Mostra Scambio - Pen Show - di Firenze
17 maggio 2025 - Hotel AC Marriot, via Luciano Bausi, 5
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Milano?
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Milano?
La Stilografica di Milano la conosco da quando ero un ragazzino.....
Oggi come oggi il titolare è in negozio ma solo per determinati clienti solo quelli famosi ,poi c’è la signora che un po’ di gentilezza in più c’è l’ha,e poi i ragazzi giovani tutti di famiglia,ma il problema vero non è certo la preparazione tecnica ma bensì il fatto che a Milano ha il monopolio delle stilografiche degli inchiostri ma non della carta.
Al di là di Mazza, negozietto con inchiostri e stilografiche che rimane in una traversa di Piazza Cordusio mi sembra di ricordare Via Cesare da Cantù se non erro è di un negozio In corso di Porta Vittoria prima del Tribunale,altro a Milano non mi risulta ci sia qualcuno di specialistico al di là di qualche cartoleria che tiene Clairefontaine, Pigna e Fabriano e Lamy come la Cartoleria di Via Vitruvio.
Per cui come dicevo avendo il monopolio La Stilografica si comporta come quelli che hanno la puzza sotto il naso e fanno gli snob,risultato che se vuoi spendere 100/120 € per una stilografica e vuoi prima provarla fai prima ad accomodarti
verso l’uscita ......a meno che non decidi di comprare una stilografica di alto valore .......rimane comunque
un bellissimo negozio
Purtroppo io,milanese di nascita e di famiglia se devo comprare una stilografica la compero on Line o quando
vado a Salerno per lavoro ne approfitto
Buona scrittura a tutti
Oggi come oggi il titolare è in negozio ma solo per determinati clienti solo quelli famosi ,poi c’è la signora che un po’ di gentilezza in più c’è l’ha,e poi i ragazzi giovani tutti di famiglia,ma il problema vero non è certo la preparazione tecnica ma bensì il fatto che a Milano ha il monopolio delle stilografiche degli inchiostri ma non della carta.
Al di là di Mazza, negozietto con inchiostri e stilografiche che rimane in una traversa di Piazza Cordusio mi sembra di ricordare Via Cesare da Cantù se non erro è di un negozio In corso di Porta Vittoria prima del Tribunale,altro a Milano non mi risulta ci sia qualcuno di specialistico al di là di qualche cartoleria che tiene Clairefontaine, Pigna e Fabriano e Lamy come la Cartoleria di Via Vitruvio.
Per cui come dicevo avendo il monopolio La Stilografica si comporta come quelli che hanno la puzza sotto il naso e fanno gli snob,risultato che se vuoi spendere 100/120 € per una stilografica e vuoi prima provarla fai prima ad accomodarti
verso l’uscita ......a meno che non decidi di comprare una stilografica di alto valore .......rimane comunque
un bellissimo negozio
Purtroppo io,milanese di nascita e di famiglia se devo comprare una stilografica la compero on Line o quando
vado a Salerno per lavoro ne approfitto
Buona scrittura a tutti
Milano?
A Milano fino a un anno fa circa c'era un bellissimo negozio seppur piccolo non lontano da piazza cinque giornate, La Cartoleria del Novecento. Un negozio che appena entravi respiravi l'aria della Parigi fin de siecle (fine ottocento inizio novecento). Avevano carta, stilografiche, inchiostri e molto altro etc... Anche una scala a chiocciola che portava in un piccolo salottino al primo piano. Era gestito da una coppia marito/moglie disponibilissimi e gentilissimi.
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Però dovevi essere simpatico al proprietario, altrimenti …Roland ha scritto: ↑martedì 22 aprile 2025, 12:46 A Milano fino a un anno fa circa c'era un bellissimo negozio seppur piccolo non lontano da piazza cinque giornate, La Cartoleria del Novecento. Un negozio che appena entravi respiravi l'aria della Parigi fin de siecle (fine ottocento inizio novecento). Avevano carta, stilografiche, inchiostri e molto altro etc... Anche una scala a chiocciola che portava in un piccolo salottino al primo piano. Era gestito da una coppia marito/moglie disponibilissimi e gentilissimi.
Io per fortuna lo ero ed ho acquistato belle cose, ho visto però gente trattata (da lui soprattutto) non benissimo. Le penne belle le tirava fuori quando aveva voglia

Cesare Augusto
Milano?
A me fece vedere una volta una piccolissima parte della sua collezione. Rimasi estasiato davanti a tutte le yard o led. Una più bella dell'altra.Automedonte ha scritto: ↑martedì 22 aprile 2025, 12:55 Le penne belle le tirava fuori quando aveva voglia![]()

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Milano?
I problemi che i negozi fisici hanno è assolutamente concreto e reale e meno vogliono adattarsi alla vita che cambia più saranno destinati ad arrancare e a essere costretti a scelte drastiche.
Ormai, a mio parere, dovrebbe esserci un cambio da una logica di puro punto vendita a quella di servizio: vendita principalmente online, negozio come showroom e hub di incontro, socializzazione, aggregazione e dimostrativo. Il negozio come solo punto vendita non funziona più ma ostinarsi e decidere di galleggiare eliminando dalla proposta alcune dotazioni non credo che sia la strada giusta. Magari campano con quei due clienti al mese che comprano Montblanc e a loro va bene così ma dubito che durerà ancora molto a lungo. Anche la clientela ha ricambio generazionale e la direzione è ancora verso l'acquisto online. Se vuoi gente in negozio, devi attirarla in negozio con esperienze che online non possono essere fatte.
Ormai, a mio parere, dovrebbe esserci un cambio da una logica di puro punto vendita a quella di servizio: vendita principalmente online, negozio come showroom e hub di incontro, socializzazione, aggregazione e dimostrativo. Il negozio come solo punto vendita non funziona più ma ostinarsi e decidere di galleggiare eliminando dalla proposta alcune dotazioni non credo che sia la strada giusta. Magari campano con quei due clienti al mese che comprano Montblanc e a loro va bene così ma dubito che durerà ancora molto a lungo. Anche la clientela ha ricambio generazionale e la direzione è ancora verso l'acquisto online. Se vuoi gente in negozio, devi attirarla in negozio con esperienze che online non possono essere fatte.
- maylota
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Discorso complesso, il tema ci sta tutto ma nel retail molto spesso riesci a farlo solo come monomarca. Dove controlli perfettamente assortimento, esclusive ed i prezzi per fare in modo che alla fine la visita al negozio si concluda con un acquisto (e che quindi il negozio resti in piedi).Simy ha scritto: ↑mercoledì 23 aprile 2025, 12:01 I problemi che i negozi fisici hanno è assolutamente concreto e reale e meno vogliono adattarsi alla vita che cambia più saranno destinati ad arrancare e a essere costretti a scelte drastiche.
Ormai, a mio parere, dovrebbe esserci un cambio da una logica di puro punto vendita a quella di servizio: vendita principalmente online, negozio come showroom e hub di incontro, socializzazione, aggregazione e dimostrativo. Il negozio come solo punto vendita non funziona più ma ostinarsi e decidere di galleggiare eliminando dalla proposta alcune dotazioni non credo che sia la strada giusta. Magari campano con quei due clienti al mese che comprano Montblanc e a loro va bene così ma dubito che durerà ancora molto a lungo. Anche la clientela ha ricambio generazionale e la direzione è ancora verso l'acquisto online. Se vuoi gente in negozio, devi attirarla in negozio con esperienze che online non possono essere fatte.
Il multimarca fa molto più fatica (ed infatti in quasi tutte le categorie soffre). Il rischio di avere grande traffico, interesse e passaggio che si concretizza in tante foto per poi comprarsi il prodotto online per risparmiare qualche euro, taglia le gambe.
Ma non è detto rimanga così in eterno...
Venceremos.
- Simy
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Quello che pensavo riguardava proprio il fatto di puntare alle vendite soprattutto online per il negozio stesso. Naturalmente è difficile essere competitivi anche lì, soprattutto quando di frequente c'è la possibilità di acquistare esentasse o direttamente dal produttore.maylota ha scritto: ↑mercoledì 23 aprile 2025, 14:43 Il multimarca fa molto più fatica (ed infatti in quasi tutte le categorie soffre). Il rischio di avere grande traffico, interesse e passaggio che si concretizza in tante foto per poi comprarsi il prodotto online per risparmiare qualche euro, taglia le gambe.
Ma non è detto rimanga così in eterno...
Poi, potrebbero esserci molteplici soluzioni che a me non vengono in mente ma sicuramente restare fermi a 20 anni fa non aiuta.
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Non è difficile, ma solo che richiede di base già una bella fama.Simy ha scritto: ↑giovedì 24 aprile 2025, 0:14Quello che pensavo riguardava proprio il fatto di puntare alle vendite soprattutto online per il negozio stesso. Naturalmente è difficile essere competitivi anche lì, soprattutto quando di frequente c'è la possibilità di acquistare esentasse o direttamente dal produttore.maylota ha scritto: ↑mercoledì 23 aprile 2025, 14:43 Il multimarca fa molto più fatica (ed infatti in quasi tutte le categorie soffre). Il rischio di avere grande traffico, interesse e passaggio che si concretizza in tante foto per poi comprarsi il prodotto online per risparmiare qualche euro, taglia le gambe.
Ma non è detto rimanga così in eterno...
Poi, potrebbero esserci molteplici soluzioni che a me non vengono in mente ma sicuramente restare fermi a 20 anni fa non aiuta.
Il concetto di preordine è un tipo di vendita online di "backdoor" (non ho la merce, vado a controllare) , e spesso vengono incentivati con sconti adeguati.
La fidelizzazione poi è un altro discorso più complicato, ci sono tanti negozi UK che offrono generosi sconti dal listino a chi è cliente abituale oltre a sconti classici. Certo spesso si soffre con le vocine come un certo negozio olandese che le merci arrivano con ritardo o non affatto disponibili.
Di fatto se uno vuole pagare di meno andare in negozio non è la soluzione; e chi va al negozio spesso non si aspetta un prezzo basso ma un servizio diverso da entrare, chiedere, pagare e uscire.
❄️ 🐻❄️ ❄️
Milano?
Comprare direttamente dal sito del produttore è una idiozia grossa come una casa considerando che sconto non ne fa, mentre gli sconti ce li hai in quantità variabile sia nei negozi fisici che sui siti generalisti online.