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Messaggio da DaCaXII »

Scusate per il titolo in inglese, ma in Italiano non sono sicuro di come viene tradotto/chiamato :D (Credo semplicemente pennello ?? :think: )

Mi sono imbattuto in queste "penne pennello" che supportano inchiostro per stilografica sia a base d'acqua che anche pigmentati waterproof.
Montano cartucce o converter. Il marchio più facile che ho trovato sono state le Kuretake. Che montano infatti cartucce e converter Platinum...(collaborazione forse ??, sotto marchio della Platinum ??..non so. Se qualcuno sa dirmi di più sarebbe fantastico)!

Premetto che non scrivo in Giapponese o altro. Ma l'idea di provare ed avere una di queste "penne pennello" mi attira molto. Anche semplicemente per aggiungerla alla collezione e sperimentare il suo potenziale nei momenti liberi.

Non ho trovato molte info a riguardo la manutenzione e alla pulizia in generale di questi strumenti. Non so di preciso se richiede una determinata attenzione alla punta, che non rimanga troppo tempo ferma ecc...Anche qui se qualcuno sa dirmi di più sarebbe fantastico, grazie.

In oltre c'è qualche differenza tra i vari modelli della Kuretake ?? (Tipo: No.8 e No.50 o cambia solo il pregio e l'estetica ??)

Grazie a chiunque per l'aiuto! :wave:
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Messaggio da Enbi »

Non sono un grande esperto di brushpen (o fudepen alla giapponese) ma ne ho qualcuna, ecco qualche prova di scrittura.
Brushpens_1.jpg
Brushpens_2.jpg
Brushpens_3.jpg
Purtroppo non possiedo brushpen che si ricarichino con le cartucce da stilografica (anche se sarei curioso di provarle). Di quelle delle foto solo le prime due sono ricaricabili: si svita la parte nera (il serbatoio con l'inchiostro) e si sostituisce con uno nuovo mantenendo la stessa punta. Questo modello di fudepen della Pentel c'è sia con inchiostri a base d'acqua (come quelli che ho io) che con inchiostri a base di pigmento, cioè waterproof.
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Messaggio da DaCaXII »

Enbi ha scritto: venerdì 20 giugno 2025, 18:15 Non sono un grande esperto di brushpen (o fudepen alla giapponese) ma ne ho qualcuna, ecco qualche prova di scrittura.

Brushpens_1.jpg

Brushpens_2.jpg

Brushpens_3.jpg

Purtroppo non possiedo brushpen che si ricarichino con le cartucce da stilografica (anche se sarei curioso di provarle). Di quelle delle foto solo le prime due sono ricaricabili: si svita la parte nera (il serbatoio con l'inchiostro) e si sostituisce con uno nuovo mantenendo la stessa punta. Questo modello di fudepen della Pentel c'è sia con inchiostri a base d'acqua (come quelli che ho io) che con inchiostri a base di pigmento, cioè waterproof.
Immaginavo che avresti risposto tu! :mrgreen: :lol:

Grazie per gli esempi pratici...molto interessante!
Suppongo che per gli inchiostri a base d'acqua con cappuccio chiuso non sia un problema anche se rimane ferma 1-2 settimane. Ho c'è il rischio che si secca l'inchiostro e di conseguenza le fibre del pennino ?? Se si usa invece inchiostro pigmentato waterproof quello non bisogna lasciarlo troppo fermo suppongo...stesso principio che sulla stilografica ??
Differenze tra fibre sintetiche e naturali ??

Insomma...troppe domande e troppe poche risposte per la mia scimmia affamata :crazy:
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Messaggio da Enbi »

DaCaXII ha scritto: venerdì 20 giugno 2025, 18:24 Grazie per gli esempi pratici...molto interessante!
Suppongo che per gli inchiostri a base d'acqua con cappuccio chiuso non sia un problema anche se rimane ferma 1-2 settimane. Ho c'è il rischio che si secca l'inchiostro e di conseguenza le fibre del pennino ?? Se si usa invece inchiostro pigmentato waterproof quello non bisogna lasciarlo troppo fermo suppongo...stesso principio che sulla stilografica ??
Differenze tra fibre sintetiche e naturali ??

Insomma...troppe domande e troppe poche risposte per la mia scimmia affamata :crazy:
Le ho tutte da più di due anni e alcune le ho usate adesso per la seconda o terza volta, fai un po' te come capacità di tenuta :lol:
Comunque come da istruzioni Pentel, se il pennino è un po' secco o "spettinato", basta immergere in acqua tiepida e voilà!
Per quanto riguarda la questione fibre naturali e sintetiche, non mi azzardo a dare giudizi, ci sono membri del Cirolo Artistico molto esperti di pittura che sapranno dire, posso solo dire che su una brushpen ricaricabile è difficile che trovi peli di animali, saranno al 99% in nylon. Per le fibre naturali devi andare sui pennelli. E di pennelli da calligrafia so che ce ne sono che costano un botto proprio perché fatti artigianalmente e/o in materiali pregiati (sia il corpo che la punta).

Edit: Mi sono reso conto che alcune di quelle che ho presentato (propriamnete la prima della seconda foto e quella della terza foto) non sono propriamente "brushpen" ma "signpen". Una signpen è una via di mezzo tra una brushpen e una trattopen per intenderci, quindi al posto delle setole c'è una sorta di feltrino duro che però a differenza della trattopen non rimane rigido ma si piega alla pressione. Rispetto alla brushpen dà meno variazione di tratto ma è più controllabile. Diciamo che è un buon compromesso.
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Messaggio da DaCaXII »

Enbi ha scritto: venerdì 20 giugno 2025, 18:55
DaCaXII ha scritto: venerdì 20 giugno 2025, 18:24 Grazie per gli esempi pratici...molto interessante!
Suppongo che per gli inchiostri a base d'acqua con cappuccio chiuso non sia un problema anche se rimane ferma 1-2 settimane. Ho c'è il rischio che si secca l'inchiostro e di conseguenza le fibre del pennino ?? Se si usa invece inchiostro pigmentato waterproof quello non bisogna lasciarlo troppo fermo suppongo...stesso principio che sulla stilografica ??
Differenze tra fibre sintetiche e naturali ??

Insomma...troppe domande e troppe poche risposte per la mia scimmia affamata
Le ho tutte da più di due anni e alcune le ho usate adesso per la seconda o terza volta, fai un po' te come capacità di tenuta :lol:
Comunque come da istruzioni Pentel, se il pennino è un po' secco o "spettinato", basta immergere in acqua tiepida e voilà!
Per quanto riguarda la questione fibre naturali e sintetiche, non mi azzardo a dare giudizi, ci sono membri del Cirolo Artistico molto esperti di pittura che sapranno dire, posso solo dire che su una brushpen ricaricabile è difficile che trovi peli di animali, saranno al 99% in nylon. Per le fibre naturali devi andare sui pennelli. E di pennelli da calligrafia so che ce ne sono che costano un botto proprio perché fatti artigianalmente e/o in materiali pregiati (sia il corpo che la punta).
A ecco, apposto :lol: Eccezionale tenuta direi! Poi non so se cambia qualcosa in base all'inchiostro che si usa, semplice o pigmentato...Anche qui mi sono sempre fatto la domanda, come fai a lavare un inchiostro pigmentato resistente all'acqua, SE È resistente all'acqua ?? :think: Paradosso direi ahah.
Indifferentemente che sia su una stilografica o in questo caso su un pennello.

Per la questione materiale fibre pennino, ho cercato un pò e, ho scoperto che già su modelli della Kuretake intorno ai 70-100 euri, sono già in fibre di animale! Più precisamente di "Sable-Hair", che ha quanto ho capito è una specie di donnola. Viene ricavato dalla sua coda. Incredibile! 8-)
Su quelle più economiche erano tutte sintetiche da quello che ho visto. Poi magari c'è ne già qualcuna a 20-30 euri che ha le fibre naturali...ma questo non sono sicuro.
Da quanto dice internet il "Sable-Hair" è usato per i pennelli di artisti "raffinati". Poi qui bisognerebbe capire meglio che intendo di preciso.
Ma posso confermare che sono di origine animale e non sintetico.
Non sarebbe male se qualcuno del circo artistico ci illuminasse in questione! :angel:
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DaCaXII ha scritto: venerdì 20 giugno 2025, 19:13 Per la questione materiale fibre pennino, ho cercato un pò e, ho scoperto che già su modelli della Kuretake intorno ai 70-100 euri, sono già in fibre di animale! Più precisamente di "Sable-Hair", che ha quanto ho capito è una specie di donnola. Viene ricavato dalla sua coda. Incredibile! 8-)
Su quelle più economiche erano tutte sintetiche da quello che ho visto.
A bene, non sapevo, grazie dell'informazione!
Giusto per completezza, un effetto molto simile al pennello rimanendo in ambito stilografico viene ottenuto con il pennino "fude", in cui la parte finale dei rebbi è piegata all'insù. Ho qualcuno di questi, e ritengo che sia comunque più comoda una brushpen, però se proprio proprio non ci si vuole staccare dal pennino, ecco, le possibilità ci sono.
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Enbi ha scritto: venerdì 20 giugno 2025, 20:46
DaCaXII ha scritto: venerdì 20 giugno 2025, 19:13 Per la questione materiale fibre pennino, ho cercato un pò e, ho scoperto che già su modelli della Kuretake intorno ai 70-100 euri, sono già in fibre di animale! Più precisamente di "Sable-Hair", che ha quanto ho capito è una specie di donnola. Viene ricavato dalla sua coda. Incredibile! 8-)
Su quelle più economiche erano tutte sintetiche da quello che ho visto.
A bene, non sapevo, grazie dell'informazione!
Giusto per completezza, un effetto molto simile al pennello rimanendo in ambito stilografico viene ottenuto con il pennino "fude", in cui la parte finale dei rebbi è piegata all'insù. Ho qualcuno di questi, e ritengo che sia comunque più comoda una brushpen, però se proprio proprio non ci si vuole staccare dal pennino, ecco, le possibilità ci sono.
Si ho notato anche quel pennino super strano, ma mi attira di più la brushpen proprio perché è differente dalle stilo.
Le tue brushpen hanno inchiostro pigmentato o comunque che resiste all'acqua ?? Sto cercando di capire che inchiostro potrei metterli, ho normale o pigmentato. Anche perché non ho proprio molta scelta essendo che funzionano con le cartucce della Platinum.(Pensavo di metterci il Carbon Black che da quello che ho letto è fantastico su queste brushpen).
Però rimango sempre molto in dubbio su quanto si può conservare il pennino senza che venga usato spesso. Non vorrei che si rovinassero le fibre se rimane troppo fermi l'inchiostro.
Tu che dici ?? :think:
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Nulla calamo agilior est Sarcina, nulla iucundior; […]calamus et in manus sumptus mulcet, et depositus delectat, ac prodest non domino suo tantum sed Aliis multis…
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DaCaXII ha scritto: venerdì 20 giugno 2025, 21:18 Le tue brushpen hanno inchiostro pigmentato o comunque che resiste all'acqua ?? Sto cercando di capire che inchiostro potrei metterli, ho normale o pigmentato. Anche perché non ho proprio molta scelta essendo che funzionano con le cartucce della Platinum.(Pensavo di metterci il Carbon Black che da quello che ho letto è fantastico su queste brushpen).
Però rimango sempre molto in dubbio su quanto si può conservare il pennino senza che venga usato spesso. Non vorrei che si rovinassero le fibre se rimane troppo fermi l'inchiostro.
Tu che dici ?? :think:
Allora, le prime due (quelle ricaricabili) hanno inchiostro a base d'acqua (ma lo stesso modello c'è anche con inchiostro a pigmento), le due Pentel della seconda foto dovrebbero avere inchiostro a base d'acqua, non sono sicuro della loro resistenza, dovrei verificare, sulla Tombow infine c'è chiaramente scritto che è waterproof.
Per quanto riguarda la brushpen con cartucce, dato che non ce l'ho posso solo dirti cosa farei io: ci metterei un converter, proverei come va con gli inchiostri che uso con le stilografiche. Se non va bene valuterei le alternative, in primis come dicevi tu il carbon black. Su quanto il carbon black possa rimanere prima di seccare o su quanto sia facile da togliere, non essendo un grande utilizzatore di questo inchiostro non so dire.
L'unica cosa che si può fare per verificare è provare temo :D
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Enbi ha scritto: sabato 21 giugno 2025, 11:29
DaCaXII ha scritto: venerdì 20 giugno 2025, 21:18 Le tue brushpen hanno inchiostro pigmentato o comunque che resiste all'acqua ?? Sto cercando di capire che inchiostro potrei metterli, ho normale o pigmentato. Anche perché non ho proprio molta scelta essendo che funzionano con le cartucce della Platinum.(Pensavo di metterci il Carbon Black che da quello che ho letto è fantastico su queste brushpen).
Però rimango sempre molto in dubbio su quanto si può conservare il pennino senza che venga usato spesso. Non vorrei che si rovinassero le fibre se rimane troppo fermi l'inchiostro.
Tu che dici ?? :think:
Allora, le prime due (quelle ricaricabili) hanno inchiostro a base d'acqua (ma lo stesso modello c'è anche con inchiostro a pigmento), le due Pentel della seconda foto dovrebbero avere inchiostro a base d'acqua, non sono sicuro della loro resistenza, dovrei verificare, sulla Tombow infine c'è chiaramente scritto che è waterproof.
Per quanto riguarda la brushpen con cartucce, dato che non ce l'ho posso solo dirti cosa farei io: ci metterei un converter, proverei come va con gli inchiostri che uso con le stilografiche. Se non va bene valuterei le alternative, in primis come dicevi tu il carbon black. Su quanto il carbon black possa rimanere prima di seccare o su quanto sia facile da togliere, non essendo un grande utilizzatore di questo inchiostro non so dire.
L'unica cosa che si può fare per verificare è provare temo :D
Uhm... :think:
Okey, dovrò fare tentativi allora.
Per quanto riguarda gli inchiostri pigmentati, essendo che sono resistenti all'acqua, come cavolo li pulisci ??!! Acqua e sapone ?? Il liquido apposito per pulire i pennini...??
Non so...sono perplesso a riguardo, essendo che non ho mai usato inchiostri pigmentati.
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Messaggio da Enbi »

Io ho giusto due inchiostri indelebili in cartucce (il Carbon di Platinum e il Kiwaguro di Sailor) avendo poco interesse alla resistenza all'acqua; sulla mia Professional Gear caricata con Kiwaguro ho fatto un semplice lavaggio standard con acqua, nessun problema alle cariche successive con altri inchiostri. Stessa cosa sulla mia Plaisir caricata con Carbon, solo che in quel caso mi ha un poco colorato di scuro parte dell'alimentatore che si vede attraverso la sezione trasparente, poco male.
Ma comunque: perché fasciarsi la testa prima di cadere? :)
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Messaggio da DaCaXII »

Enbi ha scritto: sabato 21 giugno 2025, 15:29 Io ho giusto due inchiostri indelebili in cartucce (il Carbon di Platinum e il Kiwaguro di Sailor) avendo poco interesse alla resistenza all'acqua; sulla mia Professional Gear caricata con Kiwaguro ho fatto un semplice lavaggio standard con acqua, nessun problema alle cariche successive con altri inchiostri. Stessa cosa sulla mia Plaisir caricata con Carbon, solo che in quel caso mi ha un poco colorato di scuro parte dell'alimentatore che si vede attraverso la sezione trasparente, poco male.
Ma comunque: perché fasciarsi la testa prima di cadere? :)
No bhe, voglio solo essere preparato e sapere come comportarmi con questi inchiostri nel pulirli e rimuoverli correttamente per evitare problemi o danni.
Ma da quanto mi dici, si puliscono come tutti gli altri...Dunque meglio così :thumbup:
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Messaggio da pbon »

Io ho comperato qualche tempo fa il pentel pocket brush che è abbastanza popolare e consigliato di solito in comunità che si occupano di disegno. La penna è normale e usa cartucce con inchiostro pigmentati. Alternativa più costosa è il kuretake che vende due pennelli che sono adatti a usare cartucce e convertitori platinum.
Platinum stessa vende un costoso pennello che equipaggiano con il carbon black inchiostro con i pigmenti. Queste sono opzioni costose.

Altra cosa che ho comprato è un pacchetto con 4 penne sui siti cinesi ma non mi è ancora arrivato, dovrebbero avere setole di nylon.

Siccome uso il pentel pocket brush da 1 anno, posso dire che ho già sostituito l'inchiostro nella cartuccia in dotazione con chou kuro e non c'è problema, il sistema pennello + quello strano alimentatore che usa è molto facilitato a usare tali inchiostri e non è come sulla stilografica che hai bisogno di alimentatore specale ebanite. Questi pennelli sono abbastanza versatili. L'inchiostro non si secca, non si è mai seccato nel mio caso.

Ho anche usato un pennello "morandi" di una marca cinese che era venduto a 2 euro e non è brutto ma per vari motivi ho smesso di usarlo. In quel caso prendeva cartucce lamy. E in fine conosco anche la wingsung pistone con la sezione che ospita il pennello al posto del pennino, è una opzione che trovi su internet e non costa cara.

Questo è tutto. Non ho provato le opzioni costose tipo kuretake o platinum ma posso dire che le opzioni cinesi mi sembrano altrettanto valide. Se non ti interessano setole di pennello costose fatte di pelo di animale puoi tranquillamente usare i pennelli generici qualsiasi cinesi come faccio io. Per pulirli: non lo so, io non li ho mai puliti. Se usi il pennello con inchiostro stilografico è tutto a posto ed è il solito processo basta metterlo a mollo ed è semplice la pulizia.
Se si tratta di pulire l'inchiostro pigmenti allora non ne ho idea e non l'ho mai fatto perché la tenuta del tappo del pentel pocket brush non ha mai fatto seccare l'inchiostro.
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pbon ha scritto: domenica 22 giugno 2025, 18:37 Io ho comperato qualche tempo fa il pentel pocket brush che è abbastanza popolare e consigliato di solito in comunità che si occupano di disegno. La penna è normale e usa cartucce con inchiostro pigmentati. Alternativa più costosa è il kuretake che vende due pennelli che sono adatti a usare cartucce e convertitori platinum.
Platinum stessa vende un costoso pennello che equipaggiano con il carbon black inchiostro con i pigmenti. Queste sono opzioni costose.

Altra cosa che ho comprato è un pacchetto con 4 penne sui siti cinesi ma non mi è ancora arrivato, dovrebbero avere setole di nylon.

Siccome uso il pentel pocket brush da 1 anno, posso dire che ho già sostituito l'inchiostro nella cartuccia in dotazione con chou kuro e non c'è problema, il sistema pennello + quello strano alimentatore che usa è molto facilitato a usare tali inchiostri e non è come sulla stilografica che hai bisogno di alimentatore specale ebanite. Questi pennelli sono abbastanza versatili. L'inchiostro non si secca, non si è mai seccato nel mio caso.

Ho anche usato un pennello "morandi" di una marca cinese che era venduto a 2 euro e non è brutto ma per vari motivi ho smesso di usarlo. In quel caso prendeva cartucce lamy. E in fine conosco anche la wingsung pistone con la sezione che ospita il pennello al posto del pennino, è una opzione che trovi su internet e non costa cara.

Questo è tutto. Non ho provato le opzioni costose tipo kuretake o platinum ma posso dire che le opzioni cinesi mi sembrano altrettanto valide. Se non ti interessano setole di pennello costose fatte di pelo di animale puoi tranquillamente usare i pennelli generici qualsiasi cinesi come faccio io. Per pulirli: non lo so, io non li ho mai puliti. Se usi il pennello con inchiostro stilografico è tutto a posto ed è il solito processo basta metterlo a mollo ed è semplice la pulizia.
Se si tratta di pulire l'inchiostro pigmenti allora non ne ho idea e non l'ho mai fatto perché la tenuta del tappo del pentel pocket brush non ha mai fatto seccare l'inchiostro.
Grazie mille per la tua opinione d'esperienza in merito! Molto prezioso! :thumbup: :wave:
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Messaggio da pbon »

DaCaXII ha scritto: domenica 22 giugno 2025, 21:06 Grazie mille per la tua opinione d'esperienza in merito! Molto prezioso! :thumbup: :wave:
Mi sono arrivati oggi per coincidenza. Me ne hanno venduti 4 per circa 7 euro. Sono di due tipi. Due pennelli per tipo.
1000017653.jpg
Tipo 1 ha alimentatore simile alle stilografiche. setole concentrate sull'apice dell'alimentatore.
Tipo 2 ha setole che passano dentro l'alimentatore e raggiungono la cartuccia.

Qua differenze.
1000017654.jpg
Tipo 1 tratto largo e tipo 2 tratto più fine.

Non li ho provati a sufficienza per conoscerli, però per 7 euro 4 pennelli inclusi convertitori è un buon affare a mio parere. Non mi sembra sia possibile disassemblare questi pennellini ma io li pulirei normalmente a mollo oppure con siringhetta di plastica. Probabile che tipo 1 sia più semplice da pulire dato che non passano setole attraverso l'alimentatore.

Se vuoi provarli cercali su internet, non posso fare citazione commerciale. Sono 2 euri l'uno praticamente.
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