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22 febbraio 2025 - Hotel Hilton, via Galvani 12
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Montblanc originale o fake?
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Montblanc originale o fake?
Buona sera, ho da poco acquistato a buon prezzo una Montblanc 146 Le Grand ma, come tutti gli affari a sconto, sorge sempre quella sensazione sinistra di essere il pollo della storia, invece della volpe.
Ho confrontato l'acquisto recente con una 146 che già possedevo, sottoponendo quest'ultima arrivata a tutti i "test" che sono riuscito a reperire anche su discussioni vecchie sul forum.
Ad un primo sguardo, la prova luce/resina è superata.
La 146 le Grand è un po' più lunga della mia 146, ma anche questo ho letto sia normale, il cappuccio è leggermente più lungo.
Il pennino scrive perfettamente, liscio e bagnato.
La penna presenta una scatola montblanc con tanto di garanzia (senza seriale e modello scritto, però).
La perplessità mi sorgeva sul seriale e sulla scritta germany che risulta diversa ( incisione più piccola e meno appariscente, allego foto) e l'assenza dell'incisione "pix" dietro la clip.
Nella vostra esperienza, incisioni come queste, sono considerate accettabili? Nel complesso come la valutereste? Esiste un modo per verificare il seriale di una Montblanc?
Grazie per i preziosi consigli
Ho confrontato l'acquisto recente con una 146 che già possedevo, sottoponendo quest'ultima arrivata a tutti i "test" che sono riuscito a reperire anche su discussioni vecchie sul forum.
Ad un primo sguardo, la prova luce/resina è superata.
La 146 le Grand è un po' più lunga della mia 146, ma anche questo ho letto sia normale, il cappuccio è leggermente più lungo.
Il pennino scrive perfettamente, liscio e bagnato.
La penna presenta una scatola montblanc con tanto di garanzia (senza seriale e modello scritto, però).
La perplessità mi sorgeva sul seriale e sulla scritta germany che risulta diversa ( incisione più piccola e meno appariscente, allego foto) e l'assenza dell'incisione "pix" dietro la clip.
Nella vostra esperienza, incisioni come queste, sono considerate accettabili? Nel complesso come la valutereste? Esiste un modo per verificare il seriale di una Montblanc?
Grazie per i preziosi consigli
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Montblanc originale o fake?
mi sembra originale
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Montblanc originale o fake?
Nella mia poca esperienza, anche a me sembra buona, ma il dubbio mi è venuto confrontando i due seriali con lettere di grandezza e spessore diverso. Possibile che Montblanc sui modelli più recenti abbia cambiato la taratura del laser per le incisioni? Ho cercato in molte discussioni ma, di solito, si cita la " presenza" del seriale numerico, piuttosto che le sue caratteristiche intrinseche. Questo seriale, in ultimo, a cosa serve? Una boutique MB riesce a risalire alla penna ed al suo acquisto tramite il seriale? O, quantomeno, riesce a stabilirne l'originalità?
Altre differenze che ho riscontrato ( alimentatore, cappuccio più lungo di qualche millimetro) hanno trovato riscontro, in effetti, con modifiche operate negli anni.
Altra cosa: ho smontato stantuffo e gruppo scrittura per valutare la situazione, fare una pulizia e provvedere a lubrificare di nuovo ed ho notato che, svitando la sezione, non era presente quella specie di "colla/gomma lacca?" che di solito si ritrova in MB quando le si smonta per la prima volta.
Il venditore mi aveva accennato che la penna non era mai stata smontata o portata in assistenza. Ergo, o MB non applica più quella resina/sigillo sui nuovi modelli, o qualcosa non quadra.
In ultimo, la garanzia risulta timbrata ma sono assenti il seriale e i dati della penna, è pratica comune secondo voi?
Altre differenze che ho riscontrato ( alimentatore, cappuccio più lungo di qualche millimetro) hanno trovato riscontro, in effetti, con modifiche operate negli anni.
Altra cosa: ho smontato stantuffo e gruppo scrittura per valutare la situazione, fare una pulizia e provvedere a lubrificare di nuovo ed ho notato che, svitando la sezione, non era presente quella specie di "colla/gomma lacca?" che di solito si ritrova in MB quando le si smonta per la prima volta.
Il venditore mi aveva accennato che la penna non era mai stata smontata o portata in assistenza. Ergo, o MB non applica più quella resina/sigillo sui nuovi modelli, o qualcosa non quadra.
In ultimo, la garanzia risulta timbrata ma sono assenti il seriale e i dati della penna, è pratica comune secondo voi?
Montblanc originale o fake?
Autentica al 100%. L'assenza di quel materiale rosa per sigillare la sezione è normale, la Montblanc non lo usa più sui nuovo modelli perché hanno cambiato la sezione.
Vai tranquillo.
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Montblanc originale o fake?
Probabilmente la grandezza delle incisioni sulla veretta della clip è perchè sono due modelli differenti e ci sono un po di anni tra la 146 e la le gramd.
Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
Montblanc originale o fake?
Sulla questione fake non fake, basta controllare il pennino. Se il pennino è genuino il resto della penna lo sarà al 99.999%. Non avrebbe senso per un falsario fare una Montblanc falsa e poi dotarla di un pennino vero. Una montblanc falsa lo è perché è falsa dalla testa ai piedi. Quindi tutti questi pipponi sul controllo della resina etc... lasciano il tempo che trovano. E il pennino la parte importante da controllare.
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Montblanc originale o fake?
Concordo sull' esaminare il pennino, le Montblanc hanno il pennino che in punta è sempre levigato quasi a formare un tondo appiattito e si nota in special modo nella misura media. Da quello che si vede dalla foto è originale.
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Montblanc originale o fake?
Grazie a tutti per i consigli. In realtà, alla prova scrittura l'impressione era stata proprio quella che fosse originale.
Flusso abbondante e punta levigata, un burro, zero attrito, sembrava più un pennarello che una stilografica.
Ovviamente su queste penne i dubbi vengono sempre.
Anche la venditrice mi era sembrata sopra ogni sospetto ( una ragazza che aveva messo in vendita il classico regalo di laurea, chiuso in un cassetto da anni).
L'unica cosa che mi ha deluso un po' è l'alimentatore in plastica. Anche la mia ne monta una, ma è il primo modello prodotto (quello con il ponte), al tatto risulta robusto e solido. Questo, invece, per quanto dia un flusso di tutto rispetto, sembra alquanto plasticoso al tatto, con lamelle sottili, in generale sembra molto economico.
Insomma, per un usato a buon mercato va bene, ma mi metto nei panni di chi, oggi, si reca in boutique e compra una penna di 700 euro nuova per ricevere questo tipo di alimentatore.
MB poteva sforzarsi di dotarla di un alimentatore decente, magari semplice, ma in ebanite ( tipo quelli che montano alcune Tibaldi di fascia più economica come la Infrangibile o la Bononia). Anche se ci fosse stato un ricarico sul prezzo finale di 30/40 euro, una volta che ne spendo già 700 e oltre per la penna, francamente non lo trovo un problema.
Scelte aziendali di dubbia riuscita...
Flusso abbondante e punta levigata, un burro, zero attrito, sembrava più un pennarello che una stilografica.
Ovviamente su queste penne i dubbi vengono sempre.
Anche la venditrice mi era sembrata sopra ogni sospetto ( una ragazza che aveva messo in vendita il classico regalo di laurea, chiuso in un cassetto da anni).
L'unica cosa che mi ha deluso un po' è l'alimentatore in plastica. Anche la mia ne monta una, ma è il primo modello prodotto (quello con il ponte), al tatto risulta robusto e solido. Questo, invece, per quanto dia un flusso di tutto rispetto, sembra alquanto plasticoso al tatto, con lamelle sottili, in generale sembra molto economico.
Insomma, per un usato a buon mercato va bene, ma mi metto nei panni di chi, oggi, si reca in boutique e compra una penna di 700 euro nuova per ricevere questo tipo di alimentatore.
MB poteva sforzarsi di dotarla di un alimentatore decente, magari semplice, ma in ebanite ( tipo quelli che montano alcune Tibaldi di fascia più economica come la Infrangibile o la Bononia). Anche se ci fosse stato un ricarico sul prezzo finale di 30/40 euro, una volta che ne spendo già 700 e oltre per la penna, francamente non lo trovo un problema.
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Montblanc originale o fake?
Sono felice che ti trovi bene!VincFiore ha scritto: ↑mercoledì 29 gennaio 2025, 13:32 Grazie a tutti per i consigli. In realtà, alla prova scrittura l'impressione era stata proprio quella che fosse originale.
Flusso abbondante e punta levigata, un burro, zero attrito, sembrava più un pennarello che una stilografica.
Ovviamente su queste penne i dubbi vengono sempre.
Anche la venditrice mi era sembrata sopra ogni sospetto ( una ragazza che aveva messo in vendita il classico regalo di laurea, chiuso in un cassetto da anni).
L'unica cosa che mi ha deluso un po' è l'alimentatore in plastica. Anche la mia ne monta una, ma è il primo modello prodotto (quello con il ponte), al tatto risulta robusto e solido. Questo, invece, per quanto dia un flusso di tutto rispetto, sembra alquanto plasticoso al tatto, con lamelle sottili, in generale sembra molto economico.
Scusami, però questa critica "estetica" all'alimentatore non mi sembra abbia molto senso: l'alimentatore deve svolgere una funzione, quella di portare inchiostro dal serbatoio alla punta del pennino, non è un elemento decorativo o che deve sembrare importante. Se funziona bene, allora è un buon alimentatore. Le lamelle sottili non mi sembrano un elemento per definirlo più "economico", anzi, è più complesso farlo così.
A questo punto voglio proprio vedere una foto di questo alimentatore, sono diventato curioso!
Enrico
"刃を持った者をそのふところに抱き込まねば、愛の世は来ません。刃を手から離させようとするから、やっぱり争いとなるのです。「平和のために戦う」というようなちぐはぐな心がけでは、いつまでたっても戦いはやみますまい"。永井隆、『如己堂随筆』
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Montblanc originale o fake?
@VincFiore : quelle lamelle che tu consideri antiestetiche (e ci può stare tanto è vero che alcuni alimentatori hanno le lamelle dalla parte superiore quindi non visibili), ma economiche? Per niente, se la Montblanc avesse voluto risparmiare sarebbe rimasta con quelli in ebanite. Sai perché la tua Montblanc non perde inchiostro quando vai in vacanza in montagna? Sai perché un aumento della temperatura della tua mano non fa gocciolare la tua stilografica? Sai perche se viaggi in aereo (anche in una cabina non pressurizata fino a 12000m) la tua Montblanc non gocciola? Lo deve al suo alimentatore pieno di lamelle antiestetiche e economiche. Questo si chiama progresso tecnologico. Le stilografiche vintage con i famosi alimentatori in ebanite bastava un leggero urto, aumento di pressione o temperatura e ti ritrovavi il foglio macchiato. 
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Non è tanto estetica, anzi, l'aspetto non è male.
Oltretutto hanno eliminato anche quella "fossetta" presente in alcuni alimentatori in plastica sempre appartenenti a quella che definirei "seconda generazione". Appena torno a casa, mando qualche foto sia di quello "a ponte" che di quest' ultimo.
Comunque intendevo proprio la qualità dei materiali, faccio un esempio: nello svitare la sezione, prendendo delicatamente il pennino, ci si accorge proprio che le lamelle non oppongono resistenza, sembrano pronte a deformarsi in ogni momento.
Mi danno un idea di economico, non so...
Mi ricordano molto gli alimentatori delle twsbi ( eco, mini ecc...) anche loro in plastica, funzionano una bomba ecc... Ma se non sei molto delicato, quando estrai il pennino dall'alloggio, ti ritrovi qualche lamella piegata da raddrizzare e parliamo di pressioni leggere che applico un po' su tutte le penne.
Non so, però secondo me, anche nella plastica esistono "miscele" di qualità superiore o inferiore...
Oltretutto, ripeto, per una penna di questo prezzo, io mi aspetterei ebanite, specialmente considerando il marchio, il prestigio ecc... Io l'ho pagata un quinto del suo valore di listino e va bene così, ma nei panni di una persona che si reca in boutique e paga cifra piena, mi aspetterei qualcosa di diverso, tutto qui.
Oltretutto hanno eliminato anche quella "fossetta" presente in alcuni alimentatori in plastica sempre appartenenti a quella che definirei "seconda generazione". Appena torno a casa, mando qualche foto sia di quello "a ponte" che di quest' ultimo.
Comunque intendevo proprio la qualità dei materiali, faccio un esempio: nello svitare la sezione, prendendo delicatamente il pennino, ci si accorge proprio che le lamelle non oppongono resistenza, sembrano pronte a deformarsi in ogni momento.
Mi danno un idea di economico, non so...
Mi ricordano molto gli alimentatori delle twsbi ( eco, mini ecc...) anche loro in plastica, funzionano una bomba ecc... Ma se non sei molto delicato, quando estrai il pennino dall'alloggio, ti ritrovi qualche lamella piegata da raddrizzare e parliamo di pressioni leggere che applico un po' su tutte le penne.
Non so, però secondo me, anche nella plastica esistono "miscele" di qualità superiore o inferiore...
Oltretutto, ripeto, per una penna di questo prezzo, io mi aspetterei ebanite, specialmente considerando il marchio, il prestigio ecc... Io l'ho pagata un quinto del suo valore di listino e va bene così, ma nei panni di una persona che si reca in boutique e paga cifra piena, mi aspetterei qualcosa di diverso, tutto qui.
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Ecco, su questo aspetto ero totalmente ignorante.... Da cosa dipende? Proprio dal materiale? Oppure dal fatto che l'ebanite non può essere lavorata in quel modo?Roland ha scritto: ↑mercoledì 29 gennaio 2025, 16:32 @VincFiore : quelle lamelle che tu consideri antiestetiche (e ci può stare tanto è vero che alcuni alimentatori hanno le lamelle dalla parte superiore quindi non visibili), ma economiche? Per niente, se la Montblanc avesse voluto risparmiare sarebbe rimasta con quelli in ebanite. Sai perché la tua Montblanc non perde inchiostro quando vai in vacanza in montagna? Sai perché un aumento della temperatura della tua mano non fa gocciolare la tua stilografica? Sai perche se viaggi in aereo (anche in una cabina non pressurizata fino a 12000m) la tua Montblanc non gocciola? Lo deve al suo alimentatore pieno di lamelle antiestetiche e economiche. Questo si chiama progresso tecnologico. Le stilografiche vintage con i famosi alimentatori in ebanite bastava un leggero urto, aumento di pressione o temperatura e ti ritrovavi il foglio macchiato.![]()
Montblanc originale o fake?
Dipende da due cose : regolazione del flusso (qui entrano in n gioco i canali per l'inchiostro e per l'aria, canali separati o congiunt, quanto profondo è un canale etc...) e appunto le lamelle che sono una parte del sistema per bufferizzare (scusate il termine informatico) l'inchiostro in eccesso che altrimenti ti farebbe una bella macchia sul foglio.
La prima stilografica della storia ad aver usato queste lamelle fu la Parker (che le inventò e poi copiate da tutti gli altri produttori) negli anni quaranta per la sua famosissima Parker 51. Una stilografica allo stato dell'arte che rivoluzionò il mercato per decenni. Questa stilografica che all'epoca costava un barca di soldi usava un alimentatore in plastica pensa te. La Parker aveva speso centinaia di migliaia di dollari (milioni di dollari odierni) per sviluppare questo sistema all'avanguardia. Non c'era niente di scadente o economico.
Sugli alimentatori in ebanite si possono fare le lamelle ma devono avere un certo spessore perché l'ebanite è fragile. Quindi la lavorazione del materiale richiede che le lamelle siano spesse altrimenti rischiano di rompersi. E questo spiega anche perché negli alimentatori in ebanite la quantità di lamelle sia di molto inferiore a quelle che trovi nei migliori alimentatori in abs. Proprio perché le lsmelle in abs si possono fare molto sottili.
La prima stilografica della storia ad aver usato queste lamelle fu la Parker (che le inventò e poi copiate da tutti gli altri produttori) negli anni quaranta per la sua famosissima Parker 51. Una stilografica allo stato dell'arte che rivoluzionò il mercato per decenni. Questa stilografica che all'epoca costava un barca di soldi usava un alimentatore in plastica pensa te. La Parker aveva speso centinaia di migliaia di dollari (milioni di dollari odierni) per sviluppare questo sistema all'avanguardia. Non c'era niente di scadente o economico.
Sugli alimentatori in ebanite si possono fare le lamelle ma devono avere un certo spessore perché l'ebanite è fragile. Quindi la lavorazione del materiale richiede che le lamelle siano spesse altrimenti rischiano di rompersi. E questo spiega anche perché negli alimentatori in ebanite la quantità di lamelle sia di molto inferiore a quelle che trovi nei migliori alimentatori in abs. Proprio perché le lsmelle in abs si possono fare molto sottili.
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Ecco le foto: il primo alimentatore è quello della 146, da come ho capito è il primo modello di alimentatore in plastica fatto da montblanc quando abbandonò l'ebanite.
Il secondo è quello su la più recente Le Grand.
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Grazie mille, sicuramente getta una nuova luce sulla mia considerazione degli alimentatori in plastica.Roland ha scritto: ↑mercoledì 29 gennaio 2025, 17:05 Dipende da due cose : regolazione del flusso (qui entrano in n gioco i canali per l'inchiostro e per l'aria, canali separati o congiunt, quanto profondo è un canale etc...) e appunto le lamelle che sono una parte del sistema per bufferizzare (scusate il termine informatico) l'inchiostro in eccesso che altrimenti ti farebbe una bella macchia sul foglio.
La prima stilografica della storia ad aver usato queste lamelle fu la Parker (che le inventò e poi copiate da tutti gli altri produttori) negli anni quaranta per la sua famosissima Parker 51. Una stilografica allo stato dell'arte che rivoluzionò il mercato per decenni. Questa stilografica che all'epoca costava un barca di soldi usava un alimentatore in plastica pensa te. La Parker aveva speso centinaia di migliaia di dollari (milioni di dollari odierni) per sviluppare questo sistema all'avanguardia. Non c'era niente di scadente o economico.
Sugli alimentatori in ebanite si possono fare le lamelle ma devono avere un certo spessore perché l'ebanite è fragile. Quindi la lavorazione del materiale richiede che le lamelle siano spesse altrimenti rischiano di rompersi. E questo spiega anche perché negli alimentatori in ebanite la quantità di lamelle sia di molto inferiore a quelle che trovi nei migliori alimentatori in abs. Proprio perché le lsmelle in abs si possono fare molto sottili.
Anche se, a malincuore, visto che ho diverse stilografiche con alimentatore in ebanite e, a gusto personale, le ho sempre trovate più "gustose" rispetto alle altre...