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Octopus Fluids - Pastel - Blue Iris

Le recensioni: impressioni d'uso e valutazioni direttamente dagli utenti
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Simy
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Octopus Fluids - Pastel - Blue Iris

Messaggio da Simy »

DISCLAIMER: gli esempi di scrittura sono tutti fatti su carta Tomoe River Sanzen. Gli swatch a pennello sono fatti su carta Tomoe River Sanzen e/o su carta Impression di Wearingeul.
Il pennino usato è il Kakimori in acciaio a meno che diversamente specificato.
Dove non specificato, la lubrificazione dell'inchiostro (wetness/dryness) viene considerata nella media.
Dove non precisati comportamenti molto positivi o molto negativi dell'inchiostro, può essere considerato con un comportamento nella media.
RESISTENZA ALL'ACQUA: quando un inchiostro non è dichiarato resistente all'acqua o permanente, tendo a dare per scontato che non sia nessuna delle due cose, di conseguenza non mi viene l'idea di testarlo per quello. Se ci fosse interesse a vedere una prova di resistenza all'acqua, scrivetemelo in un commento e provvedo. Qualora la verifica fosse stata fatta, sarà inserita l'informazione nella recensione.


IL BRAND:

La storia degli inchiostri Octopus risale all'azienda Dresdner Barock, fondata nel 1826, da August Leonhardi. Leonhardi divenne famoso per i suoi leggendari inchiostri Alizarin brevettati. Si trattava dei primi inchiostri al mondo che potevano essere definiti a prova di documento (così riporta l'azienda stessa).
Secondo la storia, nel XIX secolo una nave postale affondò mentre attraversava le acque salate del Mar Baltico. Il carico della nave fu recuperato qualche tempo dopo. Tuttavia, solo alcuni dei documenti trasportati erano ancora leggibili, quelli scritti con gli inchiostri di Aug. Leonhardi. Gli inchiostri Alizarin di Leonhardi divennero famosi in quel periodo.
Durante i disordini della Seconda Guerra Mondiale e con l'ondata di espropri nei primi anni del comunismo, anche l'azienda di Leonhardi finì nelle strutture statali. L'azienda fu incorporata nel più grande produttore di computer della DDR "VEB Kombinat Robotron" e da allora si chiamò "VEB Bürochemie Dresden". Prodotti come l'inchiostro per timbri, l'inchiostro per penne stilografiche, la carta blu, la colla alimentare per l'artigianato, ecc. venivano forniti a tutto il blocco orientale con il nome di "BAROCK". Chiunque abbia frequentato la scuola negli ultimi anni della DDR scriveva con gli inchiostri Barock.
Con l'ondata di privatizzazioni dopo il 1989, l'azienda passò agli investitori dell'economia libera e commercializzò con il nome di Barock Bürobedarf GmbH. Nel 2011, l'ultimo proprietario ha dovuto dichiarare l'insolvenza dell'azienda.
Nel 2011, Octopus nasce, ripartendo dal lavoro di Leonhardi. La sua sede è a Dresda.

L'INCHIOSTRO:

Blue Iris è un inchiostro della serie Pastel di Octopus Fluids, chiaramente ispirato al fiore, almeno nel nome.

Screenshot 2024-12-01 191150.jpg

Blue Iris è - come a me è arrivato - un inchiostro viola neutro chiaro, con sottotono freddo, saturato. Ha bassa capacità di shading, ha media capacità di chromashading con effetto haloing viola-blu. Non ha sheen. Non ha glitter.

20241117_133030.jpg

Prima preciso una cosa: ogni volta in cui parlo di saturazione, nella mia descrizione di apertura degli inchiostri, mi riferisco alla saturazione cromatica, non alla concentrazione di tinta. In questo caso trovo che sia necessario precisarlo, perché lo definisco un inchiostro saturo e poi vi mostro una foto di un inchiostro chiarissimo. E' cromaticamente saturo, è così cromaticamente saturo che è praticamente fluorescente, ma è chiaro perché ha poca tinta, quindi sulla pagina la resa è trasparente.

20241117_133038.jpg

Quando dico che è quasi fluo, non scherzo. Colori come questi sono infotografabili con sensori dei telefoni, perché quelli sono programmati per inserire correzioni automatiche e i colori fluo non vengono resi in modo realistico.
Quando ho preso questo inchiostro, sono stata fregata proprio da questo, perché in foto online sembrava un dolce pastello (come il nome implicherebbe!) e mi sono trovata con uno Stabilo liquido.

20241117_133054.jpg

Io che sono in periodo da colori desaturati, fatico ad apprezzare questo inchiostro, nonostante il colore sia esattamente di quelli che piacciono a me. L'altra cosa che mi fa restare perplessa è la nomenclatura. Il chromashading espone il blu, sì, ma l'inchiostro in sé è viola (e non è pastello, dannati tedeschi), quindi l'iris blu è proprio un'ispirazione molto libera... più una traccia che un vero codice. (cit.)

20241117_134036.jpg

La foto dei confronti, qui sopra, rende bene la "fluorescenza" del colore rispetto agli altri e la saturazione cromatica. Concettualmente, questo inchiostro dovrebbe andare a braccetto con Solferino di Rohrer & Klingner [QUI: viewtopic.php?t=33134 ], con Purple Reign di Monteverde e Rose Quartz di Pelikan: questi colori ti prendono a cazzotti nelle pupille e non hanno vergogna a farlo!

L'inchiostro è un po' asciutto, meglio usarlo con penne generose.

20241117_134041.jpg

A chi lo consiglio: a chi ama gli anni '80 e ha nostalgia di quel momento storico di discutibile estetica

A chi non lo consiglio: a chi vuole avere salva la vista :lol:
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Octopus Fluids - Pastel - Blue Iris

Messaggio da Esme »

Simy ha scritto: domenica 1 dicembre 2024, 19:30 a chi ama gli anni '80 e ha nostalgia di quel momento storico di discutibile estetica
Ti stai riferendo a quella maglietta, vero? 😎
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Se non fosse così slavato un pensiero ce lo farei.
A mio avviso con "pastello" intendono proprio la scarsità di colorante. Tipo quei pastelli di una marca che non nominerò.
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Messaggio da Simy »

Esme ha scritto: domenica 1 dicembre 2024, 20:00
Simy ha scritto: domenica 1 dicembre 2024, 19:30 a chi ama gli anni '80 e ha nostalgia di quel momento storico di discutibile estetica
Ti stai riferendo a quella maglietta, vero? 😎
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Se non fosse così slavato un pensiero ce lo farei.
A mio avviso con "pastello" intendono proprio la scarsità di colorante. Tipo quei pastelli di una marca che non nominerò.
:lol:
A dire il vero mi riferivo di più a questa fetta degli anni '80:
Screenshot 2024-12-01 214306.jpg
E' possibile che tu abbia ragione riguardo il pastello
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Messaggio da Abulafia »

Alle medie avevo una tuta di quel colore e sembrava una cosa normale; oggi potrei prestarla a qualcuno durante un Pride :roll:
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Messaggio da Simy »

Abulafia ha scritto: domenica 1 dicembre 2024, 23:07 Alle medie avevo una tuta di quel colore e sembrava una cosa normale; oggi potrei prestarla a qualcuno durante un Pride :roll:
:lol:
Era normale
Il punto è che il colore va bene anche oggi. Gli anni '80 erano un insieme di cose opinabili (spallacce, capelli cotonati, clash di colori fluo diversi... ho ancora gli incubi)
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