Pelikan 400 con cappuccio forato

[pop56]

Ciao a tutti, ho ripreso in mano una vecchia Pelikan 400 (così è marchiata la veretta sul cappuccio) nera della fine degli anni '70, purtroppo c'è un foro sul marchio alla fine del cappuccio. Hop fatto delle foto che allego, secondo voi è possibile ripararlo o devo cercare un pezzo di ricambio. Ringrazio tutti per l'aiuto.

Giovanni

[maxpop 55]

Se trovi un ricambio è meglio, nel caso ti aiuteremo a riempire il buco dicendoti come fare.
La testina della tue 400 NN si deve smontare e riempirla con plastca squagliata con acetone o usare del cianoacrilato nero, venduto in Amazzonia.
Se decidi di agire tu ti aiuteremo con spiegazioni più dettagliate.

[piccardi]

E' una 400NN (sul cappuccio eran tutte marchiate 400, questa è la terza ed ultima variante). Temo l'unica possibilità sia trovare una donatrice, quelle penne non sono più in produzione dal 1965.

Simone

[sansenri]

anche i cappucci non sono facilmente reperibili, ce n'è uno attualmente sulla baia a 100 euro...

prova comunque a chiedere ai riparatori citati sul forum

https://forum.fountainpen.it/viewtopic.php?f=12&t=1861

[maxpop 55]

Ricordavo male, la testina non si smonta è un tutt'uno col cappuccio.
Si smonta solo la clip svitando l'anello sulla testina

[pop56]

Grazie per le risposte e per i suggerimenti, cercherò un cappuccio di ricambio partendo dai riparatori suggeriti. Non pensavo fosse una penna degli anni sessanta perché ricordo bene è un regalo di amici acquistato in un negozio di Vicenza proprio nel '79, mi sembrava una riedizione. Anche il foro me lo ricordo perché apparve dopo alcuni mesi, poi nel tempo si è allargato.

Grazie ancora.

Giovanni

[sansenri]

penso sia l'edizione Merz & Krell che è degli anni 70 - 73-78 - (penso quello che diceva Simone), si riconosce dalla forma del fondello.

prova a consultare qui
https://thepelikansperch.com/2019/03/05 ... ntain-pen/

tienilo presente perché se ben ricordo i cappucci della edizione standard Pelikan non hanno la stessa filettatura...

[pop56]

Grazie, non ci sarei mai arrivato.

Giovanni