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Standard International

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Rizzo
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Messaggio da Rizzo »

Lo so, lo so... :?
Avevo già chiesto qualcosa a riguardo in un altro topic che avevo aperto io che era sulla compatibilità delle cartucce.

Ma ora vorrei approfondire la questione del cosa significa "standard International" che spesso si trova scritto su vari siti web rivenditori di penne ecc...
(Ho cercato sul forum, ma non ho trovato nulla che ne parla specificatamente).

Da quello che ho capito facendo un pò di ricerca su google e altri siti vari... Per "Standard International" si intende semplicemente un tipo di cartuccia (in questo caso Pelikan) che è compatibile con vari tipi di marchi e dunque utilizzabile su di essi. CORRETTO ??

Perchè facendo ricerche varie, vedo che anche CdA e MB e molti altri marchi usano questo tipo di cartuccia "Standard Int".
Per tanto mi domando...
E semplicemente una cartuccia Pelikan, che poi tutti gli altri marchi si sono voluti attaccare al loro tipo di cartuccia perchè, non so, forse era più facile da trovare nelle cartolerie e per avere più colorazioni di vari marchi ??
Perchè onestamente faccio fatica a capire come sia nata questa tipo di cartuccia e a che punto sia stata nominata "Standard International" che decine e decine di marchi si basano per fabbricare le loro penne.

Semplice curiosità :mrgreen:

Grazie a chiunque sia in grado di darmi una spiegazione esaustiva!
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Enbi
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Messaggio da Enbi »

Non so quanto possa essere esaustivo io che non ho tante conoscenze storiche, ma provo:
L'attacco standard delle cartucce sarebbe più propriamente definibile "standard europeo" perché è comune alla maggior parte della produzione europea. Perché? Beh considerando che ad oggi i maggiori produttori di pennini (Jowo, Block, la stessa Pelikan) sono tedeschi, è comprensibile che adottino lo stesso standard che è stato "inventato" da Pelikan, ma ciò non significa che tutte le cartucce con questo attacco, e l'inchiostro in esse contenuto, siano prodotti da Pelikan, ma che questo attacco è diventato uno standard, soprattutto per il fatto che molti produttori fuori dall'Europa montano pennini Jowo/Schmidt o Block, quindi tedeschi, quindi con attacco "tipo Pelikan".

Problema 1: in verità tra un produttore e l'altro non è assicurata la piena compatibilità perché l'attacco rimane quello ma cambia il collo della cartuccia. Esempio concreto: Montblanc usa ufficialmente cartucce ad attacco standard, ma esse hanno un collo più sottile delle Pelikan, dunque non è detto che le Pelikan entrino. Ho provato a mettere una cartuccia Pelikan sulla mia Mozart, ma niente da fare, non entrava perché troppo "cicciotta". Anche con molti modelli Waterman spesso c'è un problema di compatibilità. Credo che venga fatto apposta dai produttori per invogliare a comprare le loro cartucce.

Problema 2: in verità esiste un altro standard, quello detto dagli appassionati "cinese/americano" perché è l'attacco di molte penne cinesi e di brand americani ma prodotte in Cina: è simile al Pelikan, ma diverso. Da mia esperienza personale rientra in questo gruppo anche la "famigerata" Pilot Metropolitan, che io comprai e che era venduta come penna "ad attacco standard" ma anche dopo essermela fatta cambiare c'era sempre lo stesso problema, la cartuccia Pelikan data in dotazione si bucava ma non rimaneva in sede. Alla fine ho chiesto il rimborso e aggiungendo qualcosa ho preso la Pilot Prera, che è ad attacco proprietario Pilot (mai scelta fu più azzeccata).

Quindi insomma, standard "internazionale" sì ma fino a un certo punto, e comunque sempre meglio informarsi prima se si hanno dei dubbi sulla compatibilità delle cartucce. Tutto il discorso che ho fatto per le cartucce vale ovviamente anche per i converter.
Enrico
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Messaggio da Rizzo »

Enbi ha scritto: martedì 1 aprile 2025, 18:30 Non so quanto possa essere esaustivo io che non ho tante conoscenze storiche, ma provo:
L'attacco standard delle cartucce sarebbe più propriamente definibile "standard europeo" perché è comune alla maggior parte della produzione europea. Perché? Beh considerando che ad oggi i maggiori produttori di pennini (Jowo, Block, la stessa Pelikan) sono tedeschi, è comprensibile che adottino lo stesso standard che è stato "inventato" da Pelikan, ma ciò non significa che tutte le cartucce con questo attacco, e l'inchiostro in esse contenuto, siano prodotti da Pelikan, ma che questo attacco è diventato uno standard, soprattutto per il fatto che molti produttori fuori dall'Europa montano pennini Jowo/Schmidt o Block, quindi tedeschi, quindi con attacco "tipo Pelikan".

Problema 1: in verità tra un produttore e l'altro non è assicurata la piena compatibilità perché l'attacco rimane quello ma cambia il collo della cartuccia. Esempio concreto: Montblanc usa ufficialmente cartucce ad attacco standard, ma esse hanno un collo più sottile delle Pelikan, dunque non è detto che le Pelikan entrino. Ho provato a mettere una cartuccia Pelikan sulla mia Mozart, ma niente da fare, non entrava perché troppo "cicciotta". Anche con molti modelli Waterman spesso c'è un problema di compatibilità. Credo che venga fatto apposta dai produttori per invogliare a comprare le loro cartucce.

Problema 2: in verità esiste un altro standard, quello detto dagli appassionati "cinese/americano" perché è l'attacco di molte penne cinesi e di brand americani ma prodotte in Cina: è simile al Pelikan, ma diverso. Da mia esperienza personale rientra in questo gruppo anche la "famigerata" Pilot Metropolitan, che io comprai e che era venduta come penna "ad attacco standard" ma anche dopo essermela fatta cambiare c'era sempre lo stesso problema, la cartuccia Pelikan data in dotazione si bucava ma non rimaneva in sede. Alla fine ho chiesto il rimborso e aggiungendo qualcosa ho preso la Pilot Prera, che è ad attacco proprietario Pilot (mai scelta fu più azzeccata).

Quindi insomma, standard "internazionale" sì ma fino a un certo punto, e comunque sempre meglio informarsi prima se si hanno dei dubbi sulla compatibilità delle cartucce. Tutto il discorso che ho fatto per le cartucce vale ovviamente anche per i converter.
Dunque in parole povere è un "internazionale" un pò fuffa da marketing :think:
Perchè se ufficialmente MB o anche le mie CdA usano cartucce "Standard" ma se poi non entrano cartucce che vengono classificate come "Standard Int" è una fregatura.
Che poi non tutti i brand che producono penne, magari producono anche cartucce... Perchè si dicono, "noi usiamo l'attacco standard International e dunque tutte le cartucce classificate come esse sono compatibili. Poi però magari ci vuoi mettere una cartuccia MB e non funziona perchè leggermente diversa anche se dichiarata "Standard"

Insomma...inizio a essere un pò riluttante verso le penne a cartuccia "standard" :?
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Messaggio da sansenri »

Rizzo ha scritto: martedì 1 aprile 2025, 17:35 Lo so, lo so... :?
Avevo già chiesto qualcosa a riguardo in un altro topic che avevo aperto io che era sulla compatibilità delle cartucce.

Ma ora vorrei approfondire la questione del cosa significa "standard International" che spesso si trova scritto su vari siti web rivenditori di penne ecc...
(Ho cercato sul forum, ma non ho trovato nulla che ne parla specificatamente).

Da quello che ho capito facendo un pò di ricerca su google e altri siti vari... Per "Standard International" si intende semplicemente un tipo di cartuccia (in questo caso Pelikan) che è compatibile con vari tipi di marchi e dunque utilizzabile su di essi. CORRETTO ??

Perchè facendo ricerche varie, vedo che anche CdA e MB e molti altri marchi usano questo tipo di cartuccia "Standard Int".
Per tanto mi domando...
E semplicemente una cartuccia Pelikan, che poi tutti gli altri marchi si sono voluti attaccare al loro tipo di cartuccia perchè, non so, forse era più facile da trovare nelle cartolerie e per avere più colorazioni di vari marchi ??
Perchè onestamente faccio fatica a capire come sia nata questa tipo di cartuccia e a che punto sia stata nominata "Standard International" che decine e decine di marchi si basano per fabbricare le loro penne.

Semplice curiosità :mrgreen:

Grazie a chiunque sia in grado di darmi una spiegazione esaustiva!
come spesso accade, gli standard nascono da un riconoscimento graduale da parte di varie altre aziende, delle specifiche iniziali di qualcuno.
Io ritengo sia come dici, ossia che lo standard di Pelikan sia stato via via adottato da altre aziende, per comodità/semplicità.

Chi fa le penne di solito non fa le cartucce, quindi è quasi obbligatorio uniformarsi ad uno standard esistente, se non si vuole spendere soldi per farsi fare uno standard proprio.
Se ci fai caso, gli standard propri li hanno solo aziende molto grandi (Pelikan, Parker, Waterman...)
Molto più economico andare dal fornitore di Pelikan, che già ne produce a milioni, e dirgli "me le vendi come quelle Pelikan?" oppure andare da un fornitore terzo e dirgli "me le fai come quelle Pelikan?" Come sia andata precisamente non lo sappiamo, ma è quasi certo che "adottare uno standard esistente" sia questione necessaria per motivi economici.

Se poi vi sia un riconoscimento formale come misura standard oppure è diventato standard per mutuo riconoscimento tra aziende, questo non lo so.

No, non è comunque una fuffa di marketing, molte aziende (europee) rispettano il formato Pelikan molto accuratamente.
Anzi, non rispettarlo per errore tecnico è un grave problema economico, se la compatibilità non è garantita (essere incompatibili vuol dire restare ai margini del mercato).
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Messaggio da maylota »

Rizzo ha scritto: martedì 1 aprile 2025, 18:47
Insomma...inizio a essere un pò riluttante verso le penne a cartuccia "standard" :?
Più che altro mi domando quando è stata l'ultima volta che hai comprato al volo una cartuccia in cartoleria o al supermercato, che ai tempi era il principale vantaggio di avere una penna dove le diffusissime Pelikan più o meno ci entrassero...
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Enbi
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Messaggio da Enbi »

Rizzo ha scritto: martedì 1 aprile 2025, 18:47 Dunque in parole povere è un "internazionale" un pò fuffa da marketing :think:
Perchè se ufficialmente MB o anche le mie CdA usano cartucce "Standard" ma se poi non entrano cartucce che vengono classificate come "Standard Int" è una fregatura.
Non proprio: nella maggior parte dei casi, come diceva Sansenri, il formato standard/Pelikan è accuratamente rispettato. Esempio: sulle Kaweco puoi tranquillamente andare di cartucce Pelikan. I pennini sono Bock, quindi hanno "per forza" attacco standard.
L'esempio che facevo della Montblanc è un po' estremo, perché MB si fa in proprio i pennini e gli alimentatori, quindi può decidere liberamente come fare l'attacco. La CdA credo usi pennini Bock, quindi anche lì, standard Pelikan "vero". In generale quelli con cui bisogna fare più attenzione sono i marchi che si producono in proprio l'unità scrivente.
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Messaggio da Rizzo »

Enbi ha scritto: martedì 1 aprile 2025, 19:05
Rizzo ha scritto: martedì 1 aprile 2025, 18:47 Dunque in parole povere è un "internazionale" un pò fuffa da marketing :think:
Perchè se ufficialmente MB o anche le mie CdA usano cartucce "Standard" ma se poi non entrano cartucce che vengono classificate come "Standard Int" è una fregatura.
Non proprio: nella maggior parte dei casi, come diceva Sansenri, il formato standard/Pelikan è accuratamente rispettato. Esempio: sulle Kaweco puoi tranquillamente andare di cartucce Pelikan. I pennini sono Bock, quindi hanno "per forza" attacco standard.
L'esempio che facevo della Montblanc è un po' estremo, perché MB si fa in proprio i pennini e gli alimentatori, quindi può decidere liberamente come fare l'attacco. La CdA credo usi pennini Bock, quindi anche lì, standard Pelikan "vero". In generale quelli con cui bisogna fare più attenzione sono i marchi che si producono in proprio l'unità scrivente.
Dunque in verità MB non usa cartucce "standard"... Essendo che le modifica leggermente sull'attacco.
(Comunque si, CdA usa pennini Bock).
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Messaggio da Nepgdamn »

Gli unici problemi con gli standard international di cui sono a conoscenza sono verso i converter più che verso le cartucce. Per le pilot metropolitan europee ci sono una marea di post in rete di gente che prova a mettere dei converter compatibili e questi non si attaccano; L'altro è waterman, anche se usa un attacco internazionale per le cartucce, molti converter sono troppo larghi per essere inseriti nella penna

Ci sono anche casi più particolari come twsbi che ha creato i propri converter internazionali con una forma stranissima, ma quelli standard sono comunque compatibili con le loro penne
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Messaggio da maylota »

sansenri ha scritto: martedì 1 aprile 2025, 18:55 molte aziende (europee) rispettano il formato Pelikan molto accuratamente.
[...]
(essere incompatibili vuol dire restare ai margini del mercato).
Il che non è una legittimazione a ficcare con la forza cartucce Pelikan nelle Lamy o nelle Aurora: si rompono anche se sono aziende Europee e molto diffuse. ;)
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Messaggio da sansenri »

Sì, in Europa l'attacco Pelikan è estremamene diffuso. Aziende produttrici di stilografiche di piccole dimensioni sanno benissimo che se introducessero una penna a cartucce/converter con attacco diverso dallo "standard" avrebbero grossi problemi di vendita... (chi compra una penna a cartucce di cui fai fatica a trovare le cartucce compatibili?).
E i produttori di pennini, come Jowo, Bock e Schmidt fanno lo stesso, adottano quello standard (sarebbe folle non farlo).

Anche in America, molte piccole aziende produttrici adottano i suddetti pennini, e di conseguenza lo standard internazionale.

Anche in India in pratica hanno adottato lo standard, perché fino ad ancora molto di recente le loro penne era tutte ad eyedropper, quando sono passati al CC lo hanno fatto anche loro con i pennini Bock/Jowo.

I problemi maggiori sorgono con le penne cinesi... non è chiaro perché il loro "standard" è quasi uguale ma diverso... (probabilmente il loro mercato è grande abbastanza per permettersi di fare cartucce diverse, oppure... hanno sbagliato a copiare, e poi è rimasto così :D ).

Il Giappone è un mondo a parte.

Giusto, poi come dice maylota, in Europa rimane qualche outsider, che per dimensioni se lo può permettere, come Aurora e Lamy.
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Messaggio da AlexO »

Nepgdamn ha scritto: martedì 1 aprile 2025, 19:19 Gli unici problemi con gli standard international di cui sono a conoscenza sono verso i converter più che verso le cartucce. Per le pilot metropolitan europee ci sono una marea di post in rete di gente che prova a mettere dei converter compatibili e questi non si attaccano; L'altro è waterman, anche se usa un attacco internazionale per le cartucce, molti converter sono troppo larghi per essere inseriti nella penna
Nelle pilot "europee" (come anche le 78G che venivano prodotte "per l'europa") dovrebbero montare i converter Jinhao 2.6mm (sulla mia 78G anmi '90 non ho trovato altri converter che vadano bene; e le cartucce Pelikan non vanno)
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Messaggio da Rizzo »

sansenri ha scritto: martedì 1 aprile 2025, 19:25 Sì, in Europa l'attacco Pelikan è estremamene diffuso. Aziende produttrici di stilografiche di piccole dimensioni sanno benissimo che se introducessero una penna a cartucce/converter con attacco diverso dallo "standard" avrebbero grossi problemi di vendita... (chi compra una penna a cartucce di cui fai fatica a trovare le cartucce compatibili?).
E i produttori di pennini, come Jowo, Bock e Schmidt fanno lo stesso, adottano quello standard (sarebbe folle non farlo).

Anche in America, molte piccole aziende produttrici adottano i suddetti pennini, e di conseguenza lo standard internazionale.

Anche in India in pratica hanno adottato lo standard, perché fino ad ancora molto di recente le loro penne era tutte ad eyedropper, quando sono passati al CC lo hanno fatto anche loro con i pennini Bock/Jowo.

I problemi maggiori sorgono con le penne cinesi... non è chiaro perché il loro "standard" è quasi uguale ma diverso... (probabilmente il loro mercato è grande abbastanza per permettersi di fare cartucce diverse, oppure... hanno sbagliato a copiare, e poi è rimasto così :D ).

Il Giappone è un mondo a parte.

Giusto, poi come dice maylota, in Europa rimane qualche outsider, che per dimensioni se lo può permettere, come Aurora e Lamy.
Ma che mi dici invece di certe scanalature sulle cartucce tipo MB, ma anche CdA. Che sono sempre cartucce standard ma hanno questa scanalatura che non comprendo perchè debbano averla se le cartucce sono Pelikan che non hanno la scanalatura. :think:
d1e5638a-93ae-4d16-8abb-d33be960d657_cropped.jpg_720.jpeg copia.jpg
PS: Questo inchiostro della CdA dice di essere cancellabile, ma come si fa a cancellare ?? Gomma ??
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Messaggio da sansenri »

Rizzo ha scritto: martedì 1 aprile 2025, 21:04
sansenri ha scritto: martedì 1 aprile 2025, 19:25 Sì, in Europa l'attacco Pelikan è estremamene diffuso. Aziende produttrici di stilografiche di piccole dimensioni sanno benissimo che se introducessero una penna a cartucce/converter con attacco diverso dallo "standard" avrebbero grossi problemi di vendita... (chi compra una penna a cartucce di cui fai fatica a trovare le cartucce compatibili?).
E i produttori di pennini, come Jowo, Bock e Schmidt fanno lo stesso, adottano quello standard (sarebbe folle non farlo).

Anche in America, molte piccole aziende produttrici adottano i suddetti pennini, e di conseguenza lo standard internazionale.

Anche in India in pratica hanno adottato lo standard, perché fino ad ancora molto di recente le loro penne era tutte ad eyedropper, quando sono passati al CC lo hanno fatto anche loro con i pennini Bock/Jowo.

I problemi maggiori sorgono con le penne cinesi... non è chiaro perché il loro "standard" è quasi uguale ma diverso... (probabilmente il loro mercato è grande abbastanza per permettersi di fare cartucce diverse, oppure... hanno sbagliato a copiare, e poi è rimasto così :D ).

Il Giappone è un mondo a parte.

Giusto, poi come dice maylota, in Europa rimane qualche outsider, che per dimensioni se lo può permettere, come Aurora e Lamy.
Ma che mi dici invece di certe scanalature sulle cartucce tipo MB, ma anche CdA. Che sono sempre cartucce standard ma hanno questa scanalatura che non comprendo perchè debbano averla se le cartucce sono Pelikan che non hanno la scanalatura. :think:
d1e5638a-93ae-4d16-8abb-d33be960d657_cropped.jpg_720.jpeg copia.jpg

PS: Questo inchiostro della CdA dice di essere cancellabile, ma come si fa a cancellare ?? Gomma ??
In realtà se ricordo bene le cartucce Pelikan la scanalatura un tempo la avevano... purtroppo non credo di avere cartucce Pelikan di annata, però guarda il logo sui pacchetti di cartucce Pelikan, la scanalatura c'è!
cartucce pelikan.jpg

Poi probabilmente Pelikan ha eliminato la scanalatura e altri hanno continuato a farla.
cartucce Delta Blu.jpg
La scanalatura comunque ha probabilmente una utilità tecnica, penso faccia in modo che la cartuccia entri anche in penne che hanno l'imbocco della sezione leggermente più stretto. Le cartucce senza scanalatura se le guardi bene sono leggermente coniche per cui ottengono lo stesso scopo in altro modo, io penso.
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Messaggio da sansenri »

Rizzo ha scritto: martedì 1 aprile 2025, 21:04
PS: Questo inchiostro della CdA dice di essere cancellabile, ma come si fa a cancellare ?? Gomma ??
ma bisogna proprio spiegarti tutto... :mrgreen:
Presumo si cancelli come il Pelikan, con la penna cancellino tipo la "super pirat" (cerca su google)
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Messaggio da Esme »

Non si può parlare di standard in senso stretto, dato che non mi risulta esista in tal senso una standardizzazione dimensionale ufficiale.
Ma lo è in senso più generico.
Questo può avvenire quando il numero di utilizzatori supera la massa critica.
Come è successo che proprio le Pelikan diventassero il riferimento?

Il primato di introduzione sul mercato di una cartuccia in plastica se la giocano Waterman con la c/f, Aurora con la Duocart, la Lus con l'Atomica e la DP2, tutte con cartucce che non hanno nulla a che fare con lo standard internazionale.
A parte la sfortunata DP2, le vendite delle altre tre non sono certamente andate male.
Ma qual era il mercato più idoneo per determinare un vero standard?
Sicuramente quello scolastico.

Ed è qui che entra in gioco Pelikan.
Le Pelikan erano già internazionalmente affermate per questo segmento, con le penne a stantuffo (vedi 120).
Nel 1960 si è inventata la Pelikano, la prima penna a cartuccia appositamente pensata per gli studenti, a partire dai bambini.
E ne ha vendute numeri impressionanti.
In questo modo ha creato uno standard, a cui si sono poi via via adeguati tutti quei produttori che volevano concorrere specificatamente in questo settore.

PS: vedo che nessuno ha nominato Parker. È una delle poche case che non ha cambiato millemila volte lo standard delle sue cartucce. La P45 ha venduto veramente moltissimo, ma non ce l'ha fatta a scalzare la Pelikan nella diffusione delle cartucce. Anche se poi il suo imbocco è stato adottato da Aurora e Lamy.

PPS: l'inchiostro si cancella chimicamente con gli appositi cancellini. Non è una trovata recente, già prima della II guerra mondiale esistevano gli appositi kit con il liquido per cancellare e il liquido per riscrivere.
"È tutta colpa di Esme" [Bons]

"Nove decimi del cervello non vengono usati, e come la maggior parte dei fatti noti, è falso."
[sir Terry Pratchett]
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