Milan Pen Show - Mostra Scambio di Milano
22 febbraio 2025 - Hotel Hilton, via Galvani 12
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Glossarietto dei termini.
- Ottorino
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Brand = marca
feedback = usato a sproposito per "sensazione" .
Il "feedback" del pennino, della chiusura del cappuccio.
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C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
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- Ottorino
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tool = attrezzo
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- piccardi
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Glossarietto dei termini.
Aggiunto.Ottorino ha scritto:tool = attrezzo
Simone
Questo è un forum in italiano, per pietà evitiamo certi obbrobri linguistici:
viewtopic.php?f=19&t=3123
e per aiutare chi non trova un termine:
viewtopic.php?f=19&t=1758
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- chiaroscuro
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Mi va benissimo questo. Grazie! Devo adesso studiarlo.
- Ottorino
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Glossarietto dei termini.
Ciao Joshua. Se ti va puoi anche aggiungere i termini in castigliano. O portoghese? Perdona la mia ignoranza linguistico-geografica.
mi va benissimo questo = Questo argomento/post mi è molto utile. Oppure mi fa comodo
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Glossarietto dei termini.
Si, "effetto binario" o "effetto forchetta", perchè alla fine il pennino scrive come una forchetta, in cui i rebbi sono separati.scossa ha scritto:Ciao Alessandro,Alexander ha scritto:Che ne dite di "effetto binari paralleli"?
mi pare ridondante, hai mai visto binari non paralleli?![]()
Secondo me potrebbe bastare "effetto binario".
Io uso il termine "effetto pennarello" per indicare una combinazione di inchiostro/pennino che scrive con colore uniforme, senza sfumature, come un pennarello, appunto.
E' scientificamente provato. Acquistare penne stilografiche e scrivere con la penna stilografica sono due hobbies distinti.
- chiaroscuro
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Grazie -- hai ragione. Devo dire "mi serve"? Buona idea, ma adesso non credo avere il tempo per farlo correttamente (ci sono le traduzione letterale, ma raramente servono a nessuno (non le "vanno benne" a nessuno? he he); e meglio studiare bene come gli utenti che parlano spagnolo usano i termini in realtá.Ottorino ha scritto:Ciao Joshua. Se ti va puoi anche aggiungere i termini in castigliano. O portoghese? Perdona la mia ignoranza linguistico-geografica.
mi va benissimo questo = Questo argomento/post mi è molto utile. Oppure mi fa comodo
(Anche, mi puoi dire come si ride in italiano sulla rete? In inglese, lol, in spagnolo, jejeje, in italiano ____?). Grazie.
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Ciao Joshua,
in italiano, per quello che so io, la risata si fa: ah,ah,ah....
oppure si usano le faccine
Un saluto.
Fabio
in italiano, per quello che so io, la risata si fa: ah,ah,ah....
oppure si usano le faccine
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Un saluto.
Fabio
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Glossarietto dei termini.
Ho trovato molto utile la rassegna di termini e definizioni, credo che la conoscenza della terminologia adeguata che sia fondamentale per chi come me da semplice utilizzatore tenta di avere una conoscenza tecnica nel settore delle stilo.
Non posso entrare nel merito nella valutazione delle traduzioni, vista la mia scarsa conoscenza, al momento sento di potermi definire in “fase di apprendimento”.
Premetto che non sono un anglofilo né anglofono, ma vorrei comunque esprimere un parere sull’aver mutuato dall’inglese alcuni termini. In alcuni casi i termini inglesi sono molto sintetici, immediati e anche onomatopeici, rispetto all’equivalente italiano. Spesso per esprimere lo stesso concetto in italiano occorre un “romanzo” e la traduzione letterale è inaccettabile, per cui in questi casi usualmente si dice che il termine è intraducibile. Ovviamente ci sono anche casi in cui il termine italiano rende meglio di quello inglese.
Ad esempio in reologia si usa il termine shear rate che in italiano andrebbe tradotto come “velocità di deformazione al taglio”, lo cito solo perché legato a una grandezza tristemente nota, la viscosità. Personalmente ritengo che il termine inglese sia onomatopeico e renda sinteticamente un concetto complesso.
Di contro il termine cricca, a mio parere esprime meglio il concetto di punto di discontinuità del materiale, rispetto al termine inglese crack, che fa pensare a una semplice rottura.
Alla luce di queste considerazioni, credo che nella termologia d’uso, di un qualsiasi ambiente di addetti ai lavori, possono coesistere tranquillamente sia termini italiani che altri mutuati da altre lingue, l’importante è essere d’accordo sul concetto espresso.
Come corollario di questo inutile intervento, non posso non notare che il termine flusso viene usato per indicare la quantità di inchiostro trasferito dal serbatoio al foglio, processo che tecnicamente è una portata.
La differenza è sottile, il flusso è un operatore matematico, la portata una grandezza fisica misurabile; anche se in un certo senso i due concetti sono correlati.
Quindi ancora una volta basta mettersi d’accordo per capirsi, il linguaggio è qualcosa che sfugge alla codifica della lingua.
Non posso entrare nel merito nella valutazione delle traduzioni, vista la mia scarsa conoscenza, al momento sento di potermi definire in “fase di apprendimento”.
Premetto che non sono un anglofilo né anglofono, ma vorrei comunque esprimere un parere sull’aver mutuato dall’inglese alcuni termini. In alcuni casi i termini inglesi sono molto sintetici, immediati e anche onomatopeici, rispetto all’equivalente italiano. Spesso per esprimere lo stesso concetto in italiano occorre un “romanzo” e la traduzione letterale è inaccettabile, per cui in questi casi usualmente si dice che il termine è intraducibile. Ovviamente ci sono anche casi in cui il termine italiano rende meglio di quello inglese.
Ad esempio in reologia si usa il termine shear rate che in italiano andrebbe tradotto come “velocità di deformazione al taglio”, lo cito solo perché legato a una grandezza tristemente nota, la viscosità. Personalmente ritengo che il termine inglese sia onomatopeico e renda sinteticamente un concetto complesso.
Di contro il termine cricca, a mio parere esprime meglio il concetto di punto di discontinuità del materiale, rispetto al termine inglese crack, che fa pensare a una semplice rottura.
Alla luce di queste considerazioni, credo che nella termologia d’uso, di un qualsiasi ambiente di addetti ai lavori, possono coesistere tranquillamente sia termini italiani che altri mutuati da altre lingue, l’importante è essere d’accordo sul concetto espresso.
Come corollario di questo inutile intervento, non posso non notare che il termine flusso viene usato per indicare la quantità di inchiostro trasferito dal serbatoio al foglio, processo che tecnicamente è una portata.
La differenza è sottile, il flusso è un operatore matematico, la portata una grandezza fisica misurabile; anche se in un certo senso i due concetti sono correlati.
Quindi ancora una volta basta mettersi d’accordo per capirsi, il linguaggio è qualcosa che sfugge alla codifica della lingua.
Rinaldo
In Spagna, un sigaro dato e ricevuto stabilisce rapporti di ospitalità come in Oriente la condivisione del pane e del sale.
(P. Mérimée; "Carmen")
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- Ottorino
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Glossarietto dei termini.
Uno degli scopi del glossario è quello di avere un vocabolario condiviso per intendersi negli interventi.
Fondamentale nelle teleriparazioni.
Un altro è quello di recuperare parole desuete.
"Veretta" è la mia preferita. In bocca ha un sapore proprio "stilografico". Molto meglio di "band".
D'accordo con te su portata. Grazie per avermici fatto pensare.
E' un termine che io associo a GRANDI portate. Tubi grandi e fiumi li associo a portata. Nei tubicini invece nel parlare comune c'e' un "flusso".
Misteri della lingua.
Fondamentale nelle teleriparazioni.
Un altro è quello di recuperare parole desuete.
"Veretta" è la mia preferita. In bocca ha un sapore proprio "stilografico". Molto meglio di "band".
D'accordo con te su portata. Grazie per avermici fatto pensare.
E' un termine che io associo a GRANDI portate. Tubi grandi e fiumi li associo a portata. Nei tubicini invece nel parlare comune c'e' un "flusso".
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Condivido pienamente, volevo solo rafforzare il concetto che quando si usa un gergo alcuni termini che sono mutuati da altre lingue risultano intraducibili. Meglio mantenere il termine originale e tradurre il concetto, anch'io preferisco veretta al band, ma ad esempio:Ottorino ha scritto:Uno degli scopi del glossario è quello di avere un vocabolario condiviso per intendersi negli interventi.
Fondamentale nelle teleriparazioni.
•Bleed through = Sanguinamento
da neofita la parola italiana non mi dice molto e non conosco il termine inglese, quindi resta comprensibile solo per gli addetti ai lavori.
Ho citato il termine flusso e portata solo per sottolineare che anche con i termini italiani il gergo prevale, quindi anch'io uso il termine flusso parlando di stilografiche. La considerazione era puramente accademica.
Solo per fini statistici il termine portata nel forum è citato 238 volte, ma prevalentemente nel senso di "alla portata delle mie tasche"
Rinaldo
In Spagna, un sigaro dato e ricevuto stabilisce rapporti di ospitalità come in Oriente la condivisione del pane e del sale.
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Una cosa veramente utile ed efficace! Complimenti e GRAZIE 
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« Ricorda, ricorda, il 5 Novembre.
Polvere da sparo, tradimento e complotto.
Non vedo alcuna ragione per cui la Congiura delle Polveri dovrebbe mai essere dimenticata! »
Ookami Kirai
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Glossarietto dei termini.
grazie mille ora si riesce a capire davvero tutto...uno speciale grazie a te e a questo forum che unisce noi appassionati...bisogna studiare ora 
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Glossarietto dei termini.
Veramente utile per un neofita come me, faccio i miei complimenti agli autori!
- maxpop 55
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- La mia penna preferita: perché una sola?
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Glossarietto dei termini.
Quest'utile guida è troppo lunga, troppe pagine, secondo me si dovrebbero raccogliere insieme solo i termini e relative traduzioni .
Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.