Bhè Giorgio
il JLC definirlo fantastico secondo me è riduttivo.
Già di per sé è un orologio bello e storico, ma poi la storia che ci sta dietro e l'effetto tropic raggiunto, ne fanno un pezzo da museo.
Per quanto riguarda la 361 poi, per me è la penna che ha fatto scaturire la mia odierna passione. Tutto infatti è iniziato facendo restaurare una 361 arco marrone misura standard di mio padre, che la utilizzava a scuola. Studiando per disegnatore meccanico, aveva la necessità di una penna che permettesse l'utilizzo di tratti fini/grossi.
A completezza del tuo "reportage" aggiungo foto dei tre colori disponibili del modello F, sia nella misura standard che nella misura grande, caratterizzata dalla lettera B sul fusto.
Purtroppo non è una penna molto amata dai collezionisti, per la carenatura del pennino. Molti prediligono un pennino scoperto, ma secondo me se trovano una 361 in ordine e magari ci scrivono, potrebbero cambiare idea. Del resto, mi meraviglio che tanti amanti della PARKER 51 non abbiano mai provato a fare un confronto, considerando anche un pò di storia ....
Mostra Scambio - Pen Show - di Firenze
17 maggio 2025 - Hotel AC Marriot, via Luciano Bausi, 5
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OMAS EXTRA 361 F – Bologna, 1948
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Grazie di cuore, Fabio!fabbale09 ha scritto: ↑giovedì 28 marzo 2024, 9:31 Bhè Giorgio
il JLC definirlo fantastico secondo me è riduttivo.
Già di per sé è un orologio bello e storico, ma poi la storia che ci sta dietro e l'effetto tropic raggiunto, ne fanno un pezzo da museo.
Per quanto riguarda la 361 poi, per me è la penna che ha fatto scaturire la mia odierna passione. Tutto infatti è iniziato facendo restaurare una 361 arco marrone misura standard di mio padre, che la utilizzava a scuola. Studiando per disegnatore meccanico, aveva la necessità di una penna che permettesse l'utilizzo di tratti fini/grossi.
A completezza del tuo "reportage" aggiungo foto dei tre colori disponibili del modello F, sia nella misura standard che nella misura grande, caratterizzata dalla lettera B sul fusto.
Purtroppo non è una penna molto amata dai collezionisti, per la carenatura del pennino. Molti prediligono un pennino scoperto, ma secondo me se trovano una 361 in ordine e magari ci scrivono, potrebbero cambiare idea. Del resto, mi meraviglio che tanti amanti della PARKER 51 non abbiano mai provato a fare un confronto, considerando anche un pò di storia ....

Contavo proprio sul tuo intervento per completare il quadro della 361 F con i veri "pezzi da novanta" della serie faccettata!


E sono del tutto d'accordo con te: se la provi, poi te la tieni...

Un caro saluto!

Giorgio
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Leggo questa recensione solo ora, a circa un anno di distanza... E non posso proprio esimermi dal commentare: penna fantastica, e splendido abbinamento musicale (e di interpretazione vocale).Musicus ha scritto: ↑domenica 24 marzo 2024, 11:44[...] Per proseguire nella nostra antica consuetudine di abbinare penne a composizioni musicali, oggi suggerirei l'ultimo, meraviglioso ciclo di Lieder di Richard Strauss, scritto anch'esso nel 1948, poco prima della morte del compositore: Vier letze Lieder. In particolare il primo, Frühling (Primavera) su testo di Hermann Hesse, da ascoltare magari nell'interpretazione della grande Lucia Popp.
Grazie