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29 novembre 2025 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Waterman C/F: inserto rotto
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Buongiorno a tutti. Come da titolo, mi sono trovato una CF con l'inserto della sezione rotto nella parte che, passando dietro al pennino, congiunge i due inserti laterali, ho evidenziato il punto nella foto sotto di una CF sana (scusate la qualità, sono in ufficio con mezzi di fortuna).
Il risultato è che le due liste laterali, pur rimanendo per ora al loro posto, risultano meno aderenti ai lati della sezione e non vorrei che la situazione peggiorasse e magari si staccassero.
La sezione si smonta agevolmente nelle sue parti svitando il raccordo in metallo dal lato, quindi si arriva bene a lavorare sulle parti dell'inserto.
Mi chiedevo se, magari usando un adesivo adeguato (quale?), sia possibile sistemarla.
PS dovrebbe trattarsi di una CF della produzione più recente (fori quadrati nel raccordo con il fusto).
Grazie a tutti per eventuali suggerimenti
Francesco
Il risultato è che le due liste laterali, pur rimanendo per ora al loro posto, risultano meno aderenti ai lati della sezione e non vorrei che la situazione peggiorasse e magari si staccassero.
La sezione si smonta agevolmente nelle sue parti svitando il raccordo in metallo dal lato, quindi si arriva bene a lavorare sulle parti dell'inserto.
Mi chiedevo se, magari usando un adesivo adeguato (quale?), sia possibile sistemarla.
PS dovrebbe trattarsi di una CF della produzione più recente (fori quadrati nel raccordo con il fusto).
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- Ottorino
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Già, non erano concepite x essere riparate, occorre sostituire tutto il gruppo, volendo volendo si può provare ad incollare tanto...
- Iorek
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Grazie, era quello che temevo.
La buona notizia è che, smontando la sezione, si vede che le due bande laterali sono tenute assieme, oltre che dal segmento rotto, anche da un anello, da cui "nascono", incastrato sull'estremità della sezione (o incollato, non ho ovviamente provato a separarlo!) e tenuto fermo da una rondella e dal connettore avvitato.
Si tratta evidentemente di un pezzo ottenuto per stampaggio da un'unica lamina e poi fatto aderire alla sezione. Quindi, a meno di eventi traumatici che ne causino la separazione dall'anello per rottura, non c'è il rischio che l'aletta laterale venga via.
Nell'attesa di una donatrice, valuterò un incollaggio temporaneo per farla aderire un po' meglio
La buona notizia è che, smontando la sezione, si vede che le due bande laterali sono tenute assieme, oltre che dal segmento rotto, anche da un anello, da cui "nascono", incastrato sull'estremità della sezione (o incollato, non ho ovviamente provato a separarlo!) e tenuto fermo da una rondella e dal connettore avvitato.
Si tratta evidentemente di un pezzo ottenuto per stampaggio da un'unica lamina e poi fatto aderire alla sezione. Quindi, a meno di eventi traumatici che ne causino la separazione dall'anello per rottura, non c'è il rischio che l'aletta laterale venga via.
Nell'attesa di una donatrice, valuterò un incollaggio temporaneo per farla aderire un po' meglio
- Esme
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Da brevetto, la sezione veniva stampata con già l'intarsio inserito, almeno nella versione ante 1969.
Quel punto dell'intarsio per qualche motivo è debole e se ne trovano molte che si rompono lì.
Per capire se è una versione post 1969, occorre vedere com'è fatto l'alimentatore e com'è fatto il pennino. (Da montata le differenze non si vedono.)
I fori tondi identificano solo le primissime produzioni.
Quel punto dell'intarsio per qualche motivo è debole e se ne trovano molte che si rompono lì.
Per capire se è una versione post 1969, occorre vedere com'è fatto l'alimentatore e com'è fatto il pennino. (Da montata le differenze non si vedono.)
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- Iorek
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Grazie Esme, non conoscevo il dettaglio dello stampaggio, ragione di più per evitare di toglierlo.
Strano anche che si rompano lì, mi viene difficile capire che tipo di sollecitazione possa ricevere in quel punto; la penna era praticamente nuova e intera quando l'ho trovata, e io non ho certo le mani di un maniscalco.
Il primo tentativo di incollaggio non è andato a buon fine, come temevo. Vedremo.
Strano anche che si rompano lì, mi viene difficile capire che tipo di sollecitazione possa ricevere in quel punto; la penna era praticamente nuova e intera quando l'ho trovata, e io non ho certo le mani di un maniscalco.
Il primo tentativo di incollaggio non è andato a buon fine, come temevo. Vedremo.
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Dai un'occhiata qui. viewtopic.php?p=11222&hilit=Captain+Tolleys#p11222
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In effetti è una strana rottura, ma evidentemente la forma porta a un concentramento delle tensioni proprio lì. Forse c'entrano qualcosa anche i cicli di dilatazione termica, dato il tipo di accoppiamento tra materiali.
Se cerchi una sezione sostitutiva, tieni conto che non sempre sono pienamente compatibili.
La prima versione, quella con i fori, non è compatibile con le due successive: la boccola filettata metallica mk1 non si avvita fino in fondo nel fusti mk2 e mk3. E anche la sola boccola mk1 non è montabile sulle sezioni delle altre due versioni perché ha un imbocco più stretto.
Le sezioni mk1 e mk2 sono fatte con stampi differenti da quella mk3, si nota soprattutto all'interno. Non sono certa che sezioni e alimentatori si riescano a scambiare. Io avevo provato a inserire un alimentatore mk3 in una sezione mk1 e mi si era bloccato a metà. Non ho provato a forzare l'inserimento.
I pennini mk3 sono fatti per funzionare con i relativi alimentatori, molto differenti dai precedenti.
In realtà anche all'interno sia del gruppo mk2 che del gruppo mk3 ci sono delle varianti, ma non creano problemi di compatibilità (che io sappia).
Se all'interno del cappuccio c'è un controcappuccio in plastica, hai una delle ultime produzioni. In quelle precedenti c'era invece un ragno metallico, e per capire qual'è la versione occorre controllare altro. (Ad esempio il marchio di responsabilità sul pennino.)
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Grazie per le info Esme, come si dice... dietro la CF... ce sta un mondo!
La mia (in realtà tutte e 4) ha la plastica nel cappuccio, quella di mia moglie (fori tondi) invece ha il ragno.
A questo proposito, mi viene un'ipotesi: e se la rottura fosse dovuta ad una (o più) chiusure maldestre del cappuccio con inceppamento della punta dell'aletta contro il bordo del controcappuccio? Le misure ci starebbero, e me qualche volta con alcune penne (es la 51) capita col pennino. Qui, se invece a incepparsi fosse la punta dell'inserto, lo sforzo potrebbe creare una cricca.
Fosse così, resta inutile ai fini della riparazione, ma magari se verificata utile per evitare danni a quelle sane facendo attenzione.

La mia (in realtà tutte e 4) ha la plastica nel cappuccio, quella di mia moglie (fori tondi) invece ha il ragno.
A questo proposito, mi viene un'ipotesi: e se la rottura fosse dovuta ad una (o più) chiusure maldestre del cappuccio con inceppamento della punta dell'aletta contro il bordo del controcappuccio? Le misure ci starebbero, e me qualche volta con alcune penne (es la 51) capita col pennino. Qui, se invece a incepparsi fosse la punta dell'inserto, lo sforzo potrebbe creare una cricca.
Fosse così, resta inutile ai fini della riparazione, ma magari se verificata utile per evitare danni a quelle sane facendo attenzione.
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Non saprei, può essere. (Nuova paura sbloccata?
)
Io questo tipo di rottura l'avevo visto sulle vecchie versioni, e pensavo ci fosse sotto la ricorrente ossidazione dovuta al trafilamento di inchiostro.
Ma su quelle più recenti il problema di trafilamento era stato risolto, in più tu hai detto che la tua era in ottimo stato.
D'ora in poi starò più attenta del solito quando le richiudo!

Io questo tipo di rottura l'avevo visto sulle vecchie versioni, e pensavo ci fosse sotto la ricorrente ossidazione dovuta al trafilamento di inchiostro.
Ma su quelle più recenti il problema di trafilamento era stato risolto, in più tu hai detto che la tua era in ottimo stato.
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Ciao a tutti,
Il restauro è andato abbastanza bene, ho usato del cianoacrilato e la lamina sembra tenere. Si avverte solo passando il dito uno spessore un pò accresciuto ma nulla di che.
Ieri però al mercatino ho avuto la fortuna di trovare una CF della stessa serie ma priva di pennino, quindi la donatrice ideale.
Prima di fare pasticci nella sostituzione del pennino da quella riparata alla donatrice, volevo chiedere se sulla C/F il pennino si può estrarre e sostituire a sezione assemblata lavorando dal davanti o è necessaria qualche altra operazione.
Grazie,
Francesco
Il restauro è andato abbastanza bene, ho usato del cianoacrilato e la lamina sembra tenere. Si avverte solo passando il dito uno spessore un pò accresciuto ma nulla di che.
Ieri però al mercatino ho avuto la fortuna di trovare una CF della stessa serie ma priva di pennino, quindi la donatrice ideale.
Prima di fare pasticci nella sostituzione del pennino da quella riparata alla donatrice, volevo chiedere se sulla C/F il pennino si può estrarre e sostituire a sezione assemblata lavorando dal davanti o è necessaria qualche altra operazione.
Grazie,
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A mali estremi si riesce a sfilarlo/reinfilarlo dal davanti, ma è da fare solo in caso non si riesca ad aprirla, perché rischi di romperla.
Il pennino è inserito a slitta, ma ha delle alette particolari con una sorta di fermo, anche se nelle versioni più recenti come la tua sono differenti.
Il modo corretto prevede di aprire la sezione dal retro, svitando la boccola. Operazione da fare sopra una ciotola per evitare di perdere i micro cuscinetti a sfera.
Poi si estrae l'alimentatore, con molta attenzione perché ha parti fragili. Se c'è inchiostro secco va rimosso prima.
Una volta rimosso l'alimentatore, il pennino si toglie dalla sezione ruotandolo verso il basso, non tirandolo.
Ho delle foto fatte durante alcuni smontaggi, se ti possono essere utili le cerco e te le metto.
Il pennino è inserito a slitta, ma ha delle alette particolari con una sorta di fermo, anche se nelle versioni più recenti come la tua sono differenti.
Il modo corretto prevede di aprire la sezione dal retro, svitando la boccola. Operazione da fare sopra una ciotola per evitare di perdere i micro cuscinetti a sfera.
Poi si estrae l'alimentatore, con molta attenzione perché ha parti fragili. Se c'è inchiostro secco va rimosso prima.
Una volta rimosso l'alimentatore, il pennino si toglie dalla sezione ruotandolo verso il basso, non tirandolo.
Ho delle foto fatte durante alcuni smontaggi, se ti possono essere utili le cerco e te le metto.
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Esme, se potessi mettere le foto sarebbe utilissimo non solo a me ma credo a tutti!
Ovviamente, quella incollata non ho difficoltà ad aprirla (ma per ripararla non sono andato oltre svitare la boccola), ma quella nuova avrei voluto tenerla integra...
Vabbè, ci proviamo

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Ecco qualche foto, purtroppo la qualità è penosa, ma credo possa essere sufficiente per aiutare.
Quando il mio smartphone sarà da pensionare (ora ha solo 6 anni) vedrò di prendere qualcosa che faccia foto un po' più decenti!
Una prima foto di una mk2 smontata. Con la mk3 c'è qualche differenza ma è comunque utile per capire le varie parti.
Varie fasi di smontaggio, sempre per una mk2.
Prima di procedere, guardare il tutto con gli avvertimenti.
Non è poi così difficile da smontare, ma ha parti delicate.
Da tener conto la differenza tra gli alimentatori.
Qui sotto un confronto tra mk1 (sopra, manca il distanziatore trasparente) e mk3 (sotto).
Mk1 e mk2 hanno il canale nero estraibile (ebanite) che si estende passante su tutta la lunghezza.
Mk3 ha il canale bianco estraibile che arriva circa a metà alimentatore.
In tutti i casi questo canalino è particolarmente fragile.
Meglio evitare di estrarre l'alimentatore tirandolo.
Spingere invece l'alimentatore dal lato pennino. Con delicatezza, è delicato.
Nella foto sopra durante lo smontaggio si vede bene che questo esemplare ha la punta rotta (non per colpa mia). Funziona lo stesso, ma ovviamente non è un buon motivo per romperlo.
Una volta rimosso l'alimentatore si può togliere il pennino.
Evitare di tirarlo, facendolo invece ruotare come in foto.
Stessa cosa, ma al contrario, per rimontarlo.
Il pennino rimane saldamente incastrato alla sezione anche senza alimentatore.
I pennini delle tre versioni hanno differenze rilevanti, anche se da montati non si nota. (Queste sono le foto più schifose...)
Dall'alto al basso: mk1, mk3 e mk2.
Per finire: buona sostituzione.
Se hai sistemato la rottura dell'intarsio vuol dire che hai buona manualità, quindi vai tra.
Quando il mio smartphone sarà da pensionare (ora ha solo 6 anni) vedrò di prendere qualcosa che faccia foto un po' più decenti!

Una prima foto di una mk2 smontata. Con la mk3 c'è qualche differenza ma è comunque utile per capire le varie parti.
Varie fasi di smontaggio, sempre per una mk2.
Prima di procedere, guardare il tutto con gli avvertimenti.
Non è poi così difficile da smontare, ma ha parti delicate.
Da tener conto la differenza tra gli alimentatori.
Qui sotto un confronto tra mk1 (sopra, manca il distanziatore trasparente) e mk3 (sotto).
Mk1 e mk2 hanno il canale nero estraibile (ebanite) che si estende passante su tutta la lunghezza.
Mk3 ha il canale bianco estraibile che arriva circa a metà alimentatore.
In tutti i casi questo canalino è particolarmente fragile.
Meglio evitare di estrarre l'alimentatore tirandolo.
Spingere invece l'alimentatore dal lato pennino. Con delicatezza, è delicato.
Nella foto sopra durante lo smontaggio si vede bene che questo esemplare ha la punta rotta (non per colpa mia). Funziona lo stesso, ma ovviamente non è un buon motivo per romperlo.

Una volta rimosso l'alimentatore si può togliere il pennino.
Evitare di tirarlo, facendolo invece ruotare come in foto.
Stessa cosa, ma al contrario, per rimontarlo.
Il pennino rimane saldamente incastrato alla sezione anche senza alimentatore.
I pennini delle tre versioni hanno differenze rilevanti, anche se da montati non si nota. (Queste sono le foto più schifose...)
Dall'alto al basso: mk1, mk3 e mk2.
Per finire: buona sostituzione.
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Problemi che potrai trovare.
1) non si svita il barilotto posteriore. Acqua e pazienza niente WD40. Anche solo per l'odore che poi si porta dietro e ci potrebbe essere del sigillante sulla filettatura.
Cattiveria a salire, ultrasuoni, a salire ancora calduccino, ma senza esagerare per non deformare il tutto. Utili tubi di gomma per fare più presa sulle parti
2) sulle sferette ha già detto la diabolica @Esme. Una nota: nella tazza a bocca larga meglio se ci metti dell'acqua. Se rimbalzano ed escono dalla tazza non le ritroverai mai. Mi pare siano intorno 0.3.0.5 mm di diametro.
3) sulla coda del conduttore, dalla parte anteriore al 70-80. % ci troverai una caccolina di solito nera che ostruisce il flusso. Va rimossa meccanicamente con un lama, non si scioglie e quindi stai attento nell'estrarre la coda senza romperla perché è probabile che sia trattenuta tenacemente dal compensatore
viewtopic.php?t=5363
Scorrilo e leggi
viewtopic.php?t=35094
1) non si svita il barilotto posteriore. Acqua e pazienza niente WD40. Anche solo per l'odore che poi si porta dietro e ci potrebbe essere del sigillante sulla filettatura.
Cattiveria a salire, ultrasuoni, a salire ancora calduccino, ma senza esagerare per non deformare il tutto. Utili tubi di gomma per fare più presa sulle parti
2) sulle sferette ha già detto la diabolica @Esme. Una nota: nella tazza a bocca larga meglio se ci metti dell'acqua. Se rimbalzano ed escono dalla tazza non le ritroverai mai. Mi pare siano intorno 0.3.0.5 mm di diametro.
3) sulla coda del conduttore, dalla parte anteriore al 70-80. % ci troverai una caccolina di solito nera che ostruisce il flusso. Va rimossa meccanicamente con un lama, non si scioglie e quindi stai attento nell'estrarre la coda senza romperla perché è probabile che sia trattenuta tenacemente dal compensatore
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