Intanto, grazie a tutti per i complimenti, per le penne, la scrivania e lo studiolo. Normalmente - voglio dire, quando non devo fotagrafarla - la scrivania é un po' più disordinata (é il tavolo sul quale faccio di tutto), ma l'ordine delle cose é ormai, grosso modo, quello che si vede in foto.
Faccio un cambio importante a quest'ordine all'inizio di dicembre, in preparazione delle feste natalizie. Allora sostituisco il set in resina e cristallo con uno in argento e cristallo, dello stesso disegno, però della serie Solitaire. Al posto dei tre stilofori metto uno stiloforo con la sua Solitaire 146 Pinstripe, affiancata da due calamai, e davanti un tampone per l'inchiostro, tutto della stessa serie in argento.
Gli accessori argentati si intonano molto con i colori e i riflessi delle decorazioni di Natale.
ASTROLUX ha scritto: ↑lunedì 25 novembre 2024, 17:50
Complimenti per il bellissimo terzetto e la disposizione della scrivania.
Posso chiedere dei tre astucci che sono alla sinistra della foto ?
Sono tre portapenne "a faretra". Sono un po' creature mitiche nell'immaginario degli appassionati di Montblanc. La prima serie deve essere degli anni '80-'90 del secolo scorso. Erano rigorosamente prodotti a Firenze (per questa ragione Montblanc e i maniaci della marca li chiamano anche "Florence"), in quattro finiture: nero liscio, nero stampato coccodrillo, bordeaux liscio e bordeaux stampato coccodrillo. Tutti sono molto belli, ma il modello nero liscio é, per i miei gusti, un po' luttuoso. Questi portapenne esistevano sicuramente da uno e da due posti, forse anche da tre, ma non ne sono certo. Quelli da due, cosa di cui son certo, non avevano alcun divisorio interno, e per non far sfregare le penne l'una contro l'altra dentro la "faretra" bisognava ingegnarsi in maniera casalinga. Tutte queste custodie hanno lo stemmino di Montblanc nella parte superiore del "mezzo tubo" che accoglie la penna.
Dicevo che son creature mitiche perché sono costosi ancora oggi anche da usati - segno che gli appassionati continuano a cercarli - , ma a meno che uno ci sia passato sopra con l'automobile, anche quelli usati continuano ad essere perfetti. A Firenze li hanno fatti non solo indistruttibili, ma anche con un livello di finiture superbo e inalterabile.
Improvvisamente, nel 2012, senza alcun preavviso né pubblicità alcuna, Montblanc se ne uscì quasi di nascosto con una nuova serie di custodie a faretra. Non lo sapeva nessuno, ed io mi imbattei casualmente nei nuovi portapenne in una delle boutique di Montblanc a Milano, in Corso Vercelli. Scattai (con il permesso del personale) un paio di foto e avvisai gli amici di un forum internazionale di penne, scatenando un putiferio: apparentemente, se i vecchi tubi erano mitici, le nuove faretre erano come sacri unicorni! Nonostante il "modico" prezzo di 295 Euro, tutti le volevano, ma probabilmente furono prodotte (sempre a Firenze) in un numero alquanto limitato ed erano (e continuano ad essere) difficilissime da trovare. La nuova serie, ora parte della collezione Meisterstück Selection, fu prodotta esclusivamente nella versione per una penna, in tre colori con nomi un po' di fantasia: Mocha (art. 107371, un marrone così scuro da sembrare nero), Forest (art. 107399, un marrone caldo e dorato) e Chocolate (art. 107400, ai miei occhi affatto simile al vecchio bordeaux). Anche se Montblanc definí la lavorazione del pellame come effetto "coccodrillo", a me pare assomigli maggiormente all'alligatore, con squame più piccole alternate a fasce di squame più grandi.
Lo stemma di Montblanc é ora posto vicino alla base del tubo, dove - a mio avviso - sta meglio ed é più in linea con gli altri portapenne di Montblanc.
Nella foto si vedono tre faretre da una penna, una liscio bordeaux, una nero in finitura coccodrillo e una della serie più recente in colore Forest.