Jinhao 886
Acquistata sul “noto”sito al costo di € 2,29, spese di spedizione incluse.
Misure:
Lunghezza totale: 12,6 cm
Lunghezza corpo: 11,7 cm
Lunghezza cappuccio: 4,8 cm
Lunghezza inastata: 13,7 cm
Larghezza massima corpo: 1 cm
Larghezza massima cappuccio: 1,4 cm
Lunghezza pennino esterno: 1,7 cm
Larghezza pennino: 1,5 cm
Materiali :
Corpo, cappuccio e clip: metallo
Sezione del pennino: plastica (ad eccezione di un piccolo cilindro porta alimentatore in metallo)
Filettature: plastica
Alimentazione: converter proprietario
Peso: 32 grammi
Assemblaggio: il cappuccio si avvita al fusto; la sezione pennino si avvita al fusto, pennino e alimentatore si innestano a pressione nella sezione del pennino; la singolarità è data da una filettatura finale del porta alimentatore che non ha una controfilettatura dove avvitarsi; la clip fuoriesce da una feritoia del cappuccio, è conformata a L rovesciata ed è assicurata (internamente) al fondo del cappuccio con una vite a croce.
Il gruppo del pennino è formato: 1) pennino; 2) alimentatore; 3) porta pennino e alimentatore (a sua volta formato da a) cilindro metallico che sporge in parte verso il pennino, b) cilindro di plastica con al termine una controfilettatura; c) una sorta di guardadita ratremato verso l’interno); 4) cilindro contenitore del tutto che si avvita sul fusto della penna.
Tratto: è indicato come M ma sembra più generoso
Il design è originale e moderno e non si rifà ad altre penne “nobili”. La caratteristica saliente è la conformazione ogivale del cappuccio.
La penna è relativamente piccola ma si colloca bene in mano con il cappuccio calzato. Il metallo è smaltato e, al tatto, sembra di toccare il cofano di una autovettura.
Il tratto è scorrevole, senza false partenze e problemi di flusso (con esclusivo riferimento al gruppo del pennino).
Colore: nero (ma c’è anche il verde mela, il rosso, il blu e l’oro)
Mostra Scambio - Pen Show - di Firenze
17 maggio 2025 - Hotel AC Marriot, via Luciano Bausi, 5
17 maggio 2025 - Hotel AC Marriot, via Luciano Bausi, 5
Jinhao 886
Jinhao 886
Mi permetto di dissentire.Andrea_R ha scritto:bella questa Montegrappa Fortuna
la Montegrappa Fortuna è flat sia nel fusto che nel cappuccio.
Il cappuccio ha un andamento completamente diverso: nella jinhao è più filante, nella Montegrappa Fortuna è fortemente rastremato.
L'unico elemento di contatto è l'innesto della clip.
Quello che caratterizza un modello (ai fini di una eventuale confusione con altri o imitazione degli stessi) sono le caratteristiche estetiche e, quindi, non immediatamente funzionali (sul punto si veda Tribunale di Milano, 29 febbraio 2008 con riferimento alla penna Bic Cristal)
Insomma, la Jinhao 886 è completamente diversa dalla Montegrappa Fortuna.
Ma questa è solo una opinione.
Jinhao 886
si somigliano senza ombra di dubbio altrimenti non mi sarebbe venuta in mente la Fortuna guardando la Jinhao, non accuso nessuno di plagio 

Jinhao 886
Non metto in dubbio che, per te, si somiglino.Andrea_R ha scritto:si somigliano senza ombra di dubbio altrimenti non mi sarebbe venuta in mente la Fortuna guardando la Jinhao, non accuso nessuno di plagio
Jinhao 886
Ecco la prova di scrittura.
Il foglio è carta da fotocopie.
L'inchiostro è un Mont Blanc della fine anni '80, inizi anni '90.
La penna digerisce di tutto.
Il foglio è carta da fotocopie.
L'inchiostro è un Mont Blanc della fine anni '80, inizi anni '90.
La penna digerisce di tutto.
Jinhao 886
Scrive bene, ma il converter fa le bizze con la sua scarsa tenuta.
Con il converter semivuoto le false partenze sono abituali. Poi il flusso è continuo.
Ho ordinato quelli jinaho copper che dicono migliori.
Vediamo che accade.
Con il converter semivuoto le false partenze sono abituali. Poi il flusso è continuo.
Ho ordinato quelli jinaho copper che dicono migliori.
Vediamo che accade.
Jinhao 886
Hai poi risolto qualcosa cambiando converter? Mi piace moltissimo questa penna ma, se un giorno sì e l'altro pure mi salta il converter (con relativo casino
), anche no
