Potrebbe essere un'idea geek: boccette d'inchiostro con la formula del colorante principale.
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29 novembre 2025 - Hotel I Portici, via dell’Indipendenza 69
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Denominazione dei colori...
- Esme
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Denominazione dei colori...
Da "esiste blu, giallo e rosso" ad avere addirittura la formula chimica!
Potrebbe essere un'idea geek: boccette d'inchiostro con la formula del colorante principale.
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"È tutta colpa di Esme" [Bons]
"Nove decimi del cervello non vengono usati, e come la maggior parte dei fatti noti, è falso."
[sir Terry Pratchett]
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Denominazione dei colori...
Quattro anni fa avevo intenzione mettere a disposizione le fotografie di tutti i capitoli del Dott. R. Guareschi "Gli inchiostri da scrivere"
Un po il tempo necessario, la datazione del volume "1915" ho lasciato stare, sono tutti fotografati, non sono in grado di passarli in PDF
Se comunque c'è un certo interesse, pian pianino posso inserire le fotografie.
La vecchia discussione. viewtopic.php?t=25686&hilit=inchiostri
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sansenri
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grazie, sempre interessante, il problema è che sono formule abbastanza vecchie, di quando le stilografiche erano un po' un'altra cosa, quasi sempre sistemi a contagocce o comunque a pulsante di fondo e alimentatori molto semplici, con pennini spesso flessibili che richiedevano un certo tipo di flusso.
Con le penne di oggi certa viscosità (gomma arabica) non serve più (anzi spesso è deleteria), e a guardare le formule di oggi (se si riesce a scovarle) sono abbastanza cambiate.
Personalmente inoltre, non trovo molto appeal nel rincorrere formule ferrogalliche, abbastanza complesse da formulare, che necessitano di acidi, e un processo abbastanza complesso di preparazione e "maturazione" e non sempre prevedibile.
Mi attrae di più scovare i coloranti chimici moderni e formule semplici a base di acqua e pochi altri additivi.
viewtopic.php?t=33319
(perdonate la deriva OT)
Con le penne di oggi certa viscosità (gomma arabica) non serve più (anzi spesso è deleteria), e a guardare le formule di oggi (se si riesce a scovarle) sono abbastanza cambiate.
Personalmente inoltre, non trovo molto appeal nel rincorrere formule ferrogalliche, abbastanza complesse da formulare, che necessitano di acidi, e un processo abbastanza complesso di preparazione e "maturazione" e non sempre prevedibile.
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E' proprio per via delle vecchie formule che ho lasciato tutto in sospeso.sansenri ha scritto: ↑domenica 8 giugno 2025, 10:08 grazie, sempre interessante, il problema è che sono formule abbastanza vecchie, di quando le stilografiche erano un po' un'altra cosa, quasi sempre sistemi a contagocce o comunque a pulsante di fondo e alimentatori molto semplici, con pennini spesso flessibili che richiedevano un certo tipo di flusso.
Con le penne di oggi certa viscosità (gomma arabica) non serve più (anzi spesso è deleteria), e a guardare le formule di oggi (se si riesce a scovarle) sono abbastanza cambiate.
Personalmente inoltre, non trovo molto appeal nel rincorrere formule ferrogalliche, abbastanza complesse da formulare, che necessitano di acidi, e un processo abbastanza complesso di preparazione e "maturazione" e non sempre prevedibile.
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Certo che qui ci vorrebbe un intervento di Mimmo (Monet) per chiarirci un po’ di dubbi 
Cesare Augusto
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sansenri
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eh, infatti. Anche solo leggendone alcune si capisce che è improbabile che oggi possano andar bene.Linos ha scritto: ↑domenica 8 giugno 2025, 11:29E' proprio per via delle vecchie formule che ho lasciato tutto in sospeso.sansenri ha scritto: ↑domenica 8 giugno 2025, 10:08 grazie, sempre interessante, il problema è che sono formule abbastanza vecchie, di quando le stilografiche erano un po' un'altra cosa, quasi sempre sistemi a contagocce o comunque a pulsante di fondo e alimentatori molto semplici, con pennini spesso flessibili che richiedevano un certo tipo di flusso.
Con le penne di oggi certa viscosità (gomma arabica) non serve più (anzi spesso è deleteria), e a guardare le formule di oggi (se si riesce a scovarle) sono abbastanza cambiate.
Personalmente inoltre, non trovo molto appeal nel rincorrere formule ferrogalliche, abbastanza complesse da formulare, che necessitano di acidi, e un processo abbastanza complesso di preparazione e "maturazione" e non sempre prevedibile.
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(perdonate la deriva OT)![]()
In una delle pagine che mostri si cita il violetto di metile per un inchiostro per stilografiche, formula che sembra abbastanza moderna. Rispetto al blu di metilene che ho usato io, tuttavia il violetto di metile ha due inconvenienti, il primo è che non si scioglie in acqua, per cui bisogna scioglierlo aggiungendo alcol, non l'ideale per un inchiostro che oggi come oggi va a finire in penne in resina, il secondo è che è parecchio più inquinante per l'ambiente.