Piccola premessa:
Una mia ex vicina di casa dopo varie vicissitudini è andata a convivere con il suo nuovo compagno giù in "terra di Bari" , qualche mese fa ci hanno fatto visita perché il suo compagno per una patologia deve fare esami periodici, le abbiamo fatto il favore di accompagnarli in clinica, portarli in albergo e avanti e indietro dall'aeroporto (sono entrambi ipovedenti e non possono guidare).
Il suo compagno per ringraziarci oltre al famoso "pacco da giù " con varie leccornie pugliesi mi ha anche lasciato alcuni oggetti da vendere su internet che lui non aveva mai usato e di tenermi il ricavato.
Tra questi oggetti c'era una scatolina di cartone di un rasoio che conteneva questa stilografica pubblicitaria.
Ieri nella consueta rotazione delle penne in uso ho deciso di darle una possibilità, l'ho caricata con Diamine Majestic Blue.
Dopo tutte queste ammorbanti chiacchiere vi vado ad illustrare la penna.
Trattasi di una stilografica in plastica nera, palesemente economica, di produzione ignota, non reca alcuna indicazione del produttore.
È leggera ma non eccessivamente, la plastica risulta lucida e abbastanza resistente al tatto, nel complesso meglio di alcune cinesate da pochi euro.
Le metallerie sono dorate (color oro o placcate ? Boh) e le dorature, nonostante gli anni, sono ancora intatte, non ho indicazioni dell'età della penna ma potrebbe essere degli anni '80.
Presenta tre verette "esterne" ovvero una per la clip, una a fondo cappuccio e una in coda, e due verette a delimitare l'inizio e la fine della sezione, anch'essa in plastica nera.
La clip presenta una piccola "goccia" sul termine ed è discretamente elastica.
Alimentatore in plastica senza alette all'esterno il flusso è leggermente magro con questo inchiostro, il cappuccio chiude bene a scatto e si apre con un certo sforzo e con un sonoro "POP!" come lo stappare di uno spumante. Molto divertente!
Sul fusto è presente una scritta in verde "FIALS - Bari", un sindacato autonomo per i lavoratori della sanità, forse era regalata se ci si tesserava oppure a qualche evento/convegno o forse era semplicemente in uso agli uffici, chi può saperlo.
La penna non era mai stata utilizzata e conteneva nel fusto un converter anch'esso anonimo però esattamente identico si converter Parker a sacchetto con "fusto metallico ", l'unica differenza è ovviamente la mancanza della scritta "PARKER" sulla barra di pressione. Il converter è ancora funzionante.
Il pennino è in acciaio dorato, tratto EF, con inciso l'unico contrassegno presente sulla penna: il simbolo della flotta stellare di Star Trek.

Sul forum sono già girate delle ipotesi su cosa possa indicare quel logo e quale origine potrebbe avere, sicuramente era il logo di qualche produttore di basso prezzo, che faceva da terzista, di nazionalità non identificata, potrebbe richiamare il logo sovietico della Soyuz, è stato visto sulle prime penne da tabaccaio della Marksman (azienda credo di Taiwan) ma non si hanno notizie certe o meno fumose.
Beh ma non vi siete ancora stufati?
Ancora vi state chiedendo perché tutto sto tempo perso è una "recensione " per una penna pubblicitaria da pochi soldi e pure sconosciuta.?
Ma perché SCRIVE BENISSIMO!
Mi ha stupito fin da subito con un tratto veramente ExtraFine, non dico giapponese ma quasi, il pennino è scorrevole con il giusto accenno di feedback per farlo controllare meglio, il flusso è leggermente magro (ma potrebbe essere colpa dell'inchiostro) ma regolare e ben dosato.
In più il pennino non è un chiodazzo da roccia, ma bensì risulta piacevolmente molleggiato e se si calca giusto un pochino presenta anche una piccola variazione di tratto che dona una leggera eleganza alla scrittura.
Bello! Bello! Bello!
Se si scrive in velocità il flusso va un pochino in sofferenza, ma anche qui credo sia un problema dell'inchiostro dato che su qualsiasi penna se lasciato anche per pochi secondi a cappuccio aperto si secca sulla punta.
Devo provarla con un inchiostro meno denso, tipo il Bleu des Profondeurs.
E che dire, son queste le belle sorprese che ti fanno cascare le certezze... spendi cuofn' (unitá di misura salentina che sta ad indicare una quantità piuttosto elevata che ingenera anche stupore o preoccupazione a seconda del contesto, di etimologia derivata da "cofano" ovvero delle dimensioni di una bara) di euro per acquistare pennini in oro ultraflex, "grindati", calligraphy, con alimentatori in vibranio a quarantotto piste come i mixer dei Pink Floyd, e poi....
Arriva una pennetta anonima di che starebbe bene in mano ad un CosPlay del Dr McCoy, di plastica, con un pennino di latta dorata, e ti fa un goal su punizione da 35 metri a giro nel sette.
Vaaaa beneeeee, oooook !
Ecco a voi qualche foto.