Ho comprato una stampantina casalinga per fotografie (max 10x15) e sono stupefatto dalla qualità che mi ha mostrato finora. (Pensare che con un telefono e un accrocchietto da 100 euro riesco a fare quello che fino a qualche anno fa richiedeva una reflex e un laboratorio mi fa rivedere tanti pregiudizi.)
Tenere le foto sparse in giro ha già smesso di divertirmi; penso quindi a un taccuino su cui attaccare le foto e scriverci intorno pensieri ricordi ecc - una specie di fotodiario a uso personale e poco più.
Il problema dei taccuini che uso solitamente è che non sono fatti per contenere tante foto (la rilegatura non tiene, e dopo poche foto il quaderno assume l'aspetto dei miei diari delle medie). C'è qualcuno che tiene già un diario di questo tipo? Che supporto utilizzate? Sono alla ricerca di una dritta.
Ho scoperto che questo hobby si chiama scrapbooking - per esser più preciso, coinvolge anche la raccolta di ricordi in senso più ampio (ritagli, biglietti, ecc - spesso condito da adesivi). Ho visto che spesso si usano quaderni spiralati (evidentemente più adattabili a spessori importanti), ma a me non piacciono tantissimo.
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22 febbraio 2025 - Hotel Hilton, via Galvani 12
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Giovanni Paolo
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Mia mamma attaccava su fogli A4 le cartoline, le fotografie e altre cose sottili, ci scriveva attorno e poi inseriva il tutto in buste trasparenti dentro un raccoglitore. Volendo ci sono anche materiali per fare la stessa cosa in A5.
Non credo che tu possa fare a meno di anelli e/o spirali.
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stretta la foglia, larga la via, dite la vostra, ho detto la mia
per non dimenticare https://it.wikipedia.org/wiki/Giorno_del_ricordo
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Sul market cinese...affrettati che scadono le offerte.G P M P ha scritto: ↑mercoledì 6 novembre 2024, 15:34 Ho comprato una stampantina casalinga per fotografie (max 10x15) e sono stupefatto dalla qualità che mi ha mostrato finora. (Pensare che con un telefono e un accrocchietto da 100 euro riesco a fare quello che fino a qualche anno fa richiedeva una reflex e un laboratorio mi fa rivedere tanti pregiudizi.)
Tenere le foto sparse in giro ha già smesso di divertirmi; penso quindi a un taccuino su cui attaccare le foto e scriverci intorno pensieri ricordi ecc - una specie di fotodiario a uso personale e poco più.
Il problema dei taccuini che uso solitamente è che non sono fatti per contenere tante foto (la rilegatura non tiene, e dopo poche foto il quaderno assume l'aspetto dei miei diari delle medie). C'è qualcuno che tiene già un diario di questo tipo? Che supporto utilizzate? Sono alla ricerca di una dritta.
Ho scoperto che questo hobby si chiama scrapbooking - per esser più preciso, coinvolge anche la raccolta di ricordi in senso più ampio (ritagli, biglietti, ecc - spesso condito da adesivi). Ho visto che spesso si usano quaderni spiralati (evidentemente più adattabili a spessori importanti), ma a me non piacciono tantissimo.
Fa più rumore un albero che cade che un'intera foresta che cresce.
Lao Tsu
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Ho visto, ma ... ero alla ricerca di qualcosa di meno commerciale e più vicino a un taccuino.
Grazie lo stesso.
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Giovanni Paolo
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Viso che la legatura è semplice... potresti realizzalo da solo, nella misura che ti piace. Sempre meglio degli anelli o della spirale.
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Io ho un album fotografico comprato in cui ad ogni pagina corrisponde un pezzetto di carta largo forse 1 cm o giù di lì che fa sì che ci sia lo spazio per inserire le fotografie senza allargare il tutto oltre le dimensioni della costa. e un foglio di carta velina per proteggere la fotografia. Non ho idea però di come regga gli inchiostri.
E poi me ne sono fatti un paio di altri, senza la velina; nel mio caso specifico non sono adatti agli inchiostri, ma se ce lo si fa in casa si sceglie tranquillamente la carta da usare e la si sceglie adatta.
https://blog.trueelena.org/blog/2023/03 ... index.html
nel frattempo mi hanno dato un consiglio su come piegare e cucire i fogli per risolvere il problema dei separatori non distribuiti uniformemente, ma ancora non ho avuto tempo di scrivere un post sul blog e/o istruzioni su come fare.
E poi me ne sono fatti un paio di altri, senza la velina; nel mio caso specifico non sono adatti agli inchiostri, ma se ce lo si fa in casa si sceglie tranquillamente la carta da usare e la si sceglie adatta.
https://blog.trueelena.org/blog/2023/03 ... index.html
nel frattempo mi hanno dato un consiglio su come piegare e cucire i fogli per risolvere il problema dei separatori non distribuiti uniformemente, ma ancora non ho avuto tempo di scrivere un post sul blog e/o istruzioni su come fare.
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bello il "bookbinding" quando avrò più tempo mi piacerebbe provare...
Il posto migliore per le foto è il classico album fotografico (quelli che preferisco sono quelli classici con la velina tra i fogli)... se la pagina è più ampia della foto si presta a note e altre aggiunte.
(L'album fotografico ha la costa larga perché prevede già lo spazio per le foto)
Il problema in genere è il costo eccessivo, ma magari cercando si trovano alcune cose più abbordabili e più simili a diari che ad album veri e propri.
Prova a cercare "album fotografico" su Etsy.
Il posto migliore per le foto è il classico album fotografico (quelli che preferisco sono quelli classici con la velina tra i fogli)... se la pagina è più ampia della foto si presta a note e altre aggiunte.
(L'album fotografico ha la costa larga perché prevede già lo spazio per le foto)
Il problema in genere è il costo eccessivo, ma magari cercando si trovano alcune cose più abbordabili e più simili a diari che ad album veri e propri.
Prova a cercare "album fotografico" su Etsy.
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Negli anni passati mi è capitato di farne alcuni "su commissione", nel senso che poi non li ho riempiti io, più uno utilizzato come erbario per mia mamma.
Ho sperimentato sistemi differenti, anche in relazione allo scopo finale.
Un tipo è praticamente quello che ha mostrato Astrolux: è molto comodo perché l'altezza si adatta automaticamente a quello che ci infili dentro, basta allentare o stringere il cordoncino. E puoi aggiungere fogli a piacere.
L'erbario l'avevo fatto così, ma con l'accortezza di occhiellare i fori di ogni pagina con i rivetti metallici, in modo che non si strappassero con il peso. I rivetti fanno spessore, ma era quello che mi serviva.
Poi avevo provato la rilegatura australiana.
Ci vuole un po' di pazienza per crearlo, soprattutto se vuoi un buon numero di pagine, però il risultato è molto interessante e, soprattutto, si adatta proprio tanto alle intenzioni scrapbookesche!
Avevo anche provato il sistema con viti per rilegatura.
Avevo usato viti bronzate e pagine in carta kraft avana. Ne era uscita una cosa un po' steampunk, però era stato gradito.
Anche in questo caso le viti ti permettono un buon gioco con gli spessori.
Però per fare in modo che le pagine si aprano senza fatica occorre pensare bene la copertina: come minimo deve essere cordonata. Meglio se la prima e l'ultima sono unite e le viti fissate solo sull'ultima. (Non so se mi sono capita...
)
Se la rilegatura la fai dopo aver composto le pagine, puoi provare anche la rilegatura giapponese. Il modo base non è difficile, però ti deve piacere l'effetto finale. Io non ho ancora deciso se mi piace o no.
Ho sperimentato sistemi differenti, anche in relazione allo scopo finale.
Un tipo è praticamente quello che ha mostrato Astrolux: è molto comodo perché l'altezza si adatta automaticamente a quello che ci infili dentro, basta allentare o stringere il cordoncino. E puoi aggiungere fogli a piacere.
L'erbario l'avevo fatto così, ma con l'accortezza di occhiellare i fori di ogni pagina con i rivetti metallici, in modo che non si strappassero con il peso. I rivetti fanno spessore, ma era quello che mi serviva.
Poi avevo provato la rilegatura australiana.
Ci vuole un po' di pazienza per crearlo, soprattutto se vuoi un buon numero di pagine, però il risultato è molto interessante e, soprattutto, si adatta proprio tanto alle intenzioni scrapbookesche!
Avevo anche provato il sistema con viti per rilegatura.
Avevo usato viti bronzate e pagine in carta kraft avana. Ne era uscita una cosa un po' steampunk, però era stato gradito.
Anche in questo caso le viti ti permettono un buon gioco con gli spessori.
Però per fare in modo che le pagine si aprano senza fatica occorre pensare bene la copertina: come minimo deve essere cordonata. Meglio se la prima e l'ultima sono unite e le viti fissate solo sull'ultima. (Non so se mi sono capita...
Se la rilegatura la fai dopo aver composto le pagine, puoi provare anche la rilegatura giapponese. Il modo base non è difficile, però ti deve piacere l'effetto finale. Io non ho ancora deciso se mi piace o no.
"È tutta colpa di Esme" [Bons]
"Nove decimi del cervello non vengono usati, e come la maggior parte dei fatti noti, è falso."
[sir Terry Pratchett]
"Nove decimi del cervello non vengono usati, e come la maggior parte dei fatti noti, è falso."
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