Esme ha scritto: ↑domenica 23 febbraio 2025, 18:36
RisottoPensa ha scritto: ↑domenica 23 febbraio 2025, 17:15
Per gli ideogrammi che vanno a concetti, al massimo dimentichi solo come si scrive, mentre per le altre lingue ti scordi la parola intera se non lo sai scrivere
non ho capito...
Enbi ha scritto: ↑domenica 23 febbraio 2025, 17:22
Risultato? Un discreto casino
ecco...
Quanto ti scordi una parola in italiano , non puoi esprimerla in altre parole se non con sinonimi perché si legge come si scrive.
( e in linea di massima potresti scordarti come si scrive correttamente )
Con gli ideogrammi te li devi scordare ben due volte, una volta nello scritto, una volta nel parlato.
( o quattro volte se contiamo intonazione sbagliata e ideogramma in modo sbagliato )
E' molto più raro però scordare come si legge ( togliendo intonazioni sbagliate ) e sapere come si scrive una parola, anzi , possiamo quasi dire che non succede mai. Sarebbe come saper disegnare un cane ma non sapere che l'animale è un cane.
Esme ha scritto: ↑domenica 23 febbraio 2025, 18:59
Automedonte ha scritto: ↑domenica 23 febbraio 2025, 18:54
in cosa consisterebbe questa tecnica?
Clicca sulle foto e zoomma.
Fogli con il bigino incorporato.
Questo l’avevo visto, ma sarebbe come se nei nostri quaderni le righe fossero composte da una serie di parole
Alla base se non conosco il significato di quelle parole non mi è di grande aiuto, senza contare che mentre scrivo non è che mi metto a leggere le righe altrimenti non mi sbrigo più
RisottoPensa ha scritto: ↑domenica 23 febbraio 2025, 19:16
Quanto ti scordi una parola in italiano , non puoi esprimerla in altre parole se non con sinonimi perché si legge come si scrive.
( e in linea di massima potresti scordarti come si scrive correttamente )
...
Giuro, non riesco a capire.
Mi sa che non so/capisco qualcosa che sta alla base.
In italiano se conosco una parola so esattamente come scriverla.
Anche una parola nuova, mai sentita, e di cui non conosco assolutamente il significato.
Ci sono alcune irregolarità di ortografia, ma poca cosa e comunque la parola si comprende in genere comunque (se scrivo squola è un orrore, ma si capisce ).
Stessa cosa per la lettura: posso leggere qualsiasi parola, anche se non ne conosco il significato.
Certo, se non mi ricordo come si chiama quella cosa che serve per tirare su il brodo... [cit] non posso che usare una perifrasi.
Invece non ho capito il discorso per i caratteri cinesi.
Se conosci il significato etimologico sai come scriverla?
I segni che compongono il carattere hanno significati precisi che chi conosce la lingua sa interpretare?
Se non ti ricordi una parola c'è qualche modo particolare per ricostruirla?
"È tutta colpa di Esme" [Bons]
"Nove decimi del cervello non vengono usati, e come la maggior parte dei fatti noti, è falso."
[sir Terry Pratchett]
Automedonte ha scritto: ↑domenica 23 febbraio 2025, 19:39
Alla base se non conosco il significato di quelle parole non mi è di grande aiuto,
Beh, per me ad esempio quei fogli non mi sono di aiuto certo , ma immagino che sia come i foglietti con le formule per le verifiche: servono per richiamare alla memoria qualcosa che comunque hai imparato ma che al momento ti sfugge.
Il secondo poi è una tavola di conversione.
Il problema è che a me farebbero andare un po' insieme i sentimenti.
Ma forse è una questione di abitudine.
"È tutta colpa di Esme" [Bons]
"Nove decimi del cervello non vengono usati, e come la maggior parte dei fatti noti, è falso."
[sir Terry Pratchett]
Automedonte ha scritto: ↑domenica 23 febbraio 2025, 19:39
Questo l’avevo visto, ma sarebbe come se nei nostri quaderni le righe fossero composte da una serie di parole
Alla base se non conosco il significato di quelle parole non mi è di grande aiuto, senza contare che mentre scrivo non è che mi metto a leggere le righe altrimenti non mi sbrigo più
No aspetta... Non si può fare un facile paragone con il nostro sistema di scrittura, che è alfabetico. Lasciando perdere i sillabari, che tutti i giapponesi sanno leggere e scrivere dai primi anni di elementari, qui si parla di caratteri, che NON sono lettere, né sillabe, né "idee", ma caratteri che veicolano ciascuno una sfera semantica (a volte più di una, ma questo è un altro discorso). Dato che per leggere e scrivere il giapponese comune (quindi non specialistico) è necessario conoscere un certo numero di caratteri, in Giappone hanno pensato a questo sistema per averli sempre sotto gli occhi è fissarli nella memoria.
Questo è il problema dei sistemi di scrittura che usano in tutto o in parte i caratteri cinesi: essendo molti, c'è bisogno di tecniche per imparare. Il cervello umano è sempre quello, i madrelingua sono chiaramente avvantaggiati vivendo "immersi nei caratteri", ma hanno le loro tecniche per apprenderli, non è che li mangiano per assimilarli.
notizia dell'ultima ora: sono andato a cercare, e ad oggi con l'ultimo decreto del Ministero dell'Istruzione giapponese, datato 2010, i caratteri d'uso comune sono "solo" 2136
RisottoPensa ha scritto: ↑domenica 23 febbraio 2025, 19:16
Esme ha scritto: ↑domenica 23 febbraio 2025, 18:36 non ho capito...
ecco...
Quanto ti scordi una parola in italiano , non puoi esprimerla in altre parole se non con sinonimi perché si legge come si scrive.
( e in linea di massima potresti scordarti come si scrive correttamente )
Con gli ideogrammi te li devi scordare ben due volte, una volta nello scritto, una volta nel parlato.
( o quattro volte se contiamo intonazione sbagliata e ideogramma in modo sbagliato )
E' molto più raro però scordare come si legge ( togliendo intonazioni sbagliate ) e sapere come si scrive una parola, anzi , possiamo quasi dire che non succede mai. Sarebbe come saper disegnare un cane ma non sapere che l'animale è un cane.
il cinese è pazzesco, per quel poco che so, alcune parole sono uguali ma significano cose diverse solo in base alla intonazione (non l'accento, il tono!) con cui le pronunci...per noi è impossibile capirlo!
(Chen correggimi se sbaglio)
Ultima modifica di sansenri il domenica 23 febbraio 2025, 21:58, modificato 1 volta in totale.
Enbi ha scritto: ↑domenica 23 febbraio 2025, 21:06
Dato che per leggere e scrivere il giapponese comune (quindi non specialistico) è necessario conoscere un certo numero di caratteri, in Giappone hanno pensato a questo sistema per averli sempre sotto gli occhi è fissarli nella memoria.
Questo è il problema dei sistemi di scrittura che usano in tutto o in parte i caratteri cinesi: essendo molti, c'è bisogno di tecniche per imparare. Il cervello umano è sempre quello, i madrelingua sono chiaramente avvantaggiati vivendo "immersi nei caratteri", ma hanno le loro tecniche per apprenderli, non è che li mangiano per assimilarli.
Perdonami l’esempio blasfemo, quindi mi stai dicendo che devi già conoscere i caratteri ed il loro significato e quelle righe servono solo per tenerli a mente?
Un po’ come se mettessimo i disegni dei sette nani in modo che a forza di vederli mi ricordo quanti sono ed anche i nomi?
Esme ha scritto: ↑domenica 23 febbraio 2025, 20:57
RisottoPensa ha scritto: ↑domenica 23 febbraio 2025, 19:16
Quanto ti scordi una parola in italiano , non puoi esprimerla in altre parole se non con sinonimi perché si legge come si scrive.
( e in linea di massima potresti scordarti come si scrive correttamente )
...
Giuro, non riesco a capire.
Mi sa che non so/capisco qualcosa che sta alla base.
In italiano se conosco una parola so esattamente come scriverla.
Anche una parola nuova, mai sentita, e di cui non conosco assolutamente il significato.
Ci sono alcune irregolarità di ortografia, ma poca cosa e comunque la parola si comprende in genere comunque (se scrivo squola è un orrore, ma si capisce ).
Stessa cosa per la lettura: posso leggere qualsiasi parola, anche se non ne conosco il significato.
Certo, se non mi ricordo come si chiama quella cosa che serve per tirare su il brodo... [cit] non posso che usare una perifrasi.
Invece non ho capito il discorso per i caratteri cinesi.
Se conosci il significato etimologico sai come scriverla?
I segni che compongono il carattere hanno significati precisi che chi conosce la lingua sa interpretare?
Se non ti ricordi una parola c'è qualche modo particolare per ricostruirla?
In cinese e in giapponese usi determinate parole per indicare un'azione, che prendono significato in uno specifico contesto. Queste parole vengono scritte sottoforma di ideogrammi, e non è raro vederne molti con lo stesso suono. E' quasi naturale estrapolare ciò che l'altra persona vuole dire , perché devi per forza usare combinazioni di parole per ottenere un significato preciso.
E quando molteplici parole hanno una forma semplificata, ecco che arriva un altro ideogramma se ne è una diretta conseguenza. Inoltre, si possono concentrare molteplici periodi di frasi in una sola, cosa che qui in italia chiamiamo proverbi o detti.
[ Bere ] 喝
[ Bere molto ] 喝 (-的-) (很多)
[ Bere molto vino ] 喝(很多)(-的-) 酒
[ Bevuto molto vino ] ( Implicazione) = [ Ubriaco] 醉
[ Mangiare ] 吃
[ Mangiare molto ] 吃 (-的-) (很多)
[ Mangiare molto cibo ] 吃(很多)(-的-)(粮食)
[ Mangiato tanto cibo ] ( Implicazione ) = [ Sazio ] 吃饱
吃不了兜着走 ( Scappare senza finire di mangiare, traduzione letterale| Prendere il cibo "al volo", significato letterale )
- Usato per avvertire o indicare una inconvenienza importante
Es " Mo' so caz* tua " -romanaccio
Gli ideogrammi stessi poi sono combinazioni di altri ideogrammi più semplici, e sono una diretta conseguenza degli elementi più basilari.
Ubriaco è un termine che si scrive come si legge, e quindi basta scordarselo una volta che non lo conosci più. O lo sai o non lo sai.
醉 , in cinese , bisogna impararlo sia come suono , che come carattere visivo. Se non lo riconosci tramite suono, puoi riconoscerlo tramite l'ideogramma. Devi appunto scordartelo due volte per scordarti la definizione di ubriaco in cinese.
Se conosci il significato etimologico sai come scriverla?
Più o meno
I segni che compongono il carattere hanno significati precisi che chi conosce la lingua sa interpretare?
Sì , puoi sapere se si riferisce ad un uomo, a una donna, a una parte del corpo, ad un'azione dell'uomo...quando è presente un determinato carattere
Se non ti ricordi una parola c'è qualche modo particolare per ricostruirla?
Sì, ma non sono regole che fanno miracoli, anche gli asiatici hanno bisogno dei dizionari , solo che è molto più semplice ricercare un tipo di termine che non sai descrivere. ( Se vogliamo fare un paragone è un po' come cercare una parola partendo dai sinonimi )
Se vogliamo fare un paragone più comprensibile dell'utilità di queste tecniche di memoria, potete pensare a un bambino che sta imparando le tabelline delle moltiplicazioni.
Un simpatico video (in inglese) collegato agli ideogrammi
RisottoPensa ha scritto: ↑domenica 23 febbraio 2025, 22:14
醉 , in cinese , bisogna impararlo sia come suono , che come carattere visivo. Se non lo riconosci tramite suono, puoi riconoscerlo tramite l'ideogramma
Prima di tutto grazie per l'esauriente e paziente spiegazione.
Forse ho capito cosa intendi.
Se mi dimentico il significato di una parola in italiano, il vederla scritta non mi suggerisce nulla perché è semplicemente la trascrizione di un suono.
Quindi so leggerla ma il suono che pronuncio non mi dice nulla comunque.
Invece i caratteri cinesi sono scollegati dal suono, per cui posso riconoscere un carattere, capirne il senso ma non saperlo pronunciare, e viceversa.
In effetti io so riconoscere ad esempio i kanji che significano mese, uomo, grande e... cose in vendita, ma non ho la più pallida idea di come si pronuncino.
Grazie anche per le ulteriori spiegazioni.
Posso solo dire una cosa: ammiro molto chi riesce a conoscere lingue così intrinsecamente diverse come ad esempio l'italiano e il cinese o il giapponese.
EDIT: carino il video, ma non ho capito il perché del carattere "aquila"!
"È tutta colpa di Esme" [Bons]
"Nove decimi del cervello non vengono usati, e come la maggior parte dei fatti noti, è falso."
[sir Terry Pratchett]
chmiglio ha scritto: ↑lunedì 24 febbraio 2025, 8:17
In Cina esistono "dialetti"molto diversi fra loro ma riescono a capirsi scrivendo, proprio grazie a quanto spiegato da Risotto..
Automedonte ha scritto: ↑lunedì 24 febbraio 2025, 8:39
chmiglio ha scritto: ↑lunedì 24 febbraio 2025, 8:17
In Cina esistono "dialetti"molto diversi fra loro ma riescono a capirsi scrivendo, proprio grazie a quanto spiegato da Risotto..
Anche in Italia in verità
Non vorrei sembrare cinica ma chi non capisce l'italiano parlato difficilmente lo legge o lo scrive....