Parametri che considero utili per scegliere inchiostro.

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pbon
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Parametri che considero utili per scegliere inchiostro.

Messaggio da pbon »

dimensione linea fine. tensione superficiale. profondità di nero. opacità.

Parlo ovviamente solo di inchiostri neri per pennini da intinzione e stilografiche.

Qua inserisco le info che io ho trovato utili per guidare la mia scelta.
Prima di tutto questa tabella è utile e considera la dimensione del tratto su una penna extrafine giapponese, ogni inchiostro produce un tratto diverso date le caratteristiche di flusso e tensione superficiale: https://docs.google.com/spreadsheets/d/ ... id=0#gid=0

Consultate tabella per vedere quale inchiostro fa linee più fini tra quelli recensiti. Molto spesso si può andare "a naso" considerando alcune regole generali degli inchiostri, ossia se inchiostro è fluido e lubrifica la scrittura allora ha tratto allargato invece se inchiostro è secco e fatica a uscire linea è fine. Non è sempre così, questa è una regola generale che non si applica in alcuni casi, per esempio faber castell nero non segue la regola.

Trovo che scegliere inchiostro per stilografica è più complesso comparato alla scelta di inchiostri per pennini da intinzione siccome ogni inchiostro per pennino da intinzione più o meno soddisfa almeno due dei parametri, ossia è nero molto profondo e molto spesso anche opaco o quasi, ma non tutti reggono tensione superficiale quando si usano pennini flessibili.

Purtroppo online non ho trovato alcuna lista o comparazione di inchiostri riguardo la loro capacità di flessione, se si usano pennini flessibili da intinzione o stilografica, alcuni rompono la tensione e sputano inchiostro sulla pagina altri non lo fanno. Vanno testati, alle fiere del fumetto a volte ve lo permettono. Io per esempio ho comperato super comic black ad una fiera del fumetto perché l'ho visto testato e mi è sembrato ottimo.

Per quanto riguarda profondità di nero, questo sito compara il colore: https://mountainofink.com/blog/black-ink

Il problema di questo sistema di test è che qualsiasi inchiostro è nero se lo si spalma su una carta di qualità ad alte concentrazioni usando un cotton fioc. Non tutti questi neri offrono quel colore profondo se usati con pennini extrafine. Per esempio, aurora nero è molto profondo se lo spalmi con il cotton fioc ma produce anche patina colore rame che ad alcuni piace, però sulla pagina aurora nero a volte è meno profondo di take sumi e sfuma nel grigio.

Questo sito, oltre a mostrare il colore offre anhe info circa la patina, che nel sito è considerata una qualità di pregio, ma voi potreste considerare un difetto e pertanto potreste evitare inchiostri con maggiore patina.

Quindi l'unico parametro non misurato è la tensione superficiale per pennini flessibili, del resto non è semplice farlo. A questo proposito io posso offrire la mia esperienza personale e ho appunto testato 12 inchiostri neri per stilografiche, il risultato è semplice: faber castell carbon black soddisfa 3.5 su 4 tra i parametri che ho elencato. Chou kuro soddisfa tutti i parametri. Pertanto la farei breve: chou kuro oppure faber castell sono i due neri migliori per stilografiche.

Ho fatto questo thread solo per dire che le info su internet sono molto utili, dovreste riuscire a trovare l'inchiostro adatto una volta imparati i parametri che fanno a caso vostro. Io ho fatto l'errore di comperare un numero alto di inchiostri per testarli dato che non sarei stato in grado di farlo altrimenti. Se avessi saputo di queste info, avrei fatto scelte diverse.
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Messaggio da AlexO »

Interessante...
pbon ha scritto: lunedì 5 maggio 2025, 8:48 [...]
Prima di tutto questa tabella è utile e considera la dimensione del tratto su una penna extrafine giapponese, ogni inchiostro produce un tratto diverso date le caratteristiche di flusso e tensione superficiale: https://docs.google.com/spreadsheets/d/ ... id=0#gid=0
Dove sono indicati questi parametri? Per esempio, dove è indicato che la tabella considera la dimensione del tratto su una penna extrafine giapponese?
pbon ha scritto: lunedì 5 maggio 2025, 8:48 [...]

Questo sito, oltre a mostrare il colore offre anhe info circa la patina, che nel sito è considerata una qualità di pregio, ma voi potreste considerare un difetto e pertanto potreste evitare inchiostri con maggiore patina.
Cosa si intende con "patina"?
pbon ha scritto: lunedì 5 maggio 2025, 8:48 Ho fatto questo thread solo per dire che le info su internet sono molto utili, dovreste riuscire a trovare l'inchiostro adatto una volta imparati i parametri che fanno a caso vostro. Io ho fatto l'errore di comperare un numero alto di inchiostri per testarli dato che non sarei stato in grado di farlo altrimenti. Se avessi saputo di queste info, avrei fatto scelte diverse.
Come sopra... Quali sono i parametri a cui ti riferisci?
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Messaggio da pbon »

AlexO ha scritto: lunedì 5 maggio 2025, 20:36

Dove sono indicati questi parametri? Per esempio, dove è indicato che la tabella considera la dimensione del tratto su una penna extrafine giapponese?
lo dice il tizio. Dice che sta usando una penna giapponese extrafine per vedere quale inchiostro fa il tratto fine.
Patina = sheen. Sarebbe quell'incrostazione luminosa talvolta ricercata, colore che cambia in base alla concentrazione di inchiostro.
Quali parametri? beh, il sito che ho postato considera colore, "sheen" (io l'ho chiamata patina), e altre cose elencate nel sito.
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Messaggio da sansenri »

l'argomento è interessante,
(come puoi vedere - dato che uso lo stesso nik - partecipo alla discussione su FPN a maggio del 2021 - un mio primo post a fine della prima pagina in questo 3d: https://www.fountainpennetwork.com/foru ... k-wetness/)
al punto che ho da tempo salvato questo topic nei miei preferiti.

Sarebbe però utile che tu citassi la fonte (la Liz che sembra essere l'autrice del foglio elettronico credo sia LizEF, membro di FPN, che ha postato molte recensioni di inchiostri).

In realtà, anche se il foglio elettronico di Liz raccoglie molti dati, sembrano essere impressioni personali (dry time, lubrification, flow, etc.), quindi interessante, ma di utilità relativa (utile magari prevalentemente il confronto uno con l'altro).

Molto più interessante è il lavoro che era stato iniziato dal OP del 3d, ossia InesF, che ha effettivamente misurato la tensione superficiale degli inchiostri (la sua misura è perlomeno un parametro più oggettivo).
Ora, dato che sappiamo che la tensione superficiale è proporzionale al flusso dell'inchiostro (dal punto di vista fisico, maggiore è la bagnabilità, maggiore è la capacità dell'inchiostro di fluire nella penna e sulla carta) - seppure altri additivi nell'inchiostro (ad esempio che ne modificano la densità) possano influire sul flusso - ordinando gli inchiostri in base alla tensione superficiale misurata, siamo in grado di ordinarli in funzione della loro capacità di flusso (tensione superficiale alta = inchiostri secchi, basso flusso - tensione superficiale bassa = inchiostri bagnati, alto flusso).

Interessanti anche gli interventi di dipper, ferrogallic e txomsy che chiaramente sanno di cosa parlano. Alla pagina 20 (30 giugno 2022) txomsy chiarisce quello che accennavo sopra: la tensione superficiale non basta, altri additivi che ad esempio modificano la densità, influiscono anche sul flusso (tipico l'esempio dei Polar di Noodler's). L'ordinamento in base alla sola tensione superficiale non dà quindi una risposta precisa (abbastanza precisa però per la mia utilità :) ) , e anche il pH gioca una sua parte.

come riferimento utile, questa dovrebbe comunque essere l'ultima lista di InesF (121 inchiostri!)
https://www.fountainpennetwork.com/foru ... e0c971.png
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Messaggio da pbon »

sansenri ha scritto: lunedì 5 maggio 2025, 22:47
come riferimento utile, questa dovrebbe comunque essere l'ultima lista di InesF (121 inchiostri!)
https://www.fountainpennetwork.com/foru ... e0c971.png
grazie delle precisazioni. sono cose che non conoscevo. non sono esperto di inchiostri però ho imparato quali parametri mi interessano negli inchiostri stilografici.
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Messaggio da Koten90 »

pbon ha scritto: lunedì 5 maggio 2025, 8:48 Per quanto riguarda profondità di nero, questo sito compara il colore: https://mountainofink.com/blog/black-ink

Il problema di questo sistema di test è che qualsiasi inchiostro è nero se lo si spalma su una carta di qualità ad alte concentrazioni usando un cotton fioc. Non tutti questi neri offrono quel colore profondo se usati con pennini extrafine. Per esempio, aurora nero è molto profondo se lo spalmi con il cotton fioc ma produce anche patina colore rame che ad alcuni piace, però sulla pagina aurora nero a volte è meno profondo di take sumi e sfuma nel grigio.
Questo metodo di comparazione con cotton fioc su carta patinata, falsano moltissimo il risultato. Dal sito sembra che il Noodler’s Black sia una porcheria, poco più di un bianco sporco, ma questo è dovuto al colorante usato che resta legato alla cellulosa di cotone del cotton fioc invece di finire sulla carta. Tutti i Noodler’s Bulletproof danno sempre questo esito falsato se non si deposita in altro modo l’inchiostro sulla carta.
A questo link https://macchiatoman.com/blog/2017/12/1 ... black-inks trovi una comparativa condotta decisamente meglio che indica anche la profondità del nero con i valori RGB presi dalla scansione del foglio (più bassi i valori e più il nero è nero; più simili tra loro i valori e meno dominanti cromatiche ci saranno).
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Messaggio da sansenri »

Koten90 ha scritto: martedì 6 maggio 2025, 19:48
pbon ha scritto: lunedì 5 maggio 2025, 8:48 Per quanto riguarda profondità di nero, questo sito compara il colore: https://mountainofink.com/blog/black-ink

Il problema di questo sistema di test è che qualsiasi inchiostro è nero se lo si spalma su una carta di qualità ad alte concentrazioni usando un cotton fioc. Non tutti questi neri offrono quel colore profondo se usati con pennini extrafine. Per esempio, aurora nero è molto profondo se lo spalmi con il cotton fioc ma produce anche patina colore rame che ad alcuni piace, però sulla pagina aurora nero a volte è meno profondo di take sumi e sfuma nel grigio.
Questo metodo di comparazione con cotton fioc su carta patinata, falsano moltissimo il risultato. Dal sito sembra che il Noodler’s Black sia una porcheria, poco più di un bianco sporco, ma questo è dovuto al colorante usato che resta legato alla cellulosa di cotone del cotton fioc invece di finire sulla carta. Tutti i Noodler’s Bulletproof danno sempre questo esito falsato se non si deposita in altro modo l’inchiostro sulla carta.
A questo link https://macchiatoman.com/blog/2017/12/1 ... black-inks trovi una comparativa condotta decisamente meglio che indica anche la profondità del nero con i valori RGB presi dalla scansione del foglio (più bassi i valori e più il nero è nero; più simili tra loro i valori e meno dominanti cromatiche ci saranno).
è un bel confronto, molto approfondito, che avevo avuto già occasione di guardare, anche se in pratica non uso inchiostri neri.
Dopo aver per caso provato sia il Polar Black che l'Aurora nero (1° e 3° qualificato in ordine di "nerezza"), tutto sommato, dato che il Polar è affetto da feathering abbastanza visibile, dovessi usare un nero penso mi accontenterei dell'Aurora, anche se risulta un pelo "meno nero" nel confronto (differenza che ad occhio fatico a cogliere).
Entrambi molto utili su penne avare di flusso e tratti molto fini.
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Messaggio da Koten90 »

sansenri ha scritto: mercoledì 7 maggio 2025, 21:44 tutto sommato, dato che il Polar è affetto da feathering abbastanza visibile, dovessi usare un nero penso mi accontenterei dell'Aurora, anche se risulta un pelo "meno nero" nel confronto (differenza che ad occhio fatico a cogliere).
Entrambi molto utili su penne avare di flusso e tratti molto fini.
Concordo, anche il feathering del Polar è limitato a carte non proprio adatte agli inchiostri stilografici. Mai visto su Rhodia, Triomphe, o Favorit. Può comunque essere un vantaggio per un pennino troppo fine (io lo uso così con un EF che altrimenti sarebbe un capello) in ufficio.

Considerando anche il fattore prezzo e resistenza agli incidenti, Aurora perde il confronto.
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