Ecco il rimando. viewtopic.php?p=426358#p426358
Mi sono assunto il rischio, ho fatto qualche ammollo, un po' di phon, ho tirato e mosso un po' la sezione ... Questo il risultato la rottura del fusto è netta (non si vedevano crepe), la sezione resta saldamente irremovibile. Rimosso il sacchetto pietrificato, il sistema a levetta è a posto. Se qualcuno pensa di poterla riparare, si faccia avanti in privato, grazie.
Le due parti combaciano perfettamente, forse è riparabile da esperti resta il problema della sezione che non si muove
Ebanite, ho letto da qualche parte. Ho lavorato solo con le mani e senza troppa forza, ma evidentemente è come dici tu: ho sentito schricchiolare e mi sono detto: ce l'ho fatta! Col cavolo, appunto .
Adesso insisterò diabolicamente sulla sezione, con ammollo e calore, che altra potrei fare? Poi, se non la distruggo completamente, si penserà al fusto. Grazie per la solidarietà e benvenuto ogni consiglio.
Se è ebanite più che ristretta secondo me si è indurita ed è diventata più fragile', come della celluloide cristallizzata.
Se riesci a staccare la sezione senza rompere il resto puoi provare a riparare il fusto con un filo d' AttacK ottimo per l'incollaggio dell'ebanite.
Il valore di una stilografica non dipende dal costo, ma dal valore che noi le diamo.
Il fusto della Commando però dovrebbe essere o in lucite (plexiglass) o in celluloide.
Mi sembra che la tua sia marrone scuro, quindi dovrebbe essere in celluloide.
Di consigli non ne ho. Se si è ristretta così tanto è una lotta.
Per consolazione, si fa per dire: nelle celluloidi scure la cristallizzazione e le crepe tendono a non vedersi.
"È tutta colpa di Esme" [Bons]
"Nove decimi del cervello non vengono usati, e come la maggior parte dei fatti noti, è falso."
[sir Terry Pratchett]
Ho avuto modo di notare che quando la celluloide è alterata, soprattutto quando è cristallizata, non rammollisce con il calore.
Seguendo alcuni esperimenti letti su altri forum e un video di un artigiano giapponese che "bollisce" i fusti, ho provato a immergere alcuni ruderi di celluloide in acqua via via sempre più calda, fino ad arrivare a bollente.
Quella totalmente cristallizzata si è imbianchita, ma non si è per nulla rammollita.
Quella parzialmente alterata si è rammollita solo andando verso i 90°C e una volta raffreddata ha cambiato consistenza al tatto (e ha smesso di odorare di canfora!).
Simili risultati erano testimoniati nei forum letti, anche per celluloidi non alterate.
Esperienze troppo ristrette e anedottiche per ricavarci qualcosa di serio, ma per testimoniare la variazione di risposta di questo materiale, che in realtà dovrebbe essere considerato come una famiglia di materiali.
"È tutta colpa di Esme" [Bons]
"Nove decimi del cervello non vengono usati, e come la maggior parte dei fatti noti, è falso."
[sir Terry Pratchett]
Per la mia piccola esperienza, se è celluloide puoi provare con attack. Ho avuto buoni risultati su una Pelikan 400.
Però mi chiedo, non conoscendo la penna, se la sporgenza che si vede in foto nella zona spezzata è il punto di aggancio del sacchetto. Dalla foto non sembra date le dimensioni
Javier ha scritto: ↑giovedì 9 gennaio 2025, 18:59
Però mi chiedo, non conoscendo la penna, se la sporgenza che si vede in foto nella zona spezzata è il punto di aggancio del sacchetto. Dalla foto non sembra date le dimensioni
Se parli della sezione, c'è rimasta anche un po' di gomma del sacchetto sul punto d'aggancio del sacchetto.
Il colore della penna tende al rossastro, non è trasparente quindi dovrebbe essere celluloide secondo la splendida recensione di Musicus che cita solo quelle in lucite e quelle in celluloide https://forum.penciclopedia.it/viewtopi ... 36#p176136
Davvero interessante l'idea di Max dell'acetone, grazie (avevo letto di Commando in ebanite, ma solo su siti di penne in vendita, non attendibili,credo)