può darsi, tuttavia non eliminiamo del tutto il possibile difetto nella penna. Con le cinesi, soprattutto le molto economiche, c'è il rischio che non tutte le ciambelle riescano col buco...
Che pennino hai? più d'uno si è lamentato del EF un po' grattoso e stitico...
Prova con l'inchiostro, se non basta, dai una tiratina alle spalle, e magari una leggera passata sul micromesh 12000.
Mostra Scambio - Pen Show - di Firenze
17 maggio 2025 - Hotel AC Marriot, via Luciano Bausi, 5
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Qualche super economica
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Qualche super economica
Mi piace questa comparativa.
Per me la migliore rimane la Carioca Stilo, nonostante le plastiche, il suo pennino fa sempre il suo dovere.
Preppy? Benino la F ma per mia esperienza personale va male male con la EF che non ha il problema di grattare perché a me piace, il suo problema è proprio la stitichezza del tratto, sui pennini base ultra fini Platinum ha ancora molto da lavorare.
Per me la migliore rimane la Carioca Stilo, nonostante le plastiche, il suo pennino fa sempre il suo dovere.
Preppy? Benino la F ma per mia esperienza personale va male male con la EF che non ha il problema di grattare perché a me piace, il suo problema è proprio la stitichezza del tratto, sui pennini base ultra fini Platinum ha ancora molto da lavorare.
«Vedi, il mondo si divide in due categorie: chi ha la pistola carica, e chi scava. Tu scavi».
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Qualche super economica
stranamente non mi stupisce...

E' un medio (anche se avevo ordinato un fine... altra ciambella senza buco...)
Ho svuotato e lavato la penna (l'inchiostro era il Montegrappa Dark Grey, che continuo a non riuscire ad abbinare al alcuna penna

Più che altro per ripulire eventuali residui di lavorazione, ho passato la pellicola fotografica tra i rebbi (senza insistere, sperando anche di allargarli di una inezia), e una pellicola molto sottile tra pennino e alimentatore.
Caricata con Aurora nero.
Beh... Tutto un altro mondo! Adesso è usabile: flusso costante, regolare e adeguato (solo un po' leggermente abbondante per i miei gusti); feedback il giusto.
Lo stesso trattamento l'ho applicato anche alla Jinhao 82: tolto il Pelikan 4001 Brilliant Red, pulita con acqua e pellicole, caricata con Diamine Ruby.
Anche in questo caso una trasformazione! Flusso costante, regolare e adeguato; feedback molto migliorato, solo leggermente aspro, ma confido che con un minimo di rodaggio andrà meglio.
Grazie dei suggerimenti.
ADDENDUM
Mentre per queste due penne, considerata la fattura accettabile, aveva senso fare un tentativo e "lavorarci" un po', invece per quanto riguarda i cloni della Lamy Safari, neanche ci provo: il problema resta comunque la pessima fattura della penna, con impugnatura praticamente inutilizzabile in quanto troppo "spigolosa" a causa della pessima lavorazione della plastica... Bocciata senza appello.
Qualche super economica
interessante lista, la trovo utile e compara molte di queste penne. Tra le varie che hai mostrato io preferirei le penne compatibili con componenti Lamy. Io ho comprato varie penne cinesi e tutte quante funzionavano al primo colpo. Va detto che le ho sempre disassemblate e pulite completamente cosa che faccio in ogni caso. Le penne stilografiche sono come un fucile a pompa, anche se te le vendono assemblate non significa che tu non debba disassemblarle e pulirle. ci sono residui
Le penne cinesi molto economiche che io preferisco sono le jinhao cloni della parker. Per il semplice fatto che non si sono rotte durante gli anni. Le jinhao economiche che io ho posseduto sono tutte fatte di qualche plastica veramente scadente che si spacca da sola eccetto i cloni della parker che a volte sono fatti con fusto di legno.
Da quello che ho capito, girano un tot di alimentatori per penne cinesi che vengono usati da vari marchi e sono sempre gli stessi e alcuni sono anche in ebanite ma ti capitano più raramente. Alcuni alimentatori di plastica hanno 2 canali, altri uno solo. Trovo curioso che produttori cinesi abbiano realizzato alimentatori di plastica con 2 canali. Che io sappia è una scelta inusuale.
Nel mio caso ho riscontrato zero problemi con penne cinesi, eccetto la plastica scadente. Nel senso, ho beccato zero che scrivevano male, nessuna penna era secca, tutte funzionavano al primo colpo e anche bene.
Data questa mia esperienza, ho scelto di evitare le penne di plastica cinesi, ma è probabile che le penne di legno e metallo siano a posto senza problemi. Sono penne decenti ma valgono quello che costano. 3 euro per una jinhao (io le ho pagate 1 euro l'una) è un prezzo OK considerato che la penna si spacca da sola. Per 1 euro è ottimo dato che ti danno il convertitore con foro internazionale, solo per il convertitore è un buon affare.
Le penne cinesi molto economiche che io preferisco sono le jinhao cloni della parker. Per il semplice fatto che non si sono rotte durante gli anni. Le jinhao economiche che io ho posseduto sono tutte fatte di qualche plastica veramente scadente che si spacca da sola eccetto i cloni della parker che a volte sono fatti con fusto di legno.
Da quello che ho capito, girano un tot di alimentatori per penne cinesi che vengono usati da vari marchi e sono sempre gli stessi e alcuni sono anche in ebanite ma ti capitano più raramente. Alcuni alimentatori di plastica hanno 2 canali, altri uno solo. Trovo curioso che produttori cinesi abbiano realizzato alimentatori di plastica con 2 canali. Che io sappia è una scelta inusuale.
Nel mio caso ho riscontrato zero problemi con penne cinesi, eccetto la plastica scadente. Nel senso, ho beccato zero che scrivevano male, nessuna penna era secca, tutte funzionavano al primo colpo e anche bene.
Data questa mia esperienza, ho scelto di evitare le penne di plastica cinesi, ma è probabile che le penne di legno e metallo siano a posto senza problemi. Sono penne decenti ma valgono quello che costano. 3 euro per una jinhao (io le ho pagate 1 euro l'una) è un prezzo OK considerato che la penna si spacca da sola. Per 1 euro è ottimo dato che ti danno il convertitore con foro internazionale, solo per il convertitore è un buon affare.