Innanzitutto premetto di essere stata influenzata dall’origine giapponese della carta, anche se in realtà l’etichetta riporta la produzione altrove; mi son detta “hanno articoli di cancelleria, hanno tradizione per la scrittura = sarà una carta buona”. Così ho preso il porta-fogli-copertina in cartoncino kraft ad anelli, colore nero. Era disponibile anche in colore neutro marroncino chiaro spesa totale di 8,00 €.
La bucatura dei fogli come precisione lascia un po’ a desiderare, ma tant’è, a me interessa la superficie di scrittura e poi il grezzo un po’ sta anche bene.
All’apertura trovo nella copertina un foglio di cortesia con due spiegazioni su come aprire e chiudere gli anelli (con tanto di frase che invita a fare attenzione a non pinzarsi le dita: osservo che comunque la “forza” degli anelli è davvero blanda, quindi nessuna paura dell’effetto tagliola di certi quaderni ad anelli anni Ottanta

Inserisco un tot di fogli, conservando la scorta nella robusta busta di plastica che si richiude con un blando adesivo. Ed inizio le prove.
Purtroppo devo constatare che i fogli sono piuttosto assorbenti. Qualunque penna viene svuotata dell’inchiostro dalla carta che fa effetto spugna. Meglio ovviamente con tratti più fini, ma non ci siamo proprio..
Ci vorrebbe credo il Noodler’s X-feather ma non mi va concettualmente di spendere 18€ d’inchiostro per poter usare una carta (e uffa!). Vedete poi il retro del foglio: nonostante l’etichetta dicesse diversamente, il colore passa un po’ sul retro del foglio, quindi non ci siamo neanche su questo fronte
Considerazioni mie finali: combinazione molto bellina di copertina e fogli (disponibili anche rigati) ma per uso non stilografico. Peccato!