Mostra Scambio - Pen Show - di Firenze
17 maggio 2025 - Hotel AC Marriot, via Luciano Bausi, 5
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Anche le vecchie penne scrivono
- Mir70
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Anche le vecchie penne scrivono
Sottotitolo : La scoperta dell'acqua calda.
Riflessione del fine settimana: anche le vecchie stilografiche sanno essere affidabili in termini di qualità di scrittura, dimensione del tratto costante in tutto lo scritto e senza gocce di inchiostro che imbrattano il foglio.
Inchiostro Pilot Take-Sumi per la Waterman's e inchiostro Sailor Blue Ink per la Wahl Pen
Waterman's 42 1/2V , safety pen (pennino retrattile) caricamento a contagocce (1917-1945 circa)
Wahl Pen in ebanite cesellata, caricamento a levetta (1925-1927 circa)
Riflessione del fine settimana: anche le vecchie stilografiche sanno essere affidabili in termini di qualità di scrittura, dimensione del tratto costante in tutto lo scritto e senza gocce di inchiostro che imbrattano il foglio.
Inchiostro Pilot Take-Sumi per la Waterman's e inchiostro Sailor Blue Ink per la Wahl Pen
Waterman's 42 1/2V , safety pen (pennino retrattile) caricamento a contagocce (1917-1945 circa)
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Mirko
Anche le vecchie penne scrivono
Direi una super qualità... 

- Mir70
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Vero Linos, però talvolta è necessario metterci mano per ottenere un buon funzionamento e questo generalmente accade quando l'acquisto della penna avviene fuori dal giro dei (soliti noti) venditori professionali e quando le penne non sono state revisionate.
In particolare, sulla Wahl Pen si è reso necessario "raddrizzare" l'alimentatore che era incurvato verso l'alto, dando l'errata percezione di un perfetto accoppiamento col pennino (dopo tre o quattro righe iniziava ad aumentare il flusso di inchiostro fino a creare una piccola goccia sulla punta dei rebbi).
Sulla Waterma's, come nella maggior parte delle rientranti, la guarnizione ormai logora nel fondello non garantiva più la tenuta e si è reso necessario sostituirla.
In particolare, sulla Wahl Pen si è reso necessario "raddrizzare" l'alimentatore che era incurvato verso l'alto, dando l'errata percezione di un perfetto accoppiamento col pennino (dopo tre o quattro righe iniziava ad aumentare il flusso di inchiostro fino a creare una piccola goccia sulla punta dei rebbi).
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Mirko
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Conosco bene questi problemi, e conosco anche le grandi soddisfazioni che si provano quando tutta la messa a punto viene tramuta nei risultati che ci hai fatto vedere.Mir70 ha scritto: ↑domenica 30 marzo 2025, 22:11 Vero Linos, però talvolta è necessario metterci mano per ottenere un buon funzionamento e questo generalmente accade quando l'acquisto della penna avviene fuori dal giro dei (soliti noti) venditori professionali e quando le penne non sono state revisionate.
In particolare, sulla Wahl Pen si è reso necessario "raddrizzare" l'alimentatore che era incurvato verso l'alto, dando l'errata percezione di un perfetto accoppiamento col pennino (dopo tre o quattro righe iniziava ad aumentare il flusso di inchiostro fino a creare una piccola goccia sulla punta dei rebbi).
Sulla Waterma's, come nella maggior parte delle rientranti, la guarnizione ormai logora nel fondello non garantiva più la tenuta e si è reso necessario sostituirla.

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Bellissime penne! Se ben conservate le penne vintage danno una soddisfazione di scrittura ineguagliata dai pennini moderni per me. Ed in termini di affidabilità erano utilizzate ogni giorno per anni e anni senza l'uso e la cura collezionistica che se ne fa oggi.
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Anche... E molto spesso meglio...
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- Mir70
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@Trinità e @AlexO
“Ineguagliata” e “molto spesso meglio” sinceramente non saprei, molto dipende dalla sensibilità della singola persona e per quanto mi riguarda trovo più che ottimi alcuni pennini e penne moderne (è un puro fatto personale, immagino).
Nel passato c’era sicuramente più varietà nelle caratteristiche dei vari pennini, dovuta probabilmente ad un numero maggiore di produttori rispetto all’attuale situazione.
Affidabilità nella scrittura sì, forse un poco meno dal lato dell’affidabilità “meccanica” giusto per un fatto di anzianità dei materiali.
“Ineguagliata” e “molto spesso meglio” sinceramente non saprei, molto dipende dalla sensibilità della singola persona e per quanto mi riguarda trovo più che ottimi alcuni pennini e penne moderne (è un puro fatto personale, immagino).
Nel passato c’era sicuramente più varietà nelle caratteristiche dei vari pennini, dovuta probabilmente ad un numero maggiore di produttori rispetto all’attuale situazione.
Affidabilità nella scrittura sì, forse un poco meno dal lato dell’affidabilità “meccanica” giusto per un fatto di anzianità dei materiali.
Mirko
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Anche le vecchie penne scrivono
Sulla affidabilità che chiami in causa avrei dei dubbi, quelle a pompetta una volta sostituita stai apposto per anni, poi quelle a pistone se pensi che il sughero possa deteriorarsi puoi mettere degli o-ring e vivi tranquillo.
Se pensi alla misura degli O-ring puoi stare tranquillo, ce ne sono di tutte le misure da un diametro di un millimetro a svariati cm. per lo spesspore della gomma altrettanto, il materiale usato possono essere di vari, siliconioco, nitrilico ecc... .
Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
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Grazie Max per le note che hai aggiunto.
Purtroppo mi sono spiegato male: per affidabilità "meccanica" intendo, ad esempio, il materiale del corpo penna e cappuccio reso più fragile dallo scorrere degli anni, problemi di restringimento della celluloide e cristallizzazione, fermagli che tendono a restare aperti, filettatura del cappuccio che fatica a prendere (o addirittura non si avvita più, mi è capitato di recente sulla Round Vacuum Filler di Eversharp) e via discorrendo.
Purtroppo mi sono spiegato male: per affidabilità "meccanica" intendo, ad esempio, il materiale del corpo penna e cappuccio reso più fragile dallo scorrere degli anni, problemi di restringimento della celluloide e cristallizzazione, fermagli che tendono a restare aperti, filettatura del cappuccio che fatica a prendere (o addirittura non si avvita più, mi è capitato di recente sulla Round Vacuum Filler di Eversharp) e via discorrendo.
Mirko
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Anche le vecchie penne scrivono
Mi fai venire voglia di sfoggiare qualcuna delle mie vecchiette!
ma soprattutto, sono curioso e poco esperto di pagine che non siano di pergamena
Che tipo di rigatura è quella delle pagine nelle foto? non la riconosco.
Michele
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Che tipo di rigatura è quella delle pagine nelle foto? non la riconosco.
Michele
Nulla calamo agilior est Sarcina, nulla iucundior; […]calamus et in manus sumptus mulcet, et depositus delectat, ac prodest non domino suo tantum sed Aliis multis…
Padova, 28 aprile 1362
Francesco Petrarca a Giovanni Boccaccio, Seniles, XVII, 2
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- maxpop 55
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Anche le vecchie penne scrivono
Ciao Mir, per il materiale secondo me hai solo in parte ragione, nel senso che se dopo oltre 50 anni una penne in celluloide non si è ristretta o cristallizzata, non credo succeda più.Mir70 ha scritto: ↑lunedì 31 marzo 2025, 10:43 Grazie Max per le note che hai aggiunto.
Purtroppo mi sono spiegato male: per affidabilità "meccanica" intendo, ad esempio, il materiale del corpo penna e cappuccio reso più fragile dallo scorrere degli anni, problemi di restringimento della celluloide e cristallizzazione, fermagli che tendono a restare aperti, filettatura del cappuccio che fatica a prendere (o addirittura non si avvita più, mi è capitato di recente sulla Round Vacuum Filler di Eversharp) e via discorrendo.
Per l'ebanite vale lo stesso discorso, dipende sempre da come è stata conservata la penna o essiccato il materiale usato.
Per le clip larghe basta stringere il gioiello o la vite porta gioiello che blocca la clip.
Per le penne che hanno la clip infilata nel cappuccio bloccata da una vite sotto il il controcappuccio,questo deve essere estratto per stringere la vite interna.
Questo quando non è lo stesso controcappuccio a bloccare la clip, in questo caso si deve stringere il controcappuccio.
Nel caso la clip è bloccata con la testina, questa si deve svitare e si raddrizza la clip o se era semplicemente larga si stringe la testina.
Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
- francoiacc
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Caro Mirko, in primis trovo molto appagante riuscire a rimettere in carreggiata queste vecchiette. E' una gran soddisfazione quando, dopo aver l'ultima passata di cera, le vedo risplendere della loro originale bellezza.
In molti casi mi devo auto-imporre una disciplina ferrea nel non bruciare le tappe del restauro per una incredibile smania nel provare come scrive. Gia' perché per me queste vecchiette devono scrivere visto che lo fanno bene. Concordo con te, e' una questione di gusti e ancor oggi ci sono produttori che fanno stilografiche eccezionali che donano piacevoli esperienze di scrittura. Ma scrivere con una penna del genere dona sensazioni che oggi non sono facili da trovare. E non parlo del solito trito e ritrito discorso del pennino flessibile, che come flettevano una volta non flettono più, etc etc. (il che e' vero, pero che ...e!), ma più in generale di gruppi scrittura che anche con pennino rigido fanno venire il sorriso sulle labbra anche quando dopo una pessima giornata di lavoro ti fai pure due ore di traffico perché hai dimenticato della partita di calcio allo stadio e tu vivi a 500mt da li. E poi ogni volta e' una scoperta, quasi una sorpresa quando la metti su carta e dici" diavolo, anche le vecchie penne scrivono"
In molti casi mi devo auto-imporre una disciplina ferrea nel non bruciare le tappe del restauro per una incredibile smania nel provare come scrive. Gia' perché per me queste vecchiette devono scrivere visto che lo fanno bene. Concordo con te, e' una questione di gusti e ancor oggi ci sono produttori che fanno stilografiche eccezionali che donano piacevoli esperienze di scrittura. Ma scrivere con una penna del genere dona sensazioni che oggi non sono facili da trovare. E non parlo del solito trito e ritrito discorso del pennino flessibile, che come flettevano una volta non flettono più, etc etc. (il che e' vero, pero che ...e!), ma più in generale di gruppi scrittura che anche con pennino rigido fanno venire il sorriso sulle labbra anche quando dopo una pessima giornata di lavoro ti fai pure due ore di traffico perché hai dimenticato della partita di calcio allo stadio e tu vivi a 500mt da li. E poi ogni volta e' una scoperta, quasi una sorpresa quando la metti su carta e dici" diavolo, anche le vecchie penne scrivono"

- francoiacc
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Lo dico sempre Max, tu le penne oramai le sistemi con la sola imposizione delle mani! Solo un mago come te può trovare queste cose tutto sommato "normale amministrazione"maxpop 55 ha scritto: ↑lunedì 31 marzo 2025, 12:30Per le clip larghe basta stringere il gioiello o la vite porta gioiello che blocca la clip.Mir70 ha scritto: ↑lunedì 31 marzo 2025, 10:43 Grazie Max per le note che hai aggiunto.
Purtroppo mi sono spiegato male: per affidabilità "meccanica" intendo, ad esempio, il materiale del corpo penna e cappuccio reso più fragile dallo scorrere degli anni, problemi di restringimento della celluloide e cristallizzazione, fermagli che tendono a restare aperti, filettatura del cappuccio che fatica a prendere (o addirittura non si avvita più, mi è capitato di recente sulla Round Vacuum Filler di Eversharp) e via discorrendo.
Per le penne che hanno la clip infilata nel cappuccio bloccata da una vite sotto il il controcappuccio, questo deve essere estratto per stringere la vite interna.
Questo quando non è lo stesso controcappuccio a bloccare la clip, in questo caso si deve stringere il controcappuccio.
Nel caso la clip è bloccata con la testina, questa si deve svitare e si raddrizza la clip o se era semplicemente larga si stringe la testina.

Ultima modifica di francoiacc il lunedì 31 marzo 2025, 16:15, modificato 1 volta in totale.
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... e come scrivono.francoiacc ha scritto: ↑lunedì 31 marzo 2025, 13:14 ..........................
....................................
................. E poi ogni volta e' una scoperta, quasi una sorpresa quando la metti su carta e dici" diavolo, anche le vecchie penne scrivono"![]()

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Vedi questa parte di discussione viewtopic.php?p=101887#p101887
maxpop 55 ha scritto: ↑lunedì 31 marzo 2025, 12:30 ...
Per l'ebanite vale lo stesso discorso, dipende sempre da come è stata conservata la penna o essiccato il materiale usato.
Per le clip larghe basta stringere il gioiello o la vite porta gioiello che blocca la clip.
Per le penne che hanno la clip infilata nel cappuccio bloccata da una vite sotto il il controcappuccio,questo deve essere estratto per stringere la vite interna.
Questo quando non è lo stesso controcappuccio a bloccare la clip, in questo caso si deve stringere il controcappuccio.
Nel caso la clip è bloccata con la testina, questa si deve svitare e si raddrizza la clip o se era semplicemente larga si stringe la testina.
francoiacc ha scritto: ↑lunedì 31 marzo 2025, 13:17 Lo dico sempre Max, tu le penne oramai le sistemi con la sola imposizione delle mani! Solo un mago come può trovare queste cose tutto sommato "normale amministrazione"![]()
Caro Max ha ragione Francesco nel dire che tu la fai (sembrare) facile, ma ti ricordo che te, come Nello56, Ottorino e sicuramente altri che in questo momento dimentico, gareggiate in una categoria più alta rispetto alla mia (non per niente siete nel reparto tecnico

Francesco, sono d’accordo con te e vorrei sottolineare anche che l’associazione “vecchie stilografiche” = “pennino flessibile” è una distorsione dei fatti; all’epoca c’erano più differenti tipologie di pennini e limitarsi alla scelta dei soli flessibili è un vero peccato.
Mirko