Milan Pen Show - Mostra Scambio di Milano
22 febbraio 2025 - Hotel Hilton, via Galvani 12
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forma o sostanza, italiane o giapponesi
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forma o sostanza, italiane o giapponesi
Ragionando sul nuovo, la fascia è quella 200-300 euri. E' un po' di giorni che ci giro intorno forse solo per pura speculazione, pensavo a una Pilot 742 Falcon (ho già una 743 FA) o una 912 con magari qualche altro pennino, non so la 823 con un piccolo sforzo, ma non saprei quale pennino, oppure una penna italiana con pennino in acciaio, l'oro non ci esce in questo segmento. Penso sì, le penne italiane sono bellissime, io ho solo un paio di Aurora, ma ci compri le giapponesi con pennino in oro, fatto in casa, a suo modo peculiare. Certo la Maiora mi piace proprio, anche la Montegrappa (dovrebbe montare Bock), forse anche qualche Leonardo, ma come sarà l'esperienza di scrittura rispetto a una Twsbi? Chissà se l'esperienza di scrittura tra un ottimo Cm della Pilot Prera e un CI di Leonardo sarà tanto distante... in fin dei conti la mia Asvine con pennino Bock scrive da paura, me ne serve un altro a dieci volte il prezzo? Penso che spendere tanti soldi per un pennino in acciao non mi va, magari sbaglio (non metto in dubbio che scriva bene). Sembra la solita dicotomia tra forma e sostanza senza giungere mai al tutto e forse non so che tipo di pennino vado cercando.
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forma o sostanza, italiane o giapponesi
forma o sostanza: entrambe
italiane o giapponesi: entrambe
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italiane o giapponesi: entrambe
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Purtroppo è cosa risaputa nel mondo stilografico che quando si comprano penne italiane fino ai 300 euro circa si spende quasi solo per il corpo penna, mentre quando si comprano le penne giapponesi si spende soprattutto per il pennino (tolte le urushi/maki-e ma lì siamo almeno sui 500). Non credo che ci sia un approccio giusto o sbagliato in toto, dipende da cosa vuoi: un'esperienza di scrittura gratificante/diversa? Una bella penna da mostrare o tenere in scrivania?Maqroll ha scritto: ↑giovedì 20 febbraio 2025, 17:38 Penso che spendere tanti soldi per un pennino in acciaio non mi va, magari sbaglio (non metto in dubbio che scriva bene). Sembra la solita dicotomia tra forma e sostanza senza giungere mai al tutto e forse non so che tipo di pennino vado cercando.
Una via di mezzo credo che sia rappresentata dalle penne Leonardo con il pennino in acciaio con grinding speciali: così puoi avere un'esperienza di scrittura diversa senza spendere l'ira di Dio per la versione con il pennino in oro.
Enrico
"刃を持った者をそのふところに抱き込まねば、愛の世は来ません。刃を手から離させようとするから、やっぱり争いとなるのです。「平和のために戦う」というようなちぐはぐな心がけでは、いつまでたっても戦いはやみますまい"。永井隆、『如己堂随筆』
"刃を持った者をそのふところに抱き込まねば、愛の世は来ません。刃を手から離させようとするから、やっぱり争いとなるのです。「平和のために戦う」というようなちぐはぐな心がけでは、いつまでたっても戦いはやみますまい"。永井隆、『如己堂随筆』
- Maqroll
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La penna la prendo per scrivere, il peso dell’estetica per me vale il 10% di una penna nelle valutazioni d’acquisto. In questo ambito mi spiacerebbe enormemente spendere dei soldi per una penna che poi mi delude nell’esperienza di scrittura. Ma ti dico che finora ho scelto le penne solo in base alle caratteristiche del pennino, tranne che per l’Aurora 88 big millerighe che per me è bellissima.
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Mi sembra di capire che per il momento la risposta migliore sia ancora una Pilot tra quelle che stai valutando. Se hai la 743 in FA potresti prendere una 742 o 823 in F (mi ci trovo così bene come esperienza di scrittura che mi sento di consigliarle). Se invece vuoi rompere la “regola” e optare per un’estetica diversa, ok per Leonardo con un bel CSI su base F o M secondo la grandezza della tua grafia. E parlo sempre per esperienza 
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Silvia
If you have help, it becomes someone else’s garden
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… e scrive benissimo.
stretta la foglia, larga la via, dite la vostra, ho detto la mia
per non dimenticare https://it.wikipedia.org/wiki/Giorno_del_ricordo
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È un discorso complesso perchè a qualcuno piace avere pennini con caratteristiche diverse ad altri no. Si affezionano ad un certo tipo di scrittura e gli piace restare nella comfort zone variando l’estetica, quindi tre pennini uguali su tre penne diverse non è un problema anzi un pregiò perché non devono adattarsi ai vari modi di scrittura.Maqroll ha scritto: ↑giovedì 20 febbraio 2025, 19:20 La penna la prendo per scrivere, il peso dell’estetica per me vale il 10% di una penna nelle valutazioni d’acquisto. In questo ambito mi spiacerebbe enormemente spendere dei soldi per una penna che poi mi delude nell’esperienza di scrittura. Ma ti dico che finora ho scelto le penne solo in base alle caratteristiche del pennino, tranne che per l’Aurora 88 big millerighe che per me è bellissima.
Io ancora non ho capito a quale categoria appartengo, sul lavoro uso pennini F e mi va bene perchè sono uniformi nella scrittura, però mi spiace nello svago avere pennini diversi quindi compro di tutto!
Cesare Augusto
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il tuo è chiaramente un problema di priorità, non tanto di scelta definitiva. Puoi comprare quella che al momento ti intriga, l'altra la comprerai dopo...Maqroll ha scritto: ↑giovedì 20 febbraio 2025, 17:38 Ragionando sul nuovo, la fascia è quella 200-300 euri. E' un po' di giorni che ci giro intorno forse solo per pura speculazione, pensavo a una Pilot 742 Falcon (ho già una 743 FA) o una 912 con magari qualche altro pennino, non so la 823 con un piccolo sforzo, ma non saprei quale pennino, oppure una penna italiana con pennino in acciaio, l'oro non ci esce in questo segmento. Penso sì, le penne italiane sono bellissime, io ho solo un paio di Aurora, ma ci compri le giapponesi con pennino in oro, fatto in casa, a suo modo peculiare. Certo la Maiora mi piace proprio, anche la Montegrappa (dovrebbe montare Bock), forse anche qualche Leonardo, ma come sarà l'esperienza di scrittura rispetto a una Twsbi? Chissà se l'esperienza di scrittura tra un ottimo Cm della Pilot Prera e un CI di Leonardo sarà tanto distante... in fin dei conti la mia Asvine con pennino Bock scrive da paura, me ne serve un altro a dieci volte il prezzo? Penso che spendere tanti soldi per un pennino in acciao non mi va, magari sbaglio (non metto in dubbio che scriva bene). Sembra la solita dicotomia tra forma e sostanza senza giungere mai al tutto e forse non so che tipo di pennino vado cercando.
Non so quante penne tu abbia e quali, ma se hai già la 743, comprare la 742 mi sembra andar troppo vicino, e dovrai scegliere un altro pennino almeno. Il fatto che tu non sappia quale, è una ulteriore suggerimento a pensarci un attimo.
Vorrei anche spezzare una lancia a favore delle "penne". Possibile che tutti pensino solo al pennino? La penna dà un suo contributo, per come è fatta ergonomicamente. Gioca anche il materiale, la forma, il peso, il bilanciamento. Due penne diverse con lo stesso pennino non scrivono uguale (la sensazione in mano è differente, e questo in parte si ripercuote anche sullo scritto). E poi c'è l'aspetto estetico che ha una sua valenza.
Ma per fare l'esempio che fai tu, io, personalmente, le TWSBI le ho provate, ma la sensazione in mano non mi aggrada, la plastica mi sembra spigolosa e appuntita (filettature da tortura per le mie dita).
Come va una Leonardo a confronto? molto bene! Certo che montano lo stesso pennino (Jowo), ma la sensazione in mano è totalmente diversa.
Senza andare nel costoso, prova una MZ o una MM (sei dentro i 200 euro).
Se non vuoi spendere almeno questa cifra per avere un pennino in acciaio e vuoi solo pennini in oro, ti restano solo le giapponesi di fascia bassa, poi stop.
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Veramente ti restano una caterva di penne vintage che costano molto meno. E senza andare sul particolarmente vecchio, una 88 (quella vera non il salsiccione che fanno ora), una 51, una 75, una Targa, una CF costano assai meno ed hanno tutte pennini d'oro.
I prezzi del nuovo mi sembrano davvero partiti per la tangente.
Simone
Questo è un forum in italiano, per pietà evitiamo certi obbrobri linguistici:
viewtopic.php?f=19&t=3123
e per aiutare chi non trova un termine:
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Tutte penne con proporzioni corrette. Quindi completamente fuori moda per i gusti godzilla di adesso. Ergo, pagare. (sono cinico lo so)
Venceremos.
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giusto, ma ha espresso intenzione, almeno all'inizio di non prendere in considerazione il vintage/usato.piccardi ha scritto: ↑giovedì 20 febbraio 2025, 23:55Veramente ti restano una caterva di penne vintage che costano molto meno. E senza andare sul particolarmente vecchio, una 88 (quella vera non il salsiccione che fanno ora), una 51, una 75, una Targa, una CF costano assai meno ed hanno tutte pennini d'oro.
I prezzi del nuovo mi sembrano davvero partiti per la tangente.
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Comprati questa, la sto godendo tantissimo.
Pennino 21k giapponese ed estetica accattivante da europea
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Cesare Augusto
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Sì parlavo di nuovo assolutamente, il vintage lo conosco e ne ho, la 88 ho sia la big nuova con taglia F (di cui sono molto soddisfatto) che la 88 nizzoli (ne ho due) e una 98, la Sheaffer Targa pure ce l'ho e altre cosette, ma è un discorso diverso il vintage. E' anche solo per fare un discorso, al di la delle reali esigenze. Anzi, non è un discorso di esigenza visto che non mi mancano le penne che scrivono e scrivono bene. Sarà pure che sono ancora nella fase si innamoramento delle due Pilot che uso di più in questi giorni, la Prera CM e la Pilot 743, quindi sto cercando forse uno sfizio, ma la tentazione di cadere su un altro pennino fine e morbido se non flessibile sono forti. La Sailor m'incuriosisce è l'unica Giapponese delle Big Three che mi manca. Il mio discorso è partito da una mia ricerca personale ma diventa di carattere generale, il fulcro resta sempre quello, la fascia fino a trecento euro per il solito Jowo, un po' mi avete aiutato a sviluppare il discorso e i punti messi in campo sono interessanti.
- Maqroll
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Vorrei soffermarmi su questo, perchè questo per me è il punto fondamentale della penna insieme all'alimentatore. Quindi sì, penso al pennino prima di tutto il resto. Sarebbe una brutta delusione l'acquisto di una penna bellissima che non mi restituisce belle sensazioni di scrittura. E Anche di disegno. L'ergonomia che comprende peso e bilanciamento, viene dopo, e ancora dopo viene l'estetica. Per esempio la mia Montblanc 146 ha un bilanciamento perfetto ma me la fa apprezzare il fatto che abbia un pennino morbido che da carattere alla mia grafia.
Ogni penna mi fa scrivere in modo diverso certo, alcune mi accompagnano e mi fanno provare il gusto di tracciare i caratteri. Sicuramente il fatto di non avere a portata di mano il mio negozio preferito di penne è uno svantaggio (ma anche una fortuna..) perchè potrei provarne qualcuna prima dell'acquisto.