Mostra Scambio - Pen Show - di Firenze
17 maggio 2025 - Hotel AC Marriot, via Luciano Bausi, 5
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pennini
-
- Converter
- Messaggi: 10
- Iscritto il: martedì 1 aprile 2014, 20:21
- La mia penna preferita: Omas 360
- Il mio inchiostro preferito: waterman avana
- Misura preferita del pennino: Medio
- Località: Trentino
- Gender:
pennini
Buonasera,
non sono un grande esperto, mi definirei semplicemente un utilizzatore finale di penne, preferibilmente stilografiche.
Se mi si chiedesse, direi che tutto sommato cartuccia, converter o stantuffo non sono la prima cosa, nemmeno le finiture od il materiale con cui sono realizzate, forse comincerei a guardare se l'apertura del cappuccio è a vite o a "click".
Direi invece che il pennino è la prima cosa.
Li preferisco M che lascino un segno d'inchiostro non abbondante, ma nemmeno "secco", diciamo non deve essere un tratto taccagno nè esagerato, un signor tratto, ecco.
Mi piace anche sentire il pennino che flette, si adatta e scivola quasi percependone il suono.
Non mi piace se dà l'impressione di essere rigido, al limite dell'asciutto mentre scorre e che trasmette la sensazione di raschiare la carta.
Ciò che mi piace lo trovo nelle vecchie Omas, la 75 della Parker, nelle Delta più vecchie (ne avevo una d'argento ottagonale, non so come si chiama) anche le Sailor giapponesi.
Meno nella Waterman 100, che comunque i suoi anni li ha, Pelikan Souveran e Parker Sonnet.
Forse sono solo mie impressioni, ma approfitterei del Forum per chiedere la Vostra opinione e se quello che a me sembra in modo approssimativo può avere una ragione concreta.
Vi ringrazio fin d'ora.
non sono un grande esperto, mi definirei semplicemente un utilizzatore finale di penne, preferibilmente stilografiche.
Se mi si chiedesse, direi che tutto sommato cartuccia, converter o stantuffo non sono la prima cosa, nemmeno le finiture od il materiale con cui sono realizzate, forse comincerei a guardare se l'apertura del cappuccio è a vite o a "click".
Direi invece che il pennino è la prima cosa.
Li preferisco M che lascino un segno d'inchiostro non abbondante, ma nemmeno "secco", diciamo non deve essere un tratto taccagno nè esagerato, un signor tratto, ecco.
Mi piace anche sentire il pennino che flette, si adatta e scivola quasi percependone il suono.
Non mi piace se dà l'impressione di essere rigido, al limite dell'asciutto mentre scorre e che trasmette la sensazione di raschiare la carta.
Ciò che mi piace lo trovo nelle vecchie Omas, la 75 della Parker, nelle Delta più vecchie (ne avevo una d'argento ottagonale, non so come si chiama) anche le Sailor giapponesi.
Meno nella Waterman 100, che comunque i suoi anni li ha, Pelikan Souveran e Parker Sonnet.
Forse sono solo mie impressioni, ma approfitterei del Forum per chiedere la Vostra opinione e se quello che a me sembra in modo approssimativo può avere una ragione concreta.
Vi ringrazio fin d'ora.
- Ottorino
- Tecnico - Moderatore
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- Iscritto il: lunedì 24 novembre 2008, 9:21
- La mia penna preferita: Doric donatami da Fab66
- Il mio inchiostro preferito: colorato brillante o neronero
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pennini
Perfetto. Pennino prima cosa. Poi il resto.
Una considerazione.
Tutto quello che scriviamo di buono e di cattivo sulle caratteristiche dei pennini E' VALIDO PER QUELL' ESEMPLARE DI PENNA E DI SCRITTORE.
Giusto ieri alla mostra di Milano --- le penne le faccio provare --- c'è stato chi sulla stessa identica penna mi ha detto "graffia" e chi l'ha presa stracontento che fosse scivolosa.
Quindi le considerazioni del tipo la marca X fa penne che graffiano, quella Y troppo scivolose sono secondo me fuori luogo.
Mandano fuori strada tutti quelli che invece di comprare una penna e usarla, leggono leggono leggono e poi ci rimangono male se quello che hanno letto non corrisponde a come si comporta l'ESEMPLARE (di nuovo) che hanno comprato.
Una considerazione.
Tutto quello che scriviamo di buono e di cattivo sulle caratteristiche dei pennini E' VALIDO PER QUELL' ESEMPLARE DI PENNA E DI SCRITTORE.
Giusto ieri alla mostra di Milano --- le penne le faccio provare --- c'è stato chi sulla stessa identica penna mi ha detto "graffia" e chi l'ha presa stracontento che fosse scivolosa.
Quindi le considerazioni del tipo la marca X fa penne che graffiano, quella Y troppo scivolose sono secondo me fuori luogo.
Mandano fuori strada tutti quelli che invece di comprare una penna e usarla, leggono leggono leggono e poi ci rimangono male se quello che hanno letto non corrisponde a come si comporta l'ESEMPLARE (di nuovo) che hanno comprato.
C'è rimedio ? Perché preoccuparsi ? Non c'è rimedio ? Perché preoccuparsi ?
Un bel panorama si vede dopo una bella salita
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- Esme
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- La mia penna preferita: Aurora 98
- Il mio inchiostro preferito: Herbin Poussièr de Lune
- Misura preferita del pennino: Fine
- Località: Varese
pennini
Capisco il senso di quello che dici, e anche la ragione.
Io però apprezzo avere penne i cui pennini mi restituiscono sensazioni differenti, e che scrivono in modo differente. Non ho grossi problemi ad adattarmi e mi piace variare, anche se preferisco le punte F o F/M.
Per me è invece importante l'ergonomia e il bilanciamento, e che la penna abbia quel qualcosa di intrigante che attiri la mia attenzione.
E il flusso, che non deve essere abbondante.
Se devo indicare una cosa nei pennini che faccio fatica a tollerare, sono quelli che mi danno un senso di allappamento.
Non so bene come descriverlo.
Il feedback mi piace, ma ci sono certi pennini che sono strani, sembra che abbiano il freno a mano tirato e trasmettono alla mano (e un po' anche all'orecchio) delle vibrazioni poco piacevoli.
"È tutta colpa di Esme" [Bons]
"Nove decimi del cervello non vengono usati, e come la maggior parte dei fatti noti, è falso."
[sir Terry Pratchett]
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- Snorkel
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- Iscritto il: domenica 5 gennaio 2025, 12:08
- La mia penna preferita: Omas 557 F Paragon
- Il mio inchiostro preferito: Montblanc midnight blue
- Misura preferita del pennino: Fine
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pennini
Il primo pennino M con flusso non troppo bagnato, che però ha un tratto sicuro e non “salta”, che mi viene in mente é Aurora. Montato su 88 big, Optima, Talentum grande.
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- Contagocce
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- Iscritto il: mercoledì 27 gennaio 2016, 0:43
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pennini
Il pennino prima cosa è un approccio corretto in genere (se il pennino non ti piace non avrai mai soddisfazione da quella penna).
Non posso però condividere l'opinione di chi ritiene che sia l'unica cosa che conta. Lo sperimento di continuo, se la penna non mi cade in mano come dico io, può anche avere il pennino più bello del mondo, ma per me è no. L'ergonomia, il peso, il bilanciamento della penna per me contano tanto.
E il funzionamento complessivo ovviamente. Un funzionamento senza intoppi, e possibilmente affidabilità nel tempo.
Solo in secondo luogo, l'estetica, e la sensazione tattile del materiale di cui è fatta la penna, ma che hanno una loro non trascurabile valenza. Tra due penne con un bel pennino e ergonomia (etc.) perfette, non credo di sbagliare a scegliere quella che esteticamente mi aggrada di più (ossia un gran bel pennino su una penna sgraziata per me può restare dov'è).
Non posso però condividere l'opinione di chi ritiene che sia l'unica cosa che conta. Lo sperimento di continuo, se la penna non mi cade in mano come dico io, può anche avere il pennino più bello del mondo, ma per me è no. L'ergonomia, il peso, il bilanciamento della penna per me contano tanto.
E il funzionamento complessivo ovviamente. Un funzionamento senza intoppi, e possibilmente affidabilità nel tempo.
Solo in secondo luogo, l'estetica, e la sensazione tattile del materiale di cui è fatta la penna, ma che hanno una loro non trascurabile valenza. Tra due penne con un bel pennino e ergonomia (etc.) perfette, non credo di sbagliare a scegliere quella che esteticamente mi aggrada di più (ossia un gran bel pennino su una penna sgraziata per me può restare dov'è).
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- Snorkel
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- Iscritto il: domenica 15 dicembre 2024, 13:35
- La mia penna preferita: Pelikan m200
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pennini
Leggendo questo forum ho imparato che cambiando inchiostro anche le sensazioni che trasmette il pennino sono diverse...ognuno può scegliere il matrimonio perfetto per una certa penna...le variazioni sono infinite...in linea di massima anche io preferisco pennini, se non flessibili, morbidi e con un buon flusso e non troppo "sfuggenti" in quanto peggiorano molto il mio controllo sulla penna e la mia calligrafia diventa ancor più brutta. Diciamo che in tante moderne c'è una "pallona" di iridio molto arrotondata ed anche quella non la adoro...la penna scriverà pur con quasi ogni angolazione ma la grafia peggiora è così le sensazioni che mi trasmette.
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- Contagocce
- Messaggi: 6851
- Iscritto il: mercoledì 27 gennaio 2016, 0:43
- Fp.it Vera: 032
- Gender:
pennini
è così, ma anche la carta!
mi è successo più di una volta di provare una penna su carta da fotocopie e stringere i denti pensando "uhh, come gratta!", una volta infastidito avevo già tirato fuori la micromesh... poi l'ho prova su Clairefontaine, pattini d'argento!
Sempre provare più inchiostri e più carte!
mi è successo più di una volta di provare una penna su carta da fotocopie e stringere i denti pensando "uhh, come gratta!", una volta infastidito avevo già tirato fuori la micromesh... poi l'ho prova su Clairefontaine, pattini d'argento!
Sempre provare più inchiostri e più carte!

- Maqroll
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- Iscritto il: sabato 21 novembre 2020, 14:13
- Misura preferita del pennino: Flessibile
- Località: Latina
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Io concordo con te, il pennino è la prima cosa. Anche io scrivo con le stilografiche per gli stessi motivi che hai enunciato tu, per le sensazioni di scrittura con la penna giusta. E forse sono ancora inconsciamente alla ricerca di quella penna rossa che comprai alla Standa e che mi accompagnò per tutto il liceo ma non ricordo proprio che penna fosse.nikilake ha scritto: ↑domenica 23 febbraio 2025, 22:22 Buonasera,
Mi piace anche sentire il pennino che flette, si adatta e scivola quasi percependone il suono.
Non mi piace se dà l'impressione di essere rigido, al limite dell'asciutto mentre scorre e che trasmette la sensazione di raschiare la carta.
Il bilanciamento e l'ergonomia pure contano tanto ma una penna ben bilanciata con un pennino inespressivo e che non mi emoziona per me è inutile. Una penna bellissima e ben bilanciata con un pennino che non mi emoziona per me è inutile. Quindi sì, per me la prima cosa è il pennino. La penna è uno strumento che mi permette di fare cose, potrebbe essere uno strumento bellissimo ma deve avere la capacità di fare le cose come serve e piace a me.
A volte sono tentato di scegliere una penna in base alla bellezza, poi penso che potrebbe essere una possibile penna che dovrò rivendere in breve tempo ma non è detto, magari un giorno ci casco.
pennini
Anche io bado ai pennini. Perchè li uso per fare disegni anche se non ho ancora imparato tutto quanto sui pennini e l'inchiostro e le varie tecniche. Però ho iniziato a capire alcune cose. Il pennino sicuramente conta più di tutto il resto.
A me piace la piattaforma kanwrite. non quella "ultraflex" intendo quella normale "flex". Perché ho misurato le performance, e li trovo i migliori se usi dremel per grattarli.
A me piace la piattaforma kanwrite. non quella "ultraflex" intendo quella normale "flex". Perché ho misurato le performance, e li trovo i migliori se usi dremel per grattarli.