Penso ai Saggi del predetto e mi ritrovo a leggere il capitolo su Martin Guerre. Allora penso a Sciascia e al suo libro sul Teatro della memoria e sulla sentenza memorabile (su Martin Guerre o meglio sul suo sostituto). Poi penso A Ciascuno il suo e leggo questo: «Non esce mai di casa?».
«Mai, da parecchi anni... Ad un certo punto della mia vita ho fatto dei calcoli precisi: che se io esco di casa per trovare la compagnia di una persona intelligente, di una persona onesta, mi trovo ad affrontare, in media, il rischio di incontrare dodici ladri e sette imbecilli che stanno lì, pronti a comunicarmi le loro opinioni sull'umanità, sul governo, sull'amministrazione municipale, su Moravia... Le pare che valga la pena?».
A ciascuno il suo
Leonardo Sciascia
Ho trovato il libro di Compagnon mentre ripulivo il mio bagno dalle molte medicine scadute