RisottoPensa ha scritto: ↑sabato 15 marzo 2025, 11:28
chmiglio ha scritto: ↑sabato 15 marzo 2025, 9:17
Parker 25 in uso da più di 40 anni: fusto indistruttibile, pennino un po' limato (ma nemmeno poi tanto), inizio a preoccuparmi per il foracartucce...
Un cartridge-count pazzesco allora
Davvero...ora le cartucce le riempio, quindi sono già "aperte"
Nel mio caso gli unici ´problemi´ me li hanno dati le penne con la chiusura a scatto. Se la femmina è in plastica (tipo Man 100 o vecchie Cartier) si allenta, se sono alette in metallo (tipo Parker 75) il rischio è si spezzino. Per queste penne direi che già dopo 1-2 anni di utilizzo il problema si manifesta.
milenaferrari ha scritto: ↑domenica 16 marzo 2025, 11:43
Nel mio caso gli unici ´problemi´ me li hanno dati le penne con la chiusura a scatto. Se la femmina è in plastica (tipo Man 100 o vecchie Cartier) si allenta, se sono alette in metallo (tipo Parker 75) il rischio è si spezzino. Per queste penne direi che già dopo 1-2 anni di utilizzo il problema si manifesta.
Eggià, evito vintage a scatto per questo motivo se non NOS o poco usate
Oltre a una Cartier Pasha e una Rotring con il cappuccio che non chiude, durate poco, e quelle in celluloide che si sono autodistrutte, le due penne in assoluto che ho usato di più, in un periodo della vita in cui possedevo solo un paio di stilo “serie”, mostrano qualche segno di usura del pennino: una MB 145 rot che usa tutt’ora mia figlia e una Visconti Ragtime cui ho sostituito il pennino in acciaio, piuttosto consumato, con uno in oro. Mia figlia impugna la penna in maniera del tutto particolare e di fatto usa la parte meno consumata.