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Età dell'oro dei pennini. E info circa tecniche di produzione.

Tecniche e consigli per l'uso, la manutenzione e la riparazione delle penne stilografiche.
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pbon
Snorkel
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Età dell'oro dei pennini. E info circa tecniche di produzione.

Messaggio da pbon »

NOn sono esperto, mi pare di aver capito che in questo preciso momento abbiamo un sacco di inchiostri stupendi. Quindi potremmo dire che questo periodo è l'età dell'oro degli inchiostri.

Però dal punto di vista dei pennini non c'è nulla. Ci sono pennini indiani decenti a prezzo decente, pennini cinesi ma iniziano a costare cari anche quelli. Le big marche producono pennini buoni solo a prezzi over 500 euri, ma sono deludenti se paragonati ai loro pennini prodotti nel passato.

Quale è stato il periodo età dell'oro per i pennini? Ho visto alcuni pennini vintage veramente di qualità alta, pennini robusti che reggono abuso e durano 100 anni, punte finisissime, flessibilità elevata. Cosa è successo? Abbiamo scordato tutto riguardo metallurgia e geometria del pennino? Sarebbe possible recuperare queste info? Non penso sia fuori dalle possibilità comperare il macchinario necessario per produrre pennini fatti bene, io inizio a pensarci sopra perché potrebbe valerne la pena.

Costi di trasporto e doganali per ordinare pennini indiani e cinesi da qualche parte non sono uno scherzo, secondo me clienti europei e americani sarebbero contenti di sborsare 200 unità di denaro per un pennino prodotto localmente. Inizio a pensarci seriamente magari.

Per adesso ho cercato su youtube, ho visto un video che non menziono di una marca nota che ha mostrato il loro processo produttivo. praticamente con la sega circolare tagliano una barra d'oro, una pressa sagoma il pennino su cui poi viene saldata la punta di iridio con un macchinario. Dopo praticano un taglio centrale con la sega e presumo che poi vogliano anche avvicinare i rebbi anche se non l'hanno mostrato. Nella mia testa pensavo "no, questo non è il sistema, non basta tagliare un pezzo di metallo". Suppongo che non siano capaci e abbiano perduto l'arte.

Quindi come si recupera? Qua parliamo di segreti aziendali. Magari è possibile recuperare le info siccome ci sono prove di pennini del passato capaci di performance oggi non più possibili. Però abbiamo le prove, basta andare in un negozio che vende penne usate e le vedi le prove. Nel passato facevano pennini fini che flettevano senza sforzo e duravano 100 anni. Lo puoi vedere tranquillamente coi tuoi occhi.
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RisottoPensa
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Messaggio da RisottoPensa »

In sintesi alcuni produttori si sono portati nella tomba i segreti delle leghe flessibili, altri segreti sono andati volutamente persi(lucro, accorpamento, cessioni) e infine molti sono stati abbandonati ("migliorati") per leghe e forme più durevoli ( quelle odierne).

L'età d'oro, culmine dei flessibili è secondo me prima della seconda guerra mondiale e prima dell'invenzione della biro.

L'età d'oro per il prezzo è 2006-2015, da lì sono aumentati a dismisura.

Io ho provato un paio di pennini d'oro degli anni 80, sono pennini né rigidi né flessibili, secondo me il giusto compromesso di elasticità.
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Enbi
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Messaggio da Enbi »

*respiro profondo*
Allora... non so se hai confuso "cinese" con "giapponese", ma volevo ricordare che i produttori giapponesi fanno pennini in oro molto buoni ben under 200/300 euro.
Di discussioni sui "flessibilidelpassatoquellidiunavoltafattibene" è pieno il Forum, è stato più volte detto che da parte dei produttori, in un mondo dominato manco più dalla biro ma dalla battitura su tastiera, c'è poco interesse e ritorno economico nell'investire nel settore sviluppo e ricerca dei pennini, e comunque quando lo fanno non vanno mai troppo oltre nel campo della flessibilità perché sanno che la maggior parte degli utenti semplicemente non è più educata al loro uso, li danneggerebbe oppure darebbe un feedback negativo perché non saprebbero usarlo bene.

Ricordo poi che quella del flessibile nell'hobby della stilografica è una moda, e come tutte le mode passa (sta già passando secondo me), tranne i calligrafi nessuno ne ha veramente bisogno nella vita quotidiana, e quanti sono i calligrafi? Troppo pochi per indirizzare le scelte produttive di un'azienda, e poi loro hanno già altri strumenti.

Riguardo quello che dici sul video visto su Youtube, non capisco cosa ti faccia pensare che quello sia un modo "sbagliato", "senza arte"; cosa si dovrebbe fare secondo te?
Enrico
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Messaggio da sansenri »

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per tanti motivi (non ben chiari e molto spesso discussi o ipotizzati) le tecniche e le formule (leghe) con cui si facevano i pennini di una volta sono scomparse, ed è abbastanza probabile che difficilmente torneranno, per motivi anche economici.
Roland
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Età dell'oro dei pennini. E info circa tecniche di produzione.

Messaggio da Roland »

Io più che auspicare il ritorno del fantomatico pennino flessibile vorrei tanto che oltre alle punte sferiche i produttori si convincessero della bontà di proporre punte asimmetriche (italici, italici obliqui, architect etc...).

La Aurora con la sola eccezione del suo pennino italico doppio broad non ne vuole sapere di fare italici medi, fini e le varianti obliqui. La Pelikan non ne parliamo nemmeno, obliqui sferici inutili, un solo pennino italico che di italico non ha niente essendo un csi doppio broad.
Bene la Leonardo che propone pennini csi (f,m,b) però di italici veri niente da fare.
La Parker e la Waterman sono decaduti in maniera impressionante. Qualche pennino speciale lo fanno ancora ma siamo lontanissimi dalla varietà che offrivano fino a 20, 30 anni fa.
La Montblanc offre solo obliqui di valore. Ma anche lei non sa cosa siano i pennini italici.
Insomma guardando in giro c'è da disperarsi per uno che vuole un pennino che scriva come si deve (ie non come una biro o roller). Si finisce col affidarsi a qualche nibmeister che secondo me è una soluzione di ripiego il meglio essendo che le aziende stesse facessero questi fottuti pennini speciali. :evil:
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