Nel 2019 comincia la sua reintroduzione nel mercato , e la recensione si basa sul modello Settimo di recente uscita prodotto in occasione speciale per Stilo e Stile. Il modello è la Desiderio, una penna di colore blu petrolio scuro tendente al verdognolo, costernato da fiocchi bianchi. Ricorda vagamente il cielo di una notte stellata lontano dalle città.
Dimensioni:
Chiusa- 14,3 cm
Corpo principale- 12,9cm
Con cappuccio- 16,4 cm
Diametro impugnatura 1,2 cm
Peso:
Chiusa- 26,3g
Corpo principale- 17g
Alimentazione:
Cartuccia normale e lunga
Converter filettato ( fornito nella confezione )
Tipologia pennino:
stile #6 Jowo alimentatore ABS , attacco a vite
- -
Con una forma rivisitata, la Settimo si presenta come una penna elegante con un design senza scalini. La filettatura nella sezione è appena percettibile, e finisce su un anello decorativo a separare il gruppo scrittura dalla barra secondaria.
Il fusto della penna termina in prossimità del pennino con un piccola bombatura : ciò evita che le dita scendano troppo dalla sezione.
Il cappuccio possiede un anello costituito da tre parti decorativi, gli unici visibili a penna chiusa: due strisce di solchi rettangolari ai lati superiori ed inferiori ; uno romboidale al centro che fanno intravedere il materiale sottostante. Il fermaglio è piuttosto semplice ma incredibilmente facile da usare ; ricorda proprio la punta di un pennino e con un profilo a scala. All'interno del cappuccio non sono visibili elementi metallici che rischiano corrosione, permettendo una facile pulizia in caso di versamenti di inchiostro. L'apertura e la chiusura richiedono 3/4 di giro.
Tutte le parti metalliche sono placcate (questa in palladio) e offrono una lucentezza superiore rispetto alla semplice cromatura o doratura.
Il pennino #6 scorre una meraviglia come tutti i pennini dell'azienda, e grazie alla possibilità di cambiare il pennino semplicemente svitandolo, non sarà difficile trovare uno adatto alla propria scrittura. Scrive benissimo senza dover applicare pressione.
Vi è inciso a laser la dicitura "Radius Superior 1934", mentre la dimensione del pennino si trova sul lato destro del pennino, sulla ripiegatura. Personalmente non è un design che mi piace, troppo semplice, e insignificante per chi entra per la prima volta a contatto con il marchio. Preferirei piuttosto un motivo geometrico, come quelli sul cappuccio.
Direi che per chi non cerca flessibilità il pennino fine in acciaio è il giusto compromesso per avere una linea adatta anche alle carte da stampante e appunti sui quaderni.
Il sigillo dell'inchiostro è buono; la penna non soffre di terribili false partenze anche dopo un mese di inutilizzo, occorrono circa 4 righe senza operare il converter per riportarlo alla saturazione normale.
Il bilanciamento della penna è ottima, a 4,5cm dall'inizio del fusto ( fine del pennino ) e 6.5cm quando ha il cappuccio calzato, praticamente al centro della penna. Il peso di 27g con il cappuccio non si fa sentire molto, ma dato le dimensioni della penna , preferisco usarlo senza.
La sezione della penna è più spessa delle classiche penne in questa dimensione, il che rende perfetto per chi stringe tanto le penne mentre può risultare un po' scomodo per chi ha la mano piccola e ha una presa lenta sulle penne.
Direi che è tutto sommato è un bel pennone dal prezzo ragionevole e in linea sul mercato, consigliato provarlo se vi piace il classico design italiano.
Voto 7/10 perché non mi piace proprio l'incisione del pennino, in una penna che è già alquanto semplice di suo. Sa di vintage , sa di vecchio.
-
Comparativa con alcune penne:
Leonardo momento zero -
Platinum 3776 century -
pelikan m205 -
lamy safari -