Non proprio. La superiorità della stilografica sulle penne a biro esisteva e continua ad esistere anche oggi. Ma con l'avvento degli inchiostri gel il divario tra i due si è talmente ridotto che è (a meno di non usare una punta asimmetrica) impossibile dire se un testo sia stato scritto con una biro gel o con una stilografica. Qui c'è un grande demerito da parte dei produttori di stilografiche che non spiegano al pubblico pagante il fascino e ciò che rende così caratteristico il tratto di una stilografica con punta asimmetrica. Che non è assolutamente riproducibile da nessuna penna a biro /roller con inchiostro gel o meno.
Il destino ... ma troppo
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Scusate ma sono molto ma molto ignorante in fatto di roller.
quindi con un penna roller si potrebbe ottenere un risultato simile?
esempio preso a caso sul forum. spero il proprietario non me ne voglia
Corro subito a comprarmene una!
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Rimarresti un po' deluso, mi sa.
Le variazioni di tratto ce le hai o con un pennino flessibile o con un pennino tronco (nelle mille accezioni del caso). Roland è un fervente estimatore delle seconde, e fa proselitismo.

Una roller a inchiostro stilografico si avvicina a una stilografica con pennino rigido.
Io però sottolineo il "si avvicina".
Forse non si è in grado di individuarne la differenza in uno scritto, ma l'esperienza di scrittura è notevolmente diversa. (Non è un giudizio qualitativo.)
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Non sono del tutto d'accordo: prima di arrivare alle stilografiche sono passato dai roller e penne gel. Sebbene ci siano lì fuori penne gel fantastiche e anche a poco prezzo (penso alle Muji, ci sono le mitiche 0.38 che sono semplicemente fanstastiche), non ho trovato strumenti di scrittura che riescano a rendere come i pennini per stilografica giapponesi. Quello che hanno un po' tutti i pennini giapponesi, oro o acciaio poco importa, è che hanno una punta leggermente squadrata, non perfettamente tonda. Questo dà un tratto e un controllo sulla scrittura molto diversi da un roller o penna a gel che può avere la punta solo tonda.Roland ha scritto: ↑domenica 21 settembre 2025, 11:12 Non proprio. La superiorità della stilografica sulle penne a biro esisteva e continua ad esistere anche oggi. Ma con l'avvento degli inchiostri gel il divario tra i due si è talmente ridotto che è (a meno di non usare una punta asimmetrica) impossibile dire se un testo sia stato scritto con una biro gel o con una stilografica. Qui c'è un grande demerito da parte dei produttori di stilografiche che non spiegano al pubblico pagante il fascino e ciò che rende così caratteristico il tratto di una stilografica con punta asimmetrica. Che non è assolutamente riproducibile da nessuna penna a biro /roller con inchiostro gel o meno.
Se poi andiamo a confrontare un roller con, ad esempio, le stilografiche tedesche scolastiche, allora lì sono più d'accordo, quai palloni di iridio super sferici rendono la scrittura non molto diversa dai roller.
Quindi, in sostanza, non solo punte asimmetriche, ma anche punte non perfettamente tonde hanno prestazioni molto diverse da roller e penne gel.
Enrico
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non ho mai pensato di punire l'odiata biro in tal modo... ora mi ci fai pensare però

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beh, è vero che di roller non m'intendo (stavo per scrivere non m'infischio, poi l'equanimità ha prevalso) ma non fino al punto di credere una cosa del genere. diciamo che volevo attirare l'attenzione su un'affermazione che mi pare quantomeno bizzarraEsme ha scritto: ↑domenica 21 settembre 2025, 13:15
Rimarresti un po' deluso, mi sa.
Le variazioni di tratto ce le hai o con un pennino flessibile o con un pennino tronco (nelle mille accezioni del caso). Roland è un fervente estimatore delle seconde, e fa proselitismo.
Una roller a inchiostro stilografico si avvicina a una stilografica con pennino rigido.
Io però sottolineo il "si avvicina".
Forse non si è in grado di individuarne la differenza in uno scritto, ma l'esperienza di scrittura è notevolmente diversa. (Non è un giudizio qualitativo.)

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Non volevo presupporre troppo. 
Poi ho visto fare cose straordinarie con le biro, quindi la domanda sul roller poteva anche essere genuina.

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Credo sia Ungaro. Ovviamente non è dato conoscere il "catalogo" Ungaro... forse non lo sa neanche Ungaro stesso...sansenri ha scritto: ↑venerdì 19 settembre 2025, 20:42 la penna è una Ungaro. Non di rado gli stilisti hanno proposto tra i loro accessori penne stilografiche. In genere sono prodotte da terzi, non sempre è dato sapere da chi.
Cerca su google "ungaro fountain pen" qualcosa viene fuori.
Secondo me una penna appena discreta ma probabilmente utilizzabile.

Credo sia utilizzabile senza stressarla troppo comunque è una penna stilografica e non un giocattolo.
Ora come possiamo classificarla secondo le caratteristiche costruttive ed estetiche?
Il materiale del corpo, la forma poligonale regolare, il cappuccio a vite , il tipo di pennino... etc