Milan Pen Show - Mostra Scambio di Milano
22 febbraio 2025 - Hotel Hilton, via Galvani 12

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maylota
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Messaggio da maylota »

Koten90 ha scritto: domenica 22 dicembre 2024, 13:07
maylota ha scritto: domenica 22 dicembre 2024, 11:34 Però credimi, anche negli anni 80 si prendevano appunti con integrali, matrici, curve di domanda e ottimo parietano eppure non bisognava predisporre una matrice a tripla entrata per definire quale fosse la combinazione che consentisse alla stilografica di scrivere in modo accettabile! E poi dicono che il marketing è inutile... 8-)
Ci credo, ma per una volta che arriva una persona che sa cosa vuole, cerco di consigliarla al meglio. Ho più o meno gli stessi gusti e trovato le soluzioni dopo un bel po’ di ricerche…
Infatti fai benone e tra l'altro non sei uno che parla per sentito dire, conosco bene la quantità di prove che hai fatto!

Ma lascia che lo aiuti pure io con la mia (diversa) filosofia, ossia tenere le cose semplici: viene da una Lamy EF con Pelikan 4001... prima di passare a un inchiostro lubrificato con additivi speciali che però richiedono una carta più specifica per evitare spiumaggio, forse una buona giapponese con un buon inchiostro giapponese può essere la soluzione.
Ha poi citato la Sailor Tuzu (che io penso di essere l'unico che la adora su questo forum?), ma che ha la possibilità di rotare il pennino e di trovare con facilità lo sweet spot dove il pennino è più in asse e scorre meglio.
Ho pensato fosse un'ottima idea...

Poi lui farà le sue di prove e ci dirà, l'importante è che si appassioni :thumbup:
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Messaggio da sbam00 »

maylota ha scritto: domenica 22 dicembre 2024, 16:08
... prima di passare a un inchiostro lubrificato con additivi speciali che però richiedono una carta più specifica per evitare spiumaggio, forse una buona giapponese con un buon inchiostro giapponese può essere la soluzione.
Ha poi citato la Sailor Tuzu (che io penso di essere l'unico che la adora su questo forum?), ma che ha la possibilità di rotare il pennino e di trovare con facilità lo sweet spot dove il pennino è più in asse e scorre meglio.
Ho pensato fosse un'ottima idea...

Poi lui farà le sue di prove e ci dirà, l'importante è che si appassioni :thumbup:
Della Tuzu mi spaventa il fatto che il pennino sia F e non EF, in quanto utilizzo carta che non è pensata per stilografiche, magari più assorbente e non vorrei che quel F diventi un M/B. Però anche esteticamente mi piace molto. Un buon inchiostro giapponese tipo?

La mia Lamy ha uno spessore del tratto che mi piace, magari se fosse un pelino più stretto sarebbe perfetto, ma il fatto che non sia scorrevole mi manda in bestia..

Continuo a ringraziare tutti coloro che stanno rispondendo a questo thread, grazie grazie infinite a tutti per i preziosi consigli.
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Simy
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Messaggio da Simy »

Un punto da capire è anche la scorrevolezza. E' qualcosa di molto soggettivo anche quella. La tua Lamy non è scorrevole in che modo? Inciampa nella carta? La senti grattare? "Morde" il foglio? Scrive scorrevole in una direzione ma non in quella opposta?

Io ho sperimentato un solo pennino Lamy EF e non aveva questi problemi. E' possibile, quindi, che sia il pennino che hai a essere difettoso. Può capitare. Ovviamente, resta la larghezza del tratto, che con Lamy non avrai mai come la stai cercando, purtroppo, considerando che pare piacerti la penna in sé.
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Messaggio da sansenri »

sbam00 ha scritto: sabato 21 dicembre 2024, 23:59
sansenri ha scritto: sabato 21 dicembre 2024, 22:16 tratti fini e scorrevoli = giapponesi
tratti fini scorrevoli e pennino rigido, molto preciso = Sailor
tratti fini scorrevoli e pennino più morbido = Pilot
Platinum è un po' nel mezzo, è abbastanza rigido ma forse non quanto Sailor, è più rigido di Pilot, e anche un po' meno scorrevole.
Scegline una e prova (per uso "pesante" in facoltà scientifica, formule matematiche, etc. io forse andrei con Sailor, se il budget permette - EF è davvero molto fine, forse F può già andare).
Ho visto la Sailor Tuzu col pennino F, carina e arriva col converter... Che ne pensate? Da associare al Polar Black per la questione della lubrificazione
In tutta onestà io il Polar lo eviterei, almeno all'inizio. Spande il tratto, e per formule matematiche e simili non è il massimo.
Il problema è che le penne giapponesi hanno il tratto molto fine e il flusso piuttosto trattenuto, per cui finisci col dover usare un inchiostro "lubrificato" che aumenti il flusso. Però magari non è necessario arrivare al Polar (anche l'X Feather onestamente lo eviterei, se devi prendere appunti veloci, non puoi mica aspettare minuti che si asciughi...)
Se vuoi un tratto molto fine, e prendi una giapponese apposta, e poi ci metti un inchiostro che spande il tratto non è un controsenso?
Prendi la giapponese e un pennino fine (che non sbagli) e poi prova degli inchiostri, via via più lubrificati, se trovi che non scorrano come vuoi.
Già un Diamine ASA che è un bel blu con leggera sfumatura al turchese, scorre molto bene, e costa poco.
Altrimenti con i neri, Aurora nero o JH Perle Noire, entrambi molto scorrevoli e non eccessivamente costosi.
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Messaggio da Trinità »

Ciao Francesco e benvenuto! Sono un utente del forum da poco anch'io ma di sicuro qui troverai persone competenti con ottimi consigli! Per la mia piccolissima esperienza ti posso dire che possiedo una pilot 78g sia tratto fine che medio e mi ci trovo benissimo...rispetto alle platinum hanno un po' meno feedback da matita dura che ad esempio a me da un po fastidio ma in tantissimi amano.Però non ho mai provato un tratto extrafine giapponese.Le 78g arrivano su qualche sito corredate di converter,non molto capiente ma comodo.
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Messaggio da Koten90 »

Trinità ha scritto: domenica 22 dicembre 2024, 21:13rispetto alle platinum hanno un po' meno feedback da matita dura che ad esempio a me da un po fastidio ma in tantissimi amano.
:D Che bello, un altro amante delle penne senza feedback come me!
Fai scorta anche tu di inchiostri Noodler’s che ti facilitano di parecchio la vita. Pilot M e Polar sono una combinazione spettacolare, completamente senza attrito
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Messaggio da Trinità »

Koten90 ha scritto: lunedì 23 dicembre 2024, 6:37
Trinità ha scritto: domenica 22 dicembre 2024, 21:13rispetto alle platinum hanno un po' meno feedback da matita dura che ad esempio a me da un po fastidio ma in tantissimi amano.
:D Che bello, un altro amante delle penne senza feedback come me!
Fai scorta anche tu di inchiostri Noodler’s che ti facilitano di parecchio la vita. Pilot M e Polar sono una combinazione spettacolare, completamente senza attrito
Ciao Koten! Non ho mai provato un inchiostro Noodler's ma li guardo sul web da un bel po! Oltre al nero io adoro gli inchiostri blue black, sapresti consigliarmene uno (noodler's) che non sia troppo scuro? ( per intenderci che nn esca dalla penna quasi nero) Poi appena potrò utilizzare la sezione mercatino cercherò qualche campione da poter provare!
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Messaggio da maylota »

sbam00 ha scritto: domenica 22 dicembre 2024, 16:16
Della Tuzu mi spaventa il fatto che il pennino sia F e non EF, in quanto utilizzo carta che non è pensata per stilografiche, magari più assorbente e non vorrei che quel F diventi un M/B. Però anche esteticamente mi piace molto. Un buon inchiostro giapponese tipo?
Se vieni da una Lamy EF è assai probabile che qualsiasi giapponese F con qualsiasi combinazione di inchiostro scriva più sottile ed anche più scorrevole. Io ho una Tuzu B e scrive come un M europeo non molto bagnato.

Un F giapponese in accoppiata con un inchiostro Sailor o Pilot blu o nero base (quelli relativamente più economici nei calamai da 50 o 70 ml, non gli Iroshizuku o i Sailor più sofisticati) è un'accoppiata probabilmente usata dalla stragrande maggioranza degli studenti giapponesi, e dovrebbe essere un miglioramento notevole rispetto a un Lamy EF + Pelikan 4001.
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Messaggio da Koten90 »

Trinità ha scritto: lunedì 23 dicembre 2024, 8:02 Ciao Koten! Non ho mai provato un inchiostro Noodler's ma li guardo sul web da un bel po! Oltre al nero io adoro gli inchiostri blue black, sapresti consigliarmene uno (noodler's) che non sia troppo scuro? ( per intenderci che nn esca dalla penna quasi nero) Poi appena potrò utilizzare la sezione mercatino cercherò qualche campione da poter provare!
Non sono molto un amante del blu, ho solo il Polar e l’Aircorp Blue Black. Il primo è decisamente chiaro, verso l’indaco tipo Royal Blue, il secondo è un blue black tendente al verdognolo (appena appena).
La resa dell’inchiostro dipende, poi, sempre dalla penna: un EF con flusso abbondante scarica molto pigmento in uno spazio ristretto e quindi lo fa sembrare più nero, un B con flusso scarso spalma e stira l’inchiostro fino a un blu pastello.

Magari più tardi metto un’altra prova, ho il Blue Black su un EF Pilot, così magari accendo una scimmia in più a Francesco :lol:
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Messaggio da AlexO »

maylota ha scritto: lunedì 23 dicembre 2024, 9:35
Se vieni da una Lamy EF è assai probabile che qualsiasi giapponese F con qualsiasi combinazione di inchiostro scriva più sottile ed anche più scorrevole. Io ho una Tuzu B e scrive come un M europeo non molto bagnato.

Un F giapponese in accoppiata con un inchiostro Sailor o Pilot blu o nero base (quelli relativamente più economici nei calamai da 50 o 70 ml, non gli Iroshizuku o i Sailor più sofisticati) è un'accoppiata probabilmente usata dalla stragrande maggioranza degli studenti giapponesi, e dovrebbe essere un miglioramento notevole rispetto a un Lamy EF + Pelikan 4001.
Concordo. Ho da poco una Sailor Lecoule (con converter), che ha un costo contenuto, pennino in acciaio M/F, inchiostrata con Pilot Iroshizuku shin-kai: il tratto è decisamente più fine di molti F europei mantenendo notevole scorrevolezza e regolarità di flusso. Va benissimo su qualsiasi carta, inclusa cartaccia da fotocopie. Immagino vada benissimo anche con altri inchiostri Sailor o Pilot meno costosi. È stata una piacevolissima scoperta. La vedo bene per l'uso che intendi fare.
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maylota ha scritto: lunedì 23 dicembre 2024, 9:35 Se vieni da una Lamy EF è assai probabile che qualsiasi giapponese F con qualsiasi combinazione di inchiostro scriva più sottile ed anche più scorrevole. Io ho una Tuzu B e scrive come un M europeo non molto bagnato.
AlexO ha scritto: lunedì 23 dicembre 2024, 9:59 Concordo. Ho da poco una Sailor Lecoule (con converter), che ha un costo contenuto, pennino in acciaio M/F, inchiostrata con Pilot Iroshizuku shin-kai: il tratto è decisamente più fine di molti F europei mantenendo notevole scorrevolezza e regolarità di flusso. Va benissimo su qualsiasi carta, inclusa cartaccia da fotocopie. Immagino vada benissimo anche con altri inchiostri Sailor o Pilot meno costosi. È stata una piacevolissima scoperta. La vedo bene per l'uso che intendi fare.
Attenzione perché questo non vale per Pilot. I pennini F di Pilot non sono affatto così sottili, solo gli EF lo sono.
Direi che per Sailor, invece, vale il discorso: un F è generalmente come un EF occidentale, a volte anche più sottile.
Per Platinum dipende un po' dal modello. L'F di Plaisir/Preppy è sicuramente più sottile di un EF occidentale, con la 3776 Century non è detto. L'EF della Century è un ottimo EF ma resta un poco più grosso rispetto agli EF di Pilot e Sailor, quindi è possibile che l'F della Century sia come un EF occidentale, quindi più largo di 0,3mm
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Trinità ha scritto: lunedì 23 dicembre 2024, 8:02 inchiostri blue black, sapresti consigliarmene uno (noodler's) che non sia troppo scuro?
Mi sono ricordato di avercelo anche nella Lamy Al-Star con il pennino stub 1,1.
Qui vedi bene la differenza tra un flusso abbondante che, nonostante il pennino largo che spalma di più il pigmento, restituisce un inchiostro scuro e l’extra fine con il flusso contenuto tipico giapponese su cui il blu black sembra quasi azzurro
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Koten90 ha scritto: lunedì 23 dicembre 2024, 16:48
Trinità ha scritto: lunedì 23 dicembre 2024, 8:02 inchiostri blue black, sapresti consigliarmene uno (noodler's) che non sia troppo scuro?
Mi sono ricordato di avercelo anche nella Lamy Al-Star con il pennino stub 1,1.
Qui vedi bene la differenza tra un flusso abbondante che, nonostante il pennino largo che spalma di più il pigmento, restituisce un inchiostro scuro e l’extra fine con il flusso contenuto tipico giapponese su cui il blu black sembra quasi azzurro
Grazie Koten qui si vede benissimo la differenza e credo sarà il mio prossimo acquisto!
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