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La mia via eretica per sistemare i pennini moderni stittici senza usare strumenti sul pennino

Tecniche e consigli per l'uso, la manutenzione e la riparazione delle penne stilografiche.
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Automedonte
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Messaggio da Automedonte »

Ottorino ha scritto: lunedì 17 marzo 2025, 21:48
Mi sa che serve un aperitivo per discutere e chiarire l'argomento
Razza di "$£%&?^*/" che siete lontani !!!

(ci conosciamo e so che capirete che non è un'offesa pesante)
Se vuoi facciamo una spedizione per risciacquare i panni in Arno (appena finisce la piena :x)
Cesare Augusto
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Messaggio da francoiacc »

Per evitare l'amputazione delle falangi con lametta uso delle lamelle ricavate da lattine di bibite. Bisogna lasciarle un po' di tempo per avere degli effetti. Mi sento fortemente di sconsigliare la pratica da te suggerita, il pennino viene snervato e rischi che allontani il pennino dalla superficie del conduttore.
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Messaggio da pbon »

sembra un metodo decente ma a me pare anche rischioso dato il materiale di certi pennini. Per esempio io non lo farei su un jowo dato che i jowo hanno una curvatura che è facile perdere se si usa troppa pressione, poi il pennino non sta più a contatto con l'alimentatore.

Un metodo alternativo potrebbe essere quello di far passare due patine di plastica rigida (per esempio plastica del pacchetto di fazzoletti) entro i rebbi e tirare a mano tendendo il pennino, facendo attenzione a non esercitare troppa pressione e guardando di frequente il risultato.

Un minimo di tensione sul pennino va lasciato. Un pennino floscio e aperto è semplicemente rovinato anche se magari "funziona" e produce vistoso flusso incrementato, non è comunque come dovrebbe essere.
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Messaggio da RisottoPensa »

Dove si potrebbero vedere questi pennini rovinati?
Vedo ripetere le cose ma non trovo foto :eh:
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Messaggio da sansenri »

maylota ha scritto: lunedì 17 marzo 2025, 19:59 Che poi magari un giorno qualcuno si occuperà di "storiografia della riparazione dei difetti dei pennini".

Vent'anni fa andavano di moda le lamine d'ottone, da quella sottile come la carta velina a quelle sempre più spesse. Richard Binder le vendeva a palate dal suo sito...
Poi un bel giorno cambiò l'aria e pure il caro vecchio Binder fece un articolo (che sicuramente c'è ancora) in cui faceva mea culpa e si lanciava in una dotta disquisizione di perchè era meglio agire con le dita sulle spalle - tanto di cappello, solo i cretini non cambiano mai idea, ma secondo me senza adeguato training era soluzione più rischiosa.

La pellicola invece ha l'impagabile vantaggio che fa lavorare il tempo più che la forza bruta e mentre il tempo è galantuomo, la forza bruta può fare disastri se sei un praticone pasticcione.
Ovviamente un bel giorno salterà fuori qualche guru che ci spiegherà che l'emulsione fotografica contiene alogenuri d'argento e che l'argento è estremamente affine all'oro e quindi può fare disastri, ma speriamo di no. (tanto poi quelli chiusi in punta sono più spesso quelli in acciaio :D )
io uso la parte finale della pellicola, sai quella parte che ti davano insieme a negativi e stampe, dove non c'è nessuna immagine? (solo per farti vedere che ti hanno sviluppato l'intero rullino).
Ecco... quella parte lì non è esposta, quindi i bagni di sviluppo e fissaggio si son portati via tutto l'argento... è un pezzo di plastica ;)
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Messaggio da sansenri »

RisottoPensa ha scritto: lunedì 7 aprile 2025, 16:57 Dove si potrebbero vedere questi pennini rovinati?
Vedo ripetere le cose ma non trovo foto :eh:
eh, dai, cosa pretendi? l'invenzione è tua... io il tuo sistema giusto per vedere se il pennino si rovina per sempre non l'ho provato... :) ;)
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Messaggio da RisottoPensa »

sansenri ha scritto: lunedì 7 aprile 2025, 21:59
RisottoPensa ha scritto: lunedì 7 aprile 2025, 16:57 Dove si potrebbero vedere questi pennini rovinati?
Vedo ripetere le cose ma non trovo foto :eh:
eh, dai, cosa pretendi? l'invenzione è tua... io il tuo sistema giusto per vedere se il pennino si rovina per sempre non l'ho provato... :) ;)
Voglio dire che se pur vero che la stilografica rimane uno strumento molto delicato e anche costoso, non ci sono così tanti esempi concreti facilmente reperibili di rotture rispetto a tutte le precauzioni fornite.

A mio parere non si tratta di sottovalutare il rischio: trovo insensato la paura rivolta verso la "distruzione" di un oggetto quando tale prova è particolarmente utile nell'esperienza complessiva del mondo stilografico.

E comunque necessario certamente no, ma rimanere all'oscuro di quanta forza serve per rovinare la propria penna crea altrettanto disagio quando si tratta di capire ciò che abbiamo sottomano.

La curiosità mi impedisce personalmente di obbedire al primo sistema efficace nella risoluzione di problemi perché impedisce di capire ciò che lo causa.
Non si tratta di andare controtendenza o controcorrente, piuttosto a imparare il perché di tale cose.

Solo perché esistono i pericoli non significa che capitano per forza nella stessa maniera, o nella stessa intensità. Se si guardane varie restaurazioni, anche sul forum, ditemi se il primo pensiero non era quello di mandarle in spazzatura...

Ciò che ferma la creatività è la paura, ma con un po' di buonsenso anche la follia diventa genio...forse :roll:.
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Messaggio da sansenri »

capisco il tuo punto di vista, Chen, posso anche dirti che in parte lo ammiro...
non con le mie penne, però :D :wave:
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