml, sei al limite, e infatti le alette sono ben cariche! :)
Forse dalle foto forse non si vede bene, ma sia l'alimentatore alettato della Well che quello piatto senza alette della Sailor sono praticamente asciutti, anche se entrambe le penne sono cariche (e hanno anche scritto per un po').
Quello che intendevo dire è che quell'alimentatore così alettato è in grado di trattenere parecchio inchiostro (lo si può vedere se lo intingi nell'inchiostro o se ci si mette a scrollare la penna).
Da quanto ho potuto vedere delle indiane, le alette dei loro alimentatori mi sembrano in numero inferiore o comunque poche larghe e poco profonde (magari è solo l'effetto delle foto).
Arriverà prima o poi la PLP, e così potrò verificare dal vivo.
sansenri ha scritto: martedì 11 novembre 2025, 19:29 Sull'ultimo punto, incrocio le dita, ci provo (ma non mettetemi fretta... :) ).
In realtà, al contrario di Esme, tenderei a dissuaderti dalla prova :D

Per quanto riguarda l'aumento di flusso a penna quasi scarica, preciso che mi sto riferendo a stilografiche vecchie e nuove con alimentatore in ebanite e il canale/i capillari esposti (quindi senza un eventuale perforatore per cartuccia), tipo questo:

chcap - 1.jpeg
chcap - 1.jpeg (98.97 KiB) Visto 135 volte
chcap - 2.jpeg
dove nella prima foto si vedono bene i tre canali liberi e quel poco di inchiostro che ho potuto mettere senza versarlo fuori, nella seconda foto solo due canali rimangono liberi toccando appena la penna: in questa situazione limite, il pennino inizia a scrivere con flusso più abbondante (a volte molto abbondante, a volte rilascia anche una goccina, ma molto. dipende dal numero dei canali, la loro larghezza, la superficie dell'alimentore e da chi sa cosa...). In queste foto il gruppo scrittura è inclinato di circa 50 gradi
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Messaggio da Esme »

Mir70 ha scritto: martedì 11 novembre 2025, 21:12 In realtà, al contrario di Esme, tenderei a dissuaderti dalla prova :D
Ma cooomeeeeeeeeee!
Sei stato tu a dare l'abbrivio. :D

Va beh, dai.
La mia firma è conosciuta.
Eppoi sansenri ha uno zilione di penne, non rimane a piedi... :angel:
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Messaggio da FabioC »

Grazie per l'argomento e i commenti interessanti, che stimolano nuove curiosità e anche temibili nuove spese... :D
Ho un paio di penne economiche Majohn, la M2 e la mini Wancai,
le uso caricate eyedropper ma non le confronterei con le "pure",
sia per caratteristiche tecniche, sia dinamiche.
Credo (non ho provato) che la M2 sia addirittura anche utilizzabile con cartuccia.

Riguardo al "tubicino" di compensazione della pressione,
saprete senz'altro che anche la Noodler's Ahab ne ha uno che si inserisce nell'alimentatore e arriva quasi al retro del contenitore dell'inchiostro,
il quale non saprei neppure identificare se sia converter, stantuffo o altro ibrido.
Forse quella penna è anche utilizzabile proprio come eyedropper?
Nel qual caso il tubicino sarebbe necessario?
Comunque non sarei tranquillo ad usarla in tal modo,
i materiali non mi ispirano sufficiente robustezza e già così la maneggio con prudenza per evitare perdite di inchiostro.

Essendo anche io a mio agio con flussi e tratti minuti e controllati,
non mi attira l'idea di una penna idrante ma sicuramente, come deduco dalle impressioni di voi che le usate e le conoscete,
ci sono versioni eyedropper un po' più timide...
per cui continuo a seguirvi e tengo d'occhio e coccolo il salvadanaio :lol:
Fabio

La vita ha sicuramente qualcosa di fantastico in serbo per me.
Il problema è:
vallo a capire il serbo...
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Messaggio da Mir70 »

FabioC ha scritto: martedì 11 novembre 2025, 22:58 Riguardo al "tubicino" di compensazione della pressione,
Quel tubetto di cui si parlava qualche pagina addietro, serve principalmente per migliorare e massimizzare la capacità carica dell'inchiostro nelle penne tipo le Vacumatic e affini. Potrebbe (si dice, pare...) anche consentire una sorta di compensazione delle pressioni.
FabioC ha scritto: martedì 11 novembre 2025, 22:58 Riguardo al "tubicino" di compensazione della pressione,
saprete senz'altro che anche la Noodler's Ahab ne ha uno che si inserisce nell'alimentatore e arriva quasi al retro del contenitore dell'inchiostro,
il quale non saprei neppure identificare se sia converter, stantuffo o altro ibrido.
Forse quella penna è anche utilizzabile proprio come eyedropper?
Non una Ahab e non saprei dirti.
Le penne a caricamento a contagocce non utilizzano nessun tipo di "tubicino". Questa cosa del tubicino stile Vacumatic era solo una riflessione e può tranquillamente essere una grande e grossa cavolata: un buco nell'inchiostro.
In alcune eyedropper moderne e sulle vecchie "eyedropper di sicurezza" è presente un sistema (un otturatore montato su un' asta azionata dal pomello) che va a occludere il canale dell'alimentare, o comunque la zona prossima all'alimentare, in modo tale da non permettere all'inchiostro di fuoriuscire accidentalmente verso il pennino. Sono "vere" eyedropper? Sono vere a metà? Mi pare di capire che ciascuno ha la sua risposta.
FabioC ha scritto: martedì 11 novembre 2025, 22:58 Essendo anche io a mio agio con flussi e tratti minuti e controllati,
non mi attira l'idea di una penna idrante ma sicuramente, come deduco dalle impressioni di voi che le usate e le conoscete,
ci sono versioni eyedropper un po' più timide...
Se per timide intendi penne con flusso controllato, forse non ti si addicono le vecchie eyedropper (quelle vere, tanto per intenderci) e forse neanche le indiane (però è meglio sentire il parere di Sensenri su queste). Magari le moderne tipo Opus 88 potrebbero fare la caso tuo.
Mirko
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